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Autore: RescuemeGeorge    04/08/2014    0 recensioni
''Quelle labbra, più le guardavo, più ne avevo voglia di assaporarne nuovamente la loro morbidezza, e quel sorriso, cazzo, mandava a puttane il sistema nervoso di ogni essere su questa terra. Le volevo, o meglio, volevo lui''
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Bondage
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L'atterraggio fu rapido ma il viaggio duro, quindici ore non sono facili, e poi il tipo come me subito si sfracella le palle. Mi alzai dalla sedia e mi sentì il culo piatto a causa dei sedili, mi sgranchì le gambe guardando incuriosita dal finestrino, ma a causa della poca nebbia non riuscì ad intravedere nulla, alzai le spalle, e andai nella direzione per prendere la mia valigia e dando un occhiata alle ragazze per vedere cosa stiano facendo: completamente  prese a guardare la tv dell'aereo, così fischiai abbastanza forte sperando che le ragazze si girassero, ma attirai tutta l'attenzione su di me facendomi ridere e abbassare il capo, poi dopodiché alzarlo e fare un cenno alle ragazze verso le valige. Una volta fuori l'aereo senti' un freddo penetrante. Avrei dovuto dare ascolto a mamma, ma sono tipo ''sti Cazzi''. Di certo che se avessi preso l'influenza mi sarei tenuta accanto Erica. Erica è l'amica di mille avventure. Abbiamo fatto tutto assieme, e quando dico tutto intendo tutto. Le ragazze iniziarono a lamentarsi per l'aria gelida che la città dava, e io me la ridevo. Uscimmo dall'aeroporto e ci dirigemmo verso vari taxi ma tutti furono occupati. Pensai ''che diamine'', ma luce fu, ad un tratto uscì un taxi libero! Presi la mia valigia e camminai velocemente per arrivare all'auto, così fu, ma proprio quando stavo per poggiare la mano sulla portiera un ragazzo con capelli castani e alquanto mossi, come 'a cazzi loro' e zigomi troppo evidenti. All'apparenza sembrava gay. Con un gesto fluido mi levo' la mano da essa, iniziai a squadrarlo da capo a piedi e lui fece lo stesso.
 ''Che pensi di fare, mh?'' Chiesi irritata mostrando un sorriso finto sulle labbra, mentre cercavo di levare la mano del ragazzo sulla maniglia della portiera. 
''Cazzo fai tu? Lascia'' il ragazzo rispose con un tono freddo mentre le rivolse uno sguardo indifferente. 
''Senti bello, c'ero prima io, quindi alza il culo e va a cercatene un altro, okay?'' Alzai appena la voce, avvicinandomi con furia al ragazzo che mi guardo' con aria divertita.
''Maria, che succede?'' Chiese Erica confusa mentre guardava la scena e Miri che se la rideva. 
''Sempre la solita'' aggiunse, infatti, Miri. Diedi un'occhiataccia alle ragazze per poi indicare lui, spostando lo sguardo da loro a lui 
''Sto coglione non lascia la presa'' assottigliai gli occhi mentre riuscì a levare la sua mano dalla maniglia ed entrai in taxi furiosa, maledicendo il ragazzo e facendogli il segno del vaffanculo col dito medio, il ragazzo appena vide il gesto scoppio' a ridere, facendo irritare di più la ragazza. 
''Io ti ammazzo, brutto figlio di p..'' Entrambe le ragazze mi bloccarono quando stavo per mettere piede fuori dalla macchina ed entrarono con velocità in essa, dicendo al tassista la via del college, mi girai poi verso il ragazzo e gli feci nuovamente il dito medio e scoppiai a ridere, mettendo poi gli occhiali in testa e guardando le ragazze. 
''Sei un vero e proprio maschiaccio, Maria'' disse Erica cercando di essere seria, mentre poi scoppio' a ridere, facendo poi ridere anche Miri. 
''Quel ragazzo c'avrebbe perso le penne, con Te'' aggiunse Miri guardando me e continuando a ridere in modo molto sonoro.

Dopo venti minuti arrivammo fuori il college, pagammo il tassista ed entrammo nella struttura. Se non fosse stato per le mie ''ragazze'' quel coglione l'avrei preso a botte sugli zigomi, facendoli più bombati, però poteva dispiacermi in futuro, ha un bel visetto, ma sti cazzi! 

Ci dirigemmo verso l'assistenza per chiedere dove fosse la nostra stanza, o meglio, casa.
''Buongiorno, siamo appena arrivate e vorremmo chiedere indicazioni per il nostro dormitorio'' disse Miri avvicinandosi di più allo sportello. Si avvicino' a noi una signora sui quarant'anni, capelli scuri e un sorriso smagliante. 
''Salve ragazze, chiedete pure a me, sono la preside''. ''Siamo appena arrivate da Sidney e vorremmo indicazioni per il nostro dormitorio''. Erica domando' con aria disagiata e nervosa, odiava chiedere indicazioni.
''Uhm, certo, i cognomi?''
''Smith'' Erica indico' me ed io alzai la mano.
''Prior'' indico' successivamente Miri che fece lo stesso
''Ed infine Kenneth'' che indico' se stessa con un ampio sorriso che anche la preside fece a sua volta.
''I vostri anni?'' Chiese incuriosita la donna.
''Prior ne ha 21, io 19 e Smith 17'' appena Erica quando disse i miei anni la preside mi guardo' attentamente per poi riguardarla.
''La signorina Smith essendo minorenne, ha il coprifuoco'' la donna fece una smorfia, muovendo le labbra e io chiusi gli occhi sbuffando.
''Uhm, sarebbe?'' Chiesi con aria seccata, che irrito' la preside.
''Mezzanotte'' disse la donna indifferentemente, guardando i moduli.
Prendemmo le chiavi della casetta e alcuni addetti al lavoro del posto ci accompagnarono fino e sotto la porta, li salutammo ed entrammo.

Beh, che dire? Abbia inizio la nostra vacanza.
  
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