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Autore: Blackiered    04/08/2014    1 recensioni
Post Mockingjay: A volte mi chiedo che senso abbia la mia vita senza di lei. Non ho più nessuno da proteggere, nessuno per cui andare avanti, nessuno per cui cacciare o per cui farmi vedere forte. Non ho più nessuno. Ma poi un leggero odore di farina mi raggiunge le narici e mi giro di scatto in attesa di vedere la persona per cui continuo a vivere, per continuo a respirare. Peeta.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Katniss Everdeen ho 19 anni. Ho distrutto la tirannia del presidente Snow sui dodici distretti di Panem. Mia sorella è morta a causa mia.Non riesco a perdonarmi. E' questo che penso mentre guardo le primule piantate da Peeta nel giardino di casa mia nel villaggio dei vincitori. Sono seduta su un soffice divanetto posizionato davanti all' enorme finestra che mi permette di vederle crescere giorno per giorno e non posso evitare che le lacrime scendano copiose sulle mie guance. Ogni lacrima è un ricordo di lei. Un ricordo della mia dolce Prim. Ormai mi sono rimasti solo i ricordi ed un gatto rognoso per poterla sentire vicina.  Come se avesse capito che stavo pensando a lui,  Ranuncolo si avvicina soffiando e con un agile salto sale sul divanetto e si accuccia di fianco a me. Gli accarezzo la testa e gli sussurro : -Manca anche a te vero?- . Lui si avvicina un po' di più e si struscia contro il mio fianco.  -Mi manca in modo impressionante.- Rispondo io per lui.  A volte mi chiedo che senso abbia la mia vita senza di lei. Non ho più nessuno da proteggere, nessuno per cui andare avanti, nessuno per cui cacciare o per cui farmi vedere forte. Non ho più nessuno. Ma poi un leggero odore di farina mi raggiunge le narici e mi giro di scatto in attesa di vedere la persona per cui continuo a vivere, per continuo a respirare. Peeta. Lui finalmente sbuca nel salottino coperto di farina, con un enorme sorriso stampato in faccia. -Mi sei mancato- Sussurro guardandolo negli occhi. Lui si avvicina e posa un leggero bacio sulle mie labbra. Quel bacio vale più di mille parole. Peeta si siede sul divanetto ed a separarci c'è solo Ranuncolo. Fissiamo la primule ancora per un po'. Poi Peeta finalmente parla: -Uno di questi giorni dovresti venire in panetteria. Sai è venuta proprio bene!- Mi guarda con i suoi splendidi occhi azzurri ed il suo sguardo innocente ed io non posso fare a meno di sorridergli. Ma il mio sorriso dura ben poco. -Peeta non me la sento di affrontare tutte quelle persone.- Vedo anche il suo sguardo incupirsi  - sono anche tornate le telecamere di Capitol City. Non voglio dargli altro spettacolo.- Accarezzo nuovamente Ranuncolo,questa volta sulla schiena e lo sento fare le fusa soddisfatto. Dopo un paio di carezze, il gatto abbandona la sua postazione fra me e Peeta e va verso le scale. Un sospiro di frustazione esce dalla mia bocca. Le mie coccole non saranno mai come quelle che gli riservava Prim. Anche Ranuncolo ha perso una parte di sé in questa rivolta. Un 'altra lacrima scende e segue il percorso,ormai secco, di quella precedente. La asciugo prontamente con la manica della mia felpa,ma mi sfugge un singhiozzo e subito ne scende un'altra.   -Katniss perchè non vuoi parlarmene? Ti vedo ogni giorno più esile, più malinconica. Fissi queste piante per ore e non parli!- Peeta mantiene un tono basso ma sento che è frustrato,che è stanco.        -Peeta mi manca così tanto!- Scoppio in un pianto fatto di singhiozzi e lacrime amare, poggio la mia testa sul petto caldo di Peeta, mentre lui mi strofina la schiena e mi dice di calmarmi. Finalmente mi clamo,non so per quanto ho pianto, so solo che Peeta non ha mai provato ad allontanarsi da me.         -Kat, ognuno di noi ha perso una persona cara in questa rivolta, ma questa non è una ragione per cui tu devi smettere di vivere!- Peeta finisce la frase alzando il tono di voce. Mi stacco dal suo torace e lo guardo negli occhi. L'azzurro è quasi scomparso ed al suo posto c'è il nero. Lo vedo sbattere gli occhi, poi li chiude per un periodo più lungo e fortunatamente qundo li riapre non c'è quasi piu nessuna traccia di quel nero. L'azzurro è tornato al suo posto. Mi accorgo di aver smesso di respirare solo quando prendo un'enorme boccata d'aria e questa mi sembra freschissima. -Peeta non posso vivere la mia vita sapendo che lei non potrà vivere la sua!- Le parole mi escono di bocca senza che me ne accorga ma Peeta sembra sempre più convinto a farmi cambiare idea. -Katniss, tu devi vivere la tua vita per te, per lei,per Finnick,per Cinna, per Boggs e per tutte le persone che hanno dato la vita per te e questa ribellione. Vivi per loro e soprattutto vivi per me.- Questa volta la sua frase finisce quasi in un sussurro ed io non posso fare a meno di prendere il suo viso fra le mani e dargli un bacio. Un bacio estremamente dolce che sa di rimpianti ma anche di rinascita. Mi stacco da lui e lo guardo, mantenendo una mano sulla sua guancia: - Promettimi solo una cosa. Non li dimenticheremo mai!- Un'ultima lacrima scorre sulla mia guancia e lui la asciuga con il suo pollice. -Io non voglio dimenticare.- Questa volta è Peeta che appena finita la frase mi bacia. Mi bacia come nella seconda arena, sulla spiaggia. Un calore si irradia dal mio petto e scorre in tutto il mio corpo, è in questi momenti che rivedo in Peeta il ragazzo del pane.         




Spazio Autrice: Ciao a tutti!!! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto (vi prego siate pazienti sto cercando di imparare), spero vi sia piaciuta!!! Penso che se riceverò risposte positive potrei fare una raccolta di  "slice of life" o "Missing moments" con capitoli tipo questo, quindi se volete fatemi sapere cosa ne pensate. lauralaur_99.                
  
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