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Autore: manga    03/08/2014    3 recensioni
Ho provato a scrivere il seguito della mia flash cimentandomi in questa one shot. Non aspettatevi grande cose, io stessa ho capito che non sono portata .... però mi sono divertita a scriverla.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Apro gli occhi con fatica e sempre con fatica cerco di mettere a fuoco la vista. Sento il mio corpo pesante e dolorante nonostante avverti una morbidezza sotto di me.
Mi accorgo di essere sdraiata su un letto, un letto di una stanza d’ospedale. Non ricordo niente!

La porta si apre e Tsunade, la mia maestra, mi corre incontro con gli occhi lucidi dalla gioia. Inizia a parlarmi, dicendo che le ho fatto prendere un bello spavento rimanendo priva di sensi per oltre una settimana. La guardo e non capisco ancora. Lei mi legge nel pensiero e inizia a raccontarmi ….

La guerra è stata vinta: Kaguya è stata sconfitta grazie a Naruto e a Sasuke, i due nuovi eroi!

Mi dice che stavo per lasciare la vita terrena a causa del troppo utilizzo del mio potere e che devo ringraziare il tempestivo intervento di Naruto per essere ancora in vita.
Tsunade continua a parlarmi, ma non riesco ad ascoltarla, troppo concentrata sui miei ricordi.

Questi sono confusi ….. vedo i miei compagni cercare disperatamente di attaccare simultaneamente Kaguya per annientarla …..  una forte esplosione ….. una luce abbagliante …… un forte boato ….. poi …. il buio.
Mi concentro, devo ricordare!
I ricordi iniziano a riaffiorare, ma sono ancora più confusi dei primi: Naruto che mi chiama, io che riapro gli occhi, ancora il buio, poi Sasuke …. Sasuke che sposta Naruto e avvolge le sue braccia attorno al mio corpo prendendomi in braccio.

La testa mi duole e istintivamente mi porto una mano a comprimermi la fronte. Tsunade mi passa il chakra curativo alleviandomi il dolore e mi dice di non sforzarmi a ricordare e che devo riposare. Mi accarezza dolcemente la guancia e un po’ mi sento in colpa per non averla ascoltata.

Nei giorni successivi i miei amici si alternano a venirmi a trovare: Tsunade è stata categorica, visite brevi .
E’ bello vederli e parlare con loro, ma lo è ancora di più sapendo che Temari e Shikamaru si sono messi insieme mentre Ino mi dice che inizia a provare un certo interesse per Sai. Quando me lo confida, la guardo incredula e lei inizia a ridere leggendo lo stupore nei miei occhi. Anche lei, come tutti del resto, riesce a leggermi dentro!

Durante le brevi visite vengo a sapere che i due eroi sono stati ricoverati per le ferite riportate, ma tiro un sospiro di sollievo sapendo che stanno guarendo molto velocemente e che presto verranno dimessi.

I ricordi continuano a rimanere seppelliti dentro di me e forse non risorgeranno più …..

Mi rassegno a questa idea, convincendomi che sia stato il mio subconscio, o meglio, il mio desiderio più profondo, a farmi credere di essere stata presa in braccio da Sasuke, sicuramente dettato da quello sguardo intenso che ci siamo rivolti.
Una volta usciti dall’ospedale avremo tutto il tempo per parlare e vivere insieme i nostri sentimenti, perché è questo che hanno comunicato i nostri occhi!

Passano altri giorni e finalmente vedo Naruto!
Dopo un momento di incredulità gli rivolgo un sorriso pieno di affetto e di gratitudine, sorriso ampiamento ricambiato. Entra un po’ imbarazzato e lo guardo pensierosa, poi finalmente capisco. Accanto a lui, mano nella mano, c’è Hinata!
Non voglio metterli ancora di più in imbarazzo, ma non riesco a non congratularmi sinceramente con loro.
Naruto cerca di cambiare discorso parlandomi di Sasuke. Il mio cuore inizia a battere ritmicamente, ma devo cercare di controllarmi.
Mi dice che è stato dimesso anche lui e che dovrà scontare una pena per i crimini commessi rimanendo segregato in casa per un mese. Concordiamo che il Consiglio ha agito nel migliore dei modi: era un nukenin e doveva pagare le sue colpe anche se è grazie a lui che la guerra è stata vinta.

L’ora della visita è finita e poco prima di chiudere la porta, Naruto mi dice che Sasuke rimarrà a vivere a Konoha.
Piango di gioia! Ora il suo cuore non sarà più sovrastato dall’odio e dalla vendetta.
Mi asciugo le lacrime ma mi fermo di colpo: Sasuke è stato dimesso, non è venuto a trovarmi e nemmeno Naruto mi ha portato i suoi saluti.
Mi sento una stupida …. stupida per aver frainteso il suo sguardo …. illusa per aver creduto che potesse ricambiare il mio amore!
Sorrido amaramente anche se le lacrime continuano a rigarmi il viso. Devo reagire e l’unico modo per farlo è quello di aggrapparmi alla consapevolezza che rimarrà a Konoha, lontano dai pericoli.

Passano altri giorni e finalmente Tsunade mi dimette. Mi informa che non ho più una casa e che l’unica sistemazione disponibile è in una tendopoli allestita per i senzatetto fuori dai cancelli del villaggio. Mi suggerisce di chiedere ad uno dei miei amici di ospitarmi. Dico di no, dico che non voglio disturbare nessuno. La mia maestra sorride, sapendo che avrei risposto in quel modo.
Le chiedo se posso tornare subito a lavorare assicurandole di stare bene. Voglio curare i feriti, almeno in questo sono brava! La guardo fiduciosa e dopo alcuni istanti, acconsente.

I giorni passano, i feriti sono tanti ed è normale lavorare tanto. Mi piace il mio lavoro e non sento la stanchezza. Quando finisco il turno, raggiungo sempre i miei amici e sono felice di stare in loro compagnia specie vedendo altre coppie formate: Ino con Sai e Shikamaru con Temari.
Non mi sento a disagio anche perché ci sono sempre Kiba e Shino.
Tra il lavoro e le serate con i miei amici non penso a Sasuke e quando mi corico nella tenda, sono talmente stanca da addormentarmi subito. Forse è questa la cura migliore per dimenticarmi di lui e del suo amore …

Una sera raggiungo i miei amici da Ichikaru, ha riaperto e sono felicissima di mangiare il ramen in compagnia.
Quando apro la porta vengo accolta calorosamente da tutti ma la mia gioia si trasforma in sorpresa vedendo Karin, la compagna di squadra di Sasuke.
Naruto procede con le presentazioni ufficiali, dato che ci conoscevamo solo di vista, dicendomi che Karin è sua cugina, con la quale vorrebbe instaurare un rapporto. Lo vedo raggiante, è comprensibile dato che è non ha mai conosciuto un membro della sua famiglia. Non posso fare altro che contraccambiare il sorriso, sono felice per il mio migliore amico.
Karin mi guarda di continuo e un po’ mi sento a disagio ma cerco di ignorarla e di concentrarmi su altro.
Ad un tratto, Naruto dice che è andato a trovare Sasuke e che proprio lui ha richiesto la sua sola compagnia.

Mi fermo di colpo di mangiare: l’ennesima prova che non conto nulla per lui!

Karin mi guarda male, ma ancora una volta la ignoro e continuo a mangiare.
Gli altri ragazzi chiedono a Naruto come sta Sasuke. Lui inizia a parlare, ma io non lo ascolto pensando ad altro.

E’ inutile che cerchi di negarlo a me stessa: lo amo ancora e credo che non smetterò mai.

Non posso farmi vedere sofferente dai miei amici, rischierei di apparire patetica per continuare ad inseguire un sogno irrealizzabile.
Passano altri giorni e come tutte le sere mi incontro con i miei amici. Karin continua ad evitarmi e a guardarmi male. So che è innamorata di Sasuke, le si illuminano gli occhi ogni qualvolta qualcuno nomina il suo nome. E’ comprensibile, è stata per molto tempo in sua compagnia …. come compagna di squadra …. anch’io lo ero e forse è proprio questo il motivo per cui non le sono simpatica. Mi crede una rivale, ma si sbaglia. Ormai non posso più sperare in niente.
Sono passate alcune settimane da quando sono stata dimessa ma Sasuke ha sempre e solo richiesto la compagnia di Naruto.
Una sera, inspiegabilmente, Ichikaru ci offre da bere e tra un bicchiere e un altro, Karin inizia ad ubriacarsi. Per la prima volta mi rivolge la parola:

“Ehi confettino! Ascolta il mio consiglio …. dimentica Sasuke, lui vuole solo me!”

La guardo incredula ma allo stesso tempo cerco di non dare importanza alle sue parole.

“Karin adesso smettila di bere, stai parlando a sproposito!” Naruto interviene vedendo la cugina troppo alticcia.

Tutti mi guardano ma cerco di dimostrarmi serena, non voglio essere commiserata.

“Bevo quanto mi pare …. E poi lo sai anche tu che ho detto la verità! Diglielo che oggi sono andata a trovarlo dopo che ti ha chiesto di portarmi da lui!” Karin è completamente ubriaca ma riesce a lanciarmi uno sguardo divertito, vittoriosa nei miei confronti.

Guardo Naruto e lo vedo abbassare il capo. E’ vero!

Il cuore mi fa male, peggio che le ferite procurate in battaglia.
Cerco di mantenere la calma, ma è difficile. Ino mi guarda dispiaciuta così come gli altri, i loro sguardi aumentano il mio dolore:

“Sono felice sapendo che lo sei andata a trovare! Spero stia bene!” rispondo semplicemente e serenamente, soffocando la mia tristezza.

Devo essere stata molto convincente perché vedo comparire il sorriso sul volto dei miei amici.
Continuo la mia recita, ma non sono un’attrice  e circa mezz’ora dopo, con la scusa di essere stanca , esco da Ichikaru.
E’ già mezzanotte passata, le vie del villaggio sono illuminate dalla luna piena. Non c’è nessuno in giro, ci sono solo io con le parole di Karin che mi assillano la mente e il cuore.
Sento dei passi dietro di me e una presenza fin troppo famigliare. Mi volto incredula e spalanco gli occhi dall’incredulità: Sasuke!

Nessuno dei due parla. Non so cosa dirti ….

“Il mese è finito!” mi dici solamente, senza nemmeno salutarmi.

Ti guardo nella tua impassibilità, non vorrei parlarti ma sono costretta:

“Sono tutti da Ichikaru! Credo che dovrai aiutare gli altri a riportare a casa Karin, è ubriaca!” gli sorrido appena, gli giro le spalle e inizio ad incamminarmi verso l’accampamento.

“Non mi importa!” la tua voce fredda mi giunge dritto alle orecchie. Mi fermo ma non mi volto.

“E’ una tua amica!” mi maledico subito per avertelo detto, ora penserai che sono gelosa! Lo sono, ma non volevo ammetterlo, non così!

Chiudo gli occhi e riprendo a camminare ma subito sbatto contro qualcosa. Li riapro e mi ritrovo il tuo petto davanti a me.

Ti guardo sorpresa mentre i tuoi occhi cercano i miei.

“Credevo avessi capito!” mi dici guardandomi con intensità.

E’ lo stesso sguardo di quel giorno, in cui credevo che i miei sentimenti fossero corrisposti.

 Non riesco a parlare. Mi stai leggendo dentro , lo sento!

Il tuo viso si avvicina lentamente a me, non so cosa vuoi fare ….
Spalanco gli occhi mentre le tue labbra si posano sulle mie. Mi stai baciando!
E’ un bacio casto e ti stacchi quasi subito. Ci guardiamo ed io ancora non riesco a dire niente.

“Ho detto a Karin che il team taka non esiste più!” la tua voce mi sembra più dolce e involontariamente ti sorrido. Ora so perché hai chiesto di vederla!

“La mia casa era sorvegliata dagli anbu!” mi parli ancora con dolcezza continuando a guardarmi con intensità.

A tuo modo mi stai dicendo perché non hai mai voluto che ti venissi a trovare. Non eri libero!

D’istinto ti accarezzo la guancia e nello stesso istante in cui le nostre pelli entrano in contatto, riaffiorano in me i ricordi della battaglia. Mi hai veramente preso fra le tue braccia!
Le lacrime mi bagnano il viso, non vorrei piangere ma non riesco a trattenermi.

Ti avvicini ancora al mio viso e questa volta sono pronta.
Ci baciamo. Le bocche si schiudono mentre le nostre lingue si cercano timidamente, iniziando a danzare insieme.
Ci stacchiamo per riprendere fiato.

“Finalmente ho capito!” sono le uniche parole che riesco a dire.

“Grazie!” mi sorridi e mi prendi per mano iniziando a camminare verso la parte opposta del mio accampamento.

E’ la strada per casa tua, arrossisco all’idea di cosa accadrà fra di noi dietro a quelle mura, ma continuo a camminare al tuo fianco.
Ti guardo e vedo che anche le tue gote sono leggermente arrossate. Ti volti appena e i nostri occhi ritornano in contatto. Leggo il tuo desiderio. Questa volta ne ho la certezza.
Non sei mai stato una persona loquace, ma le parole non servono più. Adesso che ho imparato, mi basta leggerti dentro!
 


Angolo dell’autrice:
Lo so, non è niente di speciale, ma volevo dare una fine alla mia unica flash con questa one-shot.
Ho capito che non fanno per me, ma volevo provarci! Quindi non preoccupatevi, non le leggerete più scritte di mio pugno.
Un bacione
manga

 

  
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