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Autore: Alhena Devon    04/08/2014    1 recensioni
Storia di una grande amicizia divisa dalla morte e dal dolore.
Storia di due persone completamente diverse ma tanto diverse quanto unite
Storia di due amiche separate dalla morte e dal destino
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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salve, un piccolo pretesto questa storia l'ho scritta di getto e vi chiedo di essere clementi questa è solo la mia seconda fanfiction. Adesso volevo dirvi che questa storia parla di una grande amicizia.Per scriverla mi sono inspirata a una canzone che vi consiglio di ascoltare :  "Un amico è così" di Laura Pausini.
Buona Lettura
UN'AMICO E' COSI'


Una grande amicizia divisa dalla morte e dal dolore...l'amicizia di due persone completamente diverse ,ma tanto diverse quanto amiche

 
Ero sola ,come sempre da quel giorno,ho sempre amato la solitudine, il silenzio, la pace ma ora queste emozioni mi stavano soffocando, come sempre del resto: come sempre da quel maledetto giorno.
Da quel giorno la mia vita cambiò, da quel giorno mi senti come se il mondo mi fosse caduto addosso, da quel giorno un pezzo del mio cuore morì insieme a lei. Insieme a lei, la mia ancora di salvezza, la mia migliore amica.

 
Era una giornata di inverno e mi stavo preparando per uscire, nevicava e a me piaceva , mi sentivo in pace con me stessa, la neve mi faceva calmare. Mi dovevo trovare con la mia migliore amica Sara sotto l'albero dove ci incontrammo la prima volta.

Ancora mi ricordo di quel giorno c'era afa, era estate e io odiavo l'estate : per i miei gusti c'era troppo caldo. Mi ero messa sotto lo stesso albero di sempre dove nessuno mi poteva vedere, ma io potevo vedere tutti. Ero una ragazza riservata mi piaceva la solitudine ,il silenzio ,e non ero molto amata dalle altre ragazze. Non perchè fossi brutta ,con i miei capelli scuri e lisci, i miei occhi di ghiaccio e il mio fisico magro sembravo una modella ed ero ammirata da tanti ragazzi, ma ero anche nota per la mia freddezza. Non perchè fossi fredda ma mettevo sempre un muro invalicabile fra me e gl'altri.
Ero tranquilla come sempre quando stavo sotto quell'albero, chiusi gli ochhi e mi rilassai scaldata solo dai raggi del sole, ma ad un certo punto qualcosa mi fece ombra e quel qualcosa era una ragazza. Aveva un sorriso gentile e felice mi guardava con quegli occhi freddi di colore ma che esprimevano un calore immenso, con quei capelli biondi che sembrava una bambola di porcellana.
mi disse
<<...ciao...Clara...>> risposi
<< Posso?>> disse indicand il posto accanto a me.
All'inizio ero titubante ma accettai, ero curiosa  non l'avevo mai vista prima e sentivo di potermi fidare. In poco tempo quella stana ragazza riuscì ad avvicinarsi a me come mai nessun altro aveva fatto, sentivo di potermi fidare. Lei in poco tempo riuscì in quello che nemmeno io  ero mai riuscita a fare.  Era riuscita a far crollare quel muro intorno a me. Ci riuscì in silenzio, quasi chiedendo il permesso e io la lasciai fare, dando fiducia a una persona per la prima volta.Lei riuscì a capirmi, mi ascoltava in silenzio facendomi svogare, mi consigliava quando ero confusa, c'era e io sapevo che ci sarebbe  sempre stata.E anche se eravamo gli opposti ,sia che caratterialmente che fisicamente, noi ci volevamo bene e per la prima volta in vita mia riuscì a capire il vero significato della parola amicizia. 

In questi pensieri mi incamminai al "nosto angolo di paradiso" come l'avevamo  chiamato tempo prima. M'incamminai col sorriso in faccia, ma appena la vidi rannicchita su se stessa senza quella sua solita espressione solare il sorriso mi si ghiaccio in faccia.
la mia voce era un sussurro non riuscivo a parlare non riuscivo a vederla in quel modo.
la sua voce era scossa da singhiozzi.
non lo volevo sapere ma dovevo.
<Sono...ma-malata...in-inguaribile...ho il...>
no non era vero, era uno scherzo.
era un sussuro ma lo senti ugualmente.Non poteva essere, non doveva essere, non a lei.
<l'ho saputo da poco e domani mi portano in ospedale per la mia ultima settimana di vita
>mi guardava con quegli occhi che un tempo erano pieni  di vita e adesso di solo dolore e rassegnazione. Lei accetava la morte,  e l'affrontava a testa alta. Ma io ero arrabbiata, sconvolta, non sapevo nemmeno io cosa provavo, ma di una cosa ero certa: non poteva non doveva morire, lei no, ci eravamo promesse che sarmmo state sempre insieme. Lei era il mio pilastro senza di lei sarei caduta, non sarei riuscita a vivere, non ce l'avrei mai fatta.Non sarei mai riuscita a continuare.Lei era l'unica che era  riuscita a scavalcare quel muro che avevo eretto tra me e gli altri, lei era l'unica che era riuscita a tirarmi fuori da quel muro e farmi vedere la parte bella della vita. E sapevo che senza di lei sarei caduta in un baratro nero senza fine e che non sarei mai riuscita a uscirne. Lei non poteva morire punto e basta.
e scappai, me ne andai con le lacrime agli occhi, lasciandola sola al suo destino.

 
Dopo quell'incontro non la vidi più e so bene che non la vedrò mai più, non vedrò mai più i suoi occhi che sembravano freddi ma trasmettevano calore, non vedrò mai più quei suoi bellissimi capelli dorati e non vedrò mai più il suo luminoso sorriso,non la vedrò mai più e mi sento male, non ce la faccio. Lei era riuscita a farmi vedere il lato buono della vita c'era nei momenti difficili e io l'avevo lasciata al suo destino, voltandole le spalle per il troppo dolore, per non aver avuto il coraggio di affrontarlo, quando lei aveva accettato con coraggio il suo destino.Non ero andata a trovarla all'ospedale , non ero andata al funerale. E mi sento una codarda.
Dal giorno della sua morte vivo, sì ma la mia è una vita a metà soffro in silenzio e mi crogiolo nel mio dolore, non credò supererò mai il dolore  della sua morte, ma continuo a vivere per lei perchè so che lei mi ha perdonato.Lei sì, io no e credo che non lo farò mai.

 
 
Storia di una grande amicizia divisa dalla morte e dal dolore.
Storia di due persone completamente diverse ma tanto diverse quanto unite.
Storia di due amiche separate dalla morte,dal destino. 


 
 
 
Spero che vi sia piaciuto e se qualcosa non va' ditemelo
RECENSITE per favore
Lily



Foto:

Clara










Sara



 
 
 
   
 
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