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Autore: BigDream_    04/08/2014    0 recensioni
Storia su fondo cristiano, aprite perchè capirete di quanto è buono Dio!!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ed eccomi qui, fuori del municipio, mio padre mi sta aspettando. sono stanca, non sono riuscita a dormire perchè non facevo altro che pensare a lui, ma nello stesso tempo provavo una felicità immensa, perché riposava in me una pace e una consapevolezza che stavo facendo la cosa giusta. Mi avvicino a mio padre che prima di immettere il primo passo mi sussurra :"sei pronta?" Ed io con un sorriso gli rispondo si... i miei parenti e le persone a me più care erano li e mi guardavano felici con le lacrime agli occhi
 
Mi trovo insieme all’uomo che amo, mi sto sposando. Lui è di fronte a me, e legge la sua promessa
D- Natalie, voglio condividere con te questi versetti del capitolo 4 del libro Cantico dei cantici. Avrei voluto scrivere le mie promesse ma Dio mi ha detto di leggere questo; “1 Come sei bella, amica mia, come sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono un gregge di capre ,che scendono dalle pendici del Gàlaad. 2 I tuoi denti come un gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e nessuna è senza compagna.3 Come un nastro di porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di melagrana la tua gota attraverso il tuo velo. 7 Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. 9 Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana! 10 Quanto sono soavi le tue carezze, sorella mia, sposa, quanto più deliziose del vino le tue carezze. L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi. 11 Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa, c'è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano. E il Signore mi ha messo nel cuore di condividere anche 1 corinzi 13:4-8 4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L'amore non verrà mai meno.”
 Dai miei occhi sgorgavano lacrime incontrollate che rigavano le mie guance, e dai suoi occhi azzurri che mi avevano tanto colpito in quella serata d’agosto una cascata di lacrime scendevano verso il suo mento.
*Flashback*
Estate di 4 anni fa, avevo 17 anni, come sempre i miei non si curavano del fatto di dove fossi e cosa io stessi facendo. Cercavo qualcosa. Qualcuno, ma niente di quello che trovavo e provavo mi dava soddisfazione veramente. Un giorno, mentre ero al mare con una mia amica mi imbattei in un ragazzo dai splendidi occhi azzurri che predicava di un certo Gesù nella piazza principale di quel paese, era alto, moro e riccio. Rimasi spiazzata dalla sua bellezza e dalle sue parole, mi fermai ad ascoltarlo, parlava della vita di una ragazza. Quella ragazza ero io. Io. Come faceva a sapere tutte quelle cose? Come faceva a dire per filo e per segno tutto quello che avevo passato e quello che stavo attraversando in quel momento? Mi accasciai a terra e piansi. Il mio pianto non si fermava, continuava, e fu allora che lui si avvicinò a me e mi abbracciò. Il suo abbraccio mi diede pace, una pace che non sapevo esistesse veramente. Pregò per me e mi sentii leggera come se qualcuno avesse preso i miei pesi. Ecco di chi avevo bisogno, ecco chi stavo cercando. Dio. In quel mese passai tutto il tempo in compagnia di Daniel, lui mi parlava di Gesù e di quello che aveva fatto e stava facendo tutt’ora nella mia vita, mi sfogai con lui, Daniel mi ascoltava, e più gli raccontavo dei miei segreti più oscuri, più lui mi stava vicino e pregavamo insieme. Finalmente avevo trovato il ragazzo che sapeva capirmi, finalmente era arrivato quello giusto. Un giorno i miei genitori mi chiamarono e io gli raccontai che avevo conosciuto questo ragazzo e che avevo finalmente incontrato Dio. Mio padre non ne fu molto contento, e per questo mi venne a prendere. Fortunatamente, riuscimmo a scambiarci gli indirizzi e lui mi promise che mi avrebbe scritto. Arrivai a casa, passò una settimana e mi arrivò una sua lettera, mi scrisse tutto quello che aveva fatto, che mi amava, che dovevo continuare a rimanere fedele a Dio perché lui ci avrebbe fatto riavvicinare e che dovevo pregare per i miei genitori. Mio padre era un alcolista e quindi ogni volta che gli parlavo di Dio lui mi pestava perché era sotto l’effetto dell’alcol, non voleva sentire la dura verità. Mia madre invece era cattolica praticante e quando seppe di cosa professavo iniziò ad insultarmi e a dire che era tutta una bugia e che Dio mi avrebbe punito. Per due settimane continuammo a scambiarci lettere ma dopo non lo sentii più, aspettavo ogni giorno di vedere una sua lettera. Niente, passai un mese senza sapere niente di lui, continuavo a scrivergli e per la frustrazione iniziai ad allontanarmi da Dio, lo incolpai di tutto quello che mi stava accadendo. Non potevo credere che proprio Daniel, il ragazzo che diceva di amarmi mi avesse dimenticata, e proprio dopo due mesi mi arrivò una sua lettera;
“Cara Natalie, se non ti ho scritto è perché mi sono accorto di non amarti più, ho incontrato un’altra ragazza e lei mi completa, mi dispiace di averti illusa. Dimenticati di me e di tutto quello che ti ho detto. Addio
                                                                                                                                                                                                                      Daniel “
Non potevo crederci, non volevo crederci, perché? Perché proprio io? Dio mi aveva abbandonata, perché mi aveva fatto questo? Mia madre aveva ragione, mi avrebbe punito ed ora eccomi. Lui mi ha lasciato, non aveva senso tutto ciò. Quando mi resi conto di tutto quello che era successo cominciai a rifare tutto quello che facevo, iniziai a vendere il mio corpo per dimenticarmi di Daniel, ma lui continuava ad esistere dentro di me. . . Passarono settimane, continuavo ad attendere sue lettere, continuavo a pensarlo, il fumo che entrava dentro di me mi faceva solo per un istante dimenticare quello che ero, quello che facevo e lui. I mesi volarono e magicamente passò anche quell’anno. Era di nuovo Agosto e avevo 18 anni, ero maggiorenne e senza lavoro, per comprarmi le sigarette rubavo nei cassetti di mia madre e fu uno di quei giorni che trovai 100 lettere. Le sue lettere dicevano che non mi avevano dimenticata e che anche se non gli rispondevo lui continuava a pregare per me e a scrivermi, poi vidi quella che era arrivata il giorno prima la lessi e lui disse che si trovava nella mia città e mi diede appuntamento davanti alla stazione, disse che mi avrebbe aspettato per tutto il giorno e mi avrebbe capito se non mi fossi presentata. Ed in quel momento capii che era stata mia madre a nascondere le lettere e a scrivere la falsa risposta da parte di Daniel che mi era arrivata tre mesi prima. Decisi di andarmene. non avrei mai pensato che avrei potuto perdonare lei e mio padre. Corsi a prepararmi e andai di corsa alla stazione con la valigia. Dovevo partire. Volevo partire. Lui era di spalle, con me avevo tutte le sue lettere. Lo abbracciai e piansi. Piansi. Lui piangeva insieme a me. Ed in quel momento capii che era solo colpa mia, dovevo avere fede e Dio mi avrebbe fatto vedere prima la verità. Mi riavvicinai al Signore e a Daniel. Dopo due anni di fidanzamento e viaggi per il mondo lui mi chiese di sposarlo. Di sposare lui e Dio. Accettai. Volevo passare il resto della mia vita con lui e sapevo che Dio ci avrebbe aiutato a superare tutti i momenti di difficoltà. Dio mi aveva perdonata per tutto e continuerà a farlo.
*fine flashback*
Mi trovo insieme all’uomo che amo, mi sto sposando. Lui è di fronte a me, e leggo la mia promessa Io- Daniel, anche a me Dio mi ha detto di leggere questi versetti presi dal capitolo del libro Cantico dei cantici: ” 2 Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. 3 Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano. 13 Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra, riposa sul mio petto. 14 Il mio diletto è per me un grappolo di cipro nelle vigne di Engàddi. 16 Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante. Dopo aver letto la mia promessa lo guardai negli occhi, e ricordai cosa mi aveva fatto innamorare di lui, era la presenza di Dio nella sua vita e il fatto che amasse Dio più di me e più di ogni altra cosa. Lo baciai e quando le nostre labbra si toccarono era come se fosse stata la prima volta si incontrarono veramente.
Spazio autore:
Salve a tutti, questa storia è stata completamente inventata da me ed ha uno sfondo cristiano. La trama del flashback mi è stata suggerita da un mio amico e collaboratore Giosuè, mi ha anche aiutato a riscrivere alcuni pezzi e a vedere cosa andava bene e cosa no. Quindi voglio ringraziarlo pubblicamente. Non è un racconto basato su una storia vera ma ho voluto affrontare questo argomento per farvi vedere che Dio può veramente curare le ferite con l’amore e far riavvicinare le famiglie.
 
  
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