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Autore: allison742    03/08/2014    5 recensioni
A volte ci vuole il coraggio di essere davvero felici, di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuole coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portare dentro solo il meglio, conservare solo l'essenza della gioia. E quel coraggio ce l'abbiamo dentro, è tutta una questione di scelte.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Tra vent'anni sarai tormentata dalle cose che non avrai fatto, non da quelle che hai fatto."



Forse, dopotutto, l’amore ci salverà
 


 
Pensavo di non farcela, credevo di cedere di fronte ai miei sentimenti e di ascoltare il mio cuore.
Invece sono stata forte, ho preso la mia decisione. Sarei andata da lui a mettere fine alla nostra bellissima storia d’amore. È
Non posso tenerlo legato a me per sempre, vincolare le sue scelte di vita, limitando le sue possibilità. Ho fatto la scelta giusta.
Ed ora mi trovo a passeggiare non so neanche dove, mentre qualche lacrima sfugge ancora al mio controllo.
Non me le asciugo, incurante dei passanti che mi guardano con compassione. Che vadano al diavolo!
Sento le gambe tremare, sempre di più finché cedono.
Mi appoggio al volo ad una panchina, evitando una caduta che avrebbe dato ancor più nell’occhio.
Mi siedo respirando velocemente, la paura invade pian piano il mio corpo.
E se i suoi occhi dovessero spegnersi mentre gli parlo? E se non dovesse capire il mio atto d’amore? E se dovesse odiarmi per sempre?
Rischi da correre per la persona che ami, cerco di convincermi.
Me lo immagino già mentre mille pensieri prenderanno forma nella sua mente, quando inizialmente si darà tutta la colpa. Poi probabilmente passerà mesi arrabbiato con me, augurandomi tutte le sofferenze del mondo. Ma, infine, mi dimenticherà e perseguirà i suoi obiettivi. E, a quel punto, spero capirà la mia scelta di lasciarlo libero; a quel punto si vedranno i lati positivi della mia scelta.
È solo questione di tempo.
- Brutta litigata, eh? – mi volto di colpo, non mi ero neanche accorta dell’anziano signore accanto a me.
- Non ancora. – ammetto, asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
- E sei già in questo stato?
- La nostra è una storia che non può continuare. – gli dico, sapendo che ha già capito di cosa si tratta.
- Ne sei sicura? Tutti meritano una seconda opportunità, ragazzina. Ricordalo.
- Lui non c’entra. È una scelta mia. Gli sto facendo un favore.
- Ti ama?
- Cosa?
- Lui, ti ama? – ripete, voltandosi verso di me. Nei suoi occhi verdi scorgo un lamo di comprensione ed esperienza.
- Temo proprio di sì. – mormoro.
- E allora non credo che sarà un gran favore.
- Sì invece, ha bisogno di essere lasciato libero di prendere le sue scelte, senza vincolarle in base a me. – mi ritrovo a confessare ad un uomo che non conosco.
- E non ti è mai passato per la mente che questo sia il principio di una relazione? Si vive insieme, si sceglie insieme.
- Lui mi ama talmente tanto che rinuncerebbe a qualsiasi cosa per me. Non me la sento di continuare a privargli tutto ciò che ha sempre desiderato fare.
- In questo caso… buona fortuna. – mi augura, alzandosi sorretto da un vecchio bastone.
Improvvisamente scoppio in lacrime, il coraggio viene a mancare e la paura si fa strada dentro di me.
Sento una mano sulla spalla, e alzo gli occhi. Vedo lo stesso signore che mi sorride, tornando a sedersi.
- Posso fare qualcosa per te? – mi chiede.
- Digli che l'ho dimenticato, digli che non penso più a lui, che non lo amo più, ma non dirgli che te l'ho detto piangendo. – lo prego, senza notare l’assurdità della situazione.
Lui invece sembra comprensivo, e mi stringe la mano con delicatezza.
- Se hai paura di affrontare la situazione tanto da voler mandare un estraneo al posto tuo, non credi che forse poterebbe non essere la scelta migliore?
Lo guardo con gli occhi umidi, provando una momentanea sensazione di insicurezza. Ma dura solo un attimo.
- Ho paura, tanta. Ma lo amo davvero e per questo devo farlo. Non lo renderei felice altrimenti, non a lungo andare.
- Ma lo sai che la felicità è questione di centesimi di secondo?
- Allora il mio orologio fa veramente schifo al momento.
- Bisogna decidere di essere felici, non si può semplicemente aspettare. O, come stai facendo tu, scappare.
- Io non sto scappando. – affermo convinta, anche se la voce vacilla incontrollata.
- Sì invece: scappi da lui, dalla situazione, dalla consapevolezza di vincolargli la vita. – fa una pausa, assicurandosi che lo stia ascoltando - A volte ci vuole il coraggio di essere davvero felici, di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuole coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portare dentro solo il meglio, conservare solo l'essenza della gioia. E quel coraggio ce l'abbiamo dentro, è tutta una questione di scelte.
- E io ho fatto la mia. – gli rispondo facendo finta che quelle parole non mi abbiano colpita.
- No, tu, per l’ennesima volta, stai scappando. Puoi andare dappertutto, sai?  Ma non ti allontani da quel che hai dentro. Se una persona diventa il tuo luogo dove pensi di andartene?
Non rispondo, limitandomi a far scorrere le lacrime e la sicurezza che fino a pochi minuti fa risiedeva salda dentro di me.
Lo sento tossire con forza, poi prosegue:
- Ho amato la stessa donna per trent’anni. Le sono stato fedele, l'ho resa il centro del mio universo. Sono cambiato per lei, mi sono tagliato i capelli. Ho gettato tutte le camicie a quadretti che non sopportava. L'ho osservata ballare in controluce, perdendomi nei suoi capelli al vento. Ero presente al suo primo parto, dietro un vetro sporco di ospedale. Il mio dolce preferito è la cioccolata; ho smesso di mangiarla, lei era terribilmente allergica. Mi sono umiliato, solo per vederla ridere in ogni momento. L'ho ricorsa di città in città, osservando i suoi occhi brillare. L'ho sognata tutte le notti, desiderando di non risvegliarmi mai più. Buffo vero?
- Cosa c’è di buffo? – chiedo, ancora scossa dal fantastico sogno che ha vissuto l’uomo accanto a me.
- È buffo che abbia avuto una vita praticamente perfetta, ma lei non l’ha mai saputo...
Il mio cuore si ferma, spalanco gli occhi e, questa volta, sono io a prenderlo per mano.
- Ora capisci perché stai sbagliando? – mi chiede, anche lui con le lacrime agli occhi. – Desideri  una vita vuota come la mia? O meglio: riempita di stupide illusioni?
Scuoto la testa, commossa.
- Allora corri da lui e abbraccialo, digli quanto lo ami e fagli capire che può fare quello che più gli piace, perchè tu gli sarai accanto. Immagino che lui provi lo stesso per te.
Per la prima volta da quando mi sono svegliata, sorrido.
- Forza ragazzina!  - esclama a voce più alta, rafforzando la stretta della sua mano. – È il momento di dare una svolta alla tua vita.
Io mi alzo e lo abbraccio, istintivamente.
Ho la sensazione che mi abbia appena salvata. Stavo annegando, e lui mi ha afferrata all’ultimo minuto.
Sento le sue lacrime posarsi sulla mia spalla, ma sento anche il suo sorriso.
- Grazie. – mormoro prima di voltarmi e lasciarlo solo in mezzo al parco.
Dopo qualche passo la sensazione di aver dimenticato qualcosa mi pervade.
- Che fine ha fatto la donna? – gli chiedo voltandomi. – Quella di cui eri innamorato.
- È stato molto tempo fa. Ed ora non so più nulla di lei che per me una volta era tutto. Ma tutto passa.
Io annuisco e torno sui miei passi, lasciandolo con i suoi ricordi mai esistiti.

 
E mentre Kate andava a riprendere in mano le redini della sua relazione, l’anziano signore rimase seduto su quella panchina per ore, meditando sul fatto di aver dato un senso alla sua miserabile vita: quella maledetta storia aveva finalmente salvato qualcuno.
Ora, a distanza di anni, riusciva a vedere tutto con occhi diversi. Mancava poco alla sua morte, ma se ne sarebbe andato in pace.
Quell’incontro aveva ridato la vita a due persone, rendendole consapevoli che l’amore, sotto qualsiasi forma, può salvarci, e renderci le persone più straordinarie di questo mondo.
 




 
   
 
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