Candice. Candice Bridge. Questo è il mio nome. Sono una ragazza di 18 anni. Sono nata in America,New Jersey,poi i miei gentiori hanno deciso di trasferirsi in Italia,Modena.Avevo sei anni quando cambiai casa,scuola e vita. All'età di 11 anni mia madre morì a causa di un'incidente stradale,fu un durissimo colpo per me e mio padre ma lui riuscì a starmi vicino, riuscì a non farmi mai sentire sola. Passava il tempo e il ricordo di mia madre svaniva sempre più nel nulla,iniziavo a dimenticare la sua voce,il suo viso,mio padre aveva messo via ogni sua foto e l argomento "mamma" non veniva mai toccato. Io crescevo così in fretta,avevo tanti amici. Ero una ragazza molto semplice,acqua e sapone come si è soliti dire. Capelli castano chiaro che mi arrivavano alle spalle,che ero solita legare con una treccia per tenerli sempre in ordine e portavo sempre una forcina al lato destro perchè avevo un ciuffo molto fastidioso che dovevo fermare in qualche modo,occhi azzurri e mio padre diceva che ogni volta che mi guardava gli sembrava di osservare il fondo dell'oceano; amava il pomeriggio farmi stare tra le sue braccia e guardavamo tanti film  insieme ma in realtà lui poggiava sempre il suo sguardo su di me e ricordo che mi faceva uno strano effetto quello sguardo,era come se mi stesse parlando,come se mi voleva trasmettere cose che con le parole proprio non ci riusciva. Non tanto facilmente riuscii ad ambientarmi in quella nuova casa,in quella nuova scuola. Le cose cambiarono quando inziai a diventare più grande,il primo giorno di liceo,il ragazzo che mi piaceva e le mie amiche.


 Tutto ebbe inizio l'ultimo giorno del quinto superiore,il viaggio della maturità,Crystal,Laila,James,Peter,Mark... e Io. 

<< Candice..Candice svegliati tra un'ora abbiamo il treno!! >> Peter mi toglie la coperta di dosso e inizia a scuotermi. 
<< Mmmhh.. mhh... che c'è.. >> apro un po' gli occhi e gli do uno spintone e mi giro dall'altro lato. 
<< Candice abbiamo il treno tra un'ora!!! Ci dobbiamo sbrigare,svegliati!! >> prende il cellulare dal comodino e si infila i box in fretta e furia. 
<< Oddio il treno!! Il viaggio!!! Sì,dobbiamo muoverci!! >> mi alzo velocemente e raccolgo i vestiti per tutta la stanza, << Vado prima io a farmi la doccia,tu prendi le valigie le ho messe dietro alla porta,devo solo aggiungere le ultime cose!! >>,prendo l'accappatoio e corro in bagno.

Peter è il mio ragazzo,stiamo insieme da sei mesi circa. E' la mia prima storia,il mio primo amore. Ci siamo conosciuti al liceo,subito mi ha incuriosito; è un ragazzo molto dolce e disponibile. A primo impatto mi hanno colpito subito i suoi occhi verdi,così penetranti e il suo sorriso,si perchè ogni volta che sorride mi fa sentire una stretta allo stomaco..è davvero bellissimo. E' un ragazzo molto semplice,non ama curare il look e tutte le altre stupidaggini,è molto simile a me. Certo,va in palestra ma solo perchè ama tenersi in movimento e non per una questione di mettersi in mostra. Abbiamo tantissime affinità,tra cui l'amore per la lettura e per il mare. In questi sei mesi siamo stati sempre insieme,non litighiamo spesso e quando lo facciamo è davvero per poco. E' il primo anno che andiamo in vacanza insieme,abbiamo deciso di andare ad Ibiza con la sua comitiva. 

<< Allora siamo pronti?? >> mi chiede mentre prende gli occhiali da sole dal marsupio e mi bacia. 
<< Sì,devo solo prendere la borsa e penso che abbiamo tutto..giusto?>> gli sorrido e mi guardo intorno e faccio un gran sospiro di sollievo.
<< Amore guarda che la borsa è vicino alla porta. >>  mi guarda e si mette a ridere,portandosi una mano alla fronte come segno di disperazione.
<< Ah,si..che sbadata >> la prendo e apro la porta della mia camera << dai andiamo.>>

Scendiamo entrambi per le scale e saliamo in macchina,musica ad alto volume e direzione..aereoporto!