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Autore: piccola twilighter    05/08/2014    1 recensioni
Anno 1902. Forks. Stati Uniti. Isabella è una levatrice (ostetrica), ha una storia molto triste alle spalle e vaga per tutta la penisola Olimpica, fin quando è assunta nella casa della famiglia nobile Masen-Cullen, dove si occuperà della signora Katherine Cullen che è alla sua prima gravidanza, nuora di Donna Elizabeth Masen Cullen e di Don Edward Senior Masen. Il figlio dei padroni di casa Edward Junior è in guerra a Cuba. Cosa succederà quando il bel soldato incontrerà la bella levatrice?
STORIA ISPIRATA DALLA SOAP OPERA “IL SEGRETO” (non sarà identica alla soap, ma ci sarà qualche passo simile)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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~~POV BELLA
Una settimana dopo …
Una luce fastidiosa mi fa aprire gli occhi. È giorno e il sole filtra dalle tende. Mi alzo e mi stiracchio. Guardo subito nella culla e il piccolo non c’è ma prima che possa impaurirmi penso che possa averlo preso Alice perché neanche lei è a letto. Mi vesto e scendo. Sento delle voci in sala da pranzo e capisco che stanno ancora facendo tutti colazione. Ora che ci penso bene, oggi è Domenica, quindi si saranno alzati tutti un po’ più tardi. Quando arrivo in sala da pranzo il mio cuore perde un battito. Edward è tornato. È finalmente qui e ha in braccio suo figlio. E con lui ci sono i suoi genitori.
-buongiorno a tutti – mi faccio sentire e spero che l’emozione non mi abbia tirato la voce. I suoi occhi sono i primi a voltarsi verso di me. Quando i nostri sguardi si incrociano è come se ci fossimo solo io e lui. Peccato che la magia dura poco perché gli altri attirano la mia attenzione.
-ehi Bella vieni a sederti, ti abbiamo lasciato un posto vicino a Edward e al piccolo siediti e fai colazione – dice Alice e io facendole un sorriso e poi senza farmi notare da nessuno ma solo da lei la trucido con lo sguardo e lei continua a sorridere.
- Edward posa il bambino e mangia in santa pace caro – gli dice sua madre ma lui scuote la testa.
-mi è mancato così tanto che non lo lascerò neanche quando dovrò andare a dormire madre – la sua voce quanto mi è mancata! Io mi siedo e mi verso del latte nella tazza e mentre bevo il latte sento una mano poggiarsi sulla mia gamba e accarezzarmi e so chi è. Mi giro verso di lui e gli faccio un sorriso lieve che lui ricambia. Gli stringo la mano sotto il tavolo e finiamo di fare colazione. Durante la mattina cerchiamo di rimettere tutto apposto. Le cose di Anthony vengono riportate alla Tenuta e mentre io preparo le mie cose per tornare alla locanda entra Alice con la faccia afflitta.
-ehi Bella oggi è domenica non ti affaticare a preparare le cose, stasera dormi qua per l’ultima volta e domani torni alla locanda … ti prego – mi fa la faccia da cucciola triste. E io cedo.
-e va bene ma domani vado via, non voglio disturbare ancora – le dico ma lei mi salta addosso e mi dice che io non disturbo. In realtà per stasera volevo chiederle una cosa ma dato che alla locanda ci torno domani, dovrò aspettare per mettere in atto la mia idea.
-a proposito volevo dirti una cosa io, Rose, Emm e Jazz oggi andiamo a fare un picnic e volevamo invitare anche te e Edward andremo lontano da Forks, in un posto solitario dove nessuno potrà vederci e i ragazzi sono riusciti a convincere Edward a seguirci quindi verrai anche tu e non te lo sto chiedendo vieni e basta, abbiamo pure convinto Edward portare il piccolo e per fargli prendere una boccata d’aria fresca - dice sicura e io la guardo perplessa.
-mi sa che non ho altra scelta, verrò – ci scambiamo uno sguardo e scoppiamo a ridere. Dopo di che Alice mi porta nella sua stanza-armadio e mi supplica fino a convincermi di indossare un abito azzurro secondo lei adatto ai picnic e che mi sta favolosamente. A mezzogiorno siamo pronte e quando arrivano tutti gli altri prendiamo il calesse per arrivare a destinazione. Per tutto il viaggio sento lo sguardo di Edward addosso e le mie guance sono rosse come i pomodori maturi. Quando arriviamo a destinazione i ragazzi scendono per primi e aiutano noi ragazze a scendere. Quando la mia mano stringe quella di Edward sento una scarica elettrica attraversarmi il braccio. I nostri sguardi sono incatenati. Ci scambiamo un sorriso e sento quel dolce aroma del ritrovarsi. Quando i ragazzi richiamano la nostra attenzione, il calesse è andato via e loro sono già sotto un albero all’ombra che sistemano tutto. Ci avviniamo a loro mano nella mano.
-ah beh che bello vedervi mano per mano – dice Alice con un sorrisone in viso.
-ecco, ragazzi so che volete la nostra compagnia, ma vorrei stare un po’ con Bella, io e lei soli, ovviamente mi porto il piccolino, il tempo di una passeggiata, torniamo subito – io rimango un po’ interdetta ma sono felice di questa sua scelta. Anche io penso che abbiamo bisogno di passare del tempo da soli. Ho anche bisogno di baciarlo fino a perdere il fiato.
-andate, andate pure, possiamo fare a meno di voi … ciao – Rosalie sventola una mano e Edward stringe di più la mia e andiamo a fare la nostra passeggiata. Mentre camminiamo mano nella mano, lui si ferma di botto e si volta verso di me.
-ho bisogno di fare una cosa, se non lo faccio subito credo di poter morire – detto questo le sue labbra si poggiano sulle mie. Le mie mani si piazzano tra i suoi capelli e li stringo mentre ricambio il bacio con ardore. C’è solo il piccolo a separarci un pochino.
-mi sei mancata da morire, amore mio – mi dice dolcemente e con il fiatone dopo il bacio.
-oggi per ogni cosa potresti morire … guarda che io ho bisogno di te per ancora molto tempo e comunque anche tu mi sei mancato tanto – gli sussurro ridacchiando.
-tu e Anthony mi siete mancati più dell’aria che respiro … penso che prima che sia l’ora di tornare a casa le tue labbra saranno diventate tanto rosse per i baci che ti darò – dice per poi riprendere a baciarmi. Ci sediamo al’ombra di un albero dove passiamo un po’ di tempo soli io e lui a baciarci e sussurrarci parole dolci e a giocare con Anthony che sembra più felice per il ritorno del papà.
-torni alla locanda stasera? – mi chiede curioso.
-no, Alice mi ha pregato di rimanere un’altra notte a Villa Cullen ma domani ci torno sicuramente … voglio dire dai tuoi zii mi sono trovata bene ma vorrei ritornare a occuparmi anche del mio lavoro – gli spiego. Lui annuisce.
-Alice mi ha raccontato che per il momento non vuoi che tutti sappiano della nostra relazione … perché? – sapevo che avremmo affrontato questo argomento.
-perché tu dovresti essere in lutto per tua moglie facciamo passare almeno qualche settimana o un mese e poi piano, piano lo diremo ai tuoi e ci faremo vedere in pubblico … ma adesso no è irrispettoso nei confronti di tua moglie, già mi sento in colpa per averle preso il marito mentre lei era in gravidanza e adesso lei è passata a miglior vita e le sto continuando a fare un torto … fa parte dei miei principi – rispondo chiaramente. Lui mi guarda e riflette un attimo.
-hai ragione, a me dispiace che a Katherine sia finita così non volevo di certo questo … però lei per me non era niente e so che devo portarle rispetto anche se a lei interessava solo portare al braccio un bel marito … - lascia la frase in sospeso come se non trovasse le parole.
-però tu sei un gentiluomo e sei educato … anche se lei si è comportata male anche tu hai fatto la tua parte adesso siete pari quindi direi che è meglio aspettare –
-sei molto saggia tesoro mio … – dice stringendomi di più.
-ma che dici se adesso torniamo dagli altri? Ho fame e sicuramente ci aspettano – dico alzandomi. Lui si alza anche e torniamo dagli altri. Quando arriviamo i ragazzi ridono e scherzano serenamente. Alice è la prima a notarci.
-ma bentornati piccioncini … aspettavamo voi per mangiare, sedetevi che cominciamo – Alice fa uno dei suoi sorrisi smaglianti e io e Edward ci sediamo e lui mette il piccolo in una piccola sediolina. Mentre mangiamo, tutte le cose gustosissime fatte dalla cuoca di Villa Cullen, ridiamo e scherziamo e Emmett non la finisce di fare battute. Ogni poco tempo Edward mi lascia un bacio, o tra i capelli, o sulle guance o cerca le mie labbra e a me nasce sempre un bel sorriso. A metà pomeriggio decidiamo di ritornare a casa. Edward vuole portare il piccolo a casa a riposare e poi non vogliamo tornare quando è troppo buio. Andiamo direttamente a casa di Edward, dove troviamo tutti ad attenderci. Ovviamente io e Edward sciogliamo ogni parte del corpo legata e facciamo come se fosse tutto normale. Elizabeth ha deciso che quella sera avrebbero cenato tutti insieme e Esme invita anche me. accetto l’invito anche perché Esme mi lancia occhiatine e sorrisini strani, magari deve dirmi qualcosa. Quando siamo tutti seduti a tavola, proprio Esme, attira l’attenzione di tutti. Ha un sorriso che va da un orecchio a un altro e mi guarda.
-tra due settimane tornano Charlie e Renée … hanno mandato oggi il telegramma, hanno sbrigato tutto e dopo aver ricevuto la nostra lettera il mese scorso hanno deciso di tornare il più presto possibile – dice. È fuori di sé dalla contentezza. Chissà chi sono queste due persone. Altri loro amici sicuramente, importanti tanto quanto gli Hale.
-ah beh non avevo dubbi che mia sorella Renèe sarebbe corsa qui alla prima buona notizia … sono così felice che tornino finalmente, mi sono mancati molto – dice anche lei felicissima. Però mi sento un po’ osservata. È Rosalie che mi guarda.
-ehi Rose che c’è? – le chiedo sottovoce.
-niente sono contenta per te … ricordati le mie parole – dice con le lacrime agli occhi. Che strana reazione. Rose si alza e poco dopo torna con un fazzoletto.
-ehi Rosellina che succede? – le chiede Emmett. E lei gli fa un sorriso per rassicurarlo.
-niente sono felice, felice, felice – risponde lei. Io rimango in silenzio anche se sto morendo di curiosità per tante cose. Continuiamo la cena e si parla molto di questi misteriosi Charlie e Renèe.


NOTE AUTRICE: Buongiorno!!!!!! Edward è finalmente tornato e ha intenzione di non lasciare Bella e il piccolo Anthony .... spero che vi il capitolo vi piaccia e che lascerete alcune recensioni ... alla prossima baci baci

  
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