Although it hurts I'll be the first to say that I was wrong
Oh, I know I'm probably much too late
To try and apologize for my mistakes
But I just want you to know
I hope he buys you flowers, I hope he holds your hand
Give you all his hours when he has the chance
Take you to every party cause I remember how much you loved to dance
Do all the things I should have done when I was your man!
Do all the things I should have done when I was your man!
Oh, I know I'm probably much too late
To try and apologize for my mistakes
But I just want you to know
I hope he buys you flowers, I hope he holds your hand
Give you all his hours when he has the chance
Take you to every party cause I remember how much you loved to dance
Do all the things I should have done when I was your man!
Do all the things I should have done when I was your man!
Quel pomeriggio Enjolras rimase seduto a quel tavolino del bar più del solito.
Erano diverse settimane che aveva ripreso quell’abitudine e non perché ne sentisse la mancanza, ma perché si sentiva vuoto e senza più una meta da seguire.
Erano già passati mesi dall'ultima volta che si era seduto, in quello stesso posto, insieme a Grantaire; e ora Grantaire non era più con lui.
Quella sedia continuava a rimanere vuota come quella sensazione che provava all'altezza del petto e che lo tormentava.
Si era innamorato e quell’amore l’aveva distrutto, o meglio, lui stesso aveva impedito a quell’amore di crescere e svilupparsi soffocandolo con le sue mille preoccupazioni, i suoi mille impegni e quella assurda cecità sulla fragilità del suo compagno.
Le parole pronunciate da Grantaire prima di andarsene lo avevano tormentato come mai nulla nella sua vita.
Enjolras lo amava, alla follia, ma non era stato capace di dimostrarlo; non ne era capace ed era un limite che odiava di se stesso.
In quel loro ultimo saluto non avevano fatto a meno di riversare tutto il nervosismo, l’esasperazione e il tormento delle ultime settimane in cui ancora stavano insieme.
“Io ti amo e non so più come dirtelo!” Enjolras era distaccato.
“Lo dici e basta! Non riesci a dimostrarmelo!”
“Cosa vuoi che faccia? Vuoi le mie attenzioni tutto il giorno? Io non posso prendermi cura di te come se fossi un neonato!”
“Così mi ferisci…”
“Non sai badare a te stesso, è questa la verità!”
“E tu sei così accecato dal tuo lavoro, dalle tue responsabilità e dai tuoi ideali del cazzo che nemmeno ti accorgi se esiste qualcuno al di fuori di te!”
“Sei ingiusto!”
“Vorrei mi amassi con la stessa passione con cui ami il tuo lavoro!”
E così dicendo era sparito per sempre dalla sua vita.
Scostò lievemente la sedia mentre un ricciolo biondo ricadde a lato del suo occhio e quando alzò il viso per spostarlo si trovò a fissare due occhi chiari che conosceva molto bene.
Grantaire aveva appena varcato la soglia del locale avvolto in una sciarpa grigia e con un berretto rosso che tentava di domare i suoi ricci corvini.
Gli sguardi si incrociarono per quel millesimo di secondo che valeva una vita intera, quell'istante che aveva fatto riaffiorare tutto il tempo passato insieme.
Grantaire distolse lo sguardo e Enjolras capì che quegli occhi non brillavano più per lui; al suo fianco, infatti, un ragazzo dai tratti marcati e i capelli corti gli teneva la mano.
Spero che lui ti possa dare tutto quello che non sono stato capace di darti io.
E perso in questo pensiero passò accanto alla coppia lasciando indietro il ricordo di quella che un tempo era stata la sua vita felice con Grantaire.