"Quando siamo distanti quattro piastrelle del pavimento ma sembrano continenti e fusi orari.
E tutto il caos che mi si scatena dentro mentre ti aspetto. 
E i pavimenti consumati. E i respiri affannati. 
Ti prego, arriva.
Perchè mi manchi che mi mancano praticamente tutti i pavimenti”

"Mi baci?" chiede Zayn e Niall è arrabbiato, triste e confuso, guarda Zayn e gli si stringe il cuore.
No, adesso non vuole baciarlo. Zayn si avvicina e gli alza delicatamente il mento con le dita e sta per baciarlo, ma Niall gira la testa. Non chiede neanche scusa.
"Non mi vuoi?" chiede Zayn.
Non così, pensa Niall.

Niall bussa alla porta, questa volta convinto. Zayn apre e il biondo sputa tutto quello che ha da dire "Dovremmo finirla qui" dice Niall e ora si sente solo il rumore della pioggia che batte al suolo. Zayn non ha il coraggio di guardarlo e Niall torna sui suoi passi prima di esser fermato dalla voce spezzata del moro "Mi ami ancora?" urla.
E Niall vorrebbe dire di no, si gira verso Zayn e gli fa un sorriso triste.
Zayn chiude la porta e lascia fuori il rumore della pioggia che batte al suolo e il sorriso triste di Niall.

Tuona e piove forte, pensa a Niall e a come durante l'ultimo temporale si è stretto forte al suo petto. Sono le 2 del mattino, se ne frega e prende il telefono.
Squilla.
"Pronto?" risponde con la voce impastata dal sonno e Zayn ora vorrebbe piangere.
"Va bene se è finita, ce va bene per te, ma sta piovendo e ci sono i tuoni, pensavo avessi bisogno di qualcuno a cui aggrapparti" dice Zayn.
Niall sospira e "Vieni anche se ti dico che questo non cambierà le cose?"
"Verrei sempre." dice Zayn prima di infilarsi gli anfibi, prendere un felpone e correre a casa di Niall.
Zayn si intrufola nel letto ad una piazza di Niall e il biondo gli è grato per aver riempito quello spazio vuoto troppo stretto per lui, ma non lo dice. Un tuono forte e Niall sussulta appena, Zayn gli prende la mano, intrecciando le dita con le sue. Cerca di farsi il più piccolo possibile contro il petto di Zayn e incastra le loro gambe come se fossero dei pezzi di un puzzle. Zayn si sente pieno e vuoto allo stesso tempo perché sa che finito il temporale saranno finiti pure loro. Zayn quella notte non ha dormito, ha guardato Niall per tutto il tempo: il suo respiro regolare, il tremare delle dita, e il modo in cui si fa sempre più vicino a lui. Pensa che gli mancherà guardarlo dormire, gli mancherà il suono della sua risata quando ride per lui, gli mancherà il modo in cui intreccia le gambe con le sue, e gli mancherà anche urlargli addosso che è tardi e poteva almeno avvisarlo tramite sms. Niall si stiracchia e apre gli occhi mostrando a Zayn che gli mancherà anche quello. Gli occhi grandi e azzurri di Niall che variano le tonalità di blu a seconda del tempo e le guance ricoperte di rosso che ora vorrebbe baciare.
"Posso baciarti?" chiede Zayn tenendogli la mano sul fianco per non farlo andar via. Niall si strofina gli occhi ancora assonnati e poi guarda Zayn.
"Non rendere le cose ancora più difficili di quanto già non lo siano" Zayn vorrebbe baciargli le guance, sentire come il calore si impossessa del viso di Niall.
"Lo so che sono difficili, ma posso baciarti?" ed è quasi una supplica, si sente così stupido e vulnerabile. Non pensa di farcela, e infatti, non ce la fa. Gli bacia una guancia e aspetta di sentire il calore di Niall su essa, sorride e poi si stacca.
Niall lo guarda confuso -e ancora rosso in volto- prima di "Io non posso vivere così" Zayn abbassa lo sguardo sulle loro mani che pur essendo lontane pochi centimetri sembrano lontane km.
"Lo so" sospira. "Mi dispiace" e sa che le scuse non bastano. Niall vorrebbe prendergli la mano e fargli giurare un nuovo inizio, ma Zayn le loro promesse le ha infrante tutte.
"Grazie per essere venuto stanotte" dice Niall prima di alzarsi e andare in bagno a farsi una doccia. Zayn si da dello stupido perché ha guardato Niall andar via, e ora vorrebbe tornare indietro, vorrebbe mantenere le promesse che non ha mantenuto e vorrebbe dirgli ti amo la mattina appena sveglio, a colazione, mentre fanno la doccia, mentre puliscono casa e mentre litigano. Niall esce dalla doccia con addosso un paio di jeans e una felpa, Zayn si infila gli anfibi e si lascia accompagnare alla porta. L'odore della pioggia si fa spazio tra le narici di Zayn e pensa che vorrebbe sentirlo con Niall.
Sta per uscire dal vialetto di casa Horan quando "Chiamerai sempre me durante un temporale?" e ora gli sta perforando l'anima.
"Sempre." dice Niall

Sono due giorni che la pioggia non abbandona Londra, come se madre natura tifasse per Zayn e forse dovrebbe andare da Niall prima che la pioggia si trasformi in un temporale. Va a casa di Niall senza chiamarlo o senza pensarci su due volte. Non ha neanche portato un ombrello, bussa e si ripara sotto il piccolo tettuccio all'ingresso di casa Horan. Niall apre e Zayn "Ho pensato che la pioggia si sarebbe trasformata in un temporale" dice, e Niall lo fa entrare dentro e gli da il suo felpone. Si siedono sul divano e guardano la tv, mentre Zayn non fa altro che disegnare cerchi invisibili sulla coscia sinistra di Niall coperta dal pigiama. Il biondo guarda le dita di Zayn muoversi piano e involontariamente sulla sua gamba e poi guarda Zayn. È un susseguirsi di sguardi, di tutte quelle promesse non mantenute e di quei ti amo che Zayn vorrebbe dirgli ma questo non è il momento adatto. Zayn gli prende il viso tra le mani e lo bacia, lo bacia come mai aveva fatto in un anno mentre la meteorologa alla tv dice "È prevista pioggia per tutta Londra per i prossimi tre giorni" e Niall sorride sulle labbra di Zayn.



Hiii !!!! La pioggia così come non abbandona Zayn e Niall non abbandona neanche la mia piccola cittadina ed è così che è nata "Piove dentro", in una giornata di pioggia a fine luglio. Con questa piccola storia vi saluto e non sapendo se riuscirò a pubblicare prima di settembre vi auguro già un buon anno scolastico, grazie ancora a tutti :)
-R