Stupido,  stupido, stupido. Come avevo potuto pensare che mi avrebbero preso? Come? Ma dai, tra milioni di ragazzi centinaia di volte più bravi perché proprio io? Non avevo nulla di cosi particolare. Avevo storpiato una canzone bellissima per nulla. Sono un idiota. Dopo quei  tre si mi ero montato per un momento la testa. Avevo letto il mio nome su tutte le strade, mi vedevo su quel palco, con una band dietro di me che suonava e le fans sotto che cantavano con me.
Illuso, ecco cos’ero. Un illuso. Cercavo di non piangere. Andando a destra e sinistra, cercando un posto in cui ripararmi.
Avevo sentito l’esibizione di un ragazzo. Aveva sedici anni e lavorava in una panetteria. Ero dietro le quinte e l’ho sentito. Cazzo se era bravo! Aveva cantato “Isn’t she lovely”, Simon lo aveva adorato. E io mi ero innamorato. Il mio cuore aveva cominciato a battere fortissimo e quando Louis disse di no gli urlai anche io contro. Come poteva dire no ad un talento come il suo? Io davvero non capivo.
Cominciai a correre realizzando quale fosse la realtà delle cose. Lui sarebbe andato avanti, lui avrebbe vinto, lui avrebbe sfondato e io? Beh, io sarei andato a lavorare in qualche Mc, magari anche in periferia e sarei andato a tutti i suoi concerti perché a sua insaputa, quel ragazzo mi aveva rubato il cuore.
Correvo ancora quando entrai di scatto in bagno. Aprii gli occhi pieni di lacrime e il mio cuore perse un battito. Lui era li, era proprio li davanti a me, che mi guardava con quei suoi bellissimi occhi verdi.
“ciao” disse lui
“ops” dissi io
Lui sorrise, allora capii cosa voleva dire avere le farfalle nello stomaco.
“Sta tranquillo non mi disturbi. Perché piangi?” si avvicinò e io d’istinto mi lanciai fra le sue braccia. Inizialmente rimase perplesso ma poi mi strinse anche lui.
“Ho deluso tutti, tutti quanti. Sono venuti qui convinti che mi avrebbero preso e invece no, anche se mi hanno dato tre si io non passerò. Tu lo farai, sei pieno di talento ti ho sentito.”
Harry poggio le mani sulle mi spalle e mi tirò su per guardarmi negli occhi. “Smettila. Tu sei bravissimo, fantastico, la tua voce sembra quella di un coro di angeli. Ti prenderanno Louis, fidati” mi sorrise ancora.
Era bello, troppo bello per essere reale. Allungò una mano e mi accarezzò il viso per asciugarmi le lacrime. Lui parlava ma io non lo sentivo, ero troppo preso a guardare le sue labbra. Cosi  belle, cosi perfette. Non resistetti più, all’improvviso mi avvicinai a lui e lo baciai con forza. Harry rimase stupito ma dopo nemmeno un attimo chiuse gli occhi e ricambiò il bacio con estrema dolcezza. Le sue mani ancora sul mio viso e le mie che esploravano il corpo di questo sconosciuto. Quando le nostre labbra si separarono restammo ad occhi chiusi toccandoci solo con la fronte.
“ciao” disse di nuovo lui sorridendo
“ops” risposi ancora io. Harry sorrise e riprese a baciarmi.
Stavo bene, stavo finalmente bene.
Ci richiamarono sul palco, dissero che avevano preso e chi no, e sia io che Harry eravamo tra i no. Appena ci lasciarono corsi via nascondendomi dietro una pila di vestiti con la testa fra le gambe
“Hey” era Harry, mi sfiorava il ginocchio “Simon dice che deve parlarci. A noi ed altri tre ragazzi, vieni?”
Lo avrei seguito ovunque io quel ragazzo! Presi la sua mano e tornammo sul palco. Gli altri li avevo già conosciuti, erano tutti simpatici ma non capivo lo scopo della riunione improvvisa. Simon ci sorrise e ci disse che sprecare i nostri talenti era un peccato e che quindi aveva pensato di farci rimanere in gara, ma come gruppo. Ci furono grida, pianti, abbracci, salti. Harry mi si avvicinò sorridendo, il mio stomaco si strinse in una morsa e non riuscii a non prenderlo e stringerlo forte.
Uscimmo da la e Harry ci invitò a casa di suo padre per conoscerci un po’, andai verso la macchina per andare a preparare un borsone per andare da lui quando me lo ritrovai dietro che correva verso di me.
“Devo farti una domanda”
“dimmi”
“Credi nell’amore a prima vista?” era serio, assolutamente serio. Lo presi tra le mie braccia e lo baciai
“Si e tu?” ricambiò il bacio
“Ci credo anche io” sorrise sulle mie labbra e riprendemmo a baciarci.