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Autore: HeavenMayBurn    10/09/2008    3 recensioni
Gerard aveva paura.
Non era mai stato così spaventato, anzi terrorizzato, durante tutta la sua vita.
Sentiva l’adrenalina scorrergli nelle vene. Non era pronto per lasciarlo ma non era pronto neanche per stare con lui. Che cazzo avrebbe dovuto fare?
La loro relazione era come una linea sulla sabbia, appena arrivava un onda rischiava di essere cancellata.
[Gerard Way/Bert McCracken]
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: The Used
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

 

line in the sand.

 

 

Gerard aveva paura.

Non era mai stato così spaventato, anzi terrorizzato, durante tutta la sua vita.

Sentiva l’adrenalina scorrergli nelle vene.

Non era pronto per lasciarlo ma non era pronto neanche per stare con lui. Che cazzo avrebbe dovuto fare?

Aveva parlato con Mikey, con Frank, con Ray, con Bob, con tutti.

Non ce la faceva a contnuarei perché la loro non era una storia normale, ma non sapeva se aveva il coraggio per scrivere la parola fine.

Avrebbe dovuto trovare il coraggio presto o tardi però, loro non sembravano essere fatti per stare insieme.

La loro relazione era come una linea sulla sabbia, appena arrivava un onda rischiava di essere cancellata.

-Bert- disse entrando nel suo bus.

Appena l’altro cantante lo vide abbandonò l’mp3 sul cuscino del divano e si avvicinò a lui, dandogli un bacio sulla bocca.

-Ehi-

-Ehi- rispose Gerard. –Puoi uscire un secondo, devo parlarti-

Bert annuì seguendolo nel parcheggio. –Allora.. che c’è?-

-Bert, io..- si morse un labbro. –Io non so come dirtelo..-

Bert alzò un sopracciglio. –Che cazzo c’è? Dio, qualsiasi cosa sia dilla-

-Bert, io.. Tra una settimana finisce il tour..- cominciò stringendosi le mani l’una con l’altra. –E io non credo che sia il caso.. si, insomma.. che sia il caso di continuare..-

La voce di Bert da preoccupata si trasformò in arrabbiata, anzi incazzata nera. –Che cazzo vuoi dire, eh? Mi stai scaricando?-

-Io..- Gerard esitò. Non poteva negare, lo stava davvero scaricando. –Mi dispiace..-

-Ma vai a farti fottere, Way- gli urlò contro tornando nel bus.

 

The line is being drawn through my heart and we're conceiving fires through our thoughts
And you're just like me, and you're just like me..

 

Gerard schiacciò l’acceleratore e strinse le mani sul volante.

Non doveva trovarsi lì, sapeva che non era il suo posto. Ma non vedeva comunque l’ora di arrivare.

Non riusciva a non fare nulla; quella era la sua vita e gli stava sfuggendo dalle mani. Doveva riprendersela.

Non era sicuro che quella fosse la cosa giusta da fare, non era sicuro di nulla, ed andava bene così. Dopotutto quando tutte le tue certezze si sgretolano, l’unica cosa che puoi fare è seguire le scelte sbagliate in partenza.

Dio, ma quanto era lunga la strada dall’aeroporto a quella stramaledetta casa?!

Bert non lo sarebbe mai andato a prendere se avesse saputo che stava arrivando anzi, probabilmente sarebbe scappato dall’altra parte dell’America.

Stupido bastardo.

Lo sapeva che non voleva vederlo e neanche Gerard voleva a dire il vero, se si fosse fermato a pensare avrebbe girato la macchina, preso il primo aereo per Haiti, o una navicella per lo spazio.. ma c’era una parte di lui che lo faceva continuare a guidare, che non gli faceva vedere l’ora di averlo davanti per prenderlo a pugni, per baciarlo fino a rimanere senza fiato, per cambiare nel bene o nel male quella situazione..

Sarebbe scappato se solo non ci tenesse troppo, perché infondo loro due erano uguali.


This is everything I wanted to tell you: I'm still in love with everything about you,

and I feel the wreckage from everything you do and I'm tired of still waiting...


Gerard uscì sulla veranda, cercando le sigarette ed l’accendino.

Frank lo raggiunse e gli porse il proprio zippo e il pacchetto, che Gerard afferrò mormorando un grazie.

Il viale davanti a loro era poco illuminato, i lampioni faceva luce solo sotto di loro e c’erano spazi in cui non si vedeva la strada.

Dio, era malato oppure tutto quello che aveva intorno ricordava davvero la sua storia del cazzo?

Anche lo sguardo di Frank si perse nel paesaggio desolato davanti a loro. Il chitarrista parlò senza guardarlo in faccia. –Posso sapere che cazzo ci fai ancora qui?-

-Scusa?- chiese Gerard.

-Che cazzo sei tornato a casa a fare?- ripetè Frank, questa volta spostando lo sguardo su di lui.

-Il tour è finito, siamo tutti a casa-

Frank sospirò. –Io sono tornato a casa perché c’era qualcuno che mi aspettava, lo stesso vale per Ray o Bob, o tuo fratello.. tu che ci fai ancora qui? Questo non è il tuo posto-

-Frank- cominciò Gerard per essere subito interrotto dall’amico.

-‘Frank’ un cazzo. Non dirmi che è questo quello che vuoi? Continuare a fare l’emo depresso?!-

-Frank,- ripetè Gerard. –Il tour è finito ed è finito anche tutto il resto. E’ la cosa giusta, l’abbiamo deciso entrambi.. Non preoccuparti per me, imparerò a convivere anche con questo-

Frank sospirò di nuovo andando a sedersi di fianco a lui. –Ma quante stronzate mi tocca ancora sentire? Se fosse la cosa giusta non ci staresti così di merda-

Gerard alzò le spalle buttando fuori il fumo. –Sì, già.. Bhe mi passerà-

-Un raffreddore passa, il tempo passa, non queste cose.. Lo sai che continuerai sempre a pensarci, a pensare a lui.. Non è perché tu dici che è finita che è finita per davvero-

-E che cazzo dovrei fare eh?- sbottò il cantante. –Dio, sei tanto bravo a sparare sentenze, ma tu non sei me, non sai quello che si prova a sopportare tutto questo!-

-Proprio perché non ci sono dentro posso dirti cosa dovresti fare- rispose Frank calmo, Gerard alzò un sopracciglio. –Devi andare da lui e affrontarlo.. Sbloccare questa situazione per poi passare oltre oppure rimettere le cose a posto, questo dipende da voi..-

Gerard si morse un labbro. –La fai facile tu..-   

-Perché lo è! Chiami Brian, ti fai prenotare l’aereo, chiami Jepha per sapere il suo indirizzo.. Non mi sembra complicato..-

Gerard scosse la testa. –Non posso farlo..-

-Che cosa te lo impedisce? Che hai da perdere?-

Gerard rimase in silenzio a guardare la strada.

Era tutto così strano e incasinato.

Poi all’ improvviso vide la soluzione. C’erano spazi di buio, certo, ma la strada era sempre illuminata un minimo. E chiunque l’attraversasse sapeva che l’ombra non durava per sempre.

Esitò per qualche istante e poi si alzò.

Alla peggio si sarebbe sentito una merda, ma tanto era quello che gli succedeva da un mese a questa parte quindi, davvero, che cosa c’era da perdere?

-Ma tu non odiavi Bert?- domandò mentre un leggero sorriso gli solcava le labbra.

Frank alzò lo sguardo buttando il filtro per terra e ricambiando il sorriso. –Sì, bhe, ma odio anche te in queste condizioni.. e poi, grazie al cielo, non sono io quello innamorato di lui, quindi mi va di lusso-    


If I told you the truth now would you still leave and take my heart?
And I still feel ugly. You're ugly just like me

 

Gerard inchiodò davanti al cancello di quella che, secondo le sue informazioni, doveva essere la casa di Bert. Prese un respiro profondo e suonò il campanello e poi si girò a guardare la strada alle sue spalle. 

-Chi cazzo è a quest’ora?- sentì gridare da dentro la casa ed ebbe un tuffo al cuore.

Era lui.

Appena aprì la porta anche Bert rimase senza parole; si limitò a guardarlo in faccia stupito.

-Che succede?- domandò Quinn avvicinandosi all’amico dopo aver notato che era rimasto immobile davanti alla porta. –Oh,- sussurrò. –Credo che sia ora che io vada.. Ti chiamo domani-

Bert si mosse dalla porta solo quel tanto che bastava per lasciare uscire l’amico e non staccò lo sguardo da quello di Gerard.

-Posso entrare?- domandò Gerard facendosi coraggio.

Bert si scostò del tutto dalla porta e rientrò dentro casa.

Afferrò una birra dal frigorifero e si lasciò cadere sul divano, apparentemente ignorando l’esistenza di Gerard.

Lui abbozzò un sorriso.

Tipico di Bert.

-Carino come posto- 

-Che cazzo ci fai qui, Way?-

Gerard sospirò. –Gentile come al solito, eh, McCracken?-

Bert strinse gli occhi. –Che. Cazzo. Sei. Venuto. A. Fare.?- ripetè lentamente e con rabbia.

-Mi mancavi..- ammise sospirando.

-Vaffanculo!- esclamò Bert alzandosi dal divano e guardandolo in faccia per la prima volta da quando aveva varcato la porta. –Fottuto ipocrita, figlio di puttana!-

-Bert, senti..- cominciò Gerard.

Ma Bert aveva ascoltato abbastanza.

Era stanco delle sue scuse, dei suoi sensi di colpa, di tutto quello che Gerard si portava dietro. Dio, lo faceva incazzare come un pazzo quel suo atteggiamento fatto solo per scaricarsi la coscienza.

Bert non aveva mai deciso per quanto riguardava la loro storia.

Una mattina, una delle ultime del tour, Gerard gli aveva semplicemente comunicato che era finita e lui non aveva potuto fare altro che accettarlo; non poteva di sicuro obbligare Gee a stare con lui. 

E se adesso gli mancava così tanto, avrebbe dovuto pensarci prima di scaricarlo.

Era solo un ipocrita di merda.

Lo raggiunse in pochi passi e lo prese per la camicia. E poi fece quello che desiderava fare da tanto tempo; gli sferrò un pugno diritto sulla guancia e Gerard cadde a terra.  


When I show you the truth now would you still leave? Will you ever change?

But I still feel empty, will I always lose this game?

Gerard si rialzò e si toccò la guancia.

Merda, si era rotto il labbro.

Non fece in tempo ad alzare lo sguardo che Bert gli era di nuovo addosso.

Lo prese per le spalle e lo buttò contro il muro, dandogli un altro pugno in pancia.

-Bastardo!- esclamò mentre Gerard incassava il colpo. –Come cazzo ti permetti di venire a casa mia a dirmi questo?- prese un respiro mentre Gerard cercava di proteggersi l’addome. –Mi fai solo schifo-

In quel momento qualcosa dentro Gerard scattò.

Era la mossa sbagliata, lo sapeva, ma ne lui ne Bert erano maestri nel fare la cosa giusta al momento giusto. Lo raggiunse mentre stava tornando in cucina e con uno strattone lo fece finire contro il tavolo. Cadde a terra, ma a Gerard non importava. Gli salì sul petto continuando a prenderlo a pugni in pancia.

-Sei tu l’ipocrita!- gli gridò nelle orecchie. –Se ci tenevi così tanto a me avresti potuto fermarmi, chiamarmi o fare qualsiasi cazzo di mossa in questo mese! Qual’e la tua scusa, eh? Sei solo uno stupido moccioso spaventato!-

-Che cazzo avrei dovuto fare, eh?- gli soffiò sul viso. –Venire a cercarti in lacrime per implorarti di non lasciarmi? Ma fottiti, Way-

-Devi lottare se vuoi qualcosa in questa vita, McCracken- Gerard rispose stringendo gli occhi e smettendo improvvisamente di colpirlo. 

Bert rimase in silenzio, cercando di fare passare nel suo sguardo tutta la rabbia e l’odio che provava in quel momento.

Gerard sostenne i suoi occhi per parecchi secondi e quando, dopo qualche istante Bert lo baciò, rispose al contatto con tutta la rabbia che aveva dentro.   


This is everything I've wanted to show you: I'm no longer scared of anything about you,

I lived through the damage of the heart you took from me and I’m tired of still wanting..

Quella notte il sesso fu diverso tra di loro.

C’era rabbia dentro, e paura, malinconia, forse anche qualche ricordo dei tempi in cui le cose sembravano andare bene… Entrambi sapevano che il tempo del rock’n’roll era finito.. ora dovevano lasciare spazio ad un'altra canzone..

Bert fu il primo a svegliarsi la mattina seguente.

Si alzò dal letto, cercò i boxer ed uscì in giardino. Aveva bisogno di prendere un po’ d’aria e pensare.

Gerard si svegliò circa mezzora dopo, chiedendosi dove cazzo fosse.

Capì al volo che quella era casa di Bert e che quindi non si era sognato proprio nulla.Si rivestì e girò per la casa cercandolo, finchè non lo trovò seduto sul gradino davanti alla porta di casa, con il filtro della sigaretta finita tra le mani.

Sospirò e si sedette accanto a lui, accendendosene una per se e passandone una nuova a Bert.

-Abbiamo fatto un gran casino sta notte, lo sai, no?- cominciò Bert buttando fuori il fumo.

Gerad abbozzò un sorriso. –Si è lamentato qualcuno dei tuoi amabili vicini? No, perché al massimo sono io che dovrei incazzarmi con te. Dio, mi hai fatto un occhio nero!-

-Neanche tu ci sei andato leggero- ridacchiò Bert. –No, sul serio.. Non credo che abbiamo fatto la cosa giusta.. Ed intendo sia la rissa che il sesso.. E’ un gran casino adesso-

Gerard alzò lo sguardo fissando la sua macchina parcheggiata davanti all’ingresso. –Già. Ma sai una cosa? Penso di poter affrontarlo..-

-Eh?- domandò Bert alzando un sopracciglio.

-Posso affrontare tutta la merda che mi butterai addosso, non ho paura- disse Gerard.   

-Oh, questo vuol dire che sei diventato un bambino grande?-

Gerard sorrise prima di baciarlo. –Che c’è? Vuoi sincerartene?-

Bert sospirò. –Che cosa vuol dire? Che cosa siamo adesso?-


If I told you the truth now would you still leave and take my heart?
And I still feel ugly. You're ugly just like me

 

Bert entrò nel bus sbattendo la porta.

Afferrò il proprio mp3 e lo buttò per terra, così come le bottiglie di birra vuote rimaste sul tavolo e gli avanzi della pizza.

Quinn si alzò dal divano, andandogli vicino.

-Che cazzo hai?- domandò.

-Vaffanculo!- gli urlò in faccia Bert dando un calcio al tavolo.

Quinn alzò le braccia. –Ma fottiti! Io volevo solo dare una mano- si passò una mano tra i capelli guardando il pavimento. –Si può sapere che cazzo è successo?-

-Mi ha mollato, Quinn.. Gerard mi ha appena lasciato.- sussurrò con lo sguardo perso.

Il chitarrista sospirò. Dio, non aveva mai visto Bert in quello stato. –Ti va un pò di Jack Daniels e dopo una chiacchierata come ai vecchi tempo?- domandò andando verso il frigobar.

Bert annuì andandosi a sedere sul divano.

Fanculo.

Per la prima volta si sentiva davvero perso in mezzo al nulla.


When I show you the truth now would you still leave? Will you ever change?

But I still feel empty, will I always lose this game?

Line in the sand: Bleeding Thruogh

 

Gerard rimase zitto un attimo. –Non lo so..-

Bert si alzò in piedi. –Sei incredibile!- gridò guardandolo stupito. –Sei un cazzo di.. cazzone!-

Gerard rise. –Questa è la prima volta che mi descrivono così.. Sono stato un cazzo di cretino, un cazzone cretino, ma mai un cazzo di cazzone!-

-Ma vaffanculo! E’ per questo che sei venuto fino nello Utah? Per scopare e prendermi per il culo? Potevi anche risparmiare i soldi dell’aereo- esclamò tornando in casa e sbattendo la porta.

Gerard rientrò in casa proprio mentre Bert stava prendendo una birra dal frigorifero.

-Bhe? Che cazzo ci fai ancora qui?- gli urlò contro. –Ti ho detto di andartene affanculo!-

Gerard non si mosse.

-Devo venirti a prendere a calci in culo ancora per dirti che non voglio più vedere la tua faccia di merda?!- sibilò prendendolo ancora per la camicia.

Gerard si avvicinò lentamente al suo viso e lo baciò. E, stranamente, Bert rispose al bacio.

E questo bacio aveva dei vecchi tempi.

-Domandamelo ancora- gli sussurrò sulle labbra.

-Eh?- chiese Bert.

-Chiedimi ancora che cosa siamo-

–Perché? Così almeno tu puoi prendermi in giro per l’ennesima volta? Mi sembra che tu ti sia già divertito abbastanza l’altra volta- Gerard scosse la testa e Bert sospirò –Che cosa siamo? Le cose sono tornate come prima?-

Gerad scosse la testa con un sorriso. –No. Sono anche meglio-

La loro relazione era come una linea sulla sabbia.

Appena veniva cancellata poteva essere riscritta.

   

[line in the sand.

the end.]

 

 

[NdA: A dire la verità questa storia non era affatto prevista, ma è tutta colpa di questa canzone.. Non riesco a smettere di ascoltarla (è davvero bellissima, procuratevela, ascoltatela e ascoltate i Bleeding Through perché ci sanno davvero fare.. Non per niente all’inizio Brandan suonava con gli Eighteen Visions xD) e il testo non fa che ripetere “sono perfetto per una Gerbert.. devi scrivereee!” quindi eccoci qui xD

Anyway da domani riprenderò con le short sulle coppie sacrificate.. anche se è da più di un anno che non scrivo una vera Gerbert.. (il motivo principale è che mi riesce difficile caratterizzare Bert come vorrei in questo genere di storie.. Bhe, certo questa è meglio delle mie precedenti, ma non mi soddisfa ancora del tutto -.-“ aspettatevene altre lol)

Allora, ringrazio quelli che commenteranno e leggeranno questa short (se ci saranno xD) E, bhe, ci sentiamo presto =D ]

Bacio.

Fede.

 

   
 
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