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Autore: _Briareos_    03/08/2014    0 recensioni
[Appleseed]
[Appleseed][Appleseed]Dopo aver abbandonato la Swat americana ed essersi trovati a lavorare per il primo offerente che capitava, Deunan e Briarios potrebbero aver trovato Olympus. Unico indizio, un paio di stivaletti e la speranza di Deunan. E' una storia alternativa all'inizio del manga e del nuovo film Alpha.
POtrebbe contenere capitoli non adatti a minori.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ficpart1
La mia prima storia come fanfiction che avevo iniziato ad abbozzare per un forum come contest, ma visto che è uscito il nuovo film di Appleseed e un amico mi ha presentato questo sito voglio provare a scrivere delle storie anche io. Spero che vi piaccia.

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"Allora ti interessano bella guerriera? Guarda, guarda...ammirali, non puoi non volerli"

Un venditore ambulante mal messo, col viso sporco e scavato di chi ne ha viste tante, con rughe profonde che gli incidevano la pelle come se ogni anno passato in mezzo alla guerra avesse lasciato un segno per ricordarlo a chi lo incontrava, elencava con soddisfazione la qualità della sua merce. I pochi abiti che indossava, di mediocre qualità che non ispirerebbero nessuno ad avvicinarsi per acqusitare, gli davano un aspetto a metà tra un barbone e viaggiatore del sahara.

"E' una calzatura antistatica, assorbe l'energia nel tallone, ha la suola resistente agli agenti chimici per un tempo più lungo di quelle normali, la soletta è antiperforazione, ha il puntale in acciaio di altissima resistenza, suola antiscivolo..."

"mh..."
mugugnò la ragazza, osservando lo stivaletto

"Ha la fodera in tessuto di alta traspirazione, resistenza all'abrasione, indeformabile e antibatterico. I passalacci sono in metallo brunito, inoltre...."

"Cosè, ti sei studiato a memoria il manuale allegato?"
Scherzò l'uomo imponente affianco della ragazza, ridendo della situazione

"Bè a guardarli, sembrano di ottima qualità come dice, Bri. Guarda...è ottima. Migliore delle nostre!"

"In effetti sembra di si. La suola in poliuretano in bi-densità e nitrile è davvero di qualità. Dimmi vecchio, da dove li hai presi? La cosa mi incuriosisce."

La ragazza al suo fianco ispeziono il piccolo carretto che l'uomo si portava dietro per vendere e guadagnare. Confrontò gli oggetti vari e alla fine si rivolse al suo compagno

"Ehi Bri, guarda quello che ha. NOn è per niente paragonabile a quelle. E' tutto ciarpame ancora utilizzabile ma al confronto con cosa noi ci portiamo dietro negli zaini sono quasi da buttare. Vorrei sapere anche io da dove arrivano. NOn può averli presi dallo stesso posto."

La ragazza e il grosso cyborg si fissarono a mezzo sorriso, mentre il rigattiere quasi curvo cercava di calmarli con le mani davanti il petto.

"Si, si calmatevi. Molti oggetti li trovo o li ricevo in cambio con altra merce. La roba che vedi lì ragazza, è quella che mi trascino da accampamenti, zone militari e città ormai deserte per trovare qualcuno che mi dia qualche spicciolo per vivere. QUelli li ho avuti in cambio di un oggetto di un...forse era capitano o colonnello non ricordo...me li ha dati per un oggetto per la sua donna. Mi disse che glielo avrebbe spedito e che gli stivaletti per lui non valevano nulla. Ne poteva avere quanti ne voleva. Voi due mi sembrate brave persone, per questo vi ho avvicinato. Se non sbaglio signorina, hai già scelto oggetti medici, liquori e abiti di ricambio. Non puoi dire che ho ciarpame! Quegli abiti sono nuovi."

COn un tono che andava verso l'offeso ma con garbo, l'uomo cercò di evitare una situazione simile a un interrogatorio cercando di ricavarci una vendita. Nonostante qualche esitazione, la coppia di fronte a lui combinò l'acquisto. La ragazza mise nel suo zaino bende e medicamenti vari, abiti puliti per sè e per il suo compagno e altri oggetti per l'igirne personale. Il cyborg che la accompagnava, portava uno zaino molto più grande e con cura sistemò le bottiglie di liquori vari e altri oggetti. QUando finirono, rimisero i bagagli in spalla e pagarono l'uomo il prezzo pattuito.

"Non scendo a patti per il prezzo perchè gli stivaletti se li meritano tutti, vecchio. Anche gli oggetti che ci hai venduti sono messi meglio del resto. SOlo una cosa prima che vai via. Voglio sapere dove hai preso gli stivaletti. Indicaci il punto e potrai proseguire per la tua strada."

L'uomo indicò ai due la posizione su una mappa logora che acquistarono a parte e poi si congedò. Iniziò a tirare stancamente il suo carretto e con la mano li salutò senza però voltarsi, ringraziandoli per il denaro ricevuto. La coppia  lo fissò finché risultò poco visibile all'orizzonte caldo, mentre il sole si nascondeva fra rovine per far posto alla luna, insanguinando il cielo. Solo dopo che la figura del mercante divenne sbiadita e distorta, il cyborg si voltò verso la ragazza, inclinando la testa di lato.

"Deunan, hai chiesto la posizione perchè vuoi andare laggiù? Pensi sia una buona idea?"

"Si Briarios, hai visto la  qualità degli stivaletti? Qui intorno non puoi trovarli, e non abbiamo mai visto quel modello e quei materiali neanche di sfuggita nell'ultimo anno. Inoltre ha detto che l'uomo aveva un grado elevato, e non credo si tratti di mercenari qualsiasi che vagabondano fra le rovine. VOglio vedere cosa troviamo."

"Credi che si possa trattare di Olympus? Ci credi ancora?
chiese il cyborg abbassando le orecchie sospirando

"Uffa, anche se fosse a noi farebbe comodo trovare un pò di civiltà. Da quanto tempo non abbiamo un vero tetto sulla testa? Una doccia vera? Del vero cibo invece di bouillabasse, carne secca e fagioli in scatola? Della roba pulita da indossare invece di lavata e asciugata alla  bell'e meglio oppure..."

"Lo so, forse è colpa mia che per evitare di finire nuovamente a lavorare per pochi soldi rischiando solo l'osso del collo, siamo finiti a vagabondare al di fuori delle strade maestre. Hai ragione, è ora che cerchiamo un pò di  comodità. Ma parliamone con calma appena ci saremo sistemati per la notte. Il sole ormai è calato."
avvolgendo le spalle della compagna per portarla verso case diroccate lontano dalla strada

"Bri, non è colpa tua. Io..."

"Rilassati, prepariamoci per la notte e ceniamo."
portandola verso una casa meglio tenuta delle altre. Con ancora porte e finestre anche se avevano visto tempi migliori, era l'unica con ancora tutte le pareti intatte e abbastanza lontane per occhi pericolosi .Briareos preferiva evitare di dormire troppo all'aperto sopratutto per Deunan. Dopo aver controllato minuziosamente ogni angolo dell'edificio composto da piano terra e primo piano, Briareos decise di coprire le finestre con delle coperte vecchie trovate al piano superiore, così da evitare che la luce filtrasse fuori. Accese il camino, che scoprì emanare calore a tutta la casa attraverso le pareti e si sentì meglio non appena il tepore raggiunse anche loro. La casa non era di persone ricche ma prevedeva riscaldamenti vecchia maniera a muro tramite canali come si usava nei villaggi, bagno con doccia e una cucina che se pulita un pò poteva essere un comfort. Era un rischio chiudersi in un edificio e lui lo sapeva bene, ma il freddo della notte era peggio del caldo secco e pesante del giorno. Se riuscivi a sopravvivere alla giornata torrida, potevi rischiare la notte se non coperto per bene. E ripensò a quel vecchio e il suo carretto e di come poteva chiamarsi non vita, anche se quella che lui viveva con la sua compagna a zonzo per le zone di guerra non era tanto diversa. Sopravvivenza, non vita. Mentre pensava al futuro, qualcosa gli arrivò dritto in testa.

"Ahio, ma che cosa..."
toccandosi la parte dolorante, mentre un oggetto rettangolare cadenva vicino ai suoi piedi

"CI sei o no? Che ti succede, è da un pò che ti chiamo."
chiese Deunan esasperata

"Scusa, potevi però evitare di tirarmi il sapone in testa.."

"Ci credi che questa casa ha un bagno con serbatoio autonomo? L?ho visto poco fa e cè acqua. Si alimenta con la pioggia. Acqua pulita che scende dal tetto ed è un serbatoio bello grande. Potremo finalmente fare una doccia o il bagno come si deve! Inoltre ogni camino della casa riscalda per bene anche altre stanze, quindi ne basta solo uno acceso"
con tono allegro e sereno

"Ma quando sei salita a controllare?
chiese lui preoccupato

"Secondo te perchè ti ho tirato il sapone? A cosa pensavi? QUalcosa non va Bri?"
avvicinandosi a lui per abbracciarlo

"No tutto bene, pensavo solo a quando potremo trovare un posto da chiamare casa per fermarci un pò. A furia di fare lavoretti per altri a poco o niente, dovendo fare i salti mortali anche per lavarci, vorrei un pò di normalità per un pò di tempo. E tu, che ne hai più bisogno di me, sopporti a fatica ormai."

"Oh, ma io sto bene. Siamo insieme e come oggi, siamo riusciti a cavarcela. Stai tranquillo"
stringendo la vita del compagno con le braccia, affondando il viso nel suo petto

"Deunan, guarda che mi sono accorto del tuo calo di peso da un pò di tempo, delle tue occhiaie per il poco sonno e la svogliatezza che ti accompagna da un po. Sia io che te abbiamo bisogno di staccare la spina. Prenderci una paura per tirare il fiato. Non possiamo vivere a carne secca, un bagno solo per le poche piogge o case di fortuna e abiti sporchi. Non voglio portarti ancora a vivere così se deperisci e non stai bene".
stringendola a sè e baciandole la fronte

La ragazza sapeva che aveva ragione. Troppi digiuni, marce faticose, alla mercè degli agenti atmosferici e della fortuna. Rimanendo sempre vigili per eventuali nemici notte e giorno. Anche se cyborg di un certo livello, anche Briarios doveva dormire e mangiare. Deunan dal suo canto sperava davvero di trovare Olympus per fermarsi come diceva il suo compagno, ma anche lei come Briarios conosceva quel luogo per voci che giravano. Sognava il suo passato nella swat americana e desiderava quella che per loro era normalità. Un lavoro che gli permettesse di vivere bene ma che fosse avventuroso, comodità per non ritrovarsi come in quel momento e un pò di intimità tra loro che  non avevano da molto tempo. L'umore e le situazioni, non permettevano mai di vivere anche solo di un abbraccio senza tempo, solo per il gusto di stare insieme. Figurarsi altro. Senza una casa o un vero tetto sulla testa, il poco per stare sereni, un abbraccio o solo un bacio era quasi diventata una rarità. E questo a entrambi pesava.

"Vuoi fare il bagno prima tu, Bri?"
rompendo il silenzio dolce che si era creato

"Perchè non vai prima tu e ti rilassi con un bagno, finchè abbiamo possibilità. Io sistemo le ultime cose per la notte. Vorrei dormire di sopra ma non sui letti, preferirei una stanza non padronale per le eventualità. Metterò i sacchi a pelo a terra e tutto il necessario."
accarezzandole la schiena

La prospettiva di un'altra notte passata nei sacchi a pelo velò lo sguardo di Deunan ma sapeva che il suo compagno, per la loro protezione, faceva la cosa giusta. Anche se pieni di polvere, i letti al piano di sopra le erano sembrati un sogno. Ma non potevano permettersi di perdere di vista l'incolumità. prima di tutto. Il cambio di umore della compagno fu percepito da Briareos ma non fiatò.

"Ok, vado prima io. Ma  fai con calma, appena ho finito potrai farti la doccia mentre finisco io e preparo la cena. NOn entri nella vasca ma una doccia rilassante ti aiuterà. Stasera desidera qualcosa in particolare per cena, signore?"
scherzando mentre si alzava sulle punte per baciarlo sulle labbra

"Soliti fagioli e carne vanno bene. Magari li accompagniamo con un liquorino preso prima? Che dici?"
carezzandole i capelli

"Scelgo io. TOrno tra un pò."
Dandogli un altro bacio mentre Breareos le carezzava le guance con i pollici.

Prese cosa le serviva e si recò al piano superiore. Brearios si sistemò su una sedia, vicino il camino, per riordinare le idee prima di sistemare tutto per la notte. Quando preparò la camera che reputò adatta, Deunan comparve sulla soglia con la bottiglie di liquore e due bicchieri. Indossava una maglietta da uomo troppo larga per lei, ma che era perfetta per la notte, perchè le arrivava a metà coscia. Dopo molto tempo, Briareos la trovò molto sexy sia per la posa, con un gomito sulla porta, che la maglietta e forse solo quella, e il sorriso dispettoso sulle labbra. Sorrise anche lui e scosse la testa ridacchiando, ma per come erano messi da mesi il solo godersi un vino o un liquore insieme al caldo, era qualcosa di intimo di per sè.

"Vuole rimanere lì o preferisce un morbido letto di fortuna e della cena calda?"

"morbido letto di fortuna? Dove sono i sacchi a pelo?"
chiese lei sorpresa mentre varcava la soglia  e osservava due letti provvisori, uno vicino la finestra e uno al centro della stanza.

"Ho pensavo di dormire sul morbido almeno stasera e ho preso due materassi dai letti e li ho coperti con le nostre lenzuola. Dici che ce lo meritiamo?"
allungando la mano verso di lei carezzandole un fianco

"Direi di si, però...hai sbagliato una cosa"
rise Deunan mentre porgeva al compagno liquore e bicchieri per lavorare sui letti

Il cyborg la fissò senza capire, inclinando la testa a destra mentre lei, con solo la maglietta, prendeva un materasso e lo metteva unito all'altro. QUando ebbe finito si voltò verso il cyborg e gli indicò di avvicinarsi con la mano. Quando furono vicinissimi, lei gli prese la bottiglia, gli stampò un bacio sulla bocca e si sistemò sul suo materasso, facendogli cenno di sedersi anche lui. La camera aveva un camino ma avendo spento prima quello del piano di sotto, il calore del pavimento che si era creato un'ora prima rendeva i giacigli davvero accoglienti anche senza accenderne un altro.

"Cosa ne dici, per questa notte pensiamo solo a riposare? Voglio pensare solo al niente"
ammise Deunan, stappando la bottiglia, mentre il compagno si era seduto accanto a lei

"Sei sicura di non voler fare ronde stasera? Io non..."

"Bri, sono mesi che dormiamo poco per fare la ronda a turno. Concediamoci una notte di vero sonno. Solo stanotte. Domani calmi e riposati andremo in quel posto che ci ha indicato il vecchietto e decidiamo che fare. Ti va?"
con uno sguardo tra l'implorante e il non ammetto repliche

Briarios portò un braccio attorno alla compagna per avvicinarla a sè, posando il mento sulla testa di lei. Le disse che andava bene, voleva renderla felice come poteva e rimasero a chiacchierare un'ora buona davanti il fuoco abbracciati. Per settimane l'unico conforto erano state le coperte durante il sonno mentre l'altro faceva da vedetta e le pacche sulle spalle dopo ogni lavoro. L'umore e i nervosismi potevano portare chiunque a diventare irritabile o desideroso di starsene per conto suo. ANche se avevano cercato di sostenersi con piccoli gesti solo loro, quelli di quella notte sembravano per loro chissà quale magia. Senza pensieri, tranquilli, senza l'agitazione di nemici ovunque, senza la rabbia di sentirsi sporchi per le giornate senza un bagno e gli abiti indecenti, il cibo pessimo e mangiato in fretta. Un deterrente per qualunque tipo di coccola pensò Briareos, che fremeva nel sentire la pelle di lei sotto le dita e il profumo di sapone al cocco che lei adorava.

"Там всегда будет" (Ci sarò sempre)
bisbigliò Briareos in russo fissando il camino

Si godeva il respiro regolare della compagna ormai addormentata sul suo petto, qualunque cosa avesse detto sapeva che lei non poteva sentirlo. Quando lei non poteva udire o dormiva, amava pronunciare qualcosa che gli veniva spontaneo ma non sapeva dirle. Sapeva che a lei bastavano i gesti. Un bacio veloce e la adagiò delicatamente sul suo letto per star comoda e si sdraiò sul suo, scoprendo le qualità curative di un solo materasso e abiti puliti. Il tepore della stanza lo rendeva tranquillo e di buon umore e pensò alla compagna, finalmente serena dopo tanto. Distesa languidamente con il viso verso di lui, con la maglietta che le scopriva le gambe, il sonno sereno sul suo viso lo fecero sorridere ma nello stesso tempo si sentì stupido per i pensieri che si facevano strada nella sua mente. Più di trent'anni contro i venti passati di lei e si sentiva stupido nel vedersi come un ragazzino arrapato nella situazione in cui si trovavano. Conoscendo Deunan, lui sapeva che poteva ottenere cosa voleva se a lei qualuque idea proposta, interessava. Nonostante l'atmosfera e la tranquillità di quel momento, si diede dello scemo per l'aver pensato di svegliarla e prendersi l'intimità che desiderava in qualunque modo. Allungò una mano su una gamba di Deunan e la accarezzò studiando il tepore che emanava e concentrandosi su quanto fosse liscia e morbida. La sua testa gli diceva che era il massimo che doveva pretendere, il suo cuore che batteva più forte in quel momento lo spingeva per voltarsi e farla sua. Poi decise di abbracciarla solamente, di stringerla a sè, la cosa che desiderava fare ogni giorno. Ma quando la sua mano salì la coscia per andare più in alto, Deunan biascicò qualcosa che lui non comprese e si acciambellò di lato verso di lui, mugugnando. Alla fine, Briareos si coricò di fianco anche lui guardandola in viso, mentre il fuoco disegnava su di loro e attorno a loro ombre varie, e stringendole una mano nella sua si addormentò.














   
 
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