Fanfic su attori > Jaden Smith
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Autore: Margo Malfoy    04/08/2014    0 recensioni
Maya, irresistibile e sarcastica quindicenne americana, deve vedersela con un nuovo vicino di casa, del tutto speciale. Subito dopo che i suoi genitori sono partiti per la Cina per il periodo estivo, davanti alla sua porta si presenta Jaden Smith, sedicenne famoso a livello internazionale irresistibile almeno quanto lei.
Lei, che fin da subito crede che sia un pallone gonfiato come ogni altro attore, è diffidente e poco socievole. Ma dopo che lui presenta a Maya e alla sua migliore amica Emma i suoi amici, passano sempre più tempo insieme, fino a ché Maya è costretta ad ammettere a sé stessa che Jaden non è poi così male, dovendo tirare fuori dai pensieri più profondi che cercava di cancellare, un brutto ricordo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente scesi di sotto a prendere la posta, come ogni domenica. Mamma, papà, Logan, papà, papà, mamma. Niente di nuovo, a parte un tempo orribile per Los Angeles.
“Cosa facciamo con questo tempo?” lanciai sconsolata la buste sul tavolo.
“Chiamo Teo” disse Emma. Lo chiamò e optammo per un giro al centro commerciale io, lei, Teo e Jaden. Loro, dopo mezz’ora di giri per negozi decisero di mollarci lì e andare per conto loro così noi, che di rimanere lì ancora non avevamo proprio voglia, uscimmo dall’enorme palazzo e camminammo un po’.
“Hai presente il mio –per sempre-?” disse Jaden dopo un po’.
“All’incirca” annuii io senza guardarlo.
“Ecco, se io penso di aver capito chi è, ma non so se sono giusto per lei?”
“Come sai che è quella giusta?”
“Perché quando sono con lei è diverso. Con lei è una favola” disse. Nel frattempo iniziò a piovere.
“E perché credi di non andar bene?”
“Perché lei passa da essere dolce e interessata a scontrosa e menefreghista, e questa cosa mi fa impazzire. In tutti i sensi”
“Credo che dovresti essere diretto con lei” dissi. Lui tentennò un attimo.
“E dici che non si arrabbierà?”
“No, almeno non penso”
“Ok, allora sarò diretto” disse. Subito dopo mi sbatté contro il muro, con la pioggia che picchiava sempre più rumorosamente e velocemente. Non ebbi il tempo di chiedergli cosa stesse facendo che lui mi baciò. Con il braccio destro teso contro il muro, e la mano sinistra che mi accarezzava scendendo dalla spalla verso la mano, che poi mi strinse. “Tu sei il mio –per sempre-” disse dopo che le nostre labbra si staccarono.
Io mi scostai contrariata quanto attratta da lui e scossi la testa. Jaden era simpatico, gentile, disponibile, senza dubbio molto sexy, ma non volevo essere la sua ragazza. Non volevo che pensasse a me in quel modo. Non potei spiegarglielo perché un’orda di paparazzi saltò fuori da ogni angolo della strada. Dio, ci avevano fotografati? Io scappai a casa con lui che mi trascinava per strada correndo, nonostante io, dopo il bacio, abbia scosso la testa come per dire “No”. Arrivammo in cinque minuti davanti alla porta di casa mia e restammo fermi per un po’ sulla soglia a guardarci, lui sembrava in attesa di una risposta e io stavo cercando di mettere insieme le parole giuste per spiegargli. “Jay, tu sei gentile, carino, disponibile, simpatico e molto, molto sexy” iniziai quando lui sembrava aver perso le speranze di una spiegazione “ma io non voglio avere una relazione, scusami. Poi guarda cosa succederebbe: ci siamo baciati per sbaglio e ci hanno fotografati. Ora su tutti i giornali ci sarà il finimondo.”
“È la prima volta che mi chiami Jay” sottolineò stupidamente.
“Credo non sia questo il punto della conversazione, Jaden
“E poi non ci siamo baciati per sbaglio. Io volevo quel bacio da quando ti ho vista in pigiama davanti alla porta con Emma che stava per svenire. Io ti voglio Maya” si riprese alla grande. Lo volevo anche io, ma non volevo neanche soffrire, o diventare lo zimbello americano per un titolo sui giornali del tipo: “Maya Jones, diventata la ruota di scorta dopo che Jaden Smith è stato avvistato in un pub con chissà quale star più attraente di me”. Sapevo come andavano a finire storie del genere, e non volevo centrarci.
“Jaden ci sarebbero troppe complicazioni! Siamo troppo diversi”
“Se vuoi liberarti di me devi trovare un’altra scusa, e anche se la trovassi migliore nnon è così facile liberarsi del sottoscritto”
“Io non... non sono l’unica. Ci saranno altre ragazze, e scommetto che più della metà di loro si getterebbero ai tuoi piedi” cercai di consolarlo, anche se nessuno stava consolando me.
“Ma io non voglio delle fan sfegatate che vogliono mettersi con me perché credono che sia un fico della Madonna, anche se non hanno tutti i torti. Io voglio una ragazza difficile da conquistare e a cui non importa niente di me. Che crede che io sia un pallone gonfiato, ma che conoscendola riesco a convincerla che non sono poi tutto questo schifo. Una ragazza che mi fa i pancake alla mattina in pigiama e spettinata e che cerca su internet una risposta alla mia domanda della vita. Io voglio te, Maya Jones”. Restai a bocca aperta, incerta se replicare o abbracciarlo.
“Mi dispiace Jaden” dissi infine stringendomi nella felpa. Mi accorsi solo dopo che la guardai che era una sua felpa della MsftsRep.
“Ci riproverò” disse lui per niente scosso. Non sembrava essere deluso o triste, era troppo sicuro di sé per ammettersi di essere stato rifiutato e io iniziai a temere che avrei potuto dargliela vinta con il tempo.
“Sono così irresistibile?” chiesi alzando le sopracciglia.
“Più di quanto pensi” annuì.
“Ciao Jaden” dissi chiudendo la porta. Lui mise un piede tra il muro e il portone e lo aprì: “Ricorda, non è così facile liberarsi di me” poi lo chiuse. Sbattei con la schiena contro la porta e mi abbassai come sciogliendomi fino ad arrivare accovacciata al pavimento, stretta nella sua felpa bianca. Andai subito a letto, senza mangiare o aspettare che Emma tornasse dalla sua uscita con Teo perché non avevo voglia di raccontarle ciò che era successo, e né tantomeno di ascoltare di lei, del suo fantastico nuovo ragazzo e della loro uscita. Così mi addormentai in poco tempo, sempre con la sua felpa addosso, pensando all’anno scorso. Non potevo tradirla.
La mattina seguente mi alzai verso le otto, sentendo che Emma si rigirava nel letto dei miei genitori. Avrei dovuto raccogliere il coraggio per raccontarle tutto. Tutto, tutto. Era passato un anno ed era ora di svegliarsi un po’, anche perché in ogni caso non avrei potuto fare niente.
In cucina aprì lei la conversazione: “Ieri Jay ha mandato un messaggio a Teo dicendogli quello che era successo.” disse “Perché l’hai fatto?”
“Emma, io ho promesso l’anno scorso di non mettermi mai con una celebrità. Non posso farlo”
“E sentiamo, a chi l’avresti promesso?” chiese con aria spazientita e arrabbiata.
“A Taylor!” sbottai. Lei sgranò gli occhi.
“E quando? Non me l’hai mai detto...” iniziò con tono più dolce.
“Lei è venuta qui prima che si... hai capito. E mi ha fatto promettere di non mettermi mai e poi mai con una star. Non posso tradirla, ora che è successa tutta questa storia. Se lei fosse ancora qui sarebbe diverso... io...” un paio di lacrime mi scivolarono sulle guance. “Emma, mi manca così tanto” ammisi infine abbracciandola. Taylor era la migliore amica mia e di Emma. Un anno prima si era messa con un famosissimo attore canadese, conosciuto anche in America e altri stati. Loro erano perfetti l’uno per l’altra e avevano solo tre anni di differenza. Solo che un giorno in TV diedero un servizio su Michael, così si chiamava, visto in un pub con una modella alta, bionda, magra, perfetta insomma. I media non si posero nemmeno il problema se scrivere o meno l’articolo, perché la relazione che aveva con Taylor era segreta, ma anche se non lo fosse stata l’avrebbero fatto lo stesso. Lei da quel momento cadde in depressione, perché credeva davvero di aver trovato il ragazzo giusto. Poi lei aveva diciassette anni e lui le aveva promesso che per il suo diciottesimo compleanno le avrebbe chiesto di sposarlo. Iniziò a bere e a fumare, e non sigarette. Una sera poi venne a casa mia, per sfogarsi. Insultò quel bastardo snocciolando imprecazioni che non avevo sentito dire neanche a Logan quando perdeva le partite di football. Poi, prima di andarsene, mi fece promettere che non mi sarei mai messa con una persona famosa. Lei ci era rimasta così male perché dopo lo scoop si venne a sapere anche della loro relazione segreta e disse che era così doloroso, che non avrebbe mai voluto che capitasse a me. Io lo feci, lo promisi e poi non la sentii più fino al giorno dopo. In realtà il giorno dopo non è che la sentii, non era più possibile farlo. Ma mi chiamò sua madre Tiffany in lacrime, dicendo che Taylor non era tornata a casa per la notte e che la polizia aveva trovato il suo corpo senza vita sulla spiaggia. Si era suicidata annegandosi, ed era stata riportata a riva dalla corrente. Io l’adoravo, e sentivo così tanto la sua mancanza, soprattutto subito dopo l’accaduto, per questo andai ad un gruppo di supporto con Emma e altri nostri due amici storici fratelli, Lenny (gay fino al midollo) e Eddy, playboy della scuola, dove ci aiutarono a superare l’accaduto. Le nostre famiglie erano molto unite, ci vedevamo in gruppo tutte le settimane e mia sorella Megan stravedeva per lei. Da quando è morta ogni sera viene in camera mia, non so il perché, ma fa bene anche a me.
“Non sapevo che fosse venuta, mi dispiace. Ma se Jaden lo sapesse, ti aiuterebbe. Maya, guardami” mi tirò su il viso bagnato che guardava il parquet “Jaden non è come Michael, lo so per certo” sembrava davvero sincera, e io iniziavo a desiderare così tanto quel ragazzo che forse ci avrei pensato su.
   
 
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