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Autore: WonderwallOned    06/08/2014    0 recensioni
Può una ragazza che non crede più nell'amore ricominciare a farlo?
Può una ragazza che ha imparato a cavarsela da sola, tenuta all'oscuro di una parte della sua vita, aprirsi e ricominciare a fidarsi?
Può una ragazza superare le sue incertezze e le sue paure e lasciarsi andare?
Tre ragazze, un sogno, una città: Londra. SIMPLE BUT EFFECTIVE.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiusi la chiamata. Stavo per andare in cucina, ma era tutto buio e non vedevo un gran che, anche perché mi ero appena svegliata.
 
Stavo per entrare, ma la porta era chiusa e ci andai a sbattere in pieno Perfetto, figura di merda davanti al mio idolo, questa proprio mi mancava! pensai.
 
Harry venne subito da me
 
 
“sei proprio un danno eh!” disse ridendo. Io intanto ero caduta a terra, lui accese la luce e mi guardò dall’alto
 
 
“ah ah divertente! Mi potresti per favore aiutare ad alzarmi invece di restare lì davanti a fissarmi e ridere? Grazie!” dissi cercando di fare la seria, ma fallii.
 
 
“si hai ragione, scusami!” mi prese per un braccio e mi aiutò a sollevarmi. Poi continuò
 
“dov’è il ghiaccio? Sai con due colpi così in una serata,  se non metti un po’ di ghiaccio domani mattina ti ritroverai con un bernoccolo enorme!”
 
 
“si effettivamente hai ragione. È nel freezer lì davanti a te. Prendi anche un tovagliolo perché sennò mi congelo il cervello, o quel che ne resta” risposi ridendo come una scema.
 
Solamente guardarlo nei suoi minimi movimenti mi faceva sorridere, e non mi sembrava nemmeno vero.
 
Lui intanto mi fece sdraiare sul divano e, facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe, mi mise il ghiaccio sulla fronte. Così ci ritrovammo nuovamente soli, io mi sentivo molto, ma molto, ma molto a disagio in quella posizione, di sicuro ero rossa peggio di un peperone.
 
I suoi occhi erano davvero perfetti, come mai ne avevo visti prima; sì, li avevo visti nelle foto, ma dal vivo erano una cosa troppo fantastica. Cercai un modo per iniziare un discorso, ma non ci riuscii. Per fortuna lui disse
 
 
“posso chiederti una cosa?”
 
 
“Dimmi tutto Harold!” risposi
 
 
“intanto, non chiamarmi Harold!”
 
 
“Si scusa” sbuffai
 
 
“e poi… beh, so che ti sembra strano, ma mi stai simpatica, e poi credo che tu abbia bisogno di qualcuno che ti salvi dai tuoi guai continui… quindi, potresti darmi il tuo numero di cellulare?”
 
 
A quella domanda, un uragano di farfalle si alzò nel mio stomaco. Mi venne un giramento di testa e di sicuro da rossa sarò diventata bianco pallido in viso
 
 
“okei, ma ad una condizione!” risposi infine
 
 
“qualunque cosa!” affermò
 
 
“anche io voglio il tuo numero!” dissi
 
 
“perché, credevi che non te lo avrei dato?” mi chiese
 
 
“non lo so.. sei pur sempre una persona famosa, pensavo che per privacy non potessi!”
 
 
“non credo che butteresti all’aria così la possibilità di stare con me..” rispose facendo il vanitoso
 
 
“ah ah, modesto Styles! Ricorda che io non ti sto dando il mio numero perché sei famoso, e nemmeno perché, come hai detto tu, ho bisogno di qualcuno che mi “salvi” dai guai!”
 
 
“e per cosa allora?” chiese con un sorriso malizioso.
 
Cazzo, ero nella merda. Mi ero fottuta da sola. Non dovevo dirlo questo.
 
 
“perché ne ho voglia ok?” detto ciò presi il mio telefono dalla tasca e glielo porsi; lui mi diede il suo.
 
 Io andai sulla sua rubrica e salvai il numero con scritto semplicemente “Andrea”. Poi ognuno si riprese il suo telefono. Io guardai sulla mia rubrica come si era salvato e c’era scritto “Riccio xxx”
 
 
“non mi piace ‘Riccio xxx’, lo cambio in Harold, è più divertente!” dissi
 
 
“non chiamarmi in quel modo ti ho detto!” rispose alterandosi un po’, ma sempre sorridendo
 
 
“e chi me lo impedisce?” chiesi. Lui disse “io!” e poi iniziò a farmi il solletico. Io mi alzai ed iniziai a correre per tutta la casa. Poi la nostra corsa fu fermata dal campanello.
 
Ci eravamo completamente dimenticati di Betta e gli altri. Mi fermai da quella corsa e, con il fiatone, andai ad aprire. Subito mi ritrovai Niall davanti e feci un balzo indietro quasi per la sorpresa.
 
Sai, quando ti ritrovi una perfezione come quella davanti agli occhi senza che nemmeno te lo aspetti non puoi restare fresca come una rosa, ma io ci provai e sussurrai un “Ciao” lui rispose allegro
 
 
“ehi! Tu devi essere… Andrea giusto?”
 
 
“si..” risposi sottovoce
 
 
“beh, io sono Niall ed ecco le tue amiche, Betta e..” sull’ultimo nome esitò “Annabell”.
 
 
“sisi, ma adesso basta con le presentazioni, sono pur sempre le tre e mezza di notte, io sono stanca da morire e poi io e te dobbiamo parlare" sbottò Bella guardandomi.
 
 
“perché tutta questa fretta?” le dissi io
 
 
“perché si ti ho detto, saluta e andiamo a dormire!” ribattè.
 
 
“okei ragazzi, Miss. Irritabilità ha dato i suoi ordini. Mi dispiace cacciarvi così ma..”Harry non mi fece finire la frase e disse
 
 
“non preoccuparti, tanto noi ce ne stavamo andando, anche per noi sono le tre!” dopo di ciò, ci salutammo. Niall mi salutò come se ci conoscessimo da una vita, come due amici di lunga data. Oddio mio! Stavo per svenire.
 
 Harry invece quando mi salutò mi sembrò un po’ freddo. Voi direte “che ti devi aspettare da uno che hai appena conosciuto?”, si ma mi sembrò fin troppo strano dopo tutta la storia di prima.
 
Comunque loro uscirono di casa, stavo per iniziare con i miei scleri, ma Annabell mi fece segno di salire in camera, e io obbedii.
 
 
CONTINUA…
   
 
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