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Autore: Eulalia_writer    03/08/2014    3 recensioni
L'ennesima storia a notte fonda.
Dal testo:"A Ferragosto è obbligatoria la gita - aveva detto - e i miei non hanno nulla in contrario al portarti con noi".
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Storie della buonanotte'
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"A Ferragosto è obbligatoria la gita - aveva detto - e i miei non hanno nulla in contrario al portarti con noi".
Era quello il motivo per cui ora era seduta sul sedile dietro della Punto dei genitori di Dave, cantando insieme a lui le canzoni che passavano alla radio e inventando le parole qualvolta non fossero troppo chiare.
Il tragitto durò circa quattro ore, ma nessuno se ne lamentò. Arrivarono a destinazione verso le nove -ebbene sì, avevano trascinato la ragazza fuori di casa alle cinque, più o meno- ma appena scesa dall'auto capì che ne era valsa la pena: davanti a lei la spiaggia e poi il mare.
Si impossessò di un fazzoletto di sabbia e vi si distese come una lucertola sotto al sole. Dave invece si fiondò tra le onde giocando come un bambino.
«Ma da solo non è divertente» le gridava, implorandola di raggiungerlo. Lei però non si schiodava dal salviettone. 
Forse si era appisolata, fatto sta che non si accorse dell'ombra gocciolante che si avvicinava sempre di più a lei.
Dave le si stese addosso, sostenendosi con i gomiti per non pesarle: «Ehi ma che stai facendo?!» strillava lei, mentre i genitori del ragazzo ridacchiavano sotto ai baffi.
«Io non mi alzo da qui finché tu non mi prometti che vieni in acqua con me».
Fu costretta ad accettare -non che quella posizione le dispiacesse, ma non voleva che quei due simpaticoni sotto all'ombrellone si facessero un'idea sbagliata di lei.
Lui si scostò e la aiutò ad alzarsi, tenendola per mano per paura che scappasse. L'acqua era fresca, ma ancora una volta si fece pregare. «È gelida» si lamentò.
Lui, approfittando di un momento di distrazione della ragazza, la sollevò e la lanciò in acqua. Quando riemerse vide che però Dave era scomparso.
Stava già per andare nel panico, quando due braccia la strinsero da dietro.
«Dolcezza, sai che ho una bella vista da qua sopra?» la schernì lui.
«Dave... I tuoi. Mi sa che non ci vengo più in gita con te...»
«Sta' zitta un po' Sara» e così dicendo le lasciò sul collo quello che lui avrebbe definito "un innocuo bacio".
Sara cominciava a non ragionare più molto da amica, e i baci sul collo scatenavano in lei pensieri poco casti, ma non voleva combinare casini con i genitori del ragazzo presenti.
Si limitò a girarsi di scatto e ad alzarsi sulle punte dei piedi per sfiorare le labbra del ragazzo con le proprie; poi fece per allontanarsi in direzione della spiaggia, ma lui allungò di nuovo le mani, la afferrò per i fianchi e la riportò di fronte a se'. 
«Voglio un bacio vero, bellezza» e stavolta fu lui ad immergersi in acqua, tirando Sara ancora più vicina e baciandola. Sapeva di sale e di crema solare. Lei dimenticò in un attimo le sue paranoie riguardo ai genitori di Dave che avrebbero potuto vederli, e si lasciò andare.
Il ragazzo allontanò le labbra da quelle della brunetta e le avvicinò al suo orecchio: «Sei proprio sicura che non ci vuoi più venire al mare con me?»
«Sta' zitto un po' Dave» rise lei riprendendo a baciarlo.

  
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