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Autore: hesilymtt    05/08/2014    0 recensioni
E' una storia che ho scritto durante un momento difficile della mia vita ovvero l'estate 2013-2014. Ero completamente sola, mi sentivo abbandonata da chiunque e mi sono rifugiata nella scrittura. Non ero sicura di pubblicarla, però alla fine mi sono decisa ed eccola qui. Spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:


Ciao a tutti mi chiamo Terry ho 17 anni studio in un college a Manchester. Sono appena arrivata li e non conosco quasi nessuno. Non ho amiche e spero di conoscerne tante che non mi deludano come è successo fino all’estate scorsa. Quest’estate ho conosciuto cinque ragazzi soprattutto due: Harry e Louis. Louis è il mio ragazzo e Harry è un mio amico…abbiamo trascorso l’estate insieme tutte le sere uscivamo e facevamo lunghissime passeggiate sulla riva del mare e ci schizzavamo l’acqua a vicenda. E’ stata la più bella estate della mia vita. Purtroppo temo di non rivederli quest’anno. Mi mancano tantissimo, soprattutto Harry, cioè Louis cioè si okay Louis… Ho una leggera confusione in testa. Vedrete il seguito. Buona lettura.

 

1 Capitolo:

 

Entrai a scuola, tutto era cosi immenso non sapevo dove andare, ragazzi che correvano da una parte all’altra e le aule che si riempivano di voci, la campanella che suonava, non ci stavo capendo più niente. Un ragazzo mi tirò per il braccio e mi disse:” Hey bella di che classe sei?” Io lo guardai e mi accorsi che era Louis. Gli saltai in braccio lo stritolai.

Io: hey cucciolotto mio mi hai fatto spaventare

Louis: sorry babe… volevo farti una sorpresa 

Io: me l’hai fatta ahah oddio temevo di non rivederti più.. mi mancavi tantissimo

Louis: anche tu ciccia.. ora andiamo dai.. dimmi in che classe sei?

Io: 1D.. e tu?

Louis: io in 4D..

Io: wowowowoo nello stesso corso ahahahah

Louis: wowowowooo siiii ahahhah dai vieni andiamo che è tardissimo

Io: Hai visto gli altri?...

Louis: Harry non viene oggi..

Io: per caso ti ho chiesto di Harry? Ho detto se hai visto gli altri

Louis: lo so che ti manca.. ammettilo

Io: un pochino…ma più tu

Louis: mi sembra più che ovvio

Io: e allora che dici a fare? Eh? Eh? Ahahah

Louis: non mi attaccare…non ti conviene

Io: ah si? E che mi fai?

Louis: non te lo dirò mai

Io: gne gne gne

Louis: sbrigati chiacchieronaaa *mi tira per il braccio mi spinge in classe* ci vediamo più tardi

Io: o…okay..

Entrai in quella classe. Tutti avevano un volto sconosciuto. Mai visti in vita mia. Ero cosi imbarazzata… Fortunatamente per tutta la settimana dovevamo restare soltanto le prime due ore.. mi sedetti all’ultimo banco accanto a me non c’era nessuno, pensai: meglio soli che mal accompagnati. Dopo le prime due ore di lezione decisi di uscire nel cortile e di andare in giro per la scuola, ero sola quindi potevo fare soltanto quello, la seconda opzione sarebbe stata quella di tornare a casa a dormire o a sentire la musica e cantare. Camminavo tranquilla per il corridoio principale, i ragazzi erano fuggiti da scuola, non c’era più nessuno tranne quelli delle quarte e delle quinte che dovevano fare cinque ore. Decisi di prendere il mio amatissimo ipod e di ascoltare Love The Way You Lie di Eminem e Rihanna.. Adoravo quella canzone la ascoltavo minimo dieci volte al giorno. Arrivai nel giardino esterno della scuola mi stesi sul prato e dopo aver guardato per un po il cielo che quel giorno era azzurro senza nemmeno una nuvola, chiusi gli occhi. Poco dopo sentii sfiorarmi le labbra, mi spaventai, aprii gli occhi e vidi che Harry mi stava sfiorando il labbro inferiore col pollice e che mi fissava con i suoi occhi verdi meravigliosi. Rimasi in silenzio a fissarlo, non capivo cosa stesse facendo, perché si stesse comportando in quella maniera… Sapeva che ero fidanzata con Louis e da questa estate avevo notato che spesso mi fissava le labbra, ma non pensavo che provasse un particolare interesse per me. Con la sua voce roca ma allo stesso tempo dolcissima…

Harry: Ciao bellissima..

Io: c…ciao Harry, che ci fai qui? Insomma non pensavo di trovarti qui

Harry: io vado in 3D… Non te l’ha detto Louis?

Io: non mi aveva detto nulla

Harry: immagino…è geloso..

Io: di…di cosa scusami?

Harry: del fatto che io parli con te..

Io: non credo che sia un buon motivo guarda

Harry: ma è la verità

Io: Harry io non provo niente per te… quindi se devi dirmi qualcosa fallo subito e poi va via

Harry: io provo qualcosa per te

Io: c…cosa?

Harry: non dirmi che non te ne sei mai accorta..

Io: in effetti qualcosa l’avevo capita 

Harry: cosa precisamente?

Io: che provavi qualcosa per me..

Harry: cosa? *si avvicina a me*

Io: niente e allontanati altrimenti chiamo Louis

Harry: dimmi che mi ami..

Io: Harry no.. perché non sarebbe la verità

Harry: invece è la verità.. tu mi hai baciato quest’estate..

Io: q..quando? non..non è vero!

Harry: se non fosse vero non ti agiteresti

Io: quando l’avrei fatto scusa?

Harry: una notte in estate avevi freddo e sei venuta nella mia tenda credevi che fosse quella di Louis invece era la mia… Mi hai baciato…ma cosi dolcemente che non riuscirò mai e dico mai a dimenticare. 

Io: è stato solo un errore..

Harry: non puoi dire questo, una ragazza conosce il sapore delle labbra del suo ragazzo e di certo quello di Louis non era uguale al mio…

Io: okay okay mi ero accorta che eri tu, ma ti ripeto che è stato uno sbaglio e che non voglio che accada mai più

Harry: non mentirmi ti prego.. so che lo stai facendo, hai gli occhi lucidi… Quando guardi Louis non ti vengono..

Io: questo lo pensi tu.. quanto ti guardo mi vengono le farfalle nello stomaco non capisco più niente mi batte forte il cuore. Sono stata sempre a pensare a te tutto questo tempo a quel bacio meraviglioso che ci ha unito quella sera e non vedevo l’ora di rivederti. 

Harry: ah dici a me adesso?

Io: si a te. Ti amo da impazzire Harry

Harry: io ti amo più di me stesso, tutte le notti non ho chiuso occhio ho pensato solo a te per tutto il tempo e riguardavo sempre le nostre foto. Ogni secondo cresceva la voglia di rivederti e di baciarti una seconda volta.

Io: non posso Harry..

Harry: ma se tu mi ami lascialo, cosi lo illudi soltanto e soprattutto lascia che io ti baci

Io: non è cosi facile lasciarlo soprattutto per il suo migliore amico..

Harry: dopo che ti avrò baciata sarà molto più facile..

Io: complicheresti ancor più le cose credimi.. 

Harry: questo lo pensi tu.. fammi provare

Io: andiamo via di qui almeno.. dai andiamo a casa mia..

Harry: va bene basta che sto con te mi va bene qualunque posto

*usciamo da scuola e arriviamo a piedi a casa mia apro la porta entriamo io lascio lo zaino a terra e mi stendo sul divano con gli occhi chiusi*

Harry: sei bellissima anche ad occhi chiusi

Io: si stupenda, ma smettila

Harry: No smettila tu, sei bellissima

Io: non me l’aveva mai detto nessuno…

Harry: perfetto io sono il primo e ne sono onorato

Io: credi di conquistarmi cosi?

Harry: no non credo che serva, l’ho già fatto..

Io: chi te lo dice?

Harry: sei tu che hai detto che mi ami no?

Io: ah già è vero…hai vinto

Harry: ho vinto due cose

Io: quali sarebbero?

Harry: sia questo che il bacio 

*si avvicina mi prende il viso tra le mani e mi bacia intensamente e dolcemente e lentamente*

Mi baciò in modo molto intenso era cosi dolce con me e con lui mi sentivo diversa, come non mi ero mai sentita con nessun altro

Harry: allora? *mi disse accarezzandomi il viso* ti è piaciuto?

Io: ….parecchio

Harry: non immagini a me..

*mi alzo di scatto* 

Io: Harry sono fidanzata, esci…

Harry: ma…Terry…non trattarmi cosi…

Io: Harry non voglio sentire neanche una parola, esci *apro la porta abbasso lo sguardo*

Harry: esco…si…esco

Io: allora dai esci…

*Harry esce da casa correndo. Io chiudo la porta e inizio a piangere a dirotto*

Okay potete dirmi che sono una pazza, ma preferisco partire che tradire il mio ragazzo perché amo il suo migliore amico, credo che sia stata una follia conoscerli… Mi sbagliavo… Chiamai mia madre e le dissi che sarei partita per Londra e che sarei andata a scuola lì… Non potevo sopportare l’idea di rivedere Louis e di mentirgli, di dirgli che lo amavo, ma in realtà non era cosi e non potevo sopportare l’idea di guardare Harry negli occhi e di non potergli parlare, né baciarlo né niente. Andai di sopra in camera mia presi la valigia, misi dentro tutte le robe senza un preciso ordine e la chiusi e scesi di corsa le scale. Uscii velocemente misi il borsone a tracolla e iniziai a correre verso la stazione. Era tardo pomeriggio più o meno le sei di pomeriggio ero in stazione seduta sulla panchina di fronte al binario… Fissavo il vuoto nell’attesa che arrivasse il treno per Londra diretto alla stazione principale di Victoria Station. Sarei andata in un prestigioso college inglese tra una settimana poiché ci voleva qualche giorno per spedire le pratiche del mio trasferimento. Pensavo e e ripensavo al fatto che stavo lasciando qui Louis e Harry senza dargli una spiegazione. Proprio in quel preciso momento squillò il mio cellulare, lo tirai fuori dalla borsa era Harry… Non mi stava chiamando era un messaggio… Mi aveva scritto:” Piccola mia non riesco a smettere di piangere, devo vederti ti prego dimmi dove sei… Ovunque tu sia io verrò con te… Non ti lascerò cosi facilmente… Ho bisogno di averti vicino, per favore rispondimi… Ti amo da impazzire…il TUO Harry”. Ripresi di nuovo a piangere forte, molto forte… Non riuscivo a calmarmi, iniziai a singhiozzare…davvero un pomeriggio di inferno. Volevo rispondergli e cosi feci, ma non come desideravo davvero… Gli scrissi:” Dimenticami, sto andando a Londra, non mi vedrai mai più… Fai finta che nulla sia successo tra noi… Fatti amare da qualcun’altra…”. Dopo di che spensi il cellulare. Poco dopo arrivò il treno e senza voltarmi per guardare indietro salii e mi sedetti nel vagone subito a sinistra. Il treno fischiò e partì… Passai tutto il tempo a sentire la musica con il mio ipod e a scrivere sul mio computer per sfogarmi… Non avendo amiche l’unico mezzo per farlo era il pc. L’amore mi stava distruggendo non mi ero mai trovata in una situazione simile, ma infondo si sa c’è sempre una prima volta. Dopo qualche ora arrivai in stazione, mi ero addormentata… Fortunatamente il capo stazione un signore gentilissimo mi svegliò e mi disse che eravamo giunti a destinazione… Chiesi scusa e scesi velocemente… Come avrete capito faccio tutte le cose velocemente ahah… Col bus arrivai alla mia casa di Londra, lì ci vivevo da sola, i miei genitori erano di Doncaster la stessa città di Louis… Entrata accesi la luce e mi resi conto che era completamente impolverata… Ero molto stanca, ma dovevo mettere tutto in ordine altrimenti con i mobili tutti incelofanati  non avrei nemmeno avuto un posto per dormire. Passarono due ore prima che finissi di ripulirla tutta. Subito dopo mi stesi sul divano e accesi il telefono, solo per avvisare mia madre che ero arrivata…….Non solo per quello però, anche per vedere se Harry o Louis mi avessero cercato… Mi arrivarono dieci chiamate perse da Harry e cinque messaggi tre da Harry e due da Louis. Non li lessi chiamai soltanto mia madre… Era parecchio preoccupata pensava che il treno avesse fatto ritardo, ma le spiegai che avevo riordinato la casa e che era passato parecchio tempo dal mio arrivo. Non restammo molto al telefono. Mi addormentai immediatamente mi dimenticai anche di spegnere la luce. 

 

2 Capitolo:

 

 

La mattina seguente mi svegliai con la luce del sole, era una giornata splendida, il sole brillava nel cielo azzurro. Stranamente non stava piovendo. Decisi di andare a fare un po di shopping prima di passare al college per parlare con la preside subito dopo l’ora di pranzo. Andai a Bond Street una famosissima via di Londra piena di negozi di marca… Era arrivata l’estate e dovevo assolutamente fare il cambio di stagione. Tshirt, pantaloncini, canotte, camicette, jeans, scarpe da ginnastica, vestitini e tacchi. Era finito il tempo dei maglioni di lana, giubbottoni, guanti, sciarpe e scarponi da neve. Il primo negozio in cui andai fu Chanel. E’ la mia marca preferita e non potevo non andarci, aveva abiti irresistibili. La mia famiglia non era povera, mio padre era manager di famosi cantanti e quindi guadagnava parecchio, potevo permettermi ciò che volevo, forse anche per quel motivo non avevo amiche… Probabilmente mi consideravano la ricca della situazione, ma non sapevano che facevo shopping solo quando serviva, non ero cosi fissata. Comprai quasi tutto quello che c’era. Ero in condizioni disastrose, piena zeppa di buste ahah alcune mi cadevano e un tassista molto accorto si offrì di accompagnarmi dove volevo. Mi sentivo una principessa avevo dimenticato tutto quello che era successo il giorno prima, Louis, Harry e il problema  con la scuola. Il tassista mi portò ovunque, Chloe, H&M, Zara wowowooo ahahahah stavo sclerando leggermente. Iniziai questa mia meravigliosa vacanza anche con una figuraccia… Feci una domanda leggermente azzardata al tassista, gli chiesi se era disponibile a farmi da autista fisso per un po di tempo fino a quando non avrei preso la patente. Egli però fu molto entusiasta della mia richiesta e accettò subito. Gli diedi il mio numero di cellulare e l’indirizzo di casa mia, lui fece lo stesso e dopo avermi lasciato davanti al college rimanemmo che dovevamo sentirci per telefono. Entrai nel college era meraviglioso, stupendo cioè la perfezione assoluta. Il colloquio con la preside durò un’oretta circa andò tutto alla perfezione e rimasi d’accordo con lei che dovevo iniziare dalla settimana seguente. Chiamai Edward, Edward il tassista e gli dissi che doveva venirmi a prendere. Dopo dieci minuti arrivò puntualissimo e mi riaccompagnò a casa. Lo salutai e gli dissi che l’avrei chiamato non appena avessi avuto bisogno di lui. Mentre salivo le scale esterne alla mia casa uscì dal palazzo accanto una ragazza poteva avere diciotto anni mi chiamò, io la guardai, inizialmente non pensavo che volesse parlare proprio con me. In seguito mi resi conto che voleva parlare proprio con me, cosi mi avvicinai a lei. Mi disse che si chiamava Eleanor Calder e che era la mia nuova vicina di casa. Erano le cinque di pomeriggio e mi invitò a bere un thè a casa sua. Io accettai, entrai, ma le dissi anche che al thè preferivo la cioccolata calda. Lei rise e preparò entrambi. Mi raggiunse subito dopo nel suo salottino con due tazze piene di cioccolata. 

Io: Hey anche tu la cioccolata alla fine? Ahah

El: si, volevo farti compagnia

Io: oh grazie molto gentile..

El: abiti da poco qui?

Io: si…sono venuta ieri sera da Manchester.. Devo studiare qui… Al college ****

El: hey bella anche io studio lì ahah che coincidenza allora la mattina potremmo andare a scuola insieme

Io: certamente anche se io ho un autista

El: e va bene vorrà dire che andremo con l’autista ahahah

Io: Eleanor, bellissimo nome..

El: Terry puoi chiamarmi El.. Ormai siamo in confidenza, no?

Io: ahah si.. che bello non ho mai avuto un’amica sai?

El: davvero e perché?

Io: mio padre è un manager di molti cantanti famosi e quindi posso permettermi qualunque cosa.. Io però non sono cosi fissata con questo, nel senso che non me ne vanto.. Però le ragazze che ho conosciuto fino ad ora mi prendevano in giro dicendomi che ero la ricca della situazione senza nemmeno conoscermi e mi evitavano..

El: oh cucciola, ma adesso ci sono io okay? Non ti deluderò… Anche io sono nella tua stessa situazione, studiavo a Doncaster poi dopo qualche anno mi sono trasferita perché non mi trovavo bene né con i professori e né con i miei compagni. Ho iniziato a studiare qui a Londra è da cinque anni che sono qui e fino ad ora non ho mai conosciuto nessuna amica… Tu sei la prima ahah

Io: onoratissima *la abbraccio*

El: senti Terry devo dirti una cosa importantissima

Io: dimmi tutto ti ascolto

El: stasera c’è una festa in un famosissimo locale di Londra… Io dovevo andarci però avevo pensato di non farlo più perché ero sola, ti andrebbe di venire?

Io: si…ecco certamente solo che ho un po paura di quei posti..

El: ma come paura e perché?

Io: perché ho paura della gente che c’è li, di chi lo frequenta poi soprattutto la sera tardi…

El: ma tranquilla tanto domani non c’è scuola e poi verrà il tuo autista a prenderci non devi temere nulla dai andiamoci staremo sempre appiccicate

Io: e va bene, però sempre attaccate

El: promesso tesoro *mi abbraccia*

Io: ti presto questo vestito verde, ti starebbe benissimo e poi risalta i tuoi occhi

El: grazie mille amore

Io: figurati…ehm aiutami a truccarmi perché sono davvero un danno ahah

El: certo e tu aiutami a farmi i capelli perché io sono un danno in quel campo

Io: perfetto vado a prendere le cose da casa arrivo subito… ah a che ora è?

El: alle undici

Io: oddio faremo le ore piccole

El: ebbene si ahah dai corri

Io: si arrivo subito

*uscii da casa sua andai in casa mia presi il materiale occorrente e ritornai da lei*

Io: eccomi sono tornata

*vedo El con tutti i trucchi sul tavolo*

El: hey guarda un po

Io: oddio mio ahahahah ma quanti sono? Migliaia

El: oh si è la mia passione anzi ossessione

Io: allora facciamoci bellissime amore

El: puoi dirlo forteeee

*iniziammo a provare trucchi, acconciature e vestiti diversi e ci facemmo anche tantissime foto stupide, fu una serata pazzesca, non avevo mai passato una più bella ero in paradiso. Era quasi ora di uscire, cioè mancava un’ora soltanto, ma non fa differenza ahahah.. chiamai Edward e gli dissi che doveva passarmi a prendere da casa alle dieci e mezza e doveva portarci al locale ****.. Lui acconsentì e alle dieci e mezza si fece trovare sotto casa mia. Uscimmo da casa di El, io la presentai ad Edward e gli dissi che era una mia amica e che lui doveva fare anche il suo autista. Arrivammo al locale c’era un sacco di confusione, una fila enorme per entrare e c’erano ragazzi e ragazze di tutte le età che attendevano all’ingresso. Facemmo la stessa cosa anche noi ci mettemmo vicino all’ingresso e appena aprirono le porte entrammo e ci sedemmo ad un tavolo nascosto cosicché potessimo stare tranquille per i fatti nostri senza essere disturbate. El era molto entusiasta della cosa mentre io ero leggermente spaventata. Non ero abituata a queste serate particolari e avevo bisogno di ambientarmi. C’erano parecchie facce strane, mai viste prima d’ora d’altronde ero arrivata soltanto il giorno prima a Londra. Rimanemmo a parlare per un po quando improvvisamente partì una forte musica doveva essere Just One Last Time di David Guetta… La spararono a tutto volume, rimbombava nelle orecchie, tremavano persino i bicchieri e la voglia di ballare, di scatenarsi e di mandare tutto a quel paese era sempre più grande. Cosi mi alzai, mi tolsi la giacca di pelle e trascinai al centro pista El, iniziammo a muoverci tra la gente senza renderci conto del tempo che passava, avevo rimosso tutto, mi sembrava di vivere una nuova vita, ma parlai troppo presto…*

 

3 Capitolo:

 

Non riuscivo a credere che tutto stesse andando alla perfezione, io la mia unica amica vicino a me, ci stavamo scatenando come pazze ed avevamo bevuto due succhi di frutta, nulla di alcolico.. Cambiarono canzone.. Mi ricordo che ne misero sempre una di David Guetta, se non sbaglio Titanium… Alzarono ancora di più il volume, io ed El cantavamo anche se a volte stonavamo non ci importava ci stavamo divertendo e questo era l’importante. Al ritornello iniziammo a saltare eravamo pazze ahahah scleravamo, urla, non si capiva più niente. Stavo ballando girai per un secondo la testa e lo vidi lì, seduto vicino al piano bar che mi fissava con quei suoi occhi verdi che mi facevano rabbrividire… Nel momento in cui lo vidi pensai a come potesse essere veramente lui, mi aveva raggiunto, mi aveva seguita? Pedinata? Non lo so.. Sta di fatto che era lì. Tirai via El dal braccio, iniziai a nascondermi tra la gente al centro pista, mi voltai una seconda volta vidi che mi stava seguendo, decisi di nascondermi in bagno così ci spinsi dentro El e chiusi a chiave la porta alla quale una volta dentro mi appoggiai. El turbata mi chiese il motivo della mia reazione e io le parlai di lui e di tutto quello che era successo il giorno prima e dell’estate.. Insomma rimanemmo lì per un bel po a parlare.. Lei mi disse che avrei dovuto parlargli, spiegargli la mia scelta di essere venuta qui. Aveva ragione, ma nei suoi occhi nel momento in cui lo guardai per quei pochi secondi avevo visto un ragazzo diverso, non era lui… Sembrava violento, pieno di rabbia, come se stesse ardendo dentro.. Improvvisamente avevo paura anche di lui… El mi disse che non dovevo preoccuparmi e che mi avrebbe aspettato fuori con Edward e che qualunque cosa fosse successa dovevo soltanto correre fuori dal locale dove loro erano pronti per portarmi via. Accettai anche se stavo rischiando… Ma dovevo farlo lei aveva ragione, l’avevo lasciato senza spiegargli il mio gesto e non potevo certamente lasciarmi alle spalle quella situazione, prima o poi sarebbe riemersa. Cosi El dopo avermi abbracciato uscì dal locale e io rimasi lì fuori davanti alla porta del bagno spiando nella sala nella speranza di vederlo e di chiudere la situazione il più presto possibile. Non fu cosi semplice, era sparito, a quel punto decisi di andare via e di raggiungere El fuori. In quel preciso istante mi sentii tirare dal braccio cosi forte da andare a finire addosso al suo corpo, si era proprio lui, si era nascosto dietro la porta del bagno aspettando che uscissi. Mi abbracciò da dietro portando le sue braccia sotto il seno e stringendomi forte. Mi stava facendo male e mi sembrò opportuno informarlo.

Io: Mi stai facendo male, se ci tieni a me lasciami

X: Non ti lascerò mai, te l’ho detto

Io: non hai capito che sono venuta qui per dimenticare sia te che l’altro?

X: non puoi dimenticarmi, tu mi ami 

Io: non ti amo, lasciami andare

X: ah si? Non mi ami? Io si e non ti lascio sola in questa grande città neanche se mi paghi, con questo vestitino corto, con i tacchi e tutta truccata.. anche se sei uno schianto 

Io: *arrossisco* grazie, ma non puoi dirmi cosa devo o non devo fare tu non sei nessuno. Sono venuta a passare una serata diversa con una mia amica. Non ho neanche bevuto abbiamo preso due succhi di frutta. Quindi lasciami andare

In quel momento mi prese per il polso mi spinse contro il muro, iniziò a baciarmi con voracità, era come fuori di sé non si rendeva conto di ciò che faceva e soprattutto mi lanciava occhiate paurose.. Quei suoi occhi verdi che io amavo, iniziarono a diventare un incubo per me… con una mano mi teneva il polso con l’altra scese pian piano dai fianchi fin sotto il vestito lo sollevò e inizio a toccarmi… Io rimasi impietrita non potevo muovermi, ma potevo parlare…

Io: ti…ti prego..stai fermo..tu non ti rendi conto di quello che stai facendo, potresti pentirtene

X: da quando sei andata via sono cambiato… mi hai abbandonato come se fossi uno straccio… hai sbagliato, adesso la paghi

Io: non è con questi metodi che si risolvono le cose…e lo sai…per favore…sii ragionevole

X: ragionevole il cazzo! Io ti desidero con tutto me stesso e non sarai di certo tu a fermarmi

Io: se ci desiderassimo entrambi non sarebbe meglio?

Dopo che pronunciai quelle parole si fermò…Ebbe come una specie di blocco…mi riabbassò il vestito e mi lasciò il polso… Approfittai della sua arresa per attaccarlo. Lo spinsi contro il muro lo bloccai dalle spalle

Io: non sarò tua cosi facilmente. Ricordati che sono venuta qui per uno scopo preciso e se continui a fare l’accanito di sesso non funzionerà credimi

X: lo vedremo. Ci vediamo presto

Io: spero che quel presto in realtà sia il più tardi possibile.

Presi al volo la giacca lasciai il conto e andai via dal locale senza voltarmi neanche questa volta. Fuori c’era El con Edward che mi attendevano. Raccontai l’accaduto e loro mi dettero molta fiducia dicendo di stare molto attenta. Arrivati davanti a casa Edward si raccomandò di chiamarmi non appena ne avessi bisogno io come al solito lo tranquillizzai e si congedò. El non se la sentì di lasciarmi sola e cosi…

El: senti Terry non me la sento di lasciarti sola vieni a dormire da me

Io: no El tranquilla… Se viene so come fare… Non sarebbe capace di violentarmi… So com’è fatto

El: ma che ne sai tu? Metti che era ubriaco come puoi esserne certa?

Io: lo so.. non era ubriaco… mi ha baciata di nuovo e credimi ha bevuto solo il succo di mela..

El: va bene fai come desideri…Io te l’ho detto, se vuoi sono qui

Io: grazie ti voglio tanto bene

El: oww anch’io dammi un bacio *le diedi un bacio sulla guancia e dopo averla stritolata rientrai in casa*

Era tutto buio. Feci per accendere la luce, ma non c’era corrente. Capii subito che c’era il suo zampino e cosi…

Io: esci forza non ti temo

X: eccomi qua piccola

Io: sapevo che saresti venuto… Fatti vedere sei cosi bello

X: che c’è ora vuoi anche prendermi in giro?

Io: no assolutamente ho sempre pensato che tu fossi un ragazzo bellissimo, ma posso dirti che hai un carattere di *****

X: hey hey che sono queste parole che escono dalla tua bocca… Le principesse non usano certe espressioni..sai?

Io: io sarei una principessa? Maddai vedi se mi lasci perdere

X: Io? Lasciare perdere te? Non se ne parla nemmeno

Io: insomma cosa vuoi da me?

X: voglio sentirti mia..

Io: smettila… non attacca con me

X: non sto scherzando sono molto serio

Io: anche io lo sono e spero di essere stata chiara prima quando ti ho detto che voglio cambiare vita

X: no non lo sei stata…

Io: ora lo sono stata allora

X: mi dispiace neanche adesso..

Io: senti hai rotto i *****! Basta! Vattene da casa mia! Lasciami in pace!

X: hey hey sta calma, non agitarti stiamo solo parlando *mi avvicina a sé dai fianchi*

Io: si guarda parlando senti per favore lasciami voglio soltanto dormire

X: dormire… lo traduco con altre parole..

Io: no guarda sei proprio fuori strada… e meno male che non hai bevuto

X: che ne sai tu?

Io: lo so…

X: come lo sai?

Io: prima mi hai baciata e ho sentito dal sapore della tua saliva quando mi hai gettato la lingua in bocca che non avevi bevuto alcolici ma solo succo di mela…

X: complimenti bella memoria e se ti rigettassi di nuovo la lingua…

Io: ah no! Non esiste proprio… L’ho detto con disgusto perché certe azioni da te non me le aspettavo, è proprio vero che la gente non si conosce bene…

X: adesso ti metti anche a fare filosofia..

Io: se permetti le cose che studio le metto in pratica

X: quello che dovresti mettere in pratica non lo metti

Io: sei un c*******! *gli tiro uno schiaffo inizio a piangere* non mi hai mai rivolto la parola in questa maniera! Come cazzo ti viene? Eh? Come?

*mi strinse forte a sé ma cosi forte che non riuscii a liberarmi dalla sua presa mi portò sul divano mi stese subito dopo si mise su di me e iniziò a baciarmi dappertutto… era una sensazione incredibile, ma allo stesso tempo mi mordeva la pelle e mi faceva male io stringevo i denti per evitare di fare versi di piacere e quindi di farlo vincere… ebbene si un amore si trasformò in una specie di sfida…

X: è la voglia immensa di te che mi rende cosi

Io: sei…troppo…aggressivo devi controllarti

X: l’amore fa perdere la ragione

Io: e fa anche male, molto male…tu non sei cosi aggressivo, cosi violento ti prego controllati

X: tu non mi ami, mi hai preso in giro, ma io voglio che tu sia mia per forza

Io: non posso amarti se ti comporti cosi… non ti amerei comunque perché devo cambiare vita te l’ho detto

X: facendoti capire com’è sentirmi tuo potrebbe cambiare la questione..

Io: non lo credo possibile…il sesso violento non mi fa cambiare idea

X: non è sesso violento….è amore…io non voglio fare sesso violento voglio fare l’amore con te…

Io: c…cosa?

X: tu credi che io sia violento soltanto perché ti sto costringendo con la forza ma se anche tu stessi nella mia situazione non reagiresti di certo cosi

Io: guarda che anche io desideravo sentirmi tua è solo che ora questa voglia è come scomparsa

X: una voglia cosi grande non può essere scomparsa… *mi prese la mano la mise sotto la sua maglia e mi fece accarezzare il suo petto praticamente scolpito…stavo impazzendo lo ammetto…era steso su di me, mi aveva appena detto che voleva fare l’amore con me, ma non potevo, no e poi no.*

Io: ti giuro che è cosi…me lo ricordo il tuo fisico…

X: l’ho detto che hai una memoria lunga per le cose che ti piacciono..

Io: lo so me ne sono resa conto parecchio tempo fa…il tuo fisico era la perfezione assoluta…io impazzivo quando lo guardavo e ti sarei saltata addosso quei giorni al mare, come feci quella notte nella tenda… non riuscivo a non pensarti… ti amavo si eccome se ti amavo e se provassi ancora quei sentimenti per te staremmo già di sopra a fare l’amore…

X: meglio tardi che mai…

Io: questa volta sarà mai..

X: non ti ho fatto nulla non puoi dirmi questo

Io: dirti che il bacio che mi hai dato è stato il più bello che abbia mai ricevuto non ti basta?

X: no…se significa poi non averti più accanto non mi basta

Io: non essere cosi fissato… non tutti i desideri si realizzano

X: voglio che questo si realizzi come lo vuoi anche tu…lo so *mi morse il labbro*

Io: io non voglio…non ti amo…tu mi fai schifo ora..

X: non ti faccio schifo…anzi ti piaccio ancora di più lo leggo nei tuoi occhi

Io: stai delirando…illuso

X: tu…non aspettavi altro che rivedermi…volevi che io ti venissi a cercare e che stessimo insieme di nuovo…

Io: non è vero ti stai facendo del male da solo

X: sei tu che ti stai facendo del male allontanandomi con forza dalla tua vita…so che non è quello che vuoi

Io: è quello che desidero più di ogni altra cosa al mondo

X: cosa?

Io: ancora non lo so..

X: io una risposta ce l’ho

Io: se hai la risposta perché non me la dici?

X: questa è l’unica risposta alla quale ho pensato

Io: quale…

X: questa…

Si avvicinò di nuovo al mio viso e riprese a baciarmi… La sua lingua si intrecciava con la mia… erano come piume svolazzanti…non cessavano mai di incontrarsi e nemmeno avevano voglia di lasciarsi… I nostri corpi ancora vestiti si univano sentivo la sua eccitazione nei pantaloni e il mio cuore batteva a colpi accellerati… non riuscivo a calmarlo… era più forte di me… i suoi baci, la sua presenza, il suo profumo che invadeva di colpo a tratti il mio respiro mi facevano impazzire… era come un sogno che si realizzava… aspettavo che mi raggiungesse. Non era mia intenzione perderlo e se era di nuovo accanto a me era grazie a El che mi aveva spinto a parlargli nel locale. Continuava a stringermi con forza a sé, l’indomani mattina mi sarei ritrovata con i lividi sul corpo, ma non mi importava in quel momento tutto quello che stava succedendo mi piaceva da morire. Il suo respiro si faceva profondo e lo sentivo sulla mia pelle quando scendeva per baciarmi con passione e lentamente il collo. A volte lo mordeva lasciando scie di baci ovunque perfino vicino all’orecchio. In quello stesso istante iniziai a respirare a tratti e profondamente anch’io…lui capì che mi stava piacendo parecchio quella situazione e cosi continuò… mi sollevò e mentre continuava a baciarmi il collo mordendolo mi abbassò la cerniera del vestito. Con il suo tocco delicato lo sfilò, rimasi in roba intima, non mi vergognai infondo era come se mi vedesse col costume da bagno cosa che aveva già fatto parecchie volte. Incominciò ad accarezzarmi tutta, mi guardava dritto negli occhi, che si erano improvvisamente addolciti, mi davano sicurezza, in un primo momento non feci caso a quello che stava succedendo e continuai con sicurezza lo lasciai fare…Dopo un po iniziò a toccarmi nella parte privata, cosi la chiamo io, e lì davvero presi a non capirci più nulla… ero affondata in un’onda di piacere immenso che mi travolgeva, ero come in paradiso, c’eravamo soltanto io e lui, nulla mi importava del resto…Iniziai a cacciare dei versi strani che mi uscivano spontanei per la verità… non lo facevo apposta… Lui per farmi zittire in qualche modo mentre continuava ad entrare e uscire con due e poi tre dita e poi addirittura tutta la mano mi baciò… Le sue labbra erano qualcosa di irresistibile, stavo morendo dalla voglia di sentirlo mio cosi gli toccai la sua parte privata…era già parecchio elevata e i pantaloni la opprimevano abbastanza, glieli sbottonai e lui con l’altra mano capii la mia intenzione e li sfilò con agilità. 

X: Ho capito la tua intenzione..

Io: no…non è quello che pensi…voglio rivederti come quella notte in tenda…

X: che vuoi dire?

Io: togliti la maglia Harry…

Si tolse la maglia… Che dire era uno spettacolo della natura, la prima meraviglia del mondo… Era davvero stupendo… Lo guardai a fondo anche se l’unica luce che c’era era quella dei lampioni che c’erano per strada che veniva dalla finestra…

Io: cavolo, sei la perfezione…

Harry: anche tu lo sei

Io: ti sbagli…

Harry: voglio soltanto sfiorarti, sentire la mia mano che sfiora ogni parte del tuo corpo…

Io: ah…

Harry: e…il tuo respiro…soltanto questo…

Io: lo voglio anch’io con tutta me stessa amore mio.

Dopo aver detto quelle parole riprese a baciarmi molto intensamente e devo ammettere che il resto non lo ricordo… Posso soltanto dirvi che fu la nottata più bella di tutta la mia vita. In sedici anni non mi ero mai scatenata e innamorata in quella maniera… Che altro dirvi? Soltanto che la mattina dopo, erano le sei di mattina mi ritrovai accanto a lui che mi stringeva e che dormiva teneramente stringendomi come se fossi il suo peluche, la sua piccola principessa da difendere. Ebbene sarei rimasta con Harry, ma c’era ancora un problema, un grandissimo problema: Louis. Avrei dovuto chiamarlo? Avrei dovuto dirgli di me e di Harry? Avrei dovuto parlargli di persona o bastava una semplice telefonata? Ripresi ad andarmene in tilt, capii di essere ritornata alla situazione iniziale e che l’essermi trasferita a Londra non aveva cambiato le cose anzi le aveva peggiorate. Decisi di parlarne con Harry non appena si sarebbe svegliato. Era importante risolvere questa situazione… davvero importante…sia per Louis, sia per Harry, che per me. Se non avessi risolto la cosa anche con Louis non avrei continuato a vivere bene. Ero molto agitata e sapevo che prima o poi sarebbe dovuto succedere qualcosa di davvero molto spiacevole…


4 Capitolo:

 

La nottata con Harry era trascorsa…Non avevamo fatto l’amore come lui voleva… Non era quello che desideravo e sinceramente non ero nemmeno pronta. Era stata meravigliosa, ma avevo da risolvere una questione importantissima: Louis. Mi alzai dal divano senza far svegliare Harry che dormiva, sembrava un angelo all’apparenza, ma era cosi violento…eppure l’idea che fosse violento mi attraeva ancor più a lui. Presi il telefono digitai il numero di Louis e lo chiamai…

Louis: che fine hai fatto si può sapere? Ti sto cercando ovunque

Io: louis..io sono a Londra.. mi sono trasferita

Louis: come…come ti sei trasferita? E perché?

Io: perché ho avuto problemi lì e quindi ieri sera ho preso il treno e sono andata via…

Louis: ti vengo a trovare stasera…

Io: ehm…no stasera…stasera ho un impegno importante

Louis: sarebbe?

Io: devo uscire con la mia amica e poi devo vedere i miei genitori…

Louis: ah…ma perché sei cosi…strana?

Io: io, strana? Per niente

Louis: invece si…ti sento molto distante

Io: forse perché lo sono…

Louis: non in quel senso amore…

Io: si amore l’avevo capito…stavo scherzando

Louis: non credo ci sia molto da scherzare…avrei voluto riempirti di coccole appena uscito da scuola ma eri scomparsa…

Io: scusami, mi dispiace, ma volevo stare sola

Louis: se hai qualcosa che non va dimmelo… sono qui per questo

Io: amore stai tranquillo… sto bene adesso… poi ti ho sentito e sto ancora meglio

Louis: mi fa molto piacere… stasera quando riesci a liberarti ci vediamo su skype?

Io: si certamente… sperando che i miei mi facciano respirare ahah

Louis: poi tua madre soprattutto ahahahahah

Io: amore mio ora vado…mi sono appena svegliata faccio una doccia, poi la colazione mi vesto ed esco con El… 

Louis: chi sarebbe El?

Io: Eleanor la mia amica..

Louis: aaaah ecco ahahahah

Io: non credo che Eleanor sia un nome maschile amore

Louis: non l’avevo capito scusa amore mio

Io: tranquillo… 

Louis: ora devo andare a scuola.. ti chiamo appena ho pausa

Io: perfetto… a dopo

Louis: un bacio…

Io: ricambio…

Chiusi la telefonata. Mi resi conto che in realtà non avevo risolto un bel niente… ero convinta di trovare il coraggio di dire a Louis di me e di Harry, ma poi pensai che fosse davvero scortese dirglielo tramite telefono… avrei dovuto vederlo… lasciai il telefono sul tavolo feci per voltarmi e vidi che Harry non era più sul divano… ero come terrorizzata da lui… aveva un atteggiamento strano e temevo davvero che potesse farmi del male, ma io lo amavo e questo era l’importante, il resto non contava per me. 

Io: Harry…? Harry dove sei…

Mi sentii stringere da dietro molto forte com’era suo solito fare…

Io: ah…s…sei qui…

Harry: mi ha fatto piacere che mi hai chiamato…

Io: ecco…ora…lasciami ti prego

Harry: e perché? Che sto facendo di male?

Io: mi stai stringendo troppo forte…mi fai male lasciami…

Continuava a stringermi forte, per un momento mi sentivo mancare il respiro…cosi gli urlai contro

Io: LASCIAMI COGLIONE! MI FAI MALE! 

Con tutta la forza che possedevo in corpo lo allontanai e lo spinsi verso il divano, ripresi a respirare regolarmente… Mi resi anche conto di avere lividi sul collo e in altre parti del corpo. Lo guardai con disprezzo… 

Harry: pensi che lo abbia fatto di proposito?

Io: non ho niente da risponderti…

Harry: lo faccio solo perché provo qualcosa per te ma è diverso dal sentimento che provo per le altre. 

Io: non ti capisco quando parli, sei cosi complicato nei ragionamenti…

Harry: cerca di comprendermi…mi sembra che tu sia una ragazza abbastanza intelligente

Io: si…lo sono, ma i tuoi ragionamenti proprio non li capisco, non riesco a seguirti…

Harry: voglio dire che tu…sei diversa

Io: sono come tutte le altre…hai giocato con me…ora fatti da parte se è quello che fai sempre, forse non ti ho soddisfatto abbastanza a livello di eccitazione…

Harry: mi hai soddisfatto anche abbastanza…ieri stavo perdendo il controllo

Io: non lo stavi perdendo, l’hai perso…che è diverso…ti sembro ridotta bene?

Harry: no…e potrei farti anche di peggio…tu non mi temi?

Io: Harry tu non sei un mostro…non posso temerti…avere paura di te? Mai.

Harry: sbagli a non temermi…

Io: che fai ti dai bastonate da solo?

Harry: no…ti dico soltanto la verità…almeno sono onesto

Io: parla avanti perché starei sbagliando a non temerti?

Harry: perché ti ripeto che posso anche essere peggio di cosi…

Io: ti faccio una domanda…

Harry: parla

Io: solo…con me?

Harry: ….

Io: rispondimi.

Harry: si…solo con te…è per questo che sei diversa…

Io: per come mi hai ridotta sembra che tu mi abbia violentata…

Harry: si…l’ho visto…

Io: ah basta che te ne sei reso conto.

Harry: ti ho vista ballare sul cubo…

Io: sul…sul cubo? Io? Harry non l’ho mai fatto…

Harry: invece si…ti ho vista…il giorno dopo il tuo compleanno…hanno dato una festa…mi ricordo anche la canzone…

Io: qual…era?

Harry: On The Floor di Jennifer Lopez…

Capii che mi aveva vista davvero… Il mio cuore cominciò a battere fortissimo… ma riuscii a trattenermi

Io: ti sbagli…non l’ho mai fatto

Harry: ti ho vista. Non ho mai detto niente a Louis, ti avrebbe lasciata…

Io: l’aveva già fatto…

Harry: allora eri tu?

Io: no, ma in quei giorni mi aveva lasciata

Harry: bastardo…

Io: hey modera i termini

Harry: tu mi hai guardato dritto negli occhi…me lo ricordo come se fosse ieri… l’ho capito solo ieri nel locale… quando ci siamo guardati… avevi una maschera quella sera, ti lasciava scoperti soltanto gli occhi e la bocca… mi hai guardato nella stessa maniera. Eri tu.

Io: non ero io. 

Harry: che ti costa ammetterlo?

Io: cos’avevo addosso?

Harry: quando ti ho vista io…quasi più niente

Io: non è possibile…tu vuoi dire che mi stavo spogliando davanti a tutti?

Harry: esattamente…feci interrompere tutto io…perché quando mi hai guardato ho riconosciuto lo sguardo, il colore dei tuoi occhi e ho capito che eri tu. 

Il cuore mi era salito in gola…non volevo più ricordare quella sera…ecco perché con El non volevo andare nel locale…avevo paura che accadesse di nuovo… incominciai a piangere…mi lasciai andare, caddi a terra in ginocchio e mi coprii la faccia con le mani e i capelli per la vergogna…

Harry: eri stupenda…ti avrei portato via con me all’istante…

Io: stai zitto puttaniere! 

Harry: dimmi quello che ti pare, non mi sto zitto…perché l’hai fatto? Non era meglio parlare con me?

Io: no… Louis mi aveva lasciata, io lo amavo e avevo bisogno di svagarmi in qualche modo… se fossi venuta da te mi sarei attaccata alle tue labbra e avrei complicato la situazione.

Harry: tu…mi amavi? E mi ami?

Io: no. Non ti amo. Ti detesto. Con tutta l’anima.

Harry: belle parole…

Io: lo so…le ho riservate solo per te. 

Harry: perché quella sera mi guardasti in quel modo? Cosa volevi farmi capire?

Io: nulla. Che dovevi lasciarmi stare.

Harry: non mi avresti neanche degnato di uno sguardo…tra tutti quelli presenti nella sala hai guardato proprio me che ero abbastanza lontano…

Io: eri l’unico che conoscevo lì in mezzo… chi avrei dovuto guardare?

Harry: quelli che ti mettevano le mani addosso per esempio…

Io: no…preferivo guardare te…

Harry: in quel momento volevi che ti prendessi e ti portassi di sopra…una scopata e via giusto?

In quel momento provai un disprezzo tale nei suoi confronti che mi alzai di scatto e ancora con le lacrime agli occhi che mi scendevano lentamente sulle guance ripresi a gridargli in faccia…

Io: SMETTILA! GUARDANDOTI MI SENTIVO AL SICURO! SAPEVO DI POTER CONTARE SU DI TE! ERI L’UNICO CHE CONOSCEVO E SAPEVO CHE MI VOLEVI BENE. NON POTEVO NON GUARDARTI, ERI IL PIU’ BELLO LI’ IN MEZZO…I TUOI OCCHI MI FACEVANO IMPAZZIRE. NON MI RENDEVO NEMMENO CONTO DI QUELLI CHE MI STAVANO METTENDO LE MANI ADDOSSO… ERO INCANTATA A GUARDARTI NEGLI OCCHI.

Harry: io ero incantato a fissarti le labbra…avrei voluto portarti via e baciarti fino a restare senza fiato…

Io: PERCHE’ NON L’HAI FATTO? PERCHE’?

Harry: non pensavo ti avrebbe fatto piacere…

Io: TU NONOSTANTE SIA COSI FORTEMENTE ATTRATTO DAL MIO CORPO E NON NE CAPISCO IL MOTIVO SEI…ODDIO COM’E’ CHE NON LO CAPISCI?

Harry: cosa dovrei capire? Eh? Cosa?

Io: CHE TI AMO CAZZO! IO TI AMO. TI AMO DA IMPAZZIRE, TI AMO PIU’ DI ME STESSA, TU MI HAI RUBATO IL CUORE, SEI UN LADRO, UN COGLIONE! NON CAPISCI CHE QUELLO CHE VOGLIO SEI TU E CHE DEVI SMETTERLA DI FARMI DEL MALE!

Harry: non ti faccio del male. Sono fatto cosi. 

Io: ti prego di controllarti. 

Harry: non dipende da me, ma da te…

Io: e io cosa centro? Non comando mica il tuo modo di fare.

Harry: invece si. 

Io: in che modo?

Harry: mi fai eccitare…

Io: vuoi soltanto fare sesso con me… questo è il tuo sentimento diverso nei miei confronti. Il sesso.

Harry: ma proprio violento eh…

Io: non ti capisco…prima dici una cosa, poi un’altra…

 

Harry: tu sei attratta da me…

 

Io: non è detto…

Harry: ah no? *si tolse la maglia la buttò con forza a terra*

Io: c...cosi non…non vale

Harry: tu solo a vedermi cosi ti ecciti immagina io …

Io: non sono eccitata…ti ho sempre visto senza maglia al mare…

Harry: quindi? Mi fissavi con una faccia che un altro po ti usciva la bava dalla bocca quando uscivo dall’acqua…

Io: smettila è bugia.

Harry: dai ammettilo..

Io: non lo farò mai perché stai mentendo…

Harry: non mento mai.

Io: peccato che lo stai facendo.

Harry: vieni qui…

Io: non ci penso nemmeno…

Harry: o vieni tu oppure ti prendo io scegli

Io: non minacciarmi.

Harry: perfetto ti prendo io.

Io: stai fermo. 

Harry: non ci penso nemmeno. 

Si alzò e mi venne incontro. Io iniziai a correre per tutta la stanza cercando di evitarlo. Sapevo che mi avrebbe fatto di nuovo molto male e sinceramente non volevo altri lividi sul corpo, ne avevo già abbastanza. Inciampai al tappeto all’ingresso lui mi prese dal braccio mi sollevò e mi strinse forte di nuovo. Non riuscivo a liberarmi aveva la presa troppo forte. Da un lato mi piaceva stare tra le sue braccia, dall’altro mi sentivo di soffocare. Appena sentì che non respiravo regolarmente mollò un po la presa, lo allontanai e mi sedetti sul divano.

Io: Harry devi lasciarmi. Tu mi farai morire.

Harry: eeeesagerata!!!!!! Volevo soltanto stringerti un po

Io: si…stringermi…stavo soffocando…

Harry: me ne sono accorto tanto che ho allentato la presa.

Io: devi andare via.

Harry: e perché?

Io: vorrei stare sola

Harry: vado a farmi una doccia. Posso?

Io: s…si…vai di sopra

Harry: a dopo…

Salì di sopra. Ero rimasta sola in salotto seduta sulla poltrona. Sentii che l’acqua stava scorrendo. La voglia di rivederlo completamente bagnato aumentava sempre più. Salii piano le scale, entrai in camera mia e vidi che la porta del bagno era aperta. Non entrai. Rimasi seduta sul letto. Non appena sentii che aveva chiuso il getto dell’acqua mi affrettai ad andare verso l’armadio per prendere un asciugamano. Dopo poco uscì. Ragazzi e che ve lo dico a fare. Era completamente bagnato dalla testa ai piedi aveva l’asciugamano allacciato in vita e messo molto a vita bassa…Mi stavo sciogliendo…Era stuprabile al massimo quel ragazzo, ma non era la mia intenzione. Lo guardai dalla testa ai piedi, lui con la sua voce roca mi parlò..

Harry: hey come mai qui? Mi stavi spiando per caso?

Io: n...no io avevo pensato che ti servisse l’asciugamano, ma ho visto che hai già fatto da solo…

Harry: si…l’asciugamano…vieni qua…

Io: Harry…no…ho da fare…

Mi prese per il braccio mi bloccò…

Harry: l’unica cosa che vuoi fare è scappare da me, non sarà cosi facile

Io: lasciami…

Harry: no, voglio abbracciarti

Io: tu non mi fai respirare…

Harry: starò attento

Prima che rispondessi mi tirò a sé e mi strinse come sempre forte… Io stavo impazzendo…Era una creatura meravigliosa, non ne avevo mai viste altre cosi belle… non volevo staccarmi da lui… mentre mi teneva stretta lo guardai negli occhi…

Harry: hey, che c’è…

Io: sei bellissimo…

Harry: lo so…

Io: ora ti tiro un calcio nei coglioni, coglione

Harry: stupendo gioco di parole ahah

Io: non sto scherzando

Harry: dillo che stai pensando: io questo me lo scopo lalalalalaaaaa

Io: ma per niente proprio… ti ho solo voluto fare un complimento ma come sempre hai da controbattere con battute deficienti

Harry: è la mia natura babe

Io: si ok.

 

Harry: amami

 

Io: mai.

 

Harry: prima non hai detto questo

 

Io: ah si? Non mi ricordo, mi sarò confusa…

 

Harry: dimmelo di nuovo

 

Io: non esiste. 

 

Harry: perché?

 

Io: io per te non provo niente.

 

Harry: neanche io.

 

Io: che mi abbracci a fare?

 

Harry: volevo sentirti vicina

 

Io: ora lasciami vestiti e vai via

 

Harry: mi cacci?

 

Io: vorrei dormire dato che stanotte la signoria vostra non me l’ha permesso

 

Harry: io? Tu potevi benissimo mandarmi via…

 

Io: non è da me. 

 

Harry: allora non lamentarti, che ti è piaciuto.

 

Io: si tantissimo guarda…

 

Harry: non lo ammetterai mai ma è la verità.

 

Io: zitto e dormi

 

Harry: non ho sonno ho voglia di altro adesso

 

Io: e di cosa sentiamo?

 

Harry: di te…

 

Io: no…non di nuovo

 

Harry: ti prego..

 

Io: la tua è un ossessione

 

Harry: no…ti ho già detto che mi ecciti non posso controllarmi

 

Io: sono qui… fai di me ciò che vuoi

 

Decisi di lasciarmi andare. Ero stanca di fare tira e molla.. Lui non si sarebbe mai e poi mai dichiarato e io avrei continuato a fingere di amarlo. Non potevamo continuare cosi. Anche questa volta non facemmo l’amore… Voleva solo toccarmi, farmi godere, cosicché potesse eccitarsi anche lui e basta… Altri lividi sul corpo, altro dolore, ma avrei fatto anche di peggio se questo comportava stare insieme a lui. Avrei voluto che lui mi dicesse ti amo, quanto aspettavo quel momento eppure non lo faceva e sinceramente non ne capivo il motivo.

 

 

5 Capitolo:

 

 

Finalmente si era addormentato dopo la seconda nostra avventura… Decisi di uscire e di approfittare per andare da El. L’avevo lasciata ieri sera e non l’avevo più sentita. Venne di corsa ad aprirmi. Le mostrai i lividi e le raccontai tutto quello che era successo nei minimi dettagli. Lei stette ad ascoltarmi con attenzione, era molto preoccupata per me glielo leggevo negli occhi. Facemmo colazione insieme, Harry non sapeva che ero da lei, né sapeva che la mia amica abitava lì accanto quindi non mi avrebbe mai trovata e potevo starmene in pace per un po. 

Io: mi fa male dappertutto

El: devi spiegarmi perché ti fai trattare cosi

Io: perché lo amo

El: non significa niente. Devi ragionare con questo tipo… Non può ridurti in questa maniera…sembra che sei stata violentata

Io: lo so… ma se è l’unico modo per sentirlo cosi vicino…

El: tu sai che lui deve tornare a casa?

Io: si…

El: e secondo te quando andrà via che ti mancherà ancora di più quando vi rivedrete deve violentarti davvero?

Io: perché dici questo? Lui non è cosi orribile come ragazzo…

El: a me sembra di si.. credo proprio che debba darsi una regolata altrimenti dovrà vedersela con me

Io: ma cosa devi fare tu? Stai calma non mi succede nulla…sono convinta che anche lui mi ama

El: bell’amore guarda… ti dimostra un affetto fortissimo…

Io: eh vabbè è il suo modo di dimostrarmelo…lo amo anche per questo

El: ma tu sei pazza?? Lo ami perché ti riduce cosi? Tu non sei normale…

Io: invece lo sono…lo amo per com’è se si comporta cosi amo anche quello di lui.

El: davvero non ti capisco, anziché farlo ragionare e fargli capire che deve calmarsi…gli dai pure corda

Io: ma tu devi vedere cosa combina…

El: in che senso?

Io: parlo di quello che ha fatto ieri notte e stamattina…io ci godo da morire…

El: Terryyyy ma che diciiii

Io: ahahahah eh scusami ma è la verità… ti ho detto cosa fa quindi capiscimi…

El: si può essere anche eccitante tutto quello che vuoi, ma non deve farti male.

Io: va bene mamma..

El: non sono tua madre sono la tua migliore amica ti voglio un bene immenso e ti proteggo

Io: grazie mamma anche io te ne voglio tantissimo

El: hai intenzione di chiamarmi mamma?

Io: si mamma… mi abbracci? *faccia da cucciola*

El: si ovvio *mi abbracciò* oggi ti rapisco… dobbiamo andarcene in giro per il mondo

Io: no grazie ho già fatto troppi viaggi ahahah

El: ma che hai capitooooo???? Ahahahah per i negozi

Io: si mamma l’avevo capito…

El: eddai non chiamarmi mamma okay che ho due anni più di te ma non sono cosi tanto grande, mi fai sentire vecchia…

Io: owww che cucciola

El: dai usciamo prima che si svegli il maniaco…

Io: si dai andiamo via chiama Edward..

Chiamammo Edward che ci venne a prendere come sempre puntualissimo. Voleva offrirci la colazione, ma gli dicemmo che l’avevamo già fatta. Andammo in giro per il centro a passeggiare come due signore ahahaahhahahahahahah eravamo ridicolissime… ridevamo come pazze.. poi io per evitare che si vedessero i succhiotti e i lividi sul collo avevo una sciarpa che mi copriva completamente. Harry mi chiamava al telefono ma io non rispondevo… improvvisamente mi arrivò un sms… era di Harry. C’era scritto:” se non mi rispondi e non mi dici dove sei ti trovo io e faccio il casino”. Decisi di chiamarlo. 

Harry: che cazzo di fine hai fatto? Eh?

Io: sono in giro con El…

Harry: ti sembrava il momento opportuno per uscire?

Io: ma tu dormivi e quindi ne ho approfittato per prendere un po d’aria, non credere che debba rimanere chiusa in casa per te

Harry: grazie…sempre molto gentile…comunque devo venirti a prendere…

Io: lasciami in  pace, sono con la mia amica e devo stare per i fatti miei un po

Harry: tra un po parto…

Io: vai via? No…cioè non adesso…cioè non andartene senza salutarmi

Harry: …vuoi davvero che io parta?

Io: sto tornando a casa, ciao.

Chiusi la chiamata senza rispondergli… Mi dispiaceva da morire… Io lo amavo da impazzire e non volevo che andasse via da me mi sarebbe mancato tantissimo… Non gliel’avrei mai detto…mai. L’amore che provavo per lui era diverso…quando mi guardava negli occhi non riuscivo a dirgli quello che pensavo perché il suo sguardo mi incuteva terrore, ma allo stesso tempo mi faceva sciogliere… Dissi ad El che dovevo tornare a casa e quindi dicemmo a Edward di riaccompagnarci. Appena arrivata, entrai di corsa in casa, chiusi la porta sbattendola cosicché potesse sentire che ero tornata. Come al solito era tutto buio si vedeva soltanto la luce che entrava dalle fessure delle finestre e delle porte. Stranamente questa volta non mi aveva colto di sorpresa, si era sistemato vicino alla finestra, vidi la sua ombra riflessa sul pavimento. Mi avvicinai a lui vidi che aveva il suo borsone accanto a lui sul divano. Mi scese una lacrima, non avrei mai voluto che quel momento arrivasse e neanche cosi all’improvviso. In quel momento volevo abbracciarlo, stringerlo fortissimo, dirgli di restare…ma non lo feci. Mi limitai a sedermi sul divano. Vidi che non si girava, che continuava a guardare dritto fuori dalla finestra. Improvvisamente, non so spiegarmi neanch’io il motivo, presi il suo borsone e lo scaraventai con forza a terra facendo in modo tale che le robe uscissero tutte. Lui si girò di scatto mi prese dai polsi e mi bloccò contro il muro. 

Io: lasciami!

Harry: che cazzo fai?!

Io: non lo vedi?!

Harry: perché lo fai?

Io: uno sfogo…

Harry: piccola dimmi che hai.

Appena sentii che mi chiamò piccola iniziò a battermi forte il cuore, non l’aveva mai fatto… mi faceva sentire protetta…c’era in lui qualcosa di strano, era come cambiato…forse mi sbagliavo…

Io: nulla. 

Harry: fai sempre la testarda del cazzo e non dirmi le cose, mi raccomando. 

Iniziò a mettere tutte le robe dentro il borsone alla rinfusa e si diresse verso la porta.

Io: aspetta.

Si girò di scatto mi guardò…

Harry: hai ragione ho dimenticato il cellulare…

Io: non solo quello.

Harry: ho preso tutto…

Io: ci sono due cose che non hai preso…

Harry: senti non fare l’enigmatica misteriosa e dimmi cosa non ho preso.

Mi avvicinai a lui e lo baciai delicatamente sulle labbra… mi venne d’istinto…

Io: questo…

Harry: e….e cos’altro?

Io: il mio cuore…

Vidi che gli scese una lacrima…non l’avevo mai visto piangere, ma questa mia affermazione evidentemente lo prese alla sprovvista. Non credo si aspettasse una risposta del genere, di solito era lui a smaccare la gente, ma questa volta l’avevo fatto io. 

Io: tu…che piangi?

Harry: non sto piangendo, mi lacrima l’occhio. 

Io: ammettilo.

Harry: no. Non ammetto bugie. Ciao.

Io: hai cosi tanta fretta di andar via?

Harry: cosa dovrei fare? Mettermi a ballare? 

Io: no…magari…stare ancora un po qui. Non voglio trattenerti. Se vuoi andare via subito va via. 

Harry: posso stare ancora un po, se vuoi…

Io: eri tu che stavi scappando, non io… decidi tu

Lasciò il borsone a terra, mi abbracciò da dietro…

Harry: prima che io vada via dobbiamo parlare

Io: di cosa?

Harry: di noi…

Io: che vorresti dire di noi? Non esiste nessun noi.

Harry: quello che abbiamo avuto in questi giorni…

Io: era solo divertimento

Harry: non mi avresti baciato…

Io: ti ho baciato per farti capire che ti sono vicina. 

Harry: se fosse stato per dirmi quello mi avresti baciato sulla guancia.

Io: ho preferito baciarti sulle labbra…

Harry: anche io avrei fatto lo stesso

Io: non l’avresti fatto. Saresti uscito

Harry: non puoi saperlo…

Io: invece si. Ti conosco tu sei soltanto un viscido puttaniere aggressivo. 

Harry: non dire quelle parole, sai che non è vero…

Io: come posso non dirle se sono la verità? Il tuo comportamento verso di me e non solo anche verso le altre ragazze è sempre lo stesso.

Harry: ti ho detto che tu sei diversa

Io: si diversa per cosa scusa? Ogni volta aumenti il numero dei lividi, o delle scopate?

Harry: no!

Io: eh beh credo che io sia diversa per quello…

Harry: sei un’incosciente

Io: e tu un bastardo che mi ha sfruttata

Harry: non ti ho sfruttata

Io: e allora cos’hai fatto? Ti sei servito di me per i tuoi giochetti da strapazzo?

Harry: neanche

Io: a questo punto non trovo più spiegazioni.

Harry: io so il motivo

Io: l’importante è che lo sappia tu

Harry: si lo so infatti non te lo dirò mai

Io: non mi importa saperlo tanto per quanto mi riguarda dopo che te ne sarai andato sarai come scomparso per me anzi come mai esistito…

Harry: tu sei innamorata di me sarà difficile

Io: non sono innamorata di te, mi fai cosi talmente schifo che ti sputerei in faccia mille volte

Harry: non ne avresti il coraggio

Io: invece si. Proprio dritto in bocca.

Harry: mi farebbe solo piacere. Sarebbe come pomiciare con te…

Io: oddio ma tu pensi soltanto a quella roba?

Harry: pomiciare non è quella roba… 

Io: insomma…diciamo che è quasi quella roba

Harry: comunque si penso sempre a quella roba

Io: e non pensi di fare un po schifo?

Harry: no, ogni ragazzo pensa a quello

Io: Louis no…

Harry: cosa cazzo centra Louis adesso!

Io: niente ho detto un nome a cavolo.

Harry: ecco appunto non nominarlo neanche… lui non centra

Io: lo so che non centra.

Harry: allora non parlarne.

Io: ti dà fastidio?

Harry: no semplicemente non centra 

Io: ok

Rimanemmo in silenzio per parecchio tempo…stavamo sprecando quel poco tempo che avevamo a disposizione per stare insieme ancora… 

Io: stiamo sprecando del tempo prezioso.

Harry: se dobbiamo discutere è meglio cosi

Io: no non è meglio.

Harry: ma cazzo perché devi sempre controbattere 

Io: perché devo risponderti in qualche modo… tu mi attacchi…

Harry: non ti attacco, ma tu te le sogni le cose?

Io: se sapessi cosa sogno io…

Harry: eh…devi vedere io…

Io: si sa cosa sogni tu figurati

Harry: cosa scusa?

Io: i tuoi momenti erotici con le mille ragazze che ti sei fatto fino ad ora

Harry: beh non sarebbe poi cosi male sognarlo… 

Io: a quindi non è quello che sogni?

Harry: ebbene no.

Io: mi fa molto piacere almeno nei sogni il tuo cervello funziona

Harry: vorresti dire che sono uno stupido scusa?

Io: no un coglione è meglio.

Harry: oh smettila di chiamarmi coglione

Io: e tu smettila di chiamarmi oh, anzi vattene e non chiamarmi proprio.

Harry: si, giusto, hai ragione. Addio. Sii felice con quel bastardo di Louis.

Io: non ti permettere di offenderlo

Harry: l’ho già fatto ;) 

Uscì di casa e andò via con la sua auto nera. Non lo fermai né gli dissi quello che provavo per lui. D’improvviso scoppiai a piangere…dire molto forte è poco per definire la scena… Ero a terra con la schiena e la testa appoggiata al muro…intorno a me c’era il silenzio più totale. C’ero soltanto io seduta per terra, i miei singhiozzi, le mie lacrime, i miei lividi, il mio dolore e il mio cuore che in quel momento mi aveva fatto rendere conto di aver perso la persona di cui ero perdutamente innamorata: Harry.

 

 

6 Capitolo:

 

 

Passarono settimane, io non rispondevo più al telefono, parlavo soltanto con El che col passare del tempo si era resa conto del fatto che quello che amavo era Harry e non Louis. Voleva che lo chiamassi, ma non ne avevo il coraggio. Non volevo dichiararmi. Harry era un ragazzo molto particolare, non sapevo come comportarmi con lui, io non sapevo se lui fosse innamorato di me o se mi prendeva in giro. In tutti questi giorni non avevo saputo più niente né di lui né di Louis. Non mi importava più di nessuno, cosi una sera senza dire nulla ad El e neanche ad Edward uscii di casa vestita da prostituta…si potete dirmi ciò che volete ma in quel momento non capivo più nulla e si l’ho fatto. Andai di nuovo in uno di quei locali notturni… Avevo bisogno di svagarmi. Conoscevo alcune ragazze che “lavoravano” lì e quindi mi accodai a loro. Inizialmente tutto ciò mi divertiva. Ero consapevole del fatto che quel locale dovesse essere pieno di uomini che toccavano le ragazze con quelle mani luride da puttanieri, ma ormai io ero buona soltanto ad essere sfruttata quindi presi quella orrenda decisione. Arrivò il turno di esibirmi, avevo già fatto pratica di quella specie di balletti quindi non ero insicura. Dovevi soltanto fare qualche mossa, girare mantenendoti al palo e pian piano sfilarti tutto d’addosso. Non era poi cosi difficile. Iniziai l’esibizione, molti uomini mi fischiarono, altri mi guardavano con sguardo da pervertito in calore. Era una scena orribile, ve lo garantisco. In ogni caso continuai a fare ciò che avevo iniziato. Mentre ballavo mi si avvicinò un uomo pieno di tatuaggi, il suo alito puzzava di alcol, mi disse

X: ti va un bicchierino?

Io: sono in servizio non lo vedi?

X: e che mi importa? Bevi.

Io: dammi questo bicchiere

X: ci ho sputato dentro ti fa schifo?

Io: ma scherzi? Ci sono abituata.

Bevvi quella robaccia, era amarissima, ma faceva ancora più schifo perché ci aveva sputato dentro. 

X: beh ti piace?

Io: ma certamente, era delizioso. Ora devo continuare a ballare togliti davanti

Lo spinsi con i tacchi giù dal palco e ripresi a ballare. Lui mi guardò con cattiveria, si avvicinò di nuovo..

X: oltre alla mia saliva vuoi assaggiare altro?

Io: magari dopo.. ora devo finire qui levati

X: se vuoi, adesso altrimenti non più

Io: e va bene mi hai convinto

Scesi dal palchetto feci segno alla mia collega di salire e condussi l’uomo in una delle camere a luci rosse. Lo spinsi su una sedia mi sedetti sulle sue gambe iniziai a spogliarmi.

X: che onore ti spogli per me..

Io: credi che lo faccia per piacere?

X: anche…sei una puttana no? Allora lo fai anche per quello

Io: si hai ragione… tu come ce l’hai?

X: cosa?

Io: il cazzo no? Cosa potrebbe interessarmi?

X: oh sei anche curiosa

Io: ovvio. 

Gli sbottonai i pantaloni e con violenza iniziai a stringergli il cazzo. Lui mi fermò.

X: aspetta troia voglio vedere prima come ti spogli.

Iniziai a spogliarmi molto lentamente. Lui con voracità mi spinse sul letto e iniziò a baciarmi il collo. Cercavo di respingerlo ma era tutto inutile. Era molto forte come uomo e mi teneva ferma sul letto. Non sapevo cosa fare mi ero messa davvero in un bel guaio. Non volevo essere stuprata da uno cosi… volevo semplicemente divertirmi, ma non fare sesso. Ero spaventata. Iniziai ad urlare, ma la musica era troppo forte e temevo che fosse inutile. Quell’essere infame mi tappò la bocca con la mano dicendomi

X: se non vuoi che te la tappi con altro fa silenzio.

Incominciai a piangere in silenzio. Preferivo che mi tappasse la bocca con la sua mano che con altro… mi faceva meno schifo. Ero tutta stordita, mi aveva messo qualcosa nel bicchiere. C’ero cascata in pieno. Non vedevo più niente sentii solo una voce, una voce che conoscevo che diceva 

Y: lasciala stare! 

Poi non vidi ne sentii più nulla. La mattina dopo mi risvegliai a casa. Avevo ancora quelle robe orribili addosso. Mi faceva malissimo la testa. Ero imbambolata, provai ad alzarmi, ma non riuscivo a reggermi in piedi. Mi stesi di nuovo sul letto, chiusi gli occhi e iniziai a piangere. Sapevo di essere sola e non avevo neanche il coraggio di chiamare El e di confessarle cosa fosse successo e che l’avevo già fatto un’altra volta. Improvvisamente sentii premermi le labbra dolcemente…qualcuno mi aveva baciata…io non riuscivo a sentire niente, quella persona che mi aveva baciata mi disse anche qualcosa ma non riuscivo a capire. Ero stanca, debole. Riuscii a dire solo una frase…

Io: voglio…voglio Harry…portatelo qui, da me.

Subito dopo questa persona mi strinse forte a sé, avevo già avuto quegli abbracci… si, lo riconobbi, il suo profumo era inconfondibile. Era lui, Harry. Dissi soltanto

Io: sei…sei qui…

Non ce la feci a dire altro e mi riaddormentai tra le sue braccia. Mi risvegliai dopo qualche ora sicuramente, non feci caso al tempo. Era sera e lui era steso vicino a me, mi fissava e mi stava accarezzando i capelli. Lo guardai…

Harry: si sono qui…

Io: ho visto che sei qui

Harry: che cosa avevi intenzione di fare?

Io: quello che sono

Harry: cioè?

Io: una ragazza sfruttata e delusa: una puttana

Harry: tu non sei una puttana mettitelo in testa.

Io: invece si… Sono stata con Louis e l’ho tradito con te che però mi hai sfruttato soltanto per divertirti. 

Harry: io non ti ho sfruttata. 

Io: ah no? E cosa hai fatto?

Harry: niente non ho fatto niente. Perché volevi me?

Io: quando scusami?

Harry: prima…hai detto che volevi me…

Io: perché volevo che stessi qui.

Harry: perché?

Io: non ti dirò mai niente fin quando non sarai tu a dirlo

Harry: cosa?

Io: vedi nemmeno lo sai! Nemmeno… *riprendo a piangere* nemmeno lo sai

Harry: hey hey non piangere…ho capito tutto…

Io: non ne sono cosi sicura guarda 

Harry: non ne sei sicura? Allora se ti dicessi che tu mi ami?

Io: non sarebbe verosimile

Harry: e perché? Devo per forza essere io ad amarti?

Io: probabilmente…

Harry: in questo caso non è cosi

Io: quindi mi stai dicendo che non mi ami

Harry: esattamente.

Io: cosa sei tornato a fare indietro? Potevi andartene allora

Harry: so che hai bisogno di me e non posso lasciarti sola

Io: non ho bisogno di te, fatti da parte

Harry: ora che ti ho detto che non ti amo non hai più bisogno di me

Io: esattamente.

Harry: non copiarmi le risposte

Io: non mi ero neanche accorta che l’avessi detto tu prima

Harry: sisi ecco un’altra delle tue scuse banali

Io: una scusa banale è meglio di niente no?

Harry: che vuoi dire?

Io: che è meglio trattenerti per delle scuse banali da mocciose che farti andare via senza risultato

Harry: guarda che se intendi dire che mi mancavi ti stai sbagliando

Io: non intendevo questo ti stai mettendo in difficoltà da solo

Harry: tu intendevi questo…insomma se io non ti amo come potevi mancarmi?

Io: appunto tu mi ami, io ti mancavo ma tu non hai le palle per dirmelo, semplice

Harry: tutti tuoi film mentali

Io: okay okay allora anche il fatto che mi hai visto quasi nell’intento di fare sesso con quel viscido uomo e mi hai riportata a casa perché ovviamente eri geloso e protettivo nei miei confronti è un mio film mentale?

Harry: che significa…tu sei mia amica e quindi ho pensato di proteggerti…se non fossi stato lì tu adesso saresti stata stuprata da quell’uomo renditi conto di quello che dici

Io: me ne rendo conto benissimo…infatti ti ringrazio per avermi portata via di là…

Harry: non tornarci più…non ci sarò una terza volta…

Io: vorresti dire una seconda…la prima volta non hai fatto nulla…mi hai solo osservata

Harry: shh smettila…non voglio più parlarne…

Io: perché ti fa male?

Harry: no…non mi fa male parlarne…è solo che ricordarlo è leggermente orribile

Io: non ero poi cosi male…me l’hai detto tu

Harry: che centri tu…parlavo della scena in generale…che tu sei meravigliosa lo so…

Io: mi fai arrossire…smettila

Harry: non smetto di dire la verità te lo dico sempre *mi accarezzò il viso*

Io: come posso essere meravigliosa? Non sono degna di queste parole…

Harry: non dire cosi. Non te l’avrei detto se non fosse vero…

Io: tu sei cambiato

Harry: non cambiare argomento

Io: non sto cambiando argomento, tu sei cambiato davvero…

Harry: in che senso? Che vuoi dire?

Io: voglio dire che sei più…dolce con me…prima eri molto aggressivo

Harry: non sono cambiato fidati e se il fatto che in certi momenti io sia aggressivo ti spaventa allora devi soltanto dirmelo 

Io: no…no tu non mi spaventi affatto…non pensarla nemmeno una cosa simile

Harry: come fai?

Io: a fare cosa?

Harry: a non temermi…

Io: ce la faccio…forse ho un po di coraggio in più rispetto alle altre

Harry: ecco cosa mi piace di te

Io: mi fa piacere

Harry: io volevo…coccolarti un po

Io: no Harry…no…non mi sembra il caso

Harry: ti prego solo un po

Io: no…non iniziare per favore…ho già troppi lividi sul corpo no…

Harry: li…lividi sul…sul corpo? *all’improvviso vidi che gli si sbiancò il viso*

Io: si…hey ma ti senti bene?

Harry: s…si…ma ora devo…devo andare

Io: Non andar via di nuovo…

Harry: io non sono degno di te…sono un mostro

Io: ma che dici…

Harry: non mi rendo mai conto di quello che faccio

Io: sta calmo adesso…non è successo niente

Harry: ah…i lividi sul tuo corpo fatti da me sarebbero niente?

Io: perché ti agiti cosi tanto? Io…sto bene

Harry: tu non stai bene te lo leggo negli occhi… per stare bene cosa ti manca? 

Io: io sto bene

Harry: dimmi cosa ti manca

Io: tu Harry…tu…tu solo ed esclusivamente tu

Harry: io?

Io: si…ora che sei con me sto bene… dei lividi sul corpo poco mi importa…quello che mi interessa sei tu

Harry: ebbene io sono qui…con te

Io: ecco ora avvicinati, vieni qui

Harry: dimmi

Io: ancora più vicino…

Harry: cosi?

Io: si…ora io ti bacerò e dopo il bacio dimmi cosa provi per me…fammelo capire…se mi allontani ed esci dalla stanza non mi ami, se invece continui a baciarmi…mi ami

Harry: stronza…

Non lo feci finire di parlare gli diedi un bacio, stavo per allontanarmi quando prese il mio viso tra le sue mani e disse…

Harry: io ti amo…da impazzire

Continuò a baciarmi per parecchio tempo senza sosta…non mi stava mettendo le mani addosso…eravamo stesi lui era sopra di me e mi stava soltanto baciando…era un momento magico…volevo che non finisse mai…mi aveva detto che mi amava finalmente…non eravamo una coppia, credo, ma comunque avevamo capito che tra noi c’era amore e non soltanto gioco… io ero felice…il cuore mi batteva fortissimo…i suoi sentimenti non li conoscevo ma ero certa di una cosa: mi amava.

 

7 Capitolo:

 

 

Il bacio durò a lungo man mano che passava il tempo diventava sempre più intenso. E lui continuava a non toccarmi…sentivo che si stava eccitando parecchio ma stava riuscendo a trattenersi. Tutto a un tratto si fermò.

Io: che succede?

Harry: niente volevo guardarti…

Io: guardarmi? E perché?

Harry: sei bellissima…

Io: bellissima? No

Harry: invece si sei una ragazza meravigliosa…io..

Io: tu? Tu cosa? Parla non avere paura di dirmi quello che pensi

Harry: io…mi sono innamorato di te…

Mi si illuminò lo sguardo, il cuore mi salii in gola ero felicissima… anch’io lo amavo ma non gliel’avevo ancora detto. Lui aveva ceduto subito per primo ed ero contenta che l’avesse fatto. Lo abbracciai forte, gli diedi un bacio sulla guancia.

Harry: non…non dici niente?

Io: cosa dovrei dirti? Sono superstrafelice 

Harry: tu sei innamorata di me?

A quella domanda rimasi impietrita…non mi aspettavo che me lo domandasse…avevo capito che l’unica cosa da fare sarebbe stata quella di rispondergli che anch’io lo amavo più di me stessa. In quel momento però mi passavano per la testa mille pensieri tutti l’uno dopo l’altro. Mi avrebbe tradita? Mi avrebbe amata davvero? Mi avrebbe lasciata di lì a poco? Mi avrebbe fatto sognare? Mi avrebbe fatta soffrire? Mi avrebbe fatta sorridere? Mi avrebbe abbandonata alla prima difficoltà? Mi avrebbe sostenuta e mi sarebbe rimasto accanto in ogni momento? Non sapevo rispondere a tutte queste domande. Feci quello che mi sembrò più opportuno: dirgli la verità.

Io: si…ti amo più di me stessa…sono innamorata di te Harry Styles…

A quelle parole seguì di nuovo un lungo bacio, vidi che gli cadde una lacrima che andò a finire sul mio viso, io lo fermai, presi col dito la lacrima dal mio viso e la feci scivolare sulle mie labbra che poi leccai.

Harry: che…che fai?

Io: quando ero piccola e piangevo prendevo col mio ditino le lacrime e le mettevo sulle labbra perché volevo assaggiarle…ora ho fatto la stessa cosa, con la differenza che la lacrima era tua.

Harry: ahahah che tenera…e ti è piaciuta?

Io: tantissimo…soprattutto perché è scesa in un momento che sognavo da quest’estate

Harry: ti amo, ti amo, TI AMO.

Io: si, si, SI. Anch’io. 

Mi commossi anch’io, ero felicissima, stavo sognando. Era un momento meraviglioso, pieno di emozioni che si susseguivano. Volevo gridare al mondo intero che lo amavo. Era tutto mio o almeno cosi speravo che fosse…

Harry: non piangere piccolina

Io: non sto piangendo…è che…oddio…sono felice…io 

Harry: anch’io sono felice…ora capisci perché ero preoccupato per i lividi?

Io: si ora si ma tranquillo non mi fanno male…

Harry: non mentirmi, lo so che ti fanno male…se provo a toccarti qui

Mi toccò il fianco destro, sussultai

Io: aia aia Harry no…

Harry: hai visto che ti fanno male?

Io: non volevo dirtelo…è una cosa mia…

Harry: amore non è una cosa tua…se ti fa male a causa mia il cretino sono io e non me lo perdonerò mai

Io: no…no…non dire queste parole ti prego…nonostante tu mi abbia fatto i lividi quei momenti che abbiamo passato sono stati fantastici, in questi giorni non pensavo ad altro. 

Harry: io…sognavo quei momenti ogni notte…spesso non riuscivo a dormire…

Io: ora stiamo insieme, okay? Niente e nessuno ci separerà…

Harry: non è cosi semplice come credi

Io: perché? Che succede? Anche tu avevi un’altra?

Harry: perché tu hai un altro? Io no…

Io: eh beh, Louis…

Harry: ah già…uffa che nervoso…

Io: amore non agitarti e dimmi cosa non è semplice come credo

Harry: allora innanzi tutto questo fatto di Louis…io non riuscirò a guardarlo negli occhi quando tornerò…mi chiederà sicuramente dove sono stato per tutto questo tempo e non sarà facile dirgli la verità…poi io vado a scuola a Manchester…tu vai qui a Londra, vederci sarà difficilissimo e io separato da te non ci sto, ora non più.

Io: amore amore ascolta per favore. Con Louis devo parlarci io, perché io ho il dovere di parlargli. Ero io la sua ragazza non tu…primo punto, secondo punto dopo aver sistemato la faccenda di Louis tu verrai qui con me.

Harry: con…te? Come faccio?

Io: amore sei maggiorenne, puoi fare ciò che vuoi e poi i tuoi genitori non lo sapranno, sono a Holmes Chapel… 

Harry: amore credo che sia molto complicato…

Io: se non ci provi non puoi dirlo…

Harry: hai ragione…ma come faccio a trasferirmi qui? Cioè alla scuola cosa dico?

Io: devi far firmare le carte del trasferimento a Londra… Il college è lo stesso, c’è la sede centrale qui a Londra e poi ci sono le altre tra cui quella di Manchester.

Harry: aspetta aspetta allora io torno a Manchester

Io: esatto

Harry: poi vado dalla preside e dico che devo trasferirmi a Londra

Io: si..

Harry: sempre nello stesso istituto e lei mi dà le carte

Io: perfetto

Harry: dopo di che firmo, prendo la mia roba e me ne vengo a Londra.

Io: si si si e si.

Harry: ahahahahahah amore ma è una follia

Io: si esattamente una follia d’amore per me…ti preeeeegooo

Harry: si…una follia d’amore, per te farei qualunque cosa, perfetto. Però torno stasera a Manchester.

Io: stasera? Come stasera?

Harry: si amore, prima vado prima torno…

Io: ma…ma non voglio che tu mi lasci

Harry: amore non ti lascio…tanto tra domani sera e dopodomani mattina starò già qui vedrai..

Io: promettimi che tornerai

Harry: lo prometto sull’amore immenso che provo per te

Io: ti aspetto qui…

Harry: torno tra qualche ora principessa…

Io: ti amo

Harry: ti amo 

Io: hey…

Harry: dimmi

Io: hai dimenticato qualcosa

Harry: si…lo so…ma se lo faccio non mi stacco più

Io: uno…piccolino…

Harry: piccolino.

Io: si piccolo piccolo

Mi diede un bacio delicato sulle labbra. 

Harry: ora vado…ciao amore

Io: ciao vita mia…

Harry uscì dalla stanza senza rivolgermi lo sguardo…avevo capito che se l’avesse fatto non sarebbe più andato via…avevo bisogno di lui ed ero convinta che sarebbe tornato…appena sentii chiudere la porta mi affacciai alla finestra, vidi che mi sorrise io gli mandai un bacio e gli feci segno con la mano per salutarlo, lui fece lo stesso poi salì in macchina e partì. Già mi mancava…non volli chiamarlo subito temevo di scocciarlo…non volevo essere appiccicosa…presi il cellulare e chiamai El…

El: ah eccoti sei viva ancora..

Io: scusami ciccia ho avuto una giornata particolare

El: cioè???? Spara

Io: mi sono fidanzata con Harry che ora è andato a Manchester per trasferirsi a scuola qui cosi stiamo insieme…

El: no vabbè non ci posso credere…scusami ma ti rendi conto di quello che succederà? E Louis? E i famosi lividi sul corpo che ti fanno male?

Io: che mi importa dei lividi… nulla basta che ho Harry con me…con Louis ci parlerò…

El: senti ma Louis com’è?

Io: non mi dire che vuoi metterti con lui…

El: ma chi lo conosce! No…è solo per sapere…Harry l’ho visto ed è bellissimo…insieme siete stupendi…

Io: vieni a casa tanto sono sola…

El: Edward mi ha portato dal parrucchiere ho quasi finito, appena esco vengo immediatamente da te…non voglio che tu stia sola e poi dobbiamo parlare tanto tanto…se ti azzardi a scompigliarmi i capelli come fai sempre ti faccio fuori stasera

Io: ma dai El smettila lo sai che scherzo sempre ahahahahah

El: si si ridi, intanto i capelli sono i miei…

Io: dai sbrigati vieni che mi manchi

El: oww manchi anche a me…ma non mi intenerisci

Io: come sei però…

El: sto scherzando porcellina

Io: porcellina?

El: carotina, patatina col naso piccolino

Io: tu stai dando i numeri ahahah

El: si 15, 24, 35, 46, 57…

Io: ooooooooooohiiiii riprenditiii

El: I’m fine thank you

Io: El ma stai parlando con me?

El: no ciccia scusami una signora mi ha chiesto come sto e io le ho detto che sto bene

Io: ah ecco ahahahah no perché altrimenti avrei dovuto preoccuparmi seriamente

El: mi fai sentire vecchia cosi…

Io: ahahahah perché?

El: mi fai passare per una che non capisce più niente mentre invece non è cosi volevo essere solo simpatica

Io: ahahahahahahahahah ti voglio bene lo sai

El: anch’io…apri che sto arrivando cinque minuti e sono lì…bye

Io: bye…

Chiusi la chiamata scesi di corsa ad aprire la porta. La vidi scendere dall’auto le corsi incontro anche se avevo soltanto una maglia addosso. 

El: hey ahahahah mi hai fatto spaventare! Come ti viene di uscire cosi con questo vento che c’è oggi? Potresti prenderti un raffreddore.

Io: ahahahah no tranquilla…non vedevo l’ora di rivederti…

El: che cucciola che sei anche io…dai ora entriamo che fa freddo…

Io: si…ah ciao Edward!

Edward: ciao Terry ahahah meno male che ti ricordi di me qualche volta

Io: eh Edward l’amore fa brutti scherzi…

Edward: ahahahah queste ragazze…ciao buona serata! A domani!

Io: ciaooooo

El: ciaooooo

Edward andò via, noi due rientrammo in casa…

Io: bei capelli

El: si sono bellissimi e non devi toccarli

Io: ma davvero? Che peccato io invece te li tocco

Iniziai a scompigliarglieli tutti, lei gridava ahahah mi faceva crepare di risate quella ragazza.

El: LASCIA I CAPELLIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!

Io: nemmeno per sogno ahahahahahah

El: ti odio

Io: lo so anche io ti odio

Mi squillò il telefono, mi catapultai di sopra gridando

Io: Harry, Harry è Harry! Oddio! Dove cazzo sta il telefono???????????

El: vedi sul lettooooooooo

Io: ah eccolo!

Risposi appena in tempo. 

Io: pronto amore mio?

Harry: piccola mi hai fatto agitare, come mai tutto questo tempo per rispondere?

Io: amore ero giù con El e avevo il telefono sopra non riuscivo a trovarlo insomma un casino, ma dimmi sei arrivato?

Harry: non ancora amore, ti ho chiamata per sentirti

Io: che tenero…non vedevo l’ora che lo facessi

Harry: amore ti piace il blu?

Io: si è il mio colore preferito…

Harry: perfetto amore allora domani mattina sarò da te con una cosa blu

Io: perché sei cosi misterioso?

Harry: shh è una sorpresa

Io: va bene…

Harry: se non ti va non te la faccio

Io: io amo le sorprese qualunque essa sia sarò felice di riceverla

Harry: perfetto allora ci sentiamo più tardi amore

Io: si amore 

Chiusi la chiamata e scesi da El.

El: che ti ha detto?

Io: che quando tornerà mi farà una sorpresa

El: ow che tenero

Io: sisi è l’amore mio bellissimo

El: senti parliamo di cosa più serie: Louis com’è?

Io: vedi questa foto *le feci vedere una foto di Louis*

El: cazzo quanto è bello

Io: ahahahah ha la tua stessa età bella

El: io me lo sco…

Io: EL! MA CHE DICI? AHAHAHAHAH

El: eh vabbè quando ci vuole ci vuole

Io: eh lo so però un po di contegno

El: ehm sorry ahahahah senti ma posso conoscerlo questo ragazzo?

Io: certamente solo che dovrei farlo venire qui perché a Manchester non ci torno più

El: certo…nemmeno io vado fino lì..

Io: giuro che ti faccio fidanzare con Tomlinson…

El: Tom…chi??

Io: Tomlinson ahahah è il suo cognome ciccia

El: ah ecco…ahahah mi sembrava strano… Louis Tomlinson…mmm interessante

Io: hey bella io sono ancora fidanzata con lui

El: si fidanzata…ma se quel poveretto non lo pensi proprio…

Io: si infatti…però mi dispiace da morire davvero…

El: Hey hey hey

Io: cosa c’è?

El: ho un’idea fantastica!

Io: in che senso? Cioè che idea?

El: dunque dunque se tu fai venire Louis con Harry a Londra, dici ad Harry di portarlo in un locale…poi noi andiamo nello stesso locale. Io mi avvicino a lui e inizio a conoscerlo cosi nel frattempo Harry può stare con te. Che ne dici? Poi fino alla fine lo farò innamorare di me e anche io mi innamorerò di lui e…non succederanno casini…nessuna lite!

Io: tu sei una genia pazzesca. Dammi il cinque sorella!

El: ahahahahah hai visto? Io ho più cervello di voi due messi insieme!

Io: beh ora non ti vantare però

El: Louis sta bonooooo

Io: oddio ahahahahah ma se neanche lo conosci

El: è come se lo conoscessi…è stupendo, mandami quella foto per e-mail devo metterla come sfondo sul pc

Io: pazza you’re crazy

El: lo soooo, sono impazzita da quando mi hai fatto vedere quella foto

Io: ecco ora sarebbe colpa mia

El: ma no che colpa e colpa! Se l’ho visto è solo grazie a te

Io: ah l’amore…

El: ma che amore, lui neanche mi conosce, non sa nemmeno della mia esistenza, secondo te è amore?

Io: non ancora, ma lo sarà…tu sei bellissima, lui anche, tu sei molto dolce, lui anche cioè wow che bella coppia sareste, già vi immagino…

El: si…ora mi prendi in giro…non farmi illudere di una cosa che non ci sarà mai

Io: guarda che non voglio prenderti in giro, ti sto dicendo la verità… questo concetto tu non lo comprendi mai

El: non è questione di comprendere o non comprendere, è questione che lui non mi vorrà mai

Io: ma la smetti? Hai tutte le qualità per farti piacere, se lui poi non ti vorrà, corna facendo, sarà lui il cretino senza cervello che non ti merita…

El: dici davvero?

Io: ma certamente e poi tu sei bellissima, non devi farti abbattere dagli stupidi senza cervello almeno quelli li chiamo cosi ahahah

El: sei un’amica…davvero non so come ringraziarti…

Io: hey tranquilla lo faccio soltanto perché ti voglio un bene immenso

El: sei speciale *mi abbracciò*

Non soltanto i momenti di intimità con Harry mi piacevano, ma anche quelli con la mia migliore amica… Lei mi faceva sentire bene, sapevo che anche se era più grande di me non mi avrebbe mai abbandonata… Era l’unica che riusciva a capirmi…in classe mi sentivo molto sola e quando avevo qualche difficoltà andavo nella sua classe per riferirgliela e lei era sempre lì ad aspettare che arrivassi per raccontarle la mia giornata… abitava accanto a me e ogni mattina mi portava il krapfen con la crema o con la nutella, sapeva che lo adoravo…mentre andavamo a scuola lo mangiavamo insieme e ogni giorno io aspettavo che uscisse perché essendo più grande di me aveva orari diversi. Andavamo a pranzo insieme e lei spesso mi aiutava a studiare…anche se in classe non mi ero ambientata bene c’era sempre lei che mi sosteneva e non ci davo tanto peso, in più le ore passavano in fretta perché le materie che studiavo mi piacevano un sacco. Il pomeriggio appena finito di studiare facevamo altre cose…quello che ci andava…la sera uscivamo in centro e poi spesso dormivamo insieme una volta a casa sua e una a casa mia…era una ragazza meravigliosa. Le volevo davvero tanto bene.

Io: anche tu sei speciale davvero…senza di te non sarei mai uscita da questa situazione

El: dai cosi mi fai commuovere

Io: non commuoverti ahahah questo è il minimo…i miei discorsi sono sempre strappalacrime…  

El: facciamo una cosa siccome non voglio piangere, ma ridere, ora andiamo di sopra ci facciamo belle usciamo stasera tanto domani è sabato non c’è scuola 

Io: perfetto ci sto andiamo dai corri

Salimmo di corsa in camera.


8 Capitolo:

 

Chiamai Harry e gli dissi tutto quello che avevo deciso di fare insieme ad El… Lui fu d’accordo e sarebbe arrivato la mattina dopo insieme a Louis. Si sarebbe fermato da El… Speravo tanto che si fidanzassero, ma Louis non doveva vedermi. Harry gli aveva detto che dovevano fermarsi a casa di una sua amica di Londra ovvero El… Poi la notte lui sarebbe venuto a stare a casa mia e Louis sarebbe rimasto con El. Era un piano perfetto e sapevo che sarebbe riuscito alla perfezione, El era bellissima e Louis si sarebbe certamente innamorato di lei. Però sentivo anche che qualcosa sarebbe andato storto…non volevo tirare i piedi, ma lo temevo cioè mi sentivo che non sarebbe stato tutto cosi semplice come sembrava. Quella sera io ed El andammo al locale di fronte a casa mia, non ci andava di allontanarci troppo da casa, o di fare tardi. Mentre stavamo mangiando mi arrivò un sms lo lessi era Harry diceva:” Amore mio siamo arrivati, siamo fuori da casa di Eleanor, per favore falla uscire cosi si prende Louis…mi sta facendo un sacco di domande non ce la faccio più e poi voglio vederti…ti amo”. Mi alzai di scatto dalla sedia…

Io: El, El sbrigati!

El: cosa c’è? Hey calmati su

Io: sono arrivati! Sono fuori da casa tua! Sbrigati devi andare lì!

El: oddio oddio Terry dimmi come sto? Sto bene? I capelli? Il trucco? 

Io: sei perfetta non ti manca niente, sii meno vanitosa soltanto questo

El: perfetto andiamo

Io: no, che andiamo! Io non posso farmi vedere da Louis…

El: ah quindi dovrei andare da sola?

Io: e certamente dai su sbrigati digli che stavi cenando e che non sapevi che doveva arrivare stasera.

El: va bene va bene…augurami buona fortuna ci sentiamo per sms abbracciami

La abbracciai, uscì di corsa e io pensai bene di rispondere a Harry:” Piccolo sono al locale di fronte a casa quello da dove è uscita El adesso, raggiungimi lì”. Dopo di che continuai a mangiare…non vedevo l’ora di vederlo ero cosi in ansia…pensare che tra pochi secondi sarebbe entrato il mio cucciolo da quella porta mi rendeva cosi felice…ero fuori di me…il cuore mi batteva forte. Dopo pochissimo tempo lo vidi entrare correndo, lo raggiunsi sulla porta, gli andai incontro, lo abbracciai.

Io: amore mio

Harry: sono tornato hai visto?

Io: si e non avevo dubbi che l’avresti fatto

Harry: hai già mangiato?

Io: non proprio, stavo finendo vieni…

Ci sedemmo al tavolo. Ripresi a mangiare, lui ordinò un’altra cosa strana, poi mi prese la mano 

Harry: allora amore ti sono mancato?

Io: non ne parliamo guarda…

Harry: tu a me tantissimo *mi strinse la mano*

Io: allora amore le carte sono a posto? 

Harry: si piccola tutto a posto…anche Louis si è trasferito qui…

Io: coooosa??

Harry: amore…ho detto qualcosa che non va?

Io: Louis qui? Ma, dico, hai bevuto?

Harry: no amore semplicemente non volevo lasciarlo solo

Io: oddio amore ma sai cosa significa questo? Che fino a quando lui continuerà ad amare me noi due non potremo mai farci vedere, anzi nemmeno io!

Harry: amore Louis e Eleanor vanno in classe insieme si affezioneranno presto, noi stiamo da un’altra parte, lui neanche ti vedrà

Io: Tu sei fuori di testa! Io non vado a scuola…no no per favore…

Harry: amore prima o poi dovrai vederlo…

Io: si ma quando si sarà innamorato di El

Harry: hai paura?

Io: si…

Harry: di cosa?

Io: che possa baciarmi, possa chiedermi se lo amo ancora…non lo so…io non voglio mentirgli

Harry: lo so amore ma non accadrà…

Io: andiamo a casa non voglio vedere nessuno

Harry: amore non fare cosi

Io: invece faccio cosi. E tu starai con me.

Harry: eh va bene piccola andiamo via

Uscimmo dal locale. Ero sconvolta non riuscivo a credere che avesse detto a Louis di venire a studiare qui nonostante tutto quello che fosse successo… non feci la parte dell’incazzata potevo sembrare noiosa, preferii limitarmi a dire che volevo restare sola con lui. Devo dire che la cosa funzionò, rimanemmo soli io e lui a coccolarci tranquillamente. Nel frattempo El stava registrando tutte le conversazioni tra lei e Louis che poi mi avrebbe mandato. 

Louis: tu sei Eleanor?

El: si sono io

Louis: sei una bellissima ragazza complimenti

El: oh ehm grazie mille

Louis: tu conosci Terry?

El: Terry? No e chi sarebbe scusa?

Louis: la mia ragazza 

El: ah ecco potevo immaginarlo… no non la conosco

Louis: la sto cercando dappertutto sono molto preoccupato per lei…non mi risponde più al telefono l’ultima volta mi ha detto che veniva a studiare qui e poi non l’ho più sentita…non so dove vive…mi manca da morire

El: stai tranquillo forse sarà molto impegnata…qui si studia parecchio, sicuramente ti chiamerà

Louis: lo spero… la amo tanto e non voglio perderla…la lontananza da lei mi fa stare male

El: beh guarda il lato positivo ora sei più vicino a lei, insomma sei a Londra…potresti anche incontrarla…

Louis: sarebbe meraviglioso…

El: hai sonno?

Louis: no perché?

El: per sapere…qui ho soltanto una camera quindi o dormi sul divano o dormi …con me

Louis: ti dà fastidio se dormo con te?

El: no assolutamente no…

Louis: grazie El…

El: domani mattina non ho scuola…tu hai da fare?

Louis: non so cosa farà Harry, per ora nulla

El: perfetto allora domani ti rapisco

Louis: ahahah perché?

El: perché devo andare a fare shopping…dopodomani ho un compleanno devo mettere un vestito abbastanza elegante e corto…ho bisogno del parere di un maschio…

Louis: capisco capisco…eh va bene vorrà dire che dirò a Harry che ho da fare

El: grazie davvero grazie *lo abbracciò*

Louis: figurati ahahah siamo affettuose oggi 

El: ahah non solo oggi, io lo sono sempre 

Louis: mi piacciono le ragazze cosi

El: anche Terry era cosi vero?

Louis: si…lei era anche più di cosi…lei è la mia vita

Faccio presente che nel frattempo io e Harry stavamo ascoltando la conversazione.

El: la tua vita?

Louis: si, la mia vita 

El: capito…io vado di sopra tu sistemati

Louis: hey hey, cos’hai?

El: nulla…

Louis: guardami e dimmi che cos’hai

El: no Louis non ho niente…

Louis: non mentirmi te lo leggo negli occhi che non stai bene, improvvisamente hai messo il muso

El: è che anch’io mi sono innamorata…

Louis: tu….? E di chi?

El: di un ragazzo che poche ore fa neanche mi conosceva…

Louis: ah…si?

El: si…è esattamente come ti dico…

Louis: ma sai se lui ti ama?

El: si…e non ama me…

Louis: oddio mi dispiace tantissimo, una ragazza bella come te non la apprezza? Che coglione…

El: se sapessi il suo nome ti rimangeresti quello che hai appena detto

Louis: prima o poi vedrai che si innamorerà di te

El: lo spero con tutta me stessa…vorrei solo un bacio da lui

Louis: lo so…non immagini io quanto vorrei baciare lei in questo momento

El: basta Louis! 

Louis: El ma che succede? Cosa ho fatto?

El: Niente! Tu dormi sul divano!

Louis: ma perché?

El: ho bisogno di stare sola

Louis: va bene…se hai bisogno di me sono di sopra

El: pensa a Terry tu…e lasciami in pace

Louis: tu sei gelosa

El: no!

Louis: tu sei gelosa…e vuoi me

El: non è come credi è solo che mi dà fastidio che parli di lei, basta. 

Louis: okay okay scusa non dico più nulla

El: ecco allora appena ti chiamo vieni sopra a dormire

Louis: va bene e scusa ancora

El: figurati tranquillo 

Nel frattempo io e Harry abbiamo chiuso la chiamata con El che mi aveva fatto sentire tutto.

Harry: cioè quindi fammi capire: El vuole Louis che però ama ancora te e Louis non sa però che noi due stiamo insieme

Io: esattamente…

Harry: oddio che casino…possiamo solo sperare che Louis si innamori di El…

Io: infatti sarebbe l’unica soluzione altrimenti dobbiamo far scoppiare il casino

Harry: che vuoi dire?

Io: che dobbiamo dire a Louis tutto

Harry: no…non ce la farei

Io: neanche io ma se questo non funzionerà ti avviso dobbiamo dirglielo insieme

Harry: si amore…lo faremo insieme

Io: amore mio mi dispiace per El

Harry: perché?

Io: perché Louis la sta stressando con me, temo che finirà per odiarmi

Harry: *mi abbracciò* amore non dire cosi non lo farà mai, lo sa che tu ami me e che quindi vuoi che loro due si mettano insieme, tu non centri niente.

Io: tu dici amore? Ho cosi paura di perderla

Harry: non la perderai te lo prometto 

Io: come fai ad esserne cosi sicuro?

Harry: lo sono perché lei ti vuole davvero tanto bene, non avrebbe fatto quello che sta facendo se non te ne volesse

Io: si lo so, ma io voglio che anche lei sia felice.

Harry: e lo sarà…sono sicuro che Louis si innamorerà presto di lei…

Io: amore ora le mando un sms e poi dormiamo…ho tanto sonno

Harry: perfetto vado di sopra a dopo *mi baciò e salì in camera*

Io scrissi il messaggio ad El: Ciao cucciola, io ho tanta paura che tu non mi voglia più bene per il fatto che Louis ti stressa parlandoti solo ed esclusivamente di me. Ti prego se non te la senti più dimmelo io parlerò con Louis gli dirò che amo Harry e tu potrai essere subito felice con lui…Io voglio che tu sia felice come lo sono io e se questo ti rende triste o gelosa non va bene…Poi ho paura di perderti…Sei l’unica persona di fiducia che mi rimane oltre a Harry…Sai che di te mi fido ciecamente, non lasciarmi ti prego. Ti assicuro che io amo Harry più di me stessa e che Louis ora lo considero soltanto un amico ormai…non essere gelosa. Ti voglio un bene immenso. Un bacio, buona notte. Terry.

Subito dopo mi arrivò la sua risposta: Cucciola non preoccuparti assolutamente…So la situazione e in quel momento stavo recitando per fargli capire che in qualche modo provo qualcosa per lui…non ti lascerò cosi facilmente stanne certa e io so che ami Harry. Questo piano funzionerà alla perfezione, nessuno dovrà soffrire. Ti voglio tanto bene anch’io ciccia. Buona notte, sei mia. Tua, El.

Ero felicissima di quel messaggio salii di corsa da Harry e glielo feci leggere. 

Harry: hai visto? Cosa ti avevo detto io?

Io: amore mio hai sempre ragione

Harry: si si io ho sempre e dico sempre ragione

Io: che vorresti dire?

Harry: che ho ragione anche quando dico che sei bellissima

Io: no in quel caso non hai ragione

Harry: Hey che fai ti rimangi la parola?

Io: no perché?

Harry: prima hai detto che ho sempre ragione

Io: uffa hai vinto

Harry: ahahahahahahah vieni qui pagliaccia

Io: hey non sono pagliaccia sono innamorata e da ieri non capisco più nulla

Harry: owww anch’io sai? E’ la prima meraviglia del mondo

Io: la prima meraviglia del mondo? Credo che sia esagerato eh…

Harry: no non lo è…la porterei fino in capo al mondo pur di vederla sorridere e di renderla felice. 

Io: davvero? *-*

Harry: si…se potessi la porterei in paradiso

Io: la porti già in paradiso baciandola

Harry: allora la porto in paradiso *iniziò a baciarmi a lungo, mi stese sul letto e cosi coccolandoci a lungo ci addormentammo*

Anche quel giorno era passato, nulla era andato storto anzi tutt’altro ero felicissima di avere accanto a me il ragazzo della mia vita, la mia migliore amica si era innamorata del mio ex ragazzo e tutto era perfetto. Speravo di essere felice anche nei giorni a venire…avevo paura che potesse succedere qualcosa si lo so sono troppo ansiosa dovrei smetterla, ma è più forte di me. In ogni caso devo essere ottimista molto ottimista: everything will be fine.

 

9 Capitolo:

 

La mattina dopo mi svegliai molto tardi…ero stanchissima, avevo messo la sveglia alle nove, ma non avevo avuto voglia di alzarmi. Inoltre stavo facendo un sogno bellissimo… eravamo io e Harry sulla spiaggia e stavamo parlando, lui stava seduto sulla sabbia e io stavo stesa e avevo la testa appoggiata sulle sue gambe. Era tutto cosi romantico…i nostri discorsi lo erano, tutto perfetto. Il profumo dei cornetti al cioccolato mi fece svegliare… Aprii gli occhi e vidi che accanto a me nel letto c’era un vassoio con due cornetti, un succo di frutta, una mela e una rosa…aspettate c’era anche un biglietto. Lo lessi immediatamente avevo capito che era stato Harry a scrivermelo:” Buon giorno principessa, ti ho preparato la colazione, mancava il latte in frigo e sono andato a comprarlo…aspettami ti amo. Il tuo Harry”. Oddio quanto lo amavo. Appena sarebbe tornato l’avrei riempito di baci. Iniziai a mangiare i cornetti e a bere il succo, scrissi il messaggio del buon giorno a El e ne mandai uno anche a Harry per avvisarlo del fatto che mi ero svegliata. Accesi la tv, ma non c’era niente di interessante quindi misi su MTV…bella idea ascoltare la musica di mattina, ti dà la forza di alzarti dal letto ahahahahah…iniziai a cantare mentre mangiavo, sembravo una pazza e speravo che Harry non mi vedesse conciata in questo modo. Ma come non detto arrivò proprio mentre stavo cantando, spensi velocemente la tv e ripresi a mangiare normalmente. Harry salii in camera.

Harry: ahahah amore ma che stavi facendo?

Io: Io? Nulla perché?

Harry: ti ho sentita cantare 

Io: ah si ahahahah ogni mattina ho quest’abitudine vabbè canticchiavo qualcosa

Harry: buon giorno piccola mia *mi baciò*

Io: ciao cucciolo…mi mancavi sai?

Harry: ora sono qui con te

Io: finalmente…tieni qui c’è il tuo cornetto

Harry: adesso non ho fame di cornetto

Io: e cosa vuoi mangiare? Devi fare colazione davvero 

Harry: sta parlando quella che la fa tutti i giorni…

Io: vabbè ma io ci sono abituata dalle scuole elementari…allora cosa vuoi mangiare? Ti preparo ciò che vuoi

Harry: voglio mangiare…te

Io: me?! Vuoi mangiarmi? E dopo che l’avrai fatto non ti dispiacerà di non avermi più?

Harry: io intendevo dire di baci…

Io: ah…beh se è per quello allora neanch’io voglio più il cornetto

Lo tirai a me e come sempre iniziammo a baciarci e non la smettemmo più…massi voi direte: che noia state sempre a baciarvi…purtroppo nessuno potrà mai sapere cosa proviamo io e lui quando ci baciamo…è un sentimento cosi forte il nostro che ci è difficile staccarci…io sarei stata tutto il tempo a baciarlo, non mi accorgevo del tempo che passava ed ero felice quando prendeva l’iniziativa di coccolarmi, non aspettavo altro… Questa mattina El doveva portare Louis in giro per Londra e quindi io e Harry eravamo liberi. Chissà cosa avrebbero fatto lei e Louis erano cosi cucciolosi insieme e non vedevo l’ora che El mi dicesse che erano insieme. Per El  e Louis il risveglio fu differente…fu El a svegliare Louis e per lei fu davvero una bellissima situazione…mi scriveva che Louis era bellissimo quando dormiva, che l’aveva osservato per tutta la notte e che si innamorava sempre di più ogni secondo che passava…era tenerissima. Verso le otto la mattina El si svegliò e vide che Louis era accanto a lei e dormiva ancora. Le teneva la mano e già per lei questo era un segno particolare. Gliela strinse delicatamente per evitare di farlo svegliare. In realtà lui era già sveglio e appena si sentì stringere la mano aprì gli occhi e la guardò dritta nei suoi. Lei rimase impietrita, non pensava che fosse sveglio, diciamo che sapeva recitare bene la parte del finto addormentato ahahah. Si guardarono per un po negli occhi dopo di che Louis ruppe il ghiaccio

Louis: buon giorno…dormito bene?

El: alla grande e tu?

Louis: anche…è molto comodo questo letto, non si libererà facilmente di me ti avviso

El: che simpaticone ahahah

Louis: si stamattina sono di buon umore

El: eh finalmente! Era ora

Louis: che intendi dire?

El: che rispetto a ieri sera che sembravi un depresso disperato oggi stai molto meglio

Louis: ah ecco molto precisa nei dettagli

El: hai visto? Beh almeno sono precisa

Louis: hai sognato stanotte?

El: si…e sogno tutte le notti e tu?

Louis: si anch’io

El: cos’hai sognato?

Louis: non posso dirtelo se no si avvera

El: e non vuoi che si avveri?

Louis: no perché è un incubo

El: oddio scusami non lo sapevo

Louis: stai tranquilla non potevi certo immaginartelo…

El: ma io voglio saperlo…uffa

Louis: porta male…ci credo in queste cose

El: guarda che se racconti gli incubi non si realizzano se invece non li racconti si realizzano, hanno la stessa e identica regola dei sogni…

Louis: allora te lo racconto

El: dimmi sono tutta orecchie

Louis: dunque stavo in viaggio per Londra, ad un certo punto vedo Terry solo che per lei non provavo più nulla cioè la vedevo ma non avevo più voglia di baciarla, di prenderle la mano, di accarezzarla…e neanche lei sembrava interessata quindi ci parlavamo solo da amici. Poi subentra una ragazza che io ho intravisto solo per un secondo di spalle e ti assicuro che assomigliava perfettamente a te. Io avevo perduto la testa per questa ragazza, ma una sera si vede proprio la scena che la fanno entrare in un’auto e che la portano via…lei piangeva e nel frattempo gridava il mio nome e io non potevo fare nulla per salvarla…

El: oddio…ora stai calmo, vieni qui *lo abbracciò*

Louis: si, tanto non si avvererà

El: cosa, che Terry non ti ami più?

Louis: no, che ti portino via da me…

El: Louis come puoi dire questo se ami Terry, è ingiusto nei suoi confronti

Louis: El, io…non credo di amarla più…oramai è sparita, non mi scrive più, né mi chiama evidentemente è un segno per dirmi che è finita tra noi due.

El: povero piccolo Louis…non essere triste ora, ci sono io qui…

Louis: lo so, infatti non ho nessuna intenzione di lasciarti andare

El: è cosi bella la giornata oggi…

Louis: si e noi dobbiamo andare a fare shopping ricordi?

El: ah si ma certo! E’ vero! L’avevo dimenticato, ma è prestissimo ancora…

Louis: si infatti restiamo ancora un po a letto…

El: idea intelligente

El si nascose sotto le coperte e Louis capì che voleva essere scovata. Però prima El gli disse

El: se mi trovi promettimi una cosa

Louis: quello che vuoi El

El: dovrai baciarmi

Louis: baciarti?

El: si…se riesci a trovarmi si

Louis: va…va bene

Iniziò a cercarla, ma non riusciva a trovarla…dopo almeno cinque minuti El si fece vedere e Louis la scoprì.

Louis: trovata!

El: oddio ahah che spavento!

Louis: ce l’ho fatta ho vinto ti ho trovata

El: adesso devi fare quella cosa

Louis: si…hai ragione…

Si avvicinò ad El e inizialmente le sfiorò le labbra, poi lei gli spinse la testa verso il suo volto e fece in modo che le labbra si unissero perfettamente. Fu un bacio breve infondo si trattava di un gioco…

Louis: ecco…fatto

El: bel…bellissimo

Louis: si…è bellissimo

El: anche tu lo pensi?

Louis: si…è strano cioè

El: cosa è strano?

Louis: non lo so quando ci siamo baciati ora ho provato una sensazione strana

El: vabbè sarà una sensazione passeggera capita spesso

Louis: io penso che non sia passeggera…

El: Louis quando parli non ti capisco, insomma spiegati meglio

Louis: okay okay scusami, allora, volevo dirti che secondo me la sensazione che ho provato non è passeggera

El: okay questo l’ho capito

Louis: sai cos’è il vero amore?

El: no…o almeno non l’ho mai provato…

Louis: il vero amore è quel sentimento che ti prende il cuore…

El: Louis…perché mi parli cosi? Che hai?

Louis: nulla…ti sto facendo capire cos’è il vero amore

El: grazie…

Louis: io ancora adesso non l’ho mai provato 

El: ah…no?

Louis: no…e vorrei provarlo…

El: si…anche io…è il mio grande desiderio

Louis: mi descrivi il ragazzo di cui sei innamorata?

El: si vede che sono innamorata?

Louis: i tuoi occhi sono lucidi…le ragazze innamorate ce li hanno…

El: *arrossì un po* si…hai ragione

Louis: allora, dai, descrivimelo

El: lui è…incredibile…è stupendo allora…

Louis: ahahahah dai un po alla volta

El: sisi ahahah dunque è castano chiaro, ha gli occhi azzurri, ma non molto azzurri sono abbastanza chiari, poi è un pochino più alto di me, ha un sorriso spettacolare, bacia da Dio e…la sua simpatia, il suo modo di parlare e la sua dolcezza mi fanno impazzire…

Louis: wow ahahah bella descrizione! Deve essere proprio bello…ma il suo fisico l’hai visto?

El: no…ma…vorrei tanto  vederlo…cioè nel senso che mi piacerebbe vedere com’è nel complesso

Louis: davvero…ti piacerebbe?

El: si…parecchio…la mia priorità in ogni caso non è il fisico, ma il carattere e lui è praticamente perfetto…

Louis: come sei dolce…

El: oh…ehm…grazie anche tu lo sei

Louis: dai alziamoci su! Si fa shopping stamattina! 

Louis si tolse la maglia e rimase soltanto con i pantaloncini del pigiama… El rimase impietrita…voleva sciogliersi in quel momento…aveva visto il paradiso…era come in un sogno e tutto questo le piaceva talmente tanto che rimase ad osservarlo per parecchio tempo

Louis: hey El ti sei incantata?

El: sei…sei la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia

Louis: c…che cosa?

El: n…niente! Niente! Pensavo al discorso da fare al ragazzo che mi piace, scusami

Louis: non è che l’hai appena visto?

El: n…non capisco cosa vuoi dire…uffa sei cosi complicato quando parli

Louis: allora se devo essere più chiaro: tu sei innamorata di me?

In quel momento El era come impazzita…non riusciva a controllare le sue emozioni, il cuore le batteva fortissimo…era completamente cotta di Louis…anche se aveva rivolto lo sguardo dall’altra parte…il cuore le saliva in gola…cosi non fu in grado di trattenere le lacrime e incominciò a piangere.

Louis: El, no ti prego non piangere

El con un filo di voce e dopo aver girato la testa senza guardarlo negli occhi gli disse

El: Louis, io ti amo

Louis: dillo ancora

El: io…ti amo…

Louis: ti amo anch’io El

El lo guardò negli occhi e rimase per un po a fissarlo, non credeva che quello che aveva sentito fosse vero.

El: tu…tu cosa?

Louis: io ti amo…tanto

Sul volto di El comparve un sorriso a 360 gradi, era superstrafelice e allo stesso tempo pensò di essersi tolta un grande peso dalla mente…non riusciva a non pensare a Louis…era come una fissazione, ora era suo e finalmente poteva dire anche lei di essere fidanzata con la perfezione assoluta.

 

10 Capitolo:

 

La mattinata trascorse in fretta, io e Harry restammo a casa mia a “cucinare” se cosi potrei dire dato che anziché cucinare pensava a baciarmi, vabbè dettagli ahahah mentre Louis ed El vissero la loro prima uscita da innamorati novelli…pieni di sogni, di gioia…insomma assorti nei pensieri dell’amore…non guardavano in faccia più nessuno, eh già…quella mattina non riuscivano a non guardarsi negli occhi, erano come persi l’uno nello sguardo dell’altra…si, si amavano davvero…quindi dopo questa ripresa della storia amorosa di quei due scemi lol torno a parlare della mia mattinata con il mio boyfriend che posso considerare davvero un emerito coglione…ma lo amo tanto…ahahah sono strana lo so… Bene ragazze il fatto è questo: stavo cucinando una ciambella per la colazione, ero stanca di mangiare sempre i cornetti, dopo un po stufano, quindi ero in cucina a preparare l’impasto… Ecco che arrivò il guastafeste della situazione, mr. Styles in persona che si era addormentato nella mia camera da letto e che voleva il bacino del buon giorno, da sottolineare che sarebbe stato il secondo buon giorno…

Harry: buon giorno amore mio…

Io: hey buon giorno ahahah ma aggiustati i capelli che sembri appena uscito da uno zoo

Harry: grazie per la bellissima considerazione che hai di me

Io: ma dai stavo scherzando

Harry: amore volevo il bacio del buon giorno

Io: ma te l’ho già dato prima ahahah oddio adesso fai anche lo smemorato, ti chiamerò Scorda Scorda

Harry: ahahahahahahahah eddai non è colpa mia se ho voglia di baciarti in ogni momento della giornata

Io: amore fammi finire la torta e sono tutta tua

Harry: perché stai facendo una torta?

Io: certo per la colazione, sono stufa dei soliti cornetti a meno che non siano quelli che fai tu *sorriso*

Harry: ma se io lo volessi ora il bacio?

Io: no…non mi staccherei più lo sai e io devo finire assolutamente la torta

Harry: ma può aspettare…dai

Io: amore solo un secondo ti prego vai sul divano…ti raggiungo

Harry: e va bene…non metterci tanto però…

Io: no tranquillo qualche altro minuto e arrivo

Harry si andò a sedere sul divano e ogni tanto girava la testa e mi sorrideva…io ogni volta che lo faceva mi scioglievo, ma dopo di punto in bianco per vederlo di nuovo mi congelavo ogni volta. Squallida vero? Vabbè non importa, non sono brava a fare battute… Presi il tegame, misi l’impasto all’interno, la infilai nel forno a 180 gradi (tranquille non sto scrivendo la ricetta della torta) e raggiunsi Harry

Io: eccomi amore

Harry: vieni qua 

Mi tirò addosso a lui e mi baciò, mi sedetti sulle sue gambe, anche se sul divano c’era un sacco di spazio, ma mi piaceva stare seduta sulle sue gambe mi sentivo più…coccolata, esatto. 

Io: bene ora sono tutta tua

Harry: non lo sei completamente

Io: amore che altra storia è questa?

Harry: è vero…non lo sei completamente

Io: amore non ho mica un altro ragazzo! Per me esisti solo tu..

Harry: amore ma cos’hai capito…intendevo…altro

Io: ah…aaaah! Scusa è che mi hai posto l’argomento in modo diverso dal solito e non l’avevo capito, sorry

Harry: figurati tranquilla…

Io: in ogni caso lo sarò…

Harry: chissà quando…

Io: succederà senza programmare niente

Harry: si…senza programmare niente…

Mentre parlavamo ci guardavamo negli occhi, io mi ero persa nel suo sguardo, sentivo di poter essere sicura con lui e che non mi avrebbe mai lasciata…avevo paura di fare quel passo, era troppo grande per me e temevo di non essere abbastanza pronta. Non volevo che rimanesse deluso…decisi di dirgli tutto

Io: io…non ho mai fatto l’amore

Harry: dici davvero? *gli si illuminarono gli occhi*

Io: si…hey amore ma che…che fai? Ti emozioni? *gli sorrisi e continuando a fissarlo gli accarezzai il viso*

Harry: si…ne sono cosi felice, cioè sapere che io sarò il primo ragazzo che la tua prima volta sarà con me…è stupendo

Io: pensa come mi sento io…

Harry: in che senso?

Io: non posso dire la stessa cosa di te… 

Mi alzai dalle sue gambe e andai vicino alla finestra, volevo piangere, ma temevo di sembrare una bambina. Da un lato avevo voglia di gridargli in faccia che l’idea che lui avesse già provato l’esperienza con altre mi faceva schifo e che io mi sentivo in imbarazzo perché un altro po non sapevo neanche cosa significasse fare l’amore… Sentii che lui si alzò e mi raggiunse vicino alla tenda, mi abbracciò da dietro, io gli strinsi la mano e appoggiai la testa sulla sua spalla continuando a guardare fuori. Scoppiai a piangere, non potevo nascondergli le mie emozioni, dicevo che era tutta la mia vita, quindi doveva sapere tutto quello che sentivo. Iniziò a baciarmi teneramente la guancia e ad asciugarmi le lacrime con le dita…il suo tocco era cosi delicato, tuttavia non riuscii a calmarmi.

Harry: amore, non piangere, dimmi che succede, parliamone.

Come al solito ebbi una mia crisi isterica post pianto e gli gridai in faccia.

Io: VUOI SAPERE COSA HO? PERFETTO TE LO DICO SUBITO! ACCONTENTATO! ODIO E DICO ODIO IL FATTO CHE TU ABBIA FATTO L’AMORE CON ALTRE RAGAZZE PRIMA DI ME E CHE TU ADESSO TI RITROVA CON ME CHE NON HO LA MINIMA IDEA DI COME SI COMINCI A FARE L’AMORE, SI OKAY QUALCOSA LA SO, MA NON L’HO MAI FATTO. SONO COSI TRISTE OGNI VOLTA CHE CI PENSO E VORREI AVERTI CONOSCIUTO PRIMA…sono distrutta scusami vado di sopra, appena senti il trillo del timer del forno spegnilo per favore…

Abbassai il tono di voce anche se continuavo a piangere nell’ultima parte del discorso…

Harry: NO, TU ADESSO MI ASCOLTI. HAI FATTO BENE A DIRMI QUELLO CHE SENTI, QUELLO CHE TI FA SOFFRIRE E SOPRATTUTTO HAI FATTO BENE A SFOGARTI E AD URLARMI IN FACCIA E A PIANGERE. MA GUARDA IO NON HO MAI FATTO L’AMORE CON LE ALTRE. PERCHE’ IL VERO AMORE ME L’HAI FATTO SCOPRIRE TU…ECCO PERCHE’ MI ERO EMOZIONATO PRIMA, PROPRIO PERCHE’ ANCHE IO DOVREI FARLO PER LA PRIMA VOLTA. LE ALTRE SONO STATE AVVENTURE DA RAGAZZO COGLIONE CHE NON SI RENDEVA CONTO CHE DOVEVA SMETTERLA DI ANDARE IN GIRO NEI LOCALI NOTTURNI CON LE RAGAZZE E CERCARE DI COSTRUIRE QUALCOSA DI SERIO. SONO CAMBIATO E DEVO RINGRAZIARE SOLTANTO TE. SEI FANTASTICA E NON MI IMPORTA CHE TU NON SAPPIA NULLA DI COME SI FA L’AMORE, LO SCOPRIREMO INSIEME, FARE SESSO E’ DIVERSO DA FARE L’AMORE. IL SESSO E’ SOLTANTO ATTRAZIONE FISICA CHE C’E’ TRA DUE PERSONA CHE SI VOGLIONO DIVERTIRE SOLTANTO, MENTRE FARE L’AMORE E’ UN’ATTRAZIONE DIVERSA…TUTTI I SENTIMENTI VENGONO TRASMESSI ATTRAVERSO IL CONTATTO FISICO…SE TU SAPESSI COSA DAREI PER FARE L’AMORE CON TE ADESSO…POTREBBE ANCHE CADERE IL MONDO ADESSO, MA L’UNICA COSA CHE DESIDEREREI SAREBBE FARE L’AMORE CON TE. IO, TE, I NOSTRI CORPI CHE SI SFIORANO, LE LABBRA CHE SI TOCCANO E STOP. FUORI DAL MONDO, IL PARADISO PIU’ TOTALE. IO TI AMO.

Dopo quelle parole, il mio pianto si trasformò da pianto di sofferenza in pianto di gioia… nessuno mi aveva mai parlato in quel modo. Gli corsi incontro, gli saltai in braccio e lo strinsi forte a me… sentivo di poterlo amare e temevo anche di amarlo troppo…davvero troppo…

Io: facciamo l’amore ti prego

Harry: vuoi davvero?

Io: ora si…tu sei parte di me e io desidero le stesse cose che desideri tu, amo quello che ami tu, temo quello che temi tu, soffro per quello per cui soffri tu, perché ti amo.

Harry: ti amo anch’io principessa…sarà bellissimo te lo prometto

Io: mi fido di te…non voglio che finisca tutto subito…voglio viverlo tutto per poi poterlo ricordare a vita

Harry: vale la stessa cosa per me. 

Io: spengo il forno 

Andai di corsa in cucina per spegnere il forno, la torta era pronta e quindi per evitare di far bruciare tutto preferii spegnere. Tornai da lui, Harry era seduto sulle scale, con lo sguardo rivolto verso il basso, era molto pensieroso, me ne accorsi subito

Io: amore…a che pensi eh?

Harry: penso a te…

Io: a me? In che senso?

Harry: a te…senza quella roba addosso…

Io: hey…piano amore

Harry: non ti ho mai vista…non sai che voglia immensa ho di farlo…

Io: a me lo dici… *feci finta di tossire*

Harry: ahahahahahahah quanto sei scema, guarda che non c’è niente di male

Io: a fare cosa? La tosse?

Harry: ahahah vabbè lascia stare pagliaccia 

Io: non sono pagliaccia, come te lo devo dire? In aramaico?

Harry: no amore in inglese 

Io: me e smettila di fare il cretino e pensa alle cose serie

Harry: ecco appunto alle cose serie… 

Mi alzai e cosi di impulso salii di corsa le scale e andai in camera, mi appoggiai alla porta che era aperta. Lui mi seguì subito dopo. Si avvicinò a me, mi baciò intensamente e mi spinse ancor più verso la porta. Dopo senza smettere di baciarmi mi spostò dalla porta verso l’interno della stanza e la chiuse. Interrompemmo il bacio…spensi le luci…c’era soltanto quella che veniva dalla finestra semi aperta… mi riavvicinai a lui, lo guardai negli occhi, lui mi accennò un sorriso e con la sua mano iniziò ad accarezzarmi lentamente la guancia, scese piano sul braccio, poi mi prese la mano la baciò delicatamente. Lo guardavo strano perché non sapevo cosa avesse intenzione di fare…subito dopo mi fu tutto chiaro. Avevo addosso soltanto una sua felpa, dormivo con quella, mi andava gigantesca ahahah… abbassò la cerniera della felpa molto lentamente, da sotto non avevo nulla, il reggiseno la notte lo toglievo e la mattina dopo logicamente non ce l’avevo… mi sentivo cosi in imbarazzo, la felpa era aperta, lui si accorse che da sotto non avevo nulla e prima che me la togliesse decise di non farlo per non farmi vergognare, stava per riprendere a baciarmi quando lo fermai

Io: perché ti sei fermato?

Harry: stai tremando…lo leggo nei tuoi occhi che ti vergogni

Io: no…fermo…prima o poi dovrai farlo…

Harry: che vuoi dire?

Io: questo

Mi sfilai la felpa e la lasciai cadere a terra… dopo averlo fatto lo guardai negli occhi e poi lo abbracciai

Harry: sei stupenda…va tutto bene…okay?

Io: si…tutto bene…

Gli baciai la guancia e gli sollevai la maglietta, lui capì quale fosse la mia intenzione e se la tolse. Beh, ci credete che da quel momento in poi ero un’altra? Che da quel momento in poi mi sembrò di sognare? Che da quel momento non capii più nulla? Bene fu cosi. Aveva un fisico da Dio…oltre ad essere dolce aveva anche quel corpo da strafigo… mancava poco che svenissi. Mi avvicinò a lui e mi baciò il collo dolcemente. Gli saltai in braccio, lui si sedette sul letto mettendomi seduta sulle sue gambe. Lo baciai intensamente e prima di staccarmi gli morsi il labbro inferiore. Lui mi strinse forte a sé e mi accarezzò la schiena. Dopo che ci coccolammo per un po in questo modo, lo stesi sul letto e mi stesi sopra. Ripresi a baciargli il collo, scesi fino alla pancia poi risalii fermandomi al petto. Intorno a noi c’era un silenzio tombale, si sentivano soltanto i nostri respiri che man mano che tutto diventava sempre più passionale cominciavano ad essere sempre più profondi. I nostri corpi si sfioravano, le mani si intrecciavano e il mio amore per lui aumentava senza controllo. Continuammo per un po di tempo e dopo esserci guardati a fondo negli occhi, lui entrò in me molto lentamente per evitare di farmi male, cosa impossibile…provavo un dolore assurdo, ma la gioia di quel momento mi faceva dimenticare ogni cosa. Ero felice, stavo facendo l’amore con Harry, solo qualche settimana prima non potevo neanche avvicinarmi a lui, era troppo violento e il fatto che lui avesse scoperto  cosa fosse l’amore grazie a me, mi rendeva più che orgogliosa. Finalmente avevo capito che non ero poi cosi inutile come pensavo…insomma avevo una migliore amica che per ogni consulenza si rivolgeva a me e non pensava cattive cose su di me, anzi ogni volta anche quando non ce n’era bisogno era sempre lì pronta a lodarmi e a farmi capire che avevo soltanto bisogno di affetto e di rispetto per essere felice. Le uniche due persone senza le quali potrei vivere sono Harry ed El. Fanno parte del mio cuore. Tornando a me e a Harry, rimanemmo quasi tutta la mattinata a fare l’amore…fu un momento indimenticabile e sinceramente avrei voluto ripeterlo ogni giorno se fosse stato possibile.

 

11 Capitolo:

 

Nel frattempo Louis ed El si erano dichiarati l’uno all’altra e stavano facendo shopping mano nella mano. Era come se Louis si fosse dimenticato di me, del fatto che non lo stessi chiamando e la cosa non mi entusiasmava tantissimo. Okay doveva stare con El, però avrei voluto che rimanessimo amici… non appena finimmo Harry si addormentò io non ci riuscii quindi scesi in cucina a bere un bicchierone d’acqua e chiamai El. 

El: cucciola mia dimmi tutto

Io: hey bella …

El: hey hey che succede? Problemi con Harry?

Io: no…con Harry va tutto alla grande abbiamo appena finito di fare l’amore figurati…

El: ah avete appena finito di fare l’amore…NO NO ASPETTA OH CAZZO

Io: ahahahahahahahahahahah avrei voluto vedere la tua faccia in questo momento

El: affacciati alla finestra del salotto e vedila

Mi affacciai e la vidi con una faccia tipo questa: @o@ ahahahahahah che tipa

Io: ahahahah che faccia da schiaffi

El: cazzo stupendo ho l’amica sverginata adesso  bello scherzo

Io: ti eccita avere un’amica sverginata? Ahahahahahahah

El: si sono leggermente sorpresa sai?

Io: immagino ahahah

El: io sono fidanzata con Louis che sarà mai

Io: whaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaat?????????!!!!!!!

El: hey è più sconvolgente la tua come notizia

Io: oddio congratulazioni pazzoide! Ascolta ma possibile che ci separiamo per qualche ora e succede l’ira di Dio?

El: sarà che non possiamo stare separate amore mio ahahahahahah

Io: owww è vero…ti amo sai?

El: si anche io tantissimo, non posso vivere senza di te

Io: me e non esageriamo 

El: uffa come sei sprisciata e fingi su su

Io: amore io non ci capisco più niente in questo momento

El: tu devi raccontarmi tutto e dico TUTTO

Io: come minimo…ho bisogno di sfogarmi con qualcuno

El: ma che hai? Sei strana…non è solo l’aver fatto l’amore con Harry che ti rende cosi…me lo sento

Io: infatti hai ragione

El: allora che succede?

Io: esci…sediamoci sugli scalini e parliamo

El: ci sto

Chiudemmo la telefonata e uscimmo, lei mi raggiunse e ci sedemmo sui gradini di casa. Dopo qualche secondo di silenzio lei lo ruppe

El: allora?

Io: non mi piace il fatto che Louis non mi parli

El: che…che dici?!

Io: El io non volevo allontanarlo da me, volevo non essere più la sua ragazza, ma avrei voluto essergli amica…in qualche modo sono comunque legata a lui

El: lo so…hai ragione, vieni qui * mi abbracciò* facciamo una cosa: dico a Louis che ti conosco e che tu vuoi vederlo per parlare vediamo cosa dice

Io: sono sicura che non ne vorrà sapere, ho esagerato non dovevo evitarlo cosi… però mi manca sentire i suoi consigli…tanto stupido non era quel ragazzo

El: hey non sfotterlo, comunque tranquilla sono sicura che accetterà. 

Io: ci vai ora a parlargli? 

El: si ci vado ora cosi ti togli anche questo problema e sei apposto. 

Io: grazie cucciola davvero grazie

El: shh…non ringraziarmi, non farlo.

Rientrò in casa, dopo un po lo feci anch’io. Lei andò da Louis per parlargli

El: amore devo parlarti

Louis: hey piccola che succede?

El: si tratta di Terry…

Louis: Terry? 

El: si…io la conosco…è la mia migliore amica. Lei è fidanzata con Harry adesso…mi ha detto che vuole vederti…vorrebbe parlarti

Louis: con…Harry? Vuole parlarmi?

El: si amore…sta con Harry e vuole parlarti

Louis: quando?

El: adesso, abita qui accanto a me…

Louis: perché non mi hai mai detto niente?

El: me l’ha detto ora che voleva parlarti e poi del resto non te ne ho fatto parola perché lei me l’ha vietato…voleva che non dovessi sapere nulla adesso però mi ha detto di parlartene…

Louis: io…non voglio vederla

El: amore ti prego, vuole soltanto che ritorniate amici…

Louis: amici? Ma ti pare che dopo tanto tempo che non si è fatta sentire dovrei anche essergli amico?

El: so che in qualche modo tu sei legato ancora a lei, e lei mi ha detto che lo è a te… quindi va da lei e chiarite…altrimenti né lei né tu sarete mai sereni

Louis: hai ragione amore…ma sappi che io ti amo okay?

El: si amore sta tranquillo, lo so…mi fido sia di te che di lei…vai dai

Louis uscì da casa di El e venne a suonare a casa mia. Andai ad aprire 

Io: ah El sei tu vieni entra è aperto

Louis: ti sembro El?

Io: o…oddio Lou…Louis…esci cioè usciamo

Appena vidi che era Louis lo spinsi fuori  e andammo a parlare nel parchetto che c’era lì di fronte.

Io: ascolta, volevo chiederti scusa per tutto quello che ho fatto. Non te lo meritavi, ma ero molto confusa… In pratica quel giorno a scuola quando dovevi venire a prendermi Harry e io ci baciammo e…io non avevo nessuna intenzione di tradirti cosi andai via perché non sapevo più chi volevo…non risposi al telefono per parecchio tempo e poi Harry venne qui da me e ci fidanzammo… io però pensavo spesso a te e sempre temendo di averti tradito non volevo contattarti…non ti meritavo…ora sei con la ragazza più preziosa al mondo…non farla soffrire…io le voglio un bene immenso e appena mi ha detto che si era innamorata di te le ho detto di fartelo capire in qualche modo…

Louis: potevi parlarmene…perché…oddio a volta non ti capisco proprio *mi abbracciò io piansi un pochino*

Io: ti prego rimaniamo amici…mi manca tanto parlare con te…

Louis: anche a me parecchio… quando sei sparita ero come morto…parlavo ad El di te e me ne pento perché poi ho capito che ci stava malissimo… 

Io: promettimi che rimarremo amici per sempre qualunque cosa accada

Louis: lo prometto…

E cosi anche la faccenda con Louis era stata sistemata, era andato tutto alla perfezione… Non avevo perso nessuno di loro e in quel momento ero ancora più felice perché avevo ritrovato un amico. Andammo a comprare quattro milkshake dal bar e tornammo da El.

Louis: eccoci amore *la baciò io le sorrisi*

El: ah eccovi…heeey avete portato i milkshake! Che cosa bella

Io: ahahahahahahahah che tenera che sei *la stritolai e le spettinai i capelli come al solito*

El: eddaiiii Terryyy li ho appena piastratiiiiiiiiiiiii

Louis: sei cosi fanatica babe?

El: zitto tu ahahah pensa a te

Io: ragazzi non discutete per cortesia 

El: ma il tuo ragazzo?

Io: che ne so sta dormendo figurati

Louis: quanto è coglione ora lo vado a svegliare

Io: no! No, no vado io

Louis: che fa che vado io?

Io: no Louis, voglio svegliarlo io

Louis: va bene come preferisci

El: vi aspettiamo qui?

Io: si tesoro grazie…

Uscii di corsa, rientrai in casa e andai velocemente di sopra a svegliare Harry 

   
 
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