RORY e DEAN:  – passeggiano chiacchierando per i cortili di Yale –
Parte la canzone “How to dream”, di Sam Phillips
RORY: Ora me ne rendo conto. I corsi sono finiti! – scandendo bene f-i-n-i-t-i – Per un po’ niente Chaucer, Euclide, Kafka o Macchiavelli… per mesi! Ora posso dedicarmi alla lettura di riviste di gossip o a scemenze simili!
DEAN: Tu non dimentichi Kafka. E… neanche Chaucer.
RORY: Probabile… ma Euclide e Macchiavelli sì! Andati! Già dimenticati! – barcolla un po’ su posto e poi si volta, indicando una finestra – Vedi là?
DEAN: Sì.
RORY: La mia aula preferita.
DEAN: Qual era il tuo banco?
RORY: Non ne avevo un fisso, ma davo sempre le spalle alla finestra per non distrarmi.
DEAN: Questo campus è molto grande!
RORY: Ora lo noti anche di più perché siamo rimasti solamente noi due!
RORY e DEAN: – fanno il loro ingresso nel corridoio dei dormitori, ridendo –
DEAN: E’ stata una bella serata. Mi sono divertito soprattutto perchè – sospende il fiato per un istante –  tu sei stata divertente.
RORY: – facendo l’offesa – Io sono divertente!
DEAN: E’ quello che ho detto!
RORY: Sì ma l’hai detto con stupore!
DEAN: Tu… tu s-sei divertente – poco convinto –
RORY: – ironica – Sìì…  –prende le chiavi dalla borsetta e si ferma davanti alla porta del suo alloggio – Io vivo qui.
DEAN: Lo so.
RORY: Aaah, ci sei già stato, vero?
DEAN: Sì.
RORY: – dubbiosa – Allora… grazie tante per l’aiuto.
DEAN: Bè… – indeciso – grazie a te. – sospira e abbassa lo sguardo, seguono alcuni secondi di silenzio –
RORY: – imbarazzata – Dean… come puoi rimanere fuori… per tutta… la sera, magari… con me, o-oppure con chiunque altro? – lo guarda – Lindsay sa dove sei ora?
DEAN: – facendo spallucce – Sa che sono fuori.
RORY: Fuori dove?
DEAN: Ah, non le importa.
RORY: – confusa e spaventata si guarda i piedi – Che sta succedendo?
DEAN: – esita prima di rispondere ma viene interrotto –
JESS: – apre la porta del corridoio ed entra, prima indeciso e poi sempre più sicuro, andando verso Rory –
RORY: – rivolta a Jess – Cosa ci fai qui?
JESS: Ti devo parlare.
DEAN: Jess!
JESS: Io devo parlare… – quasi sussurra – con Rory.
DEAN: Di cosa?
RORY: Cosa vuoi?
JESS: – sospira – Per favore.
DEAN: Rory? – la guarda preoccupato –
RORY: Ah… – si mette una mano fra i capelli – Ok, – rivolta a Dean – vai pure.
DEAN: – deciso – No.   
RORY: – supplichevole – Sì, ti prego… tutto a posto!
DEAN: – sospira e scocciato guarda prima Rory, poi Jess, e se ne va –
RORY: – a Jess – Vuoi lasciarmi in pace? Perché non te ne vai?!
JESS: Rory!
RORY: Cosa vuoi?
JESS: Non lo so. Io… volevo… vederti, parlarti o, ecco…
RORY: Cosa?
JESS: Ah, – esita – vieni con me.
RORY: – incredula – Cosa?
JESS: Vieni con me!
RORY: Dove?
JESS: Non lo so! Via da qui.
RORY: Ma sei matto?
JESS: Può essere. Ma andiamo via, senza pensarci troppo.
RORY: Non posso farlo Jess! – entra nell’alloggio –
JESS: – la segue – Credi di non potere, ma se vuoi puoi farlo!
RORY: Non è quello che voglio!
JESS: Sì! Io ti conosco!
RORY: Tu non mi conosci!
JESS: Andremo a New York! Noi… lavoreremo, vivremo insieme, staremo insieme. Lo vuoi anche tu!
RORY: No!
JESS: Voglio stare con te, ma… non qui! Non in questo posto! Non… a Stars Hollow! Ricominciamo!
RORY: Di che cavolo stai parlando?
JESS: Ma... hai fatto le valigie, la tua roba è impacchettata. È perfetto! Sei pronta! Io sono pronto! E lo sono stavolta, puoi contare su di me! Non mi dovevo comportare in quel modo, ma sono cambiato. Davvero!
RORY: No! – fa per scansarsi –
JESS: – le si para davanti – Noi due siamo fatti per stare insieme! Lo so da quasi due anni, da quando ti ho conosciuta, e lo sai anche tu. Questo lo sai anche tu Rory!
RORY: No! No! No! No! No!
JESS: Non dirmi no per farmi stare zitto e mandarmi via, dimmi no soltanto se veramente non vuoi… – fa una brevissima pausa – …stare per sempre con me!
...
RORY: – lo fissa terrorizzata e confusa –
JESS: Rory!
RORY: – non risponde –
JESS: – chiude gli occhi, ferito, deglutisce cercando di trattenere le lacrime e si allontana verso la porta – Un no era più che sufficiente!
RORY: – scoppia in lacrime – Io…  io… non so se ora tu puoi contare su di me. – sospira – Può darsi che ieri lo sapessi, ma adesso no, non più.

//FINE//