Come potevo scordare i suoi passi incerti con i quali procedeva verso di me con il vassoio del thè tra le mani... era nervosa forse aveva un po' paura, ma come darle torto era davanti al signore oscuro la creatura più temuta di tutti i reami.
Cercava di fissarmi un po' ma non troppo forse aveva timore che la sgridassi, ma in risposta io la fissavo con il mio solito ghigno.
"Servirai i miei pasti e pulirai il castello oscuro" dissi senza mezze misure, era la domestica cosa si aspettava ?
"Ho capito" rispose mentre poggiva il vassoio sul tavolo, qui ci vuole un bello spavento pensai divertito.
"Pulirai la mia collezione e i miei vestiti" lei fece un cenno di assenso......pronti, via!
"ah e squoierai la pelle dei bambini che rapirò" la fissai mentre lei sbigottita aveva perso la presa nella tazzina che aveva appena riempito di thè caldo; quest'ultima era caduta a terra e si era scheggiata nel bordo, non che fosse una tragedia a mio parere ma quando riposai il mio sguardo sulla ragazza vidi che lei la pensava diversamente, si era gettata a terra e l'aveva raccolta.
La teneva con entrambe le mani, come fosse un piccolo animaletto da accudire.
In un momento vidi la disperazione nei suoi occhi mentre diceva "mi dispiace tantissimo, si è scheggiata come potete vedere" e già si apettava una punizione mentre mi mostrava il danno.
Fu sorpresa quando le dissi "è solo una tazza".
Per me era senza importanza, di tazzine ne avevo a dozzine, averi potuto fare una magia e farla tornare come era prima, ma non lo feci.
Lei si alzò, prese l'altra tazzina che era nel vassoio e la riempì e me la offrì, presi la tazzina e con un ghigno la ringraziai poi portai la tazzina alle labbra e bevvi un sorso: buono, davvero un peccato averne sprecata una tazza.

Da quel giorno il suo thè diventò un appuntamento quotidiano, mi aiutava a ritrovare quella tranquillità che avevo perso da quando ero diventato l'unico abitante del castello oscuro........


Solo in quel momento, nel retrobottega del suo negozio, il signor Gold con ancora la tazzina sbeccata tra le sue mani si rese conto di quanto gli mancasse il thè di Belle, quanto lei gli mancasse, forse molto più di quanto lui volesse ammettere.
Ora non poteva dimenticare i suoi occhi azzurri ed il suo thè profumato, anzi non voleva dimenticare.





Angolo dell'autrice: Volevo dare importanza alla scena del thè dopotutto è proprio da lì che la nostra Rumbelle ha avuto inizio no?
Oggi come potete vedere mi sono messa a postare un sacco di storielle, in realtà erano quasi tutte già finite mi mancavano le ultime ricontrollate così oggi mi sono messa d'impegno. Spero che siano carine (belle è una parola grande).
Fra le tante questa è quella un po' stupida volevo proprio trasformare Rumple in un bambino biricchino XD che si mette a fare un po' di scherzi ma alla fine si ritorna al suo lato malinconico che credo ci sia in tutte le mie storie.

Ringrazio tutte/i quelle/i(ma direi più al femminile) che si mettono a leggere le mie storie ed mi lusingano con i loro complimenti che mi rendono molto contenta e orgogliosa di aver iniziato a seguire la mia piccola vena creativa =)