Clove non pensava di arrivare ad amare qualcuno.
Non si credeva capace di sentimenti simili.
L'amore era da sempre associato alla compassione, un sentimento contrario a tutto ciò che le avevano insegnato, sin dalla tenera età.
Perché nel suo distretto si imparava ad uccidere.
Non ad amare.
Si imparava a far soffrire.
Non a consolare.
Eppure infine era successo.
Non ricordava cosa fosse stato. Aveva sempre visto Cato, a casa, nel distretto.
Ma non lo aveva mai guardato così. 
In quell'arena, dove aveva sognato di entrare più o meno da tutta la vita, era successo qualcosa di straordinario.
Era andata agli Hunger Games per uccidere, ma aveva imparato ad amare.
In fondo, anche la ragazza dei coltelli aveva un cuore.

Clove osservava Cato. Fissò a lungo il profilo del ragazzo, soffermandosi sulle labbra e sugli occhi. Cato si accorse che la ragazza lo stava guardando, e le fece cenno di sedersi accanto a sé. Cato non era un debole, non si permetteva sentimenti come l'amore o l'amicizia. Ma davanti a quella ragazza bellissima e sensuale, non poteva fare a meno di provare un sentimento forte, come di protezione. Sentiva il bisogno di proteggere quella ragazza.
Dal canto suo, Clove non vedeva l'ora di farsi proteggere. Davanti a Cato si sentiva piccola e indifesa. -Cato- sussurrò piano la ragazza, assaporando il suono dolce di quel nome. Cato alzò lo sguardo come si accorse che Clove lo stava chiamando. I loro occhi si fissarono in quelli dell'altro. Rimasero a guardarsi, seduti vicini con le gambe e i gomiti che si sfioravano. Clove sentì il cuore batterle più veloce e si maledisse per la sua debolezza. -Che c'è, cuore di ghiaccio?- scherzò Cato, con un sorriso beffardo che Clove trovò irresistibile. Clove sorrise, facendosi più vicina e mettendo una mano sul viso di Cato, accarezzandogli la guancia. -Oh, Cato. Sai che differenza c'è tra un cuore di ghiaccio e un cuore di pietra?- sussurrò. Cato rimase sorpreso a questa strana domanda. Tuttavia, sorrise ancora, prendendo la mano di Clove e portandosela alle labbra. -No, quale?- sussurrò. Il contatto tra le labbra del ragazzo e la sua mano fece rabbrividire Clove, che ci mise qualche istante a rispondere -Che un cuore di ghiaccio, col tempo, si scioglie
Erano talmente vicini che i loro respiri si fondevano.
-E io avrei sciolto il tuo cuore?- sussurrò il ragazzo, serio.
La risposta era stretta tra le labbra di Clove. Labbra che si posarono su quelle di Cato per un lungo e interminabile bacio.