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Autore: bolt    06/08/2014    2 recensioni
-Che caratterino. Nonostante ciò conserva la sua grazia. Credo che saprai sorprendermi infermiera.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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Erano le sette di mattina e Hinata aveva iniziato il suo turno già da un’ora.
-Hinata hai visto il dottor Kabuto. Deve vedere due pazienti in cardiologia, hanno la pressione alta.
-Mi dispiace ma sono qui da un’ora e non l’ho ancora visto.
-Quando lo saprà Tsunade si infurierà.
-Infermiera Shizune lei sa a che ora iniziava a lavorare Kabuto?
-Sì, come te attaccava alle sei. Sono le sette e cinque e ancora non si vede. Ho controllato il foglio delle presenze dei dottori e la sua firma non è presente.
-Posso fare qualcosa per aiutarvi? Ho finito di sistemare i medicinali che hanno consegnato questa mattina presto e ho anche cambiato le lenzuola nelle camere appena liberate.
-Per favore, vai nella stanza 405 e  cerca di calmare il signor Hatake. Si lamenta da questa mattina per un forte dolore all’occhio.
-Non è un paziente di cardiologia.
-No, è in ospedale per un’operazione agli occhi. Un’operazione molto delicata che facciamo in questo ospedale da pochi anni.
-Vado subito.
-Intanto io dovrò sentire le urla della dottoressa dopo che le avrò detto che Kabuto non è ancora arrivato.
 
Shizune entrò nella stanza della responsabile e la trovò sommersa di scartoffie.
-Maledetto Madara mi ha dato tutte queste carte da firmare per levarmi dalle scatole. Me la pagherà cara.
-Ha saputo della riunione straordinaria del consiglio.
-Quei maledetti hanno fatto tutto a mia insaputa. Sono la responsabile e sono la prima a dover essere avvertita. Al contrario, vengo trattata a pesci in faccia dopo che ho portato una donazione di tre milioni di dollari all’ospedale.
-Sono con lei dottoressa.
-Grazie ma questo non basterà Shizune. Sono in pochi a battersi contro la supremazia del primario Madara e del suo cocco Kabuto. Ora cambiano i turni a loro piacimento.
-Dovevo parlarle proprio dei turni. Resti calma per favore. Il dottor Kabuto non è ancora arrivato e ci sono due pazienti con la pressione alta in cardiologia.
-Capisco.
Tsunade si alzò in piedi e spaccò la scrivania con un pugno.
-Lo sapevo ha rotto un’altra scrivania con una mossa di arti marziali.
-Mi occupo io dei pazienti in cardiologia. Tu chiama il dottor Kabuto a casa e al cellulare.
-Sì, dottoressa.
 
Intanto Hinata si stava occupando del signor Hatake.
-Lo specialista che si occuperà della sua operazione mi ha detto che è normale che l’occhio le bruci. Finché non la operano sentirà il bruciore.
-Hanno stabilito la data dell’operazione dopo mille consultazioni?
-Sì, lo specialista vi opera domani mattina presto. Poi dovrete passare una un giorno in ospedale per vedere come vanno gli occhi. Se l’operazione riesce vi manderanno a casa.
-Grazie per l’informazione signorina. Finalmente qualcuno mi ha dato delle risposte.
-Hatake ti lamenti sempre.
Dalla porta sbucò il signor Namikaze con in mano una bottiglia d’acqua.
-Cosa ci fai qui Minato?
-Sono ricoverato in attesa di una piccola operazione che hanno rimandato già cinque volte. Ho sentito un’infermiera che si lamentava di un paziente  con una cicatrice sull’occhio e ho capito subito che eri tu. Ho portato l’acqua per brindare alle nostre operazioni. Ho sentito che ti operano domani. Anche io andrò sono i ferri in mattinata.
-Signor Namikaze dovrebbe essere nel suo letto. Se la trovano qui le faranno passare i guai.
-Infatti due infermiere mi stanno cercando per tutto l’ospedale. Per favore, non dica loro che sono qui. Sono mesi che non vedo il mio amico.
-Vi lascio soli visto che io non vi ho visti.
-Grazie infermiera Hyuga.
-Torni nel suo letto dopo aver finito di parlare con il suo amico. E per favore signor Hatake non mangi quei cioccolatini che nasconde sotto il materasso.
-Mi ha scoperto. Lei è furba infermiera.
-A più tardi.
Hinata uscì dalla stanza e andò a controllare se il dottore era arrivato per fare il giro visite della mattina.
 
Nella stanza del signor Hatake
-Quella ragazza ha un cognome che conosco.
-Deve essere la figlia di Hiashi Hyuga. Il ricco imprenditore di Tokyo.
-Non sapevo avesse una figlia che fa l’infermiera.
-La ragazza non vive con il padre. L’altro giorno ho sentito delle infermiere che spettegolavano nel corridoio.
-Strano. Per quanto ne so Hiashi Hyuga è un tipo all’antica.
-Forse la ragazza è andata via di casa per studiare.
-Minato hai delle spie sparse per la città.
-So molte cose perché sono un imprenditore  e mi tengo aggiornato. Ho degli affari con le aziende di Hiashi. Tu cosa fai?
-Mi occupa dei miei ristoranti sparsi per il mondo.
-Hatake sei diventato anche tu un ricco imprenditore. Complimenti.
-Per me è stato semplice.
-Signori cosa ci fate qui?
-Oh oh questa voce mi sembra di riconoscerla- disse Kakashi.
-Casualmente ho dovuto fare delle visite in cardiologia e non l’ho trovata nel suo letto signor Namikaze.
-Dottoressa Tsunade non si arrabbi tanto.
-Fili nella sua camera. Oggi sono già abbastanza nervosa. Comunque è bello rivedervi ancora vivi.
-Premurosa come sempre la nostra Tsunade.
-Minato quando lo vedi salutami tuo figlio Naruto.
-Non mancherò. Come mai hai visitato tu alcuni pazienti.
-Il dottor so tutto io non è ancora arrivato. Ha due ore di ritardo. Quando lo prendo lo strozzo.
 
Tsunade uscì dalla stanza di Hatake dopo essersi accertata che Minato fosse uscito. Poi tornò alle sue scartoffie.
 
Alle nove Kabuto non era ancora arrivato e Tsunade aveva chiamato Sasuke.
In trenta minuti il moro arrivò all’ospedale, indossò il suo camice e corse da Tsunade.
-Hai fatto in fretta.
-Dove è finito il baccalà?
-Non lo so. Non risponde al telefono di casa o al cellulare. Sarà con qualche ragazza nel letto e non si sarà svegliato a causa dell’alcool in corpo.
-Vuoi che pensi io alle visite?
-Sì, mi faresti un grosso favore. Ci avrei pensato personalmente se Madara non mi avesse riempito di scartoffie da controllare e firmare. Hinata dovrebbe essere in cardiologia a controllare la pressione ai pazienti. O stava prelevando del sangue ad alcuni di loro. Vai pure.
-A più tardi.
 
Quando Hinata vide Sasuke entrare nella stanza del signor Namikaze ne fu felice.
-Non eri di turno?
-Mi ha chiamato la responsabile. Contenta di vedermi?
-Sì.
-Schietta e diretta.
-Avresti preferito che rispondessi di no per fare la preziosa. Oggi il signor Namikaze ha fatto il furbo e è sgattaiolato fuori la sua stanza.
-Signor Minato non deve affaticarsi prima dell’operazione o i guai ce li passerà il chirurgo che vi opera.
-Sto benissimo. Questa mattina mia moglie mi ha fatto una visita a sorpresa e mio figlio mi ha telefonato. Meglio di così. Fra voi è successo qualcosa?
-Signor Namikaze non faccia certe domande. La qui presente potrebbe svenire per l’imbarazzo.
Hinata pestò un piede di Sasuke che non mosse un muscolo.
-Vado a portare queste provette in laboratorio.
Hinata uscì dalla stanza e il signor Namikaze ne approfittò per dare un consiglio al dottor Uchiha.
-Dottore non se la faccia scappare. Siete una bella coppia.
-Per ora non siamo una coppia. Ma ho intenzione di conquistarla. A dopo signor Namikaze.
 
Sasuke visitò tutti i pazienti nel reparto di cardiologia mentre Hinata era scesa al pronto soccorso per un’emergenza.
 
Alle undici l’ospedale sembrava tornato alla sua calma originale. Hinata andò al piano di sopra e prese un cappuccino alla macchinetta.
-Hinata come è andata al piano di sotto?
-Il dottore di turno al pronto soccorso è riuscito a salvare il bambino ferito. Gli hanno sparato mentre era al parco con la madre. È orribile.
-Sei sconvolta.
-Sasuke perché fare del male a un bambino?
-Non so darti una risposta.
Sasuke trascinò Hinata nel suo ufficio e la fece sedere sulla poltrona della scrivania.
-Bevi un po’ d’acqua. Ora il bambino dove è stato portato.
-Si trova in sala operatoria. Non è più in pericolo di vita ma devono ricucirlo e fare delle analisi per vedere se ha altri danni.
-Chi lo opera?
-Mi sembra il dottor Nara.
-Shikamaru è un genio. Il bambino si riprenderà presto.
-Purtroppo quando si sveglierà non avrà la sua mamma vicino al suo lettino. È morta per proteggerlo. Si è buttata su di lui mentre sparavano al parco. L’hanno raggiunta tre colpi in tre punti diversi del corpo. Il dottore non ha potuto fare niente. Quando è arrivata al pronto soccorso era già morta.
Sasuke strinse Hinata perché la vide tremare.
-Scusa, non mi sono ancora abituata a queste cose.
-Era la tua prima emergenza al pronto soccorso vero?
-Sì, quando mi stavo specializzando mi hanno fatto solo assistere alle emergenze ma non potevi intervenire. Invece, oggi c’era tantissimo sangue e ho anche dovuto ripulire il corpo della madre del piccolo. Spero di abituarmi a queste situazioni.
-Non ci si abitua mai a questi episodi. Non saresti umana se non provassi tutte queste emozioni messe insieme.
-Mi sono sentita inutile. Non ho potuto fare nulla per quella donna.
-Tranquilla Hinata.
Sasuke non poteva vederla in quello stato. La capiva, tutti quando assistevano alle prime emergenze rimanevano sconvolti. Sapeva che era suo dovere occuparsi di quelle questioni ma non gli piaceva vederla sconvolta, nervosa, arrabbiata con sé stessa.
Hinata si calmò stretta fra le braccia del ragazzo. Si lasciò accarezzare la schiena senza alcun timore. Con lui sapeva di potersi sfogare senza essere giudicata.
-Va meglio?
-Sì, grazie. Perdonami per questo sfogo. So che come infermiera devo abituarmi in fretta. Farò del mio meglio.
-Ne sono sicuro.
Nonostante Hinata fosse sconvolta non aveva versato una lacrima. Nella sua vita doveva aver pianto così tanto da aver finito ogni lacrima.
-Tu come facevi durante le prime emergenze?
-Riuscivo a rimanere calmo per fare bene il mio lavoro.
-Dopo l’emergenza cosa facevi?
-Restavo freddo e distaccato. Dicono che questa è una caratteristica della famiglia Uchiha. Alcuni dicono che non ho alcun sentimento.
-Se tu non avessi sentimenti non mi avresti tirato su il morale.
-Sei sicura di volerti fidare di me Hyuga?
-Mai stata più sicura. È tardi. Devo tornare a lavoro o Shizune mi fa a pezzi. Dovevo portare delle garze al piano terra e delle medicine in cardiologia.
-Ti accompagno. Tanto devo parlare con la responsabile.
 
Hinata andò a portare garze e medicinali ai vari reparti mentre Sasuke si dirigeva nell’ufficio di Tsunade.
-Ecco le cartelle di questa mattina. Le ho aggiornate tutte e riportate sul computer.
-Bene. Ottimo lavoro dottor Uchiha.
Toc toc
-Avanti.
-Dottoressa è arrivato il dottor Kabuto.
-Digli che lo voglio subito qui. Shizune se non vuole venire da me trascinalo.
-Ok capo. Sarà un piacere.
 
Shizune fece accomodare Kabuto nello studio della dottoressa Tsunade dove trovò Sasuke.
-Si rende conto che sono le undici e trenta. Dove venire a lavoro alle sei.
-Ho chiamato e ho detto che avevo un impegno urgente.
-Quale impegno?
-Sono stato trattenuto a casa di una collega per un problema.
-Mi immagino di che problema si tratta.
-Dobbiamo parlare davanti al dottor freddo?
-Sì, lui ha dovuto sostituirti per tutta la mattina. Almeno chiedigli scusa.
-Se lo scordi. Il dottor Uchiha non è degno delle mie scuse.
-Non dire una parola Sasuke o ti prendo a calci. Non puoi neanche prenderlo a pugni.
-Non ci penso proprio a sporcarmi le mani con questo pallone gonfiato.
-Hai paura?
-No, qualcuno mi ha fatto capire che le mie mani sono più utili ai pazienti che al pugilato.
-Wow. Sei maturato dottor dongiovanni. Le infermiere mi hanno detto che non fai più lo sbruffone.
-Kabuto smetti di provocarlo. Domani arriva puntuale o ti sospendo. Ora sparisci dalla mia vista o ti prendo a calci.
-Vado a trovare il bocconcino.
Tsunade vide la rabbia negli occhi di Sasuke e richiamò Kabuto. Doveva impedire che Sasuke si infuriasse.
-Dottor Kabuto siediti sulla sedia. Puoi andare a casa Sasuke. A domani.
-A domani dottoressa.
 
Prima di tornare a casa Sasuke voleva salutare Hinata. La trovò in pediatria dove aiutava Shizune a lavare dei neonati.
-Disturbo?
-No, dottor Uchiha. Spiegavo a Hinata come lavare i bambini ma a quanto pare lo fa benissimo da sola.
-Mentre frequentavo l’università spesso le vicine mi affidavano i figli per andare a lavoro. Tanti avevano setto o otto mesi. Guardate che angioletti.
-Quel bambino deve essersi preso una cotta per te non smette di ridere.
-Sasuke vedo che non perdi mai l’occasione per punzecchiarmi.
Shizune rimase stupita. Sasuke aveva una conversazione civile con un’infermiera. Il ragazzo faceva passi avanti.
-Dottore potrebbe controllare un attimo questo bambino. Sembra che abbia qualche problema respiratorio.
-Fammi vedere. Hai ragione Shizune. Corri a chiamare il pediatra di turno. Hinata aiutami a dargli ossigeno.
-Sì. Ecco l’attrezzatura.
La pediatra arrivò in pochi minuti e Hinata e Sasuke la lasciarono lavorare con Shizune.
-Si salverà.
-Hinata il piccolo è in buone mani.
-Lo so. A volte sono insicura.
-Fai sempre bene il tuo lavoro. Però dopo l’emergenza emerge la tua parte emotiva.
-Dici che mi faccio coinvolgere troppo?
-Troverai la tua risposta da sola Hyuga. Ci vediamo.
-Sasuke stasera sei libero?
-Lavoro dalle quattro alle dieci di sera.
-Capisco. Sarà per un’altra volta.
Hinata corse via e Sasuke si avviò verso l’uscita dell’ospedale.
 
Verso le dieci e trenta di sera Hinata sentì qualcuno che bussava alla sua porta.
-Forse è la signora del primo piano che cerca di nuovo il suo gatto.
La ragazza indossò la vestaglia e andò ad aprire.
-Infermiera non pensavo andassi a dormire così presto.
-Sasuke cosa ci fai qui? Non guardarmi sono orribile- disse Hinata sbattendo la porta in faccia a Sasuke.
La ragazza si accorse della sbaglio e riaprì la porta.
-Scusa, non l’ho fatto di proposito.
-Non ti preoccupare.
-Entra ti faccio una tazza di tè caldo.
Sasuke si accomodò sul divano della ragazza mentre lei corse in bagno a pettinarsi e a lavarsi la faccia. Poi andò in cucina e preparò del tè.
-Scusa se ci ho messo tanto.
-Eri carina anche spettinata.
-Non dire bugie Sasuke. Sembravo un mostro. Cosa ti porta qui?
-Oggi eri triste in ospedale e ho pensato che volessi parlare.
-Grazie.
-Siediti vicino a me, non mordo.
-Le infermiere affermano che sei un vero squalo.
-Allora le hai ascoltate. Era inevitabile, questa mattina alle otto urlavano per il corridoio che avevano cambiato tutti i turni. Poi hanno dato tutta la colpa a te. Kabuto deve aver detto in giro che la colpa dei cambiamenti degli orari era tua.
-Quindi quel pazzo ha fatto cambiare anche gli orari alle infermiere.
-Shizune mi ha detto che Kabuto fa la corte ad alcune infermiere e ha fatto cambiare i loro turni per lavorarci insieme.
-Che verme. Quando sono andato via ti ha detto o fatto qualcosa?
-No, si è arrabbiato con me perché ho fatto cadere una garza.
-Volevi dirmi qualcosa oggi?
-In realtà mi sentivo sola e volevo un po’ di compagnia. È stata una richiesta da egoista.
-Io non la penso così. Perché ti fidi di me?
-Te l’ho già detto l’altro giorno. Non penso che tu sia un cattivo ragazzo. C’è qualcosa in te che mi spinge a fidarmi e a confidarti le mie paure e i miei sogni.
-Quando saprai questa storia ti allontanerai anche tu da me.
Sasuke raccontò a Hinata di quando aveva fatto a botte con un suo vecchio amico. Hinata lo ascoltò senza fiatare. Alla fine del racconto Sasuke pensava che la ragazza lo giudicasse un mostro ma dovette ricredersi.
-Hai difeso una ragazza e sei stato trattato come un criminale da un tuo vecchio amico. Penso ancora che fare a botte non è mai la soluzione giusta però ho capito che quel giorno non sei stato manesco per divertimento.
-Hinata mi sorprendi. Saresti dovuta scappare inorridita.
-Smettila di fare il ragazzo acido e smetti di fingere. Hai sofferto quando hai scoperto come era veramente il tuo amico e poi ti sei sentito in colpa perché lui è rimasto ferito. Ma ora basta colpevolizzarti.
-Hyuga sei un’ottima confidente.
Hinata abbracciò forte Sasuke che la strinse a sé.
-Sono contenta di averti conosciuto dottor Uchiha.
Sasuke baciò Hinata per dimostrarle che ricambiava quel pensiero.
-Ora sai che mi piaci da impazzire. Voglio continuare a conoscerti Hyuga.
-Per prima cosa potresti iniziare a chiamarmi per nome.
-Penso di poter fare questo sacrificio. Hinata posso farti una domanda?
-Vuoi chiedermi del mio ex vero?
-Deve averti fatto qualcosa di orrendo per portarti a diffidare dei ragazzi.
-Posso restare fra le tue braccia?
-Ti terrò stretta a me tutto il tempo che desideri.
Hinata prese un bel respiro e iniziò a raccontare come aveva conosciuto il suo ex e cosa era cambiato dopo il liceo.
Dopo venti minuti la ragazza arrivò al fatto che l’aveva fatta allontanare definitivamente dall’ex.
-Io non ho lasciato il mio ex perché ho scoperto che mi rubava dei soldi. Voglio dire quello è uno dei motivi ma lui fece una cosa orribile.
-Se non vuoi parlarne non fa niente.
-No, prima o poi avrei dovuto dirlo a qualcuno. Non parlarne per tutti questi anni non mi ha fatto di certo fatto bene. Il mio ex ha tentato di violentarmi il giorno prima che lo lasciassi. Mi sono salvata solo perché sono riuscita a dargli un calcio e a chiamare la polizia. Dopo l’accaduto il mio ex non poteva più avvicinarsi a me o i poliziotti lo avrebbero sbattuto in prigione. Mi riterrai patetica. La ragazza che non vuole fare l’amore con il suo fidanzato.
-No, ti ritengo una ragazza riflessiva e che ha fatto una scelta precisa. Ti voglio bene Hinata.
-Anche io.
Sasuke salutò Hinata e tornò a casa. Sapevano che dopo quella serata di chiacchiere le cose fra loro sarebbero cambiate in meglio.
 
Due mesi dopo
Hinata si era ambientata in ospedale e aveva capito come tenere a bada Kabuto durante i turni con lui. Bastava una parola e il dottor arroganza abbassa la cresta. Solo pronunciare il nome della responsabile gli faceva venire i brividi. Due mesi prima Tsunade gli aveva dato una lezione indimenticabile. Di certo Kabuto non l’avrebbe scordata per tutta la vita.
Intanto Sasuke si era deciso e aveva fatto la sua dichiarazione a Hinata. Da un mese i due facevano coppia fissa. La voce si era sparsa per tutto l’ospedale e alcune infermiere si erano ingelosite. La mora non ci faceva caso. Nonostante Sasuke le trattasse male per loro era pur sempre bello e dannato.
Iniziava così la lunga storia d’amore fra Sasuke e Hinata.
 
 
  
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