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Autore: Death Crow e Re Nero    04/08/2014    3 recensioni
Prologo:
"Sono davvero 2 amori Draven."
"Grazie Grayfia."
"Guardateli! Hanno gli stessi vostri occhi."
"E' vero Sirzechs, sono 2 angioletti...adesso potrei riavere indietro i miei figli?"
"S-Si scusami Sealtiel."
"Sirzechs e Grayfia. Loro 2 saranno molto importanti."
"Draven e Sealtiel che cosa avete in mente?"
"Far cessare questa stupida guerra."
"I nostri figli saranno i pilastri di una nuova pace tra le fazioni."
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Alliance è il quarto volume della fiction A DxD Chronicles si consiglia la lettura dell'opera precedente Scarlet Wings. ( Può contenere spoiler dell'opera originale )
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Alliance - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie.

Life 1:

TAKEYA

“Questo non è uno scherzo!”

Rias sollevò le sopracciglia con un'espressione arrabbiata sul viso.

Era passato un giorno da quando abbiamo avvertito una strana aura nel nostro territorio.

Ve lo ricordate? Ebbene quell'aura apparteneva ad Azazel il Governatore degli angeli caduti.

Quando ci precipitammo da Issei, lo trovammo solo in uno spiazzale vuoto. Molto probabilmente dove si trovava ci doveva stare anche una casa.

Per fortuna niente di grave, infatti sembrava illeso. Per precauzione abbiamo contattato Rias e lo abbiamo scortato alla sala del club.

Non vi racconto della nostra reazione quando abbiamo saputo che Issei era stato avvicinato da Azazel mentre fingeva di essere un suo cliente.

E qui torniamo a noi.

Stava arrivando la stagione estiva, perciò abbiamo lasciato le uniformi invernali per passare a quelle estive.

Issei si trovava sdraiato sul divano con la testa appoggiata sul grembo di Rias...sembra che quanto successo non l'abbia minimamente turbato.

“Veramente, anche se è stato deciso che la riunione dei Leader dei demoni, angeli e angeli caduti si terrà in questa città, a pensare che improvvisamente il governatore degli angeli caduti entri nel mio territorio e cerchi di interferire con i nostri affari...!”

Rias stava tremando per la rabbia mentre accarezzava la testa d'Issei.

"Questa città ha già passato dei momenti difficili con quel piccione di Kokabiel."

"Già hai ragione Takeru, se penso che quel maledetto di Azazel si è nascosto nel nostro territorio..."

Stavo esplodendo, la mia preda è sempre stata a portata di mano...

“E per di più, cercare di mettere una mano sulla testa di Ise, il prezzo è la morte! Ho sentito che Azazel era estremamente interessato alle Sacred Gears. È sicuramente perché Ise possiede il Boosted Gear il motivo per cui ci ha contattato...è sicuramente interessato ad Ise. Ti proteggerò ad ogni costo, Ise.”

Rias un demone di alta classe che adorava i suoi servi e che li trattava come membri della sua famiglia. Odiava che i suoi possedimenti venissero toccati o feriti da altri.

“Sembra che Azazel stia guardando il mio Sacred Gear dopotutto. E' il governatore degli angeli caduti, giusto?”

Issei cacciò fuori le sue preoccupazioni.

"Se vengo catturato da Azazel, cosa mi accadrà?"

"Per favore calmati."

Cercai di tranquillizzarlo. Credo che questo ragazzo voli un po' troppo con la fantasia.

Kiba intervenne dopo aver ascoltato le preoccupazioni d'Issei.

“Ho sentito da qualcuno che Azazel ha una grande conoscenza sulle Sacred Gears. Ho sentito anche che sta raccogliendo i possessori di Sacred Gear."

“Ti proteggerò.”

"...Kiba, questa sensazione è disgustosa...no, um. Sono felice ma...come devo esprimermi...se sento queste cose da un uomo con la faccia seria mi preoccuperò su come rispondere...”

“E' ovvio che lo dico con una faccia seria. Tu mi hai salvato. Sei il mio prezioso compagno. Se non posso salvare un compagno dalla crisi allora non posso definirmi un Cavaliere della casata dei Gremory.”

Alzai le mani.

"Mi faccio da parte."

Kiba posò la sua attenzione su di noi.

"Senpai, se sarà necessario...proteggerò anche voi."

Kiba ci stava guardando con degli strani occhi...che schifo!

"Senti Kiba, non te la prendere ma ho già un fratello con un ligre di fuoco e ghiaccio. Penso di essere apposto."

"Kiba, credo che quello che hai detto possa essere mal interpretato."

"Giusto Takeru-senpai!"

Senza preoccuparsi di quanto detto, Kiba continuò a parlare.

“Non c'è problema. Il mio Sacred Gear che ha raggiunto il Break Balance ed il Boosted Gear di Ise-kun, se combiniamo questi due, sento che poi possiamo superare qualsiasi crisi pericolosa...Fu, fu, Prima non ero il tipo da dire queste cose. Dopo averti incontrato, la mia disponibilità verso i compagni è cambiata in meglio. Ma non so perché non mi dispiace che...la zona intorno al torace è calda”

“...D-Disgustoso. Tu...Non mi venire vicino! Non mi toccare!”

Issei batté in ritirata. Anche io e Takeru facemmo altrettanto.

L'unica che trovava il tutto divertente, era la ragazza più bella del mondo...la mia Akeno.

Mi accomodai affianco a lei.

“Tuttavia, mi chiedo cosa sia successo...oltre a non conoscere i loro spostamenti è difficile muoversi anche qui. Dall'altro lato c'è il governatore degli angeli caduti. Non possiamo nemmeno metterci in contatto con lui."

Rias stava valutando la situazione.

"Ora come ora non possiamo rompere il rapporto tra angeli caduti e demoni per i nostri capricci, se non c'è un movimento da parte loro, nemmeno noi ci muoveremo."

Takeru parlò con il suo solito tono calmo.

“Azazel è sempre stato così, Rias.”

All'improvviso, sentimmo una voce che non apparteneva a nessuno di noi.

Ci girammo in direzione della voce...un uomo dai capelli color cremisi stava sorridendo divertito...Papà.

Tutti, al di fuori di me e Takeru, s'inginocchiarono dinnanzi a nostro padre. Issei ed Asia erano i soli ad aver difficoltà a gestire quella situazione.

La nuova arrivata Zenovia aveva un'espressione confusa.

Io e Takeru c'inginocchiamo soltanto quando ci sono molti nobili.

“O-O-O-Onii-sama!”

Rias si lasciò sfuggire una voce stupita.

"Sirzechs-sama."

Takeru abbassò la testa.

“Azazel non farà niente di simile come Kokabiel fece alcuni giorni fa. Però come l'ultima volta può fare uno scherzo. Il governatore arriverà prima della data prevista.”

Dietro a nostro padre c'era una cameriera con i capelli argentati, Grayfia...alias nostra madre. È ovvio dal momento che è la sua regina. Tutti quanti s'inginocchiarono frettolosamente.

“Per favore rilassatevi, sono venuto solo per Takeru e Takeya."

Come mai non sono sorpreso?

"Onii-sama che cosa vuoi da loro?"

Nostro padre guardò Rias con disinvoltura.

"Niente di che, ho bisogno di chiarire alcune cose urgenti."

"Questioni urgenti?"

"Si mia cara sorellina, ho bisogno di portali negl'Inferi per poter organizzare l'incontro."

"L'incontro?"

“Hey, mia piccola sorella. Questa stanza sembra come la scena di un omicidio. Mi chiedo come sia possibile per questo posto essere pieno di cerchi magici nonostante le ragazze si riuniscono qui.”

Mentre osservava la stanza, papà sorrise lievemente.

"Onii-sama mi vuoi spiegare perché ti vuoi portare via i miei preziosi servi?"

"Te lo spiegherò la prossima volta. Per favore Takeru e Takeya seguiteci."

Senza preavviso, da sotto a me e mio fratello comparvero 2 cerchi magici.

"Onii-sama odio quando fai così!"

Che palle lasciare così la mia Akeno.

"Ragazzi torneremo presto."

Takeru salutò tutti quanti.

"Akeno aspettami! Manterrò la promessa! Andremo insieme in piscina!"

"Certo ti devo far vedere il mio nuovo costume da bagno."

La vidi mentre mi lanciava un bacetto volante.

E così per l'ennesima volta dovetti lasciare la mia Akeno da sola.

°°°°°°°°°°°°°°°

SHINNNNNNNNNNE!

"Casa dolce casa ragazzi!"

"Forse è meglio che dici castello dolce castello papà."

"Come sei pignolo Takeya."

Il cerchio magico ci aveva teletrasportato nel soggiorno principale di uno dei castelli di nostro padre. Era situata in una vallata nella zona più remota del territorio dei Gremory. Era l'unico castello in cui la servitù era a conoscenza del nostro segreto.

Nostro padre si accomodò sul divano.

"Adoro questo castello è così tranquillo."

"Per me i Gremory sono troppo affezionati ai loro castelli."

"Non posso che darti ragione Takeya. Papà questo castello è il numero..30? O 40?"

"MMnnn forse 50."

"Tesoro dovresti imparare a gestire meglio i tuoi soldi."

"Dai siamo demoni, dobbiamo pure aver qualche vizio giusto?"

La mamma sospirò frustrata.

"Comunque veniamo a noi."

Papà si ricompose.

"Si perché ci hai contattati Sirzechs?"

"Quante volte ve lo devo dire? Mi dovete chiamare papà."

"No non è corretto...Zio Sirzechs."

Sentendo le parole di mio fratello sia Sirzechs che Grayfia mostrarono dei volti increduli.

"Come mi hai chiamato?"

"Non hai sentito? Ti ho chiamato Zio Sirzechs."

Grayfia cominciò a tremare.

"Non è possibile...voi 2___"

"___Si! Ci siamo ricordati di tutto. Di quando vivevamo felici con i nostri veri genitori e di come sono morti per mano degli angeli di Michele e degli angeli caduti di Azazel."

Questa dichiarazione portò al panico Grayfia e Sirzechs.

"Da quanto tempo vi è ritornata la memoria?"

Takeru si tastò la testa.

"Per diversi anni abbiamo sognato alcuni avvenimenti. All'inizio non capivamo...ma poi pian piano ci siamo resi conto che erano piccoli frammenti di memoria che cercavano di ricomporsi. Dopo l'arrivo di Asia le visioni hanno incominciato ad intensificarsi fino ad arrivare all'apice contro Kokabiel."

"In tutti questi anni...come abbiamo fatto a dimenticare il volto di colei che ci ha partorito ed il volto di colui che ci ha protetti fino alla morte?"

Abbassammo la testa.

"Ragazzi."

Sirzechs si alzò dal divanetto.

"Zio...non so quanto tempo è passato da quella notte...e dalle azioni degli angeli e angeli caduti."

"Perché li hanno uccisi???? Cos'hanno fatto di così grave per meritarsi la morte??? Per favore rispondeteci!!!"

Dicemmo quelle parole tra le lacrime. Sirzechs si avvicinò a Grayfia.

"Perdonateci se vi abbiamo mentito per tutti questi anni. Lo abbiamo fatto solo per proteggervi."

La voce di Grayfia era molto bassa.

"Takeru, Takeya...vi meritate la verità sui vostri genitori."

°°°°°°°°°°°°°°°

PIANTO!

"LI HANNO UCCISI PERCHE' SI AMAVANO!!!"

SOB! SOB!

"MALEDETTI! NON VI PERDONERO' MAI PER QUELLO CHE MI AVETE FATTO!"

SOB! SOB!

"VI AMMAZZERO' DAL PRIMO ALL'ULTIMO!"

TOC! TOC! TOC! TOC! TOC! TOC! TOC! TOC! TOC!

"Tesoro per favore aprimi."

"SPARISCI DALLA MIA VISTA GRAYFIA!"

"Takeya per favore perdonaci."

"LASCIATEMI STARE! VOGLIO STARE DA SOLO!"

Alzai la mano. In pochi secondi la stanza fu invasa da sigilli.

DANNAZIONE! DANNAZIONE! DANNAZIONE!

Era passato un giorno da quando Io e Takeru abbiamo saputo la verità.

Il giorno prima...

"Voi...voi...eravate li e non avete fatto niente."

"Perché non li avete salvati? Sei un Maoh! Perché non sei intervenuto!"

"Li hai permessi di ucciderli!"

"Per favore ragazzi calmatevi."

Sirzechs stava cercando di giustificarsi.

"CALMARCI? Siete complici della loro morte!"

"Vi supplico ragaz___"

SLAP!

Allontanai Grayfia con uno schiaffo. Si era avvicinata per poterci abbracciare.

"Non mi toccare assassina!"

"Siete VOI i veri mostri non noi!"

Sirzechs e Grayfia ci guardarono con occhi pieni di lacrime e amarezza.

"Va tutto bene."

"Ci siamo noi con voi."

"DA'INSLEIF, SHADOW!"

"FRAGARACH, KHORE'!"

Richiamammo le nostre armi ed i nostri famigli.

"Non avvicinatevi ALTRIMENTI VI AMMAZZEEREMO!"

Gridai tutta la mia collera.

Grayfia avanzò verso di noi con le mani alzate.

"Avete ragione, siamo dei mostri e degli assassini."

Continuò ad avanzare.

"Ogni giorno ripenso a quanto accaduto quella notte."

Era a pochi centimetri da me...la potevo falciare, ma...ma...ma non lo feci. La mano cominciò a tremare.

"No ti avvicinare a noi!"

Entrambi scattammo all'indietro.

"Avvicinati ancora una volta e___"

ABBRACCIO!

Grayfia ci strinse a lei in un caldo abbraccio.

Arretrammo.

"Lasciateci stare."

Ci allontanammo dirigendoci nelle rispettive stanze.

Era buio. Forse era notte inoltrata...chi se ne frega.

Shadow era acconto a me e cercava di tirarmi su di morale assumendo un numero imprecisato di forme.

Ero ancora seduto...rannicchiato sotto la finestra della mia stanza.

Finalmente sapevo ciò che volevo...di chi ero figlio e perché avevo tutta questa potenza.

SHINE!

TOC! TOC!

"Chi ha annullato il mio sigillo?"

"Takeya sono io."

"Ah...sei tu Takeru."

La porta si aprì e nella stanza entrarono Takeru e Khorè.

Il famiglio di mio fratello si avvicinò a me leccandomi la faccia.

"Come ti senti?"

La voce di Takeru era debole. Allontanai il muso di Khorè.

"Male."

"...So che mi odierai per quello che sto per dirti. Ma credo che sia meglio scusarci con Sirzechs e Grayfia. Dopotutto si sono presi cura di noi."

"Si certo. Lo hanno fatto solo per i sensi di colpa."

"Quindi mi stai dicendo che erano obbligati a: dormire con te quando la notte avevi gli incubi? Festeggiare con ogni compleanno, natale o capodanno? Stare al nostro fianco quando eravamo ammalati? Proteggerti e nello stesso tempo cercare di darti una vita migliore? In questo momento sei arrabbiato...ad esser sincero lo sono pure io, ma sappi una cosa Takeya, per Sirzechs e Grayfia siamo i loro figli. Ci hanno cresciuto dandoci tutto l'amore che potevano darci. Dimmi se sto sbagliando."

Abbassai la testa.

"Non so che cosa fare."

Takeru aveva ragione ogni volta che ne avevo di bisogno, Sirzechs e Grayfia erano sempre li ad aiutarmi.

"Fratello dimmi cosa devo fare."

"Non lo so. Però so una cosa. Dobbiamo andare da loro per scusarci. Siamo stati travolti dall'ira del momento. Dopo quello che hanno fatto per noi, non si meritavano un trattamento del genere."

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

Camminammo insieme per il castello. Takeya si trovava dietro di me. Era confuso ed amareggiato. Lo potevo capire, non sapevamo come comportarci di fronte a Sirzechs e Grayfia. Di regola quando un figlio sbaglia va a chiedere scusa al genitore. Però non era questa la situazione.

Attraversammo il corridoio...è davvero strano, non c'era la benché minima traccia dei servi del castello...che siano già a dormire?

Finito il corridoio, ci ritrovammo nel soggiorno principale...erano li.

Sirzechs e Grayfia erano seduti sul divanetto.

Al nostro arrivo si alzarono preoccupati. Si erano cambiati d'abito, adesso sembravano delle persone normali.

"Ragazzi."

"Sirzechs-sama, Zio, Padre...non so come chiamarti per dirti scusa."

"Non dovreste dire una cosa del genere."

"Avete ragione...potevamo intervenire, ma non l'abbiamo fatto."

Si stavano assumendo le proprio colpe.

"Ragazzi so che sto per dirvi una cosa egoista, ma...per favore non odiateci."

La voce di Sirzechs era bassa, evidentemente anche lui aveva sofferto quanto noi per quanto successo.

"Non lo possiamo fare."

Sirzechs distolse lo sguardo.

"Capisco."

"Dei figli non potrebbero mai odiare i propri genitori."

Quelle parole impressionarono i 2.

"Che cosa?"

"Si. Ci avete accolto e cresciuto come se fossimo i vostri figli quando potevate benissimo abbandonarci."

"Ragazzi..."

Grayfia non si trattenne e ci abbracciò. Contraccambiammo.

"Mamma."

"Per favore scusaci."

La mamma cominciò a piangere.

"No, no, no va tutto bene, va tutto bene."

Dopo poco tempo, cominciò a darci dei piccoli bacetti.

"Mamm...mamm...mamma!"

"AIUTO!"

Ci staccammo immediatamente. Stavamo morendo soffocati.

"Ho visto una luce bianca in fondo ad un tunnel."

"Mamma lo sai che non sopportiamo quando ti comporti così."

Si riprese.

"Ma che dite? Vi ricordo che da piccoli eravate 2 mammoni."

Arrossimmo.

"Eh giusto! Piccoli! Una volta! Adesso però siamo grandi!"

Takeya lo disse pulendosi le guance.

"Eh si. A Takeya piace solo quando la bacia Akeno."

"Takeru fatti i fatti tuoi!"

AAAHHHH AAAHHHHH AHHHHHHH AHHHHHH AAHHHHHH

Le lacrime fecero posto alle risate.

"Bravo figlio mio, ti sei già trovato una fidanzata."

"Magari! Mi fai sempre chiamare ogni volta che provo a stare con lei. E tu mamma gli dai sempre corda."

Papà no badò a lui, la mamma si mise a ridere.

"Hai ragione tesoro, la prossima volta non ti disturberemo."

Papà si avvicinò posandoci una mano sulla spalla.

"Sono contento di aver risolto questa situazione. Sarebbe opportuno riprendere l'argomento domani mattina. Anche se non sembra è notte inoltrata."

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Il giorno dopo.

"Come posso pensare di mangiare tutta questa roba?"

"Scusatelo, dovreste sapere il carattere di vostro padre...sopratutto quand'è felice."

Il giorno dopo per colazione ci siamo ritrovati una tavolata immensa. Sembra che i servi non si siano risparmiati a cucinare. Nostro padre si trovava a capotavola circondato da qualsiasi tipo di dolce. Insieme ai cornetti, ciambelle, pancake e brioche...anche la carne non mancava.

Takeya fermò un cameriere

"Scusami mi puoi portare della salsa messicana e barbecue?"

"Takeya prova soltanto ad usare quelle salse a colazione e giuro che ti ammazzo!"

"Senti, la carne la mangio solo con quelle salse...e poi chi vorresti ammazzare?"

"Te! Ma ti sei visto? La tua faccia è rossa per tutte le salse che ti sei mangiato."

"Hai qualche problema con le salse? Perché non me lo dici in faccia?"

"Vengo con piacere!"

"Fatti sotto! Ti faccio abbassare la cresta!"

"Che divertimento."

Papà ci guardò divertito.

"Ragazzi, lo sapete che non voglio che litighiate."

"Ma mamma ha cominciato lui!"

"Takeya sai benissimo che quelle salse non sono salutari a colazione. Per favore fanne a meno."

"D'accordo mamma."

Takeya chinò il capo.

"Allora mi ruberò qualche muffin da papà."

"Non ci provare! Sono stati fatti a posta per me!"

"Li voglio appunto per questo."

Siamo alle solite.

"Papà ci vuoi spiegare il motivo della nostra convocazione?"

Papà lasciò i muffin.

"Come già sapete, le 3 fazioni stanno organizzando un incontro per stipulare una pace."

"Si questo lo sappiamo."

"Quello che non sapete è che l'incontro si terrà all'interno della vostra scuola."

"Cosa?"

Takeya posò il dolce.

"Perché lo dovrebbero fare?"

"Per 2 motivi. Il primo è che la scuola è sorvegliata dalle casate dei Sitri e dei Gremory. In secondo è che proprio li che avete combattuto contro Kokabiel."

"Fammi capire...volete utilizzare la scuola come punto di riferimento della pace perché è stata teatro di combattimento?"

"Esatto Takeru."

Papà confermò la mia ipotesi.

"Non siete normali."

"Rias sa di questo?"

"No, siete i primi a saperlo."

"Dobbiamo sapere qualcos'altro?"

"Si. Durante la cerimonia ci sarà la presenza di Thane il generale dei Berith."

A quel nome trasalimmo.

"Che cosa? Ci sarà la presenza di "Ascia Nera"?

"Lo sapete che è stato Thane il generale più fidato di Draven a gestire i doveri dei Berith dopo che il suo capo è morto. Questa pace richiederà la stipula di un contratto. Ogni contratto che riguarda i demoni deve passare sotto la sua supervisione, perciò la sua presenza è d'obbligo. Anche se è un generale, Thane è pur sempre un membro dei Berith."

"Wow allora la cosa è davvero seria."

"E' non sapete quanto figli miei."

"C'è dell'altro?"

"Si. E' stata richiesta la presenza di Scarlet Wings."

Mi abbandonai sulla sedia.

"Fammi indovinare. Ci hanno contattati visto che eravamo testimoni della furia di Kokabiel?"

"Bravo Takeru, ma non solo. Voi 2 sarete i miei accompagnatori assieme a Grayfia."

PRFF!

Entrambi sbuffammo.

"Che bello, avremo i nostri nemici in prima fila."

"Se questa non fosse una riunione di pace, sarebbe la chance perfetta per chiudere i conti."

"Ecco un'altro punto che dovremmo chiarire."

Papà assunse un atteggiamento serio.

"So che avete del rancore contro Azazel e contro Michele. Però per quel giorno vi chiedo di dimenticare quanto vi è successo."

Papà abbassò la testa.

"Anch'io mi vorrei vendicare per la morte del miei amici...ma non posso. Quest'incontro è l'unica possibilità di pace che si presenta da decenni. Se riuscissimo a stipularla, non ci saranno più guerre."

Io e Takeya lasciammo perdere il cibo.

"Papà se venisse creata questa pace, le barriere che dividono gli angeli, angeli caduti ed i demoni verrà abbattuta giusto?"

"Si."

"Perciò non ci saranno più vittime innocenti giusto?"

"Si, ma tutto dipenderà da quest'incontro, però c'è la possibilità che alcuni oppositori possano intervenire per uccidere i Leader."

"E qui interveniamo noi giusto?"

"Esatto Takeya."

"Vuoi che proteggiamo gli assassini dei nostri genitori?"

"Si."

Mi misi una mano sulla fronte.

"Papà lo farò solo perché era il desiderio dei nostri genitori."

Scorsi un sorriso sul volto di papà.

"Lo faremo solo ad una condizione."

"Quale sarebbe Takeya?"

"Se Michele o Azazel proveranno ad attaccarci___"

"___Allora avrete il diritto di combattere contro di loro."

Papà finì il discorso di Takeya.

"Accettiamo!"

"Bene, adesso vi devo dire un'ultima cosa."

"Ancora? Ma non avevamo chiuso?"

"No, c'è ancora una piccola formalità."

"Cosa c'è ancora?"

Mi stavo stancando, avrei voluto concludere quel discorso il più velocemente possibile.

"Stamattina sono stato contattato da Michele."

"Ebbene?"

"Che cosa vuole quello?"

"Vedete di calmarvi. Michele mi ha contattato perché vuole consegnare un dono di pace hai demoni, specialmente al Sekiryutei."

"Aspetta un secondo...Michele...un demone della città Bianca che vuole dare un dono hai demoni?"

"Per me questa è una trappola."

"Fratello che dici se usi la Fragarach?"

"Si ci sto!"

SOSPIRO!

"Certo che voi 2 non vi fidate per niente. Oramai i tempi sono cambiati. Anche se non sembra, anche Michele non vuole più spargimenti di sangue."

"Papà non dire queste CAVOLATE!"

Takeya cominciò ad alzare la voce.

"Ti voglio ricordare che sono stati gli angeli ad uccidere Aisha e Shara. Per non parlare di tutte quelle città distrutte dalla "Purificazione"."

Sentendo le mie parole papà si toccò la fronte. Evidentemente non sapeva cosa dire.

"Non siamo come loro e di certo non lo diventeremo mai visto che non pecchiamo di superbia."

La mamma corse in aiuto di papà.

"Lasciamo stare questo discorso e torniamo a Michele."

Papà sembrò ancora dubbioso.

"Si...allora tra qualche settimana Michele s'incontrerà con mia sorella in un tempio assieme al Sekiryutei."

"Tempio?"

Alla parola tempio Takeya scattò all'impedì.

"L'unico tempio che conosco e quello di...AKENO!"

"Cazzo è vero!"

"Se le succede qualcosa..."

"Adesso state esagerando!"

La voce di nostro padre era forte ed autoritaria. Con calma io e Takeya ci risedemmo. Papà si grattò la testa frustrato.

"Come fate a pensare in maniera così negativa? Comunque cosa stavo dicendo... allora tra qualche settimana Michele s'incontrerà con mia sorella al tempio di Akeno per consegnare ai demoni un dono di pace. Per quel giorno, Michele si presenterà da solo all'incontro. Ah si! Ha anche richiesto la presenza di un demone che confermi i suoi buon intenti per la pace."

"Papà andrò io a quell'incontro!"

"Che cosa?"

"Si hai capito bene Takeru. Mi presenterò a quell'incontro come Wings."

"Ma tu non puoi___"

"___Stiamo parlando della mia RAGAZZA e dei miei amici! Takeru, a differenza tua, conosco molto bene il tempio di Akeno. Perciò posso muovermi meglio."

Non sapevo cosa dire. Da una parte non volevo che Takeya se la vedesse da solo, ma dall'altra sapevo che aveva ragione.

"D'accordo hai vinto tu. Però se Michele facesse qualcosa di sbagliato___"

"___Allora ti chiamerò."

Ci scambiammo un sorriso.

"State certi che non succederà niente di pericoloso figli miei."

°°°°°°°°°°°°°°°

"Finalmente siete tornati!"

Rias ci accolse calorosamente.

"Si, scusateci se ci abbiamo messo tanto."

Io e Takeya siamo tornati sulla Terra assieme ai nostri genitori.

Papà indossava i suoi soliti vestiti sfarzosi mentre la mamma si era presentata con il suo solito completo da cameriera.

E' bello rivedere le facce di tutti quanti dopo aver passato 3 giorni negli inferi.

"Onii-sama perché hai questo brutto vizio di comparire e di scomparire senza dire niente?"

Rias era un po' furiosa. Papà non ci fece caso, anzi, le consegnò un modulo stampato vuoto.

"Che stai dicendo. Sono in arrivo le visite in classe, giusto? Sto pensando di partecipare anche io. Voglio vedere da vicino la mia sorellina."

"Ah, ora che lo dici, la visita scolastica è veramente vicina. Anche mio padre era di buon umore, tanto che stava pensando di prendersi un periodo di riposo per venir a far visita."

Sembra che tutti quanti si stiano preparando al meglio per quella giornata.

“Grayfia, giusto? Sei quella che l’ha detto a Onii-sama?”

La mamma rispose turbata a Rias.

“Si, i rapporti dalla scuola arrivano a me che sono stata affidata alla famiglia Gremory. Naturalmente sono la Regina di Sirzechs-sama, cosi l'ho riferito al mio Master.”

Dopo aver sentito questo Rias sospirò. Huh? Che Rias non sia interessata alla visita di classe? Non le piace che venga la famiglia a guardarla?

“Anche se i miei doveri di Maou sono difficili, anche se devo prendere un giorno di riposo dal mio lavoro, volevo partecipare a questa visita in classe. Non preoccuparti. Verrà soltanto *Otou-ue a guardarti, perché per quel giorno io sarò occupato.”

( Re Nero: *Altro modo giapponese per dire padre. )

"Sarai occupato?"

"Si, quel giorno, Io e Grayfia ci presenteremo come i genitori di Takeya e di Takeru."

"CHE COOOOOOOSSSSSSAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!"x9

Quella notizia scosse tutti quanti. Non vi dico le facce di Rias e degli altri. Io e Takeya ci sentimmo imbarazzati.

CLICK!

Con uno schiocco delle dita, i nostri genitori si cambiarono d'abito e di...trucco! In un attimo i capelli lunghi cremisi di papà fecero spazio ad un taglio corto, i suoi capelli diventarono neri come i nostri. Mentre i suo vestito elegante fece spazio ad un abito più formale.

Anche i capelli di nostra madre cambiarono, anche se la lunghezza non diminuì, divennero dello stesso colore di nostro padre. I suoi abiti da cameriera fecero posto a dei vestiti più semplici.

"Che dite? Come sto?"

"Devo dire che state veramente bene Lord Sirzechs."

"Grazie del complimento Takeru."

La mamma si controllò incuriosita. Eh si è la prima volta che Grayfia si presenta ufficialmente come mia madre.

Piccola nota. Rias non sa che Sirzechs e Grayfia ci hanno adottati come loro figli. Sa soltanto che i nostri genitori sono morti quando eravamo piccoli.

STUPORE!!

"Eh eh eh...ah ah ah."

"Ehi ragazzi state bene?"

Non so voi, ma quella scena aveva turbato tutto il gruppo. Rias aveva gli occhi spalancati mentre Akeno e gli altri...altrettanto. Credo che nessuno avesse visto la mamma indossare qualcosa che non fosse un abito da cameriera.

"P-P-Perché?"

Rias era ancora sconcertata per quella vista.

"Mn?"

"Onii-sama perché fai questo?"

"Perché? Beh è semplice, visto che ho addestrato Takeru e Takeya, per loro sono una specie di tutore e perciò ho pensato che quel giorno potevo anche far finta di essere loro padre. Ti voglio ricordare che tutto quello che li riguarda passa sotto la mia supervisione. Sia i combattimenti che i loro rendimento scolastico. Ultimamente sono stati incitati a presentare i propri genitori a questa riunione ed per questo che ho deciso di inscenare la parte del padre."

“Q-Questo! M-M-Ma il Maou non è l'Onii-sama? Lasciare il lavoro e venire qui! Il Maou non può trattare dei singoli demoni in modo speciale! Senza offesa ragazzi.”

"No ma che."

Capisco, perciò a Rias non gli piace il fatto di esser trattata in modo speciale. Tuttavia, papà girò la testa di lato.

“No, no, pure questo è il mio lavoro, Rias. In realtà pensavo di condurre la conferenza tra le tre fazioni in questa scuola. Sono venuto a ispezionare il luogo d’incontro.”

"C-C-Cosa? Seriamente?"

Issei non nascose il suo stupore. No, non solo lui, tutti sembravamo scioccati.

Papà te l'abbiamo detto che fare una riunione tra le 3 grandi potenze all'interno di una scuola sarebbe stata una grandissima cazzata.

"Lo farete qui! In questa scuola, Demoni, Angeli e Angeli Caduti, terrete il vostro incontro qui?"

“...Qui? Sul serio?”

Rias aveva gli occhi spalancati.

“Ah, Questa scuola sembra avere il destino legato in qualche modo all'incontro. Sorellina, tu, il leggendario Sekiryutei, il demone possessore della spada sacra, il possessore della spada sacra Durandal, la sorellina di Maou Serafall Leviathan è collegata a questo posto, Kokabiel e Hakuryuukou erano collegati a questo posto. Non solo, questo luogo è collegato anche hai miei 2 servi. Questo è un fenomeno che non puoi etichettare come una coincidenza. Forti Poteri si continuano a mescolare dentro, è come il moto delle onde. Penso che la persona che stia accelerando questo moto sia Hyoudou Issei-kun---lo Sekiryutei.”

Papà lanciò un'occhiata ad Issei.

“Sei il demone. Piacere di conoscerti, sono Zenovia.”

L'unica che intervenne nella conversazione, la ragazza con le mesh verdi è il nuovo demone Zenovia.

“Buon giorno a voi, Zenovia, perdonami se son mi sono presentato prima. Sono Sirzechs Lucifero. Ho ricevuto il rapporto da Rias. La detentrice della spada sacra Durandal si è reincarnata come un demone, per non menzionare che è diventata serva di mia sorella...A dire il vero, dubitai delle mie orecchie quando l'ho sentito per la prima volta.”

“Anche io non ho mai pensato che sarei diventata un demone. Ho continuato ad uccidere per essere reincarnata in parte, anche se lo dico io stessa, è stata una mossa ardita ed alcune volte me ne pento...Yeah, questo è tutto. Perché sono diventata un demone? Disperazione? Tuttavia, in quel momento tutto andava bene...Ma, andava veramente bene essere un demone?”

...Ah, stava pensando ancora una volta profondamente con la testa tra le braccia. Questa ragazza dice cose audaci ma finisce per rimpiangerle in seguito. Come sempre, è una ragazza difficile da capire.

“Ha, ha, ha, è bello che la famiglia di mia sorella abbia molte persone interessanti. Zenovia, dal momento che ti sei appena reincarnata non capirai qual è il tuo scopo ma voglio che supporti la casata dei Gremory facendo parte della famiglia di Rias. Conterò su di te.”

“Se mi viene chiesto di farlo dal Leggendario Maou che è menzionato nella Bibbia, allora non avrò altra scelta se non farlo. Non so quanto sono in grado di farlo ma permettetemi di fare tutto ciò che è nelle mie possibilità.”

Dopo aver ascoltato le parole di Zenovia, Papà sorrise. Quel sorriso era esattamente come il sorriso di Rias.

“Grazie.”

Dopo aver sentito il grazie di papà, le guance di Zenovia divennero rosse.

"Allora Rias, ho saputo che vivi a casa di Hyoudou Issei-kun giusto?"

"S-S-Si."

"Bene, credo che sarebbe il caso di presentarmi ai tuoi genitori Hyoudou-kun. Dopo tutto si stanno prendendo cura della mia cara sorellina. Grayfia abbiamo impegni per stasera?"

Una volta sentito la domanda di papà, la mamma evocò un'agenda.

"Anche se è il vostro giorno libero dovete sbrigare ancora una commissione, però dopo sareste libero."

"Perfetto!"

Papà sembrò felice.

"Allora Hyoudou Issei-kun ci vediamo stasera per cena, non vedo l'ora di parlare con vostro padre. Ci vediamo più tardi!"

SWISH!

In un batter d'occhio papà e mamma sparirono all'interno di un cerchio magico.

"N-No aspetta Maou-sama!"

"ONII-SAMA!"

Niente da fare, Rias ed Issei rimasero fermi ed imbambolati di fronte al cerchio.

"E' andato."

"Sarà anche un Maou, però è molto strafottente."

Una volta spariti i nostri genitori, Rias si girò verso di noi furiosa.

"Takeru e Takeya non ne sapevate niente?"

"Di che cosa? Del fatto che Lord Sirzechs sarà nostro padre per una giornata? A dir la verità è una cosa improvvisa anche per noi."

Le parole di Takeya non fecero altro che aumentare la collera di Rias.

"Rias di cosa ti devi preoccupare?"

"Cosa?"

Mi guadagnai la sua attenzione.

"Capita a tutti quanti di voler staccare la spina dal lavoro. E' normale per Lord Sirzechs voler conoscere i genitori d'Issei visto che vivi a casa sua. E poi cosa potrebbe mai succedere di così grave in una serata?"

"Voi non lo conoscete..."

Stranamente Rias incominciò a tremare. Chissà cosa potrebbe fare di così grave papà? Bah.

"Allora senpai cosa avete fatto in questi 3 giorni negli inferi?"

Kiba lo disse con enorme interesse.

Scrollai le spalle.

"Lasciamo perdere che è meglio."

"Perché?"

"Kiba è meglio se lasciamo perdere. Fidati."

"D'accordo non interferirò."

"E' voi che cosa avete fatto di bello?"

Questa volta ero io a fare le domande.

"Abbiamo usufruito della piscina."

"CHE COSA!!!!!!"

"HO NO!"

Io e Takeya ci schiaffeggiammo la fronte.

"Come abbiamo potuto dimenticarci della piscina!"

Koneko si avvicinò a me.

"Koneko ti prego scusami! Ti avevo promesso che ti avrei insegnato a nuotare! Ti prego perdonami!"

Chinai il capo in cerca di perdono.

"Senpai...non c'è bisogno di scusarti. Issei-senpai mi ha dato una mano...però devo ancora imparare...se vorrai mi potrai dare lo stesso una mano."

"Cosa? Issei ti ha dato una mano?"

Koneko annuì con la testa.

"Grazie Issei per aver dato delle lezioni a Koneko. Prometto che mi sdebiterò!"

"No, non c'è problema senpai, lo fatto perché lo ritenevo una cosa giusta."

"Sarà, però se hai bisogno di una mano sai dove chiedere."

"Ok grazie senpai."

"Mi sono perso la piscina...sob."

Mi voltai, Takeya era demoralizzato. Si trovava seduto per terra con la testa tra le braccia. Akeno gli si avvicinò per confortarlo.

"Che peccato Takeya. Volevo che mi mettessi la crema abbronzante da dietro alla spalla, ma aimè mi sono dovuta accontentare di Ise-kun."

Avvertii una strano intento omicida provenire da Takeya.

"Ise-kun? Ho sentito bene Ise-kun?"

Takeya si alzò circondato da una spirale rossa scarlatta.

"ISSEI! CHE COS'HAI FATTO CON AKENO!!!!"

Issei cominciò a tremare.

"Senpai non ho fatto niente."

"BUGIARDO! Da quando ti fai chiamare così?"

"Esattamente da quando mi ha massaggiato la schiena senza il reggiseno."

Akeno lo disse con una faccia divertita.

"Akeno-san! Perché lo hai de___"

L'aura di Takeya s'intensificò a tal punto da far tremare la stanza.

"Ok Issei sei ufficialmente morto."

"Cosa? Ti prego Takeru-senpai aiutami!"

"Senti potrei anche aiutarti, ma non è colpa mia se hai fatto quelle cose con Akeno nonostante ci fosse mio fratello. Ti devi prendere le tue responsabilità!"

Issei cominciò a piangere a dirotto.

"MORIRAI ISSEI!"

"NOOOOOOOO AIUTOOOOOO!!!!!!!!!"

"Ta-ke-ya?"

Sentendosi chiamato, mio fratello si voltò e...

...Vide Akeno con un bikini bianco strettissimo! Ragazzi non ho mai visto un costume di quel tipo, mostrava tutte le curve migliori di Akeno! Dal seno, passando alla pancia snella fino ad arrivare alle cosce carnose.

Takeya era fermo come una statua, la sua aura cambiò colore, adesso era diventato rosa e formava dei piccoli cuoricini.

"Sapevo che il mio nuovo costume ti sarebbe piaciuto. Perché non tocchi qui?"

Akeno prese le mani di mio fratello e le accompagno...SUI SUOI SENI!

La scena scosse tutti quanti.

Mi avvicinai perché non credevo a ciò che vedevo. Non sapevo che Akeno fosse così intraprendente.

La faccia di Takeya era indescrivibile.

"Che mi dici dei miei seni? Ti piacciono o li preferisci toccarle al naturale?"

Con un gesto improvviso Akeno portò le mani di Takeya da sotto il costume.

"AANMCKJDIHJWFNCJIJHHFREDNJN"

Cos'è una nuova lingua quella che sta uscendo dalla bocca di mio fratello?

Senza volerlo abbassai la testa e...oh CAZZO! Questo sta avendo un erezione!

Mi voltai per la stanza preoccupato. Sembra che tutti non vedessero la "bandiera alzata".

"Che ne dici? Andiamo oltre Takeya?"

SPLATTER!

Dopo aver sentito le parole perverse di Akeno, una gran quantità di sangue fuoriuscì dal naso di Takeya.

"Ho no un'altra volta no!"

Ebbene si Takeya svenne rovinosamente per terra.

"Proprio come quella volta al bagno."

SOSPIRO!

Pensavo che Takeya avesse superato questa situazione.

Akeno alzò 2 dita in segno di vittoria.

"Fu,fu,fu. Prova costume superata!"

Tutti quanti si avvicinarono a Takeya per aiutarlo.

"Fratellone stai bene?"

"................................"

Asia tastò la testa di Takeya preoccupata.

"Lascialo stare sorellina...si riprenderà da solo. Del resto non è la prima volta che succede una cosa del genere. Non è vero Akeno?"

In tutta risposta Akeno si mise a ridere.

"Meno male che dovrei essere io il pervertito senpai."

"E' meglio che ti stai zitto Issei."

"Cosa senpai?"

"Si. Takeya ha fatto molte più cose con Akeno che tu con Rias."

"Ma cosa stai dicendo Takeru?"

Rias si unì prepotentemente alla discussione.

"Lascia in pace Takeru. Sta solo dicendo la verità...Buchou."

Akeno, che nel frattempo si era rivestita, stava parlando a Rias con un tono di sfida. Ovviamente conoscendo Rias...

"Ti stai dando un po' troppe arie Akeno!"

...Ecco ciò che temevo.

"Da quando in qua ti permetti di farmi la predica?"

"Sei solo gelosa perché il Mio Takeya mi fa cose che il tuo Ise-kun non fa."

"Come?!"

Le sopracciglia di Rias si stavano curvando in una maniera anomala. BRUTTO SEGNO!!!!

"Tu non t'immagini cosa mi fa Ise la notte."

"Provo ad indovinare. Lo utilizzi come cuscino quando non riesci a prendere sonno. E' una cosa patetica alla tua età Rias."

"Ah davvero? Che cosa fai tu allora?"

Akeno fece un sorriso malizioso.

"Ogni mattina Takeya passa a prendermi da casa. Lo ringrazio sempre con un bel bacio mattutino. Ogni volta che è libero, mi metto in disparte per coccolarmelo. Mi piace farmi abbracciare dalle sue ali rosse scarlatte. Sono morbide e calde meglio di una stufa. E' inutile che ti menziono quello che ho fatto prima con lui. Rias, Ise-kun ti ha mai toccato entrambi i seni?"

"T-T-Tu...ma..."

Rias cercava di controbattere, ma dalla sua bocca non uscì niente. Mi sa che per l'ennesima volta il round lo abbia vinto Akeno.

Posai la mia attenzione su mio fratello, era fermo immobile.

"Non pensavo che ti dessi così tanto da fare Takeya. Forse è meglio portarlo da un'altra parte per evitare ulteriori problemi."

Ero pronto per portarlo in una stanza per farlo riposare, ma...

"Aspetta senpai."

Fui fermato da Zenovia.

"Cosa c'è Zenovia?"

"Senpai, se non ti dispiace, vorrei portare io il senpai nell'altra stanza."

"No, no ti preoccupare, sono abituato a queste cose."

"Insisto!"

Non so voi, ma Zenovia aveva uno strano sguardo. Meglio accontentarla.

"Se davvero vuoi."

"Grazie!"

Wow che cambiamento improvviso. Diverse settimane fa, Zenovia avrebbe mozzato la testa di Takeya. Invece adesso si stava prendendo cura di lui. La osservai mentre portava via Takeya. Mi accorsi che non ero l'unico a guardarla. Infatti ad osservarla c'era anche Akeno, stranamente aveva gli occhi serrati.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Che stanchezza. Cosa mi è successo? Ah già, sono svenuto per aver toccato il seno di Akeno. Faccio davvero pena. Come posso farla mia se ogni volta che la vedo svengo come un deficiente?

"Lo sapevo è già pronto per l'utilizzo."

Di chi è questa voce? Chi sta parlando? E cosa è pronto per l'utilizzo? Perché sento uno strano peso dalla vintola in giù?

Anche se mezzo addormentato riuscì ad aprire gli occhi e...

"...ZENOVIA?"

"Ben svegliato senpai."

"Dove mi trovo?"

"Sei svenuto nella sala, per farti riprendere ti ho disteso su un letto in una delle stanze del club."

Girai la testa, come detto da Zenovia, ero disteso su un letto. A parte per la finestra aperta, la stanza non era per niente illuminata.

"Ah ecco, in effetti hai ragione, ma...perché ti trovi sopra di me?"

Zenovia abbassò la testa non curandosi della situazione.

"E' semplice senpai...ti voglio violentare."

"Ah...COSAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Cosa, cosa,cosa? Zenovia mi vuole violentare?

Zenovia chiuse la mia bocca.

“Shh. Non gridare così o saremo notati.”

"E' uno scherzo vero Zenovia?"

"No! Senpai voglio un bambino è lo voglio subito!"

Il suo sguardo era severo e deciso,,,non sta scherzando! Questa ragazza fa sul serio!

"Perché vuoi un bambino?"

Zenovia sembrò rattristirsi.

"Sono nata e portata nel quartier generale della chiesa a Roma, così che l'elemento in grado di poter brandire le spade sacre sarebbe nato fin dall'infanzia per Dio, per la religione, mi sono sforzata nella mia formazione e nei miei studi. Fin dall'infanzia, dicevano che "i sogni e gli obiettivi, ogni cosa era intrecciata con Dio e la fede". Per esempio, sconfiggere i demoni era un bene per il Signore e coloro che diffusero questo il Vaticano, ci credevano, non ho mai dubitato. Ecco perché, dopo essere diventata un demone adesso, posso dire che i miei sogni ed i miei obiettivi sono scomparsi."

"Capisco che ti senta intontita per il tuo nuovo stile di vita, ma perché vuoi un figlio...e per di più da me?"

“Quando ero al servizio di Dio, ho buttato via una parte di me, la felicità delle donne. Il mio corpo, il mio cuore, ho sigillato ogni cosa per il bene della fede. Tuttavia adesso sono un demone. Cosa avrei dovuto fare? Inizialmente non capivo. Dopo averlo chiesto al mio attuale master, Rias Buchou. I demoni sono esseri che possiedono l'avidità, soddisfa l'avidità, premia la cupidigia, ed il desiderio avido. "Prova a vivere come vorresti". Questo era ciò che la Buchou disse. Ecco perché, mi sentivo libera di rilasciare, ciò che era sigillato dentro di me, e di diventare abile in quello.”

"Rilasciare la felicità di una ragazza...?"

“SI!...Il mio nuovo sogno è...avere dei bambini.”

INCREDULO!

"Mi stai dicendo che su incitamento di Rias, vuoi avere dei bambini per soddisfare il tuo ego da donna?"

“Sei insoddisfatto? Anche se sono così, come donna ho un po' di fiducia nel mio corpo. So che le mie tette non saranno grandi come quelle di Akeno-san, però penso che valga la pena guardarle no?”

Uh, lo disse mentre si toglieva la camicia dandomi una visuale perfetta dei suoi seni! In effetti penso che abbia un bel corpo. Aspetta, ma che sto dicendo? Io voglio fare sesso solo con Akeno!

"Ho capito il tuo desiderio, ma...MI VUOI SPIEGARE PERCHE' VUOI DEI FIGLI DA ME?!"

Dopo la mia domanda, Zenovia annui.

"Tu, tuo fratello ed Ise siete dei partner perfetti per me."

"Partner perfetti?"

"Si. Ho notato che Ise ha l'aura di un drago, molto probabilmente perché possiede il Sekiryutei. Tu e Takeru avete della aure anomale, forse perché plasmate dalle vostre armi."

"Solo per quello?"

"No. Più che fare bambini, voglio che i bambini diventino forti. Un potere speciale nei geni del padre, o comunque vorrei una maggiore resistenza. Ed è qui che entrate in gioco voi. Anche se i bambini non erediteranno la Sacred Gear e le vostre armi, forse erediteranno le vostre aure! Si le aure di draghi e degli Dei! Questa è una buona occasione. Forse potrei concepire un bambino prodigio! Sicuramente, questa è la volontà del Signore----Uh!...Ho involontariamente pregato e mi sono fatta male, ma è così. E qui non c'è la presenza di umani. Al momento proviamo una volta. Semmai, più veloce è meglio è!”

Zenovia continuò a spogliarsi.

"Fermati! I bambini non nascono come dici tu!"

“Anche se non sembra, ho conoscenze anche per quanto riguarda la nascita dei demoni. Sembra sia abbastanza difficile fare dei bambini. Soprattutto se entrambi sono di sangue puro è difficile ma per fortuna, sono un demone reincarnato. La base è umana, ed anche il tuo desiderio sessuale è forte."

Senza preavviso, Zenovia cominciò ad ondeggiare sensualmente sul mio cavallo.

"Ho visto che ti stavi eccitando mentre palpavi il seno di Akeno."

"Fermati!"

"Non lo farò. Anzi, mi aspetto che lo facciamo tutti i giorni! A differenza d'Ise, con te dovrei essere in grado di concepire entro 8 anni. No, se riuscissi a farti eccitare meglio di Akeno, penso sia possibile concepire un figlio entro 3 anni. Aah, anche dal lato dei bambini non c'è alcun problema. Fondamentalmente li posso allevare. Tuttavia, se i bambini desiderano l'amore del loro padre, allora voglio che tu giochi con loro solo qualche volta. Dopo tutto, per i bambini entrambi i genitori, padre e madre, sono necessari. Mnnn ma se facessi un figlio con tutti e 3? Vabbé vorrà dire che m'inventerò qualcosa.”

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeh! Stai già facendo il quadro del tuo futuro! MA PORCA PUTTANA! Non poteva essere Akeno?

"Lasciamo i preliminari ed andiamo subito al sodo!"

Zenovia cominciò a slacciarmi i pantaloni.

"Fermati, non voglio fare queste cose con te!"

Merda! Sono ancora debole e sonnambulo per reagire. Continuando di questo passo, riuscirà a violentarmi!

BOOM!

La porta esplose con un enorme boato. Dall'uscio apparve l'ombra di una donna...era Akeno!!!

"COSA PENSI DI FARE AL MIO TAKEYA!"

La sua voce era furiosa, mentre il suo corpo era ricoperto da uno strato di aura gialla. Akeno era spaventosa!

Cercai di togliermi dalla morsa di Zenovia.

"A-A-Akeno non è come sembra! Ti posso spiegare!"

Akeno fece un sorriso forzato.

"Non mi devi spiegare niente Takeya. Ho sentito tutto da fuori."

"Ah, tutto, tutto?"

"Zenovia! Va bene con Ise-kun, ma come ti permetti di posare le tue mani su Takeya?"

"MN?"

Sembrava che Zenovia non si preoccupasse di Akeno.

"Cosa c'è di male se me lo presti?"

EEEEEEEEEHHHHHHHHHHHHH?????????????

Ma questa si rende conto di cosa sta dicendo??????

"Zenovia-san."

Akeno era tornata con il suo solito sorriso. Che paura!

"Se in futuro proverai ad avvicinarti al mio Takeya, sappi che ne pagherai le conseguenze. SHADOW!"

Le ombre sotto di me si plasmarono formando una pantera con dei tentacoli.

Come? Shadow da quando in qua ti fai comandare da Akeno?

"Prendi Takeya è seguimi."

Sotto l'ordine di Akeno, Shadow mi portò via da Zenovia.

"Dovresti imparare a condividere le cose Akeno-san. Comunque non importa. Vorrà dire che ci riproverò con Takeru-senpai."

"...Scordatelo."

Di chi è questa voce?...Koneko?

Koneko spuntò affianco ad Akeno.

"...Preparati a soffrire se proverai ad avvicinarti a lui."

La minaccia di Koneko era davvero pericolosa.

"Capisco, perciò per esaudire il mio desiderio devo sconfiggere le mie rivali. Questo è un compito molto difficile. Tuttavia, se hai più rivali, bruci di più!"

Zenovia ma che stai dicendo!!! Akeno e Koneko guardarono Zenovia più furiose di prima. Oddio quanto sono pericolose la ragazze!

Prevedo dei tempi molto difficili.

°°°°°°°°°°°°°°°

"Con questa le ho sentite proprio tutte."

"Te la stai ridendo Takeru, ma quella ragazza mi voleva veramente violentare!"

Ero disteso per lungo sul divano di casa nostra a guardare il soffitto. La riunione al club si era conclusa quasi subito. Rias era scappa a casa a causa di suo fratello. Non vi dico la mia felicità quando sono tornato a casa. Per tutto il pomeriggio sono stato imprigionato da Akeno.

"Scusami se te lo dico Takeya, ma alcune volte non capisco certi atteggiamenti di Akeno."

"Ti puoi spiegare?"

"Allora, a quanto mi hanno detto, Akeno sembrava felice quando Issei le spalmava l'olio abbronzante sulla schiena. Invece adesso si è incazzata soltanto perché qualcuno ci provava con te. Devo dire che è proprio egoista."

"Non ci ho fatto caso."

"Sarà una mia ipotesi, ma...non è che Akeno ti usi come un suo giocattolo?"

"Come?"

"Pensaci. A parte questi baci e tutte le puttanate varie...ti ha mai detto qualcosa? Tipo "che gli piacevi" o cose del genere?"

"No. Mi ha detto che ero solo suo e basta."

Stranamente stavo andando nel panico, ora che ci penso, Akeno non mi hai detto parole tipo "mi piaci" o "grazie di cuore per tutto quello che fai per me".

"Mi dispiace dirtelo, ma la vostra relazione è solo un fuoco di paglia."

Mi agitai nervoso.

"No, no, no mi rifiuto di crederci!"

DRIN! DRIN!

Il suono del campanello mi distolse da quei pensieri.

"Perfetto. Chi sarà mai a quest'ora?"

Guardammo l'orologio.

"Sono le 21:30, non aspetto nessuno."

Takeru si alzò ed andò ad aprire la porta.

"Chi è?"

"Salve ragazzi. Tutto a posto?"

STUPORE!

"Mamma!"

"La mamma?"

Mi alzai di scatto dirigendomi nel corridoio.

"Non posso crederci. Cosa ci fai qui mamma?"

La mamma entrò chiudendo la porta dietro di lei. Indossava ancora i suoi vestiti da cameriera.

"Semplice, vostro padre ha voluto rimanere sulla terra per la notte. Ha scelto di alloggiare nella casa di Hyoudou-kun."

"Cosa? Papà passerà la notte a casa d'Issei?"

"Mamma ti ricordo che quella è una casa e non un albergo."

"Lo so, ed è per questo che mi trovo qui. Anch'io ho deciso di rimanere sulla terra, però rispetto a vostro padre, voglio passare la notte assieme ai miei figli."

CLICK!

Con uno schiocco delle dita, la mamma si cambiò d'abito. La tenuta da cameriera aveva fatto posto ad un vestito celeste con un'ampia gonna. Aveva anche un grembiule bianco, i suoi capelli erano legati all'indietro con una lunga treccia.

"Scommetto che non avete ancora cenato vero?"

"Ehm."

Io e Takeru non riuscimmo a dire niente.

"Lo sospettavo, allora adesso vi preparerò una cenetta coi fiocchi e dopo tutti e 3 ci faremo un bel bagno caldo!"

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

"Quanto tempo è passato dall'ultima volta che abbiamo fatto un bagno insieme?"

"Non lo so mamma, forse diversi anni?"

Dopo aver cenato, nostra madre ha insistito nel voler fare un bagno.

Takeya era immerso nella vasca da bagno, mentre io...

"Takeru girati che voglio lavarti la schiena."

Esatto, come avrete capito, la mamma mi sta lavando la schiena. Ve lo devo dire...è BELLISSIMA!

I suoi capelli argentati erano sciolti e le cadevano dolcemente sulla schiena e sul suo ampio seno. Quella poca schiuma le scendeva lentamente sui quei fianchi, dandole un'immagine erotica.

Credo che papà faccia i salti di gioia nell'avere uno schianto del genere.

"Lo sai Takeru? Sei cresciuto tantissimo. Guardandovi, sembrate degli adulti."

"Mamma ma che stai dicendo?"

Ero rosso in volto.

"Adesso fammi controllare come sta il tuo sigillo."

Con un ampio gesto della mano, la mamma annullò l'incantesimo illusorio posto dietro la mia spalla. In pochi secondi, comparve un enorme sigillo. Era così grande da prendere l'intera superficie della spalla.

"Allora come va con questo potere?"

Scossi la testa.

"Male mamma."

"Come mai?"

"Siamo riusciti a dominare appieno il potere demoniaco. Ma se si tratta di quello angelico, allora le cose cambiano. Riusciamo ad utilizzare soltanto il 30% prima di perdere il controllo."

Battei violentemente il pugno sulla mattonella del bagno.

"Perché non riusciamo ad andare oltre? La nostra volontà è forse troppo debole per questo potere?"

"No."

La mamma aveva smesso di lavarmi la schiena.

"Voi 2 non siete deboli. Per poter utilizzare quel potere, vi manca soltanto una cosa."

Mi voltai.

"Cosa?"

La mamma mi sorrise.

"E' una cosa che non vi posso dire, perché la dovete scoprire da soli. E adesso...Takeya è il tuo turno di farti lavare la schiena."

Takeya si girò svogliato verso nostra madre.

"Per stasera passo."

La mamma si meravigliò del comportamento di mio fratello.

Takeya, senza dire niente, uscì dal bagno sotto gli occhi incuriositi della mamma.

"Takeru, mi puoi dire cosa è successo a Takeya?"

Mi scrollai le spalle.

"Si tratta di una cosa che ho detto su Akeno."

La mamma si piazzò di fronte a me.

"Per favore parlamene."

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

"Forse Takeru ha ragione."

Dopo aver lasciato il bagno, mi ero diretto nella mia stanza.

Mi trovavo seduto sul mio letto. Shadow aveva assunto la forma di un gattino, dormiva beato sulle mie cosce. Tra le mie mani avevo 2 foto, una sgualcita che ritraeva me e Shara mentre eravamo abbracciati felici e la seconda ritraeva me Akeno il giorno in cui avevamo vinto con il club il Torneo della Palla.

TOC! TOC!

"E' aperto."

"Ciao tesoro."

Mi voltai all'entrata.

"Mamma?"

Senza farmi accorgere, nascosi le mie 2 foto.

"Posso parlarti un momento?"

"Si certo."

La mamma si sedette sul letto affianco a me, indossava una vestaglia grigia.

"Posso sapere cosa ti turba?"

Cercai di non farmi guardare.

"Non è niente."

"Takeya? Si vede benissimo che sei preoccupato per qualcosa."

Sospirai.

"E va bene, hai vinto tu...si tratta di Akeno. Sono innamorato pazzo di lei."

"Questo non mi sembra una cosa grave. Del resto ti eri preso una cotta il giorno in cui la salvasti dalla sua famiglia...anche se non sa di questa faccenda. Comunque...che cosa ti preoccupa?"

"Mi preoccupa il fatto che mi considera più un giocattolo che un ragazzo."

"Un giocattolo?"

"Si. Un giocattolo che può usare tranquillamente per infastidire Rias. Per tutto questo tempo non me ne sono mai accorto...che idiota. Sono proprio uno stupido."

La mamma cercò di soffocare un sorriso. Non capivo il perché.

"Perché stai ridendo?"

"Pensi veramente una cosa del genere?"

"Eh?"

"Non te lo dovrei dire, ma...lo sai che piaci tantissimo ad Akeno?"

PRF!

"Per forza sono il suo giocattolo."

"Non intendevo quello. Akeno ti desidera veramente."

Scrollai la testa.

"Cosa???"

"Devi ancora capire il carattere di una donna...sopratutto quando non riesce ad esprimere i suoi sentimenti."

"Suoi sentimenti?"

La mamma non mi rispose, anzi si alzò per andarsene. Ma prima di uscire si voltò verso di me.

"Devi sapere una cosa su Akeno...è uguale a te. Ha paura di essere accettata per quello che è. Ecco perché si comporta in quel modo. Ha paura di esser rifiutata."

Ero sconcertato.

"Da me?"

"Ti do un consiglio Takeya. Trova il momento opportuno è dichiarati."

Con queste ultime parole la mamma mi lasciò solo.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

Aspettai che la mamma uscisse fuori dalla stanza di Takeya.

"Belle parole mamma...ma sono vere?"

La mamma mi guardò seria.

"Non potrei mai mentirvi su queste cose."

"Una domanda. Akeno quando te le ha dette queste cose?"

"Lo vuoi proprio sapere?"

"Si."

"Vi ricordate quei giorni che avete passato negli inferi dopo lo scontro contro Kokabiel?"

"Si, li abbiamo passati a fare rapporto sull'accaduto."

"Sono rimasta per tutto il tempo assieme a Rias ed Akeno."

Scossi la testa.

"Cosa? Con loro?"

"Si. Erano scosse per quanto successo...specialmente Akeno."

"Akeno?"

La mamma mi fece "si" con il capo.

"Non si capacitava del fatto che Takeya l'avesse protetta per tutti quegl'anni e che l'avesse accettata nonostante sapesse delle sue origini."

"Questa poi."

"Takeru...ricordati che le donne sono delle creature astute. Anche se si presentano forti, in realtà sono molto fragili."

Sospirai.

"Spero che vada tutto bene."

"Non credi più nell'amore?"

"Non è che non credo nell'amore. Il fatto è che...più è il forte il sentimento, tanto più forte ne è la sua perdita. Abbiamo sofferto troppo quando abbiamo perso Aisha e Shara. Non voglio che una cosa del genere si ripeta di nuovo."

La mamma mi accarezzò il viso.

"So della vostra sofferenza meglio di tutti quanti. Takeya sta voltando pagina, perché non lo fai anche tu?"

Tolsi la mano.

"Non posso, per me Aisha è indimenticabile."

"Non puoi o non vuoi?"

"Questa è una mia scelta madre...non voglio ritrasformarmi in quella bestia assassina."

Cominciai a tremare di paura. La mamma si avvicinò per confortami.

"So che c'è qualcuno d'importante per te."

"Io...io...io non posso."

"Certo che puoi, sono sicura che Aisha non vorrebbe mai vederti in questo stato."

La mamma mi diede un bacio sulla fronte.

"Basta vivere nel passato. Adesso dovete pensare soltanto al vostro futuro."

°°°°°°°°°°°°°°°

Il giorno dopo.

Io e Takeya camminavamo in direzione della scuola.

"Tra poco è il suo compleanno...non vedo l'ora! Gli preparerò una torta con i fiocchi!!!"

"Si, si ,si ho capito! Non c'è bisogno di ripeterlo ogni santo secondo!"

Come forse avrete capito, Takeya è su di giri...motivo? Semplice...era nei pensieri di Akeno. E' non lo considerava un suo oggetto.

La mamma ci aveva lasciato dopo aver fatto colazione.

"Ci rivedremo il giorno della riunione con i genitori."

Queste furono le sue ultime parole prima di tornare negli inferi.

Eravamo arrivati in prossimità della scuola...quando...

Improvvisamente sul braccio sinistro di Takeya comparvero le fasce della Dáinsleif.

"Ma che___"

IMPULSO!

Ricevetti un segnale proveniente dalla Fragarach.

"Un nemico!"

Le bende della Dáinsleif si alzarono puntando...l'entrata della scuola.

"Dannazione!"

Corremmo su indicazione della Dáinsleif.

Arrivati all'entrata, vedemmo Issei in compania di un *Bishounen. Aveva i capelli argentati. Anche i capelli della mamma erano argentati, ma quelli del Bishounen erano più densi, più come, un forte colore scuro. È uno straniero, stimando la sua età, potrei dire che ha gli stessi anni d'Issei.

( Re Nero: Bishounen: letteralmente "bel ragazzo", indica un canone estetico di bellezza maschile tipicamente giapponese. Il prefisso bi (?) si riferisce specificamente alla bellezza femminile, bijin (美人? lett. "bella persona") a una bella donna. Il bishōnen può essere inteso in più di un modo: ragazzo magro e non molto muscoloso, con un mento affusolato e un'apparenza effeminata o androgina. Incarna l'ideale del giovane amante omosessuale; alcuni appassionati occidentali utilizzano questo termine per riferirsi a qualsiasi bel personaggio maschile, nonostante quest'uso (letteralmente parlando) sia impreciso. )

Issei dava l'impressione di aver paura di quel ragazzo.

“I sono Vali. Lo Hakuryuukou----Vanishing Dragon.”

Takeya mi guardò serio.

"E' lui?"

Inarcai il sopracciglio.

"Si."

Takeya accarezzò le bende.

"Grazie amica mia."

Detto ciò le bende sparirono.

Issei si accorse della nostra presenza.

"Senpai!"

"Issei va tutto bene?"

"Si."

Il Vanishing Dragon ci guardò divertito.

“Questa è la seconda volta che ci incontriamo qui, huh, Drago Gallese-----Sekiryutei. Hyoudou Issei. E Scarlet Wings-----Takeru e Takeya Ogawa.”

Nel momento in cui il Vanishing Dragon stava avvicinando la sua mano verso il naso d'Issei___

ZAAA!

Due spade vennero puntate verso il suo collo.

Quelli che comparvero in quel momento erano Kiba e Zenovia. Stavano tenendo la spada sacra - demoniaca e la spada sacra Durandal verso il Vanishing Dragon.

Avevo sentito la loro presenza da dietro all'istituto. Devono aver utilizzato la velocità del "cavaliere" per accorrere in difesa d'Issei.

La spada sacra - demoniaca, la spada sacra, insieme stavano emettendo un'aura intensa. Gli occhi di entrambi erano puntati al punto da essere spaventosi.

“Non so cos'hai intenzione di fare ma non pensi che il tuo gioco sia andato oltre?”

“Non posso permetterti di iniziare qui la resa dei conti con il tuo rivale, Hakuryuukou.”

Kiba e Zenovia parlarono con voci decise.

"KIBA E ZENOVIA ABBASSATE IMMEDIATAMENTE LE ARMI!"

I 2 cavalieri non vollero ascoltarmi.

Tuttavia anche se con le spade puntate alla gola...

“E' meglio se vi fermate...le vostre mani stanno tremando.”

Proprio come ha detto il Vanishing Dragon, le mani di Kiba e Zenovia stavano tremando. Le spade che potrebbero essere chiamate tremende stavano tremando di paura. Mentre afferravano strettamente la spada sacra - demoniaca e la spada sacra, le espressioni di Kiba e Zenovia sembravano irrigidirsi.

“Va bene per vantarsi. Non sapere la differenza tra la vostra forza e quella del vostro avversario è molto evidente. Tra me e voi c'è una grande differenza di potere. Voi che non potevate vincere contro personaggi come Kokabiel non sarete in grado di vincere contro di me. Attualmente solo 2 persone possono sperare di affrontarmi.”

Takeya si avvicinò al Vanishing Dragon.

"Kiba e Zenovia abbassate le armi."

Nessuna risposta.

"HO DETTO DI ABBASSARE QUELLE FOTTUTE ARMI!"

Dopo le parole di Takeya, lentamente Kiba e Zenovia tolsero le spade dalla gola del Vanishing Dragon.

"Questi cavalieri sono un po' troppo indisciplinati."

"Mi scuso per il comportamento dei miei kohai. Devono ancora imparare un po' di etica sul nemico."

"Per questa volta passo...Fragarach. Hyoudou Issei, a che rango pensi che la tua forza appartenga in questo mondo?”

Improvvisamente, il Vanishing Dragon pose questa domanda ad Issei che non sembrò capirlo.

“Contando dall'alto la tua posizione con il Balance Breaker incompleto, dovrebbe essere a 4 cifre...tra 1000 a 1500. No, per un possessore pervertito, dovrebbe essere ancora più basso? Ci sono un sacco di gente forte in questo mondo. Anche il Crimson Satan, Sirzechs Lucifer non entra nella top 10.”

"Ci sono così tante persone più forti di Sirzechs-sama? Onestamente in questo momento non riesco a immaginarlo."

Il Vanishing Dragon alzò un dito.

“Tuttavia, il primo posto è deciso...è un esistenza fissata.”

“Chi è questo. Stai dicendo che sei il primo?”

Il Vanishing Dragon alzò le spalle.

“Lo saprai comunque. Tuttavia, non sono io. Hyoudou Issei, sei un essere prezioso. È meglio se viene addestrato bene, Rias Gremory.”

Il Vanishing Dragon guardò nella direzione dietro di me. Rias era in piedi, aveva un'espressione veramente dispiaciuta. Intorno a Rias, c'era Asia, ed anche Akeno e Koneko. Di conseguenza Asia era turbata e in contrasto Akeno e Koneko sembravano pronte a combattere.

“Hakuryuukou, qual è il significato di questo? Se hai dei legami con gli angeli caduti allora contattare più di quanto richiesto è___”

“___'I due Draghi celestiali, I draghi chiamati in questo modo. Drago gallese e Vanishing Dragon. In passato quelli connessi non hanno avuto una vita soddisfacente...Come finirà? Specialmente ora che ho un nuovo rivale?”

Il Vanishing Dragon mi guardò con uno strano interesse.

"Possessore della Fragarach, sei davvero forte. Se ti dovessi dare un posto in classifica, ti darei il 69, mentre per tuo fratello darei il 70."

"Cosa, cosa?"

Tutti quanti ci guardarono impietriti.

"Vorrei tanto combattere contro di voi, ma non posso. Volevo solo vedere la scuola che ho visitato l'ultima volta. Sono venuto in Giappone mentre scortavo Azazel, ma ero annoiato. Non voglio combattere il Drago Gallese qui, per non menzionare...ho un sacco di lavoro da fare.”

"Che strana coincidenza. Neanche noi possiamo combattere."

"Sono contento di sapere che andiamo d'accordo Fragarach."

"Potrei dire la stessa cosa di te Albion."

Mi avvicinai a allungandogli la mano.

"Spero che quando sarà il momento, ci potremo divertire."

Albion contraccambiò il mio gesto.

"Con un carattere del genere...avrei tanto voluto che fossi tu il Drago Gallese...però è un bene che sia il possessore della Fragarach. Non c'è stato nessuno che sia stato in grado di padroneggiarla...a parte un individuo."

Dopo aver detto questo, il Vanishing Dragon girò i tacchi e se ne andò.

"Spero che mi darai la possibilità di combattere al tuo fianco fratello."

"Certo contaci."

Kiba e Zenovia rinfoderarono le loro spade ma non c'era nessun segno di sollievo dalla loro espressione.

Rias non aveva una bella espressione.

"Siete gli unici che possono andare contro il Vanishing Dragon."

Mi avvicinai ad Issei.

"Issei, come ti ho promesso, ti aiuterò contro il Vanishing Dragon...però per avere qualche possibilità, dovrai riuscire ad eguagliarlo o superarlo."

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Commenti degli Autori

Rieccoci finalmente con un nuovo capitolo. Zenovia...ragazzi vi piacerebbe svegliarvi e trovarvi una Zenovia che vi vuole violentare??? Ah Ah Ah, vabbè, allora piano piano stiamo arrivando a questo fatidico incontro tra le 3 grandi fazioni. Non sappiamo quello che potrà succedere. Per saperne di più, dovrete aspettare il prossimo capitolo. Un saluto da Death Crow e da Re Nero. A presto Minna!!!

  
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