06/08/2014
2 recensioniNon avreste voluto anche voi che Jordan sopravvivesse? E allora perché non in questo modo? Buona lettura, spero vi piaccia
Caldo, un caldo intenso. L’unica sensazione che aveva provato dal momento in cui la spada di Sebastian gli aveva trafitto il petto. Maia si voltò a guardarlo e sul suo viso si dipinse un’espressione di puro terrore.
Jordan era stupefatto: quindi era questo il suo destino? Morire così? Colpito alle spalle in maniera brutale, senza la minima possibilità di difendersi. Cadde a terra, accanto alla ragazza mentre le convulsioni e gli spasmi spezzavano il suo corpo. Sebastian stava parlando con Maia, ma era già troppo debole, stava morendo, lo sentiva. Un attimo di lucidità e corse ad afferrare le dita della ragazza, che nel frattempo si era buttata sulla sabbia morbida vicino a lui. Cercò con lo sguardo, lo sguardo di lei. Delle parole cercavano di affiorare alle sue labbra ma il dolore era troppo forte, non riusciva a restare lucido, cercò di trasmettergli in quell’unico sguardo, le sue ultime parole “Ti amo, salvati ti prego, scappa”
La mano di lei sfuggì dalla sua presa e gli occhi si fecero pesanti, li chiuse, in attesa che la morte lo avvolgesse fra le sue braccia, in attesa che il dolore si alleviasse, ma non fu così.
Il caldo si fece più intenso, il petto, lì dove era stato trapassato da Fosforos cominciava a bruciare intensamente e un grido proruppe dalle sue labbra. Sentiva Maia gridare qualcosa contro Sebastian e quello ridere –Che ti importa di lui? Volevi lasciarlo no? Lo leggo nei tuoi occhi, non ti importa di lui-
Maia gli accarezzava freneticamente il viso mentre sbraitava contro Sebastian ma le sue parole vennero coperte dalle grida del ragazzo che si dimenava a terra. Sebastian non l’aveva ucciso, lo stava torturando.
Sembrarono passare ore, quella tortura sembrava non voler finire mai e all’improvviso sentì Maia venir sbalzata via e delle altre mani prendere il posto di quelle della ragazza-lupo, mani forti ed esperte che strapparono la maglia di Jordan lungo lo squarcio che già aveva sul petto. Sentì qualcosa di liquido e caldo scorrere sulla sua pelle e il fuoco sembrò incendiargli le vene, il bagliore di un oggetto, simile ad una coppa, che svaniva nella giacca del biondo –Ci siamo quasi lupo, sta un po’ fermo-
Avrebbe voluto estrarre gli artigli e trapassare con quelli il cranio del Nephilim ma il dolore glielo impediva, e sapeva che comunque sarebbe stato inutile “Ci siamo quasi per cosa?!” pensava, finalmente lo avrebbe finito? Jordan non credeva che un tale dolore fosse possibile, si inarcava sotto la presa di Sebastian che lo teneva saldamente bloccato a terra. Improvvisamente il fuoco parve spegnersi e Jordan si abbandonò alla sabbia mentre sopra di sé il cacciatore cantilenava in una strana lingua che non aveva mai sentito prima.
Il respiro affannato cominciò a placarsi, aprì gli occhi e guardò il cielo sopra di sé. Un lieve pizzicore, gli fece concentrare nuovamente lo sguardo su Sebastian. Aveva estratto lo stilo e gli stava marchiando il petto, sopra la ferita appena rimarginata, non senza premere dolorosamente la punta acuminata dello stilo contro la sua pelle. Gli occhi freddi dello Shadowhunter incrociarono i suoi e sorrise freddamente
–Ora sei mio Jordan Kyle, seguirai me e le mie truppe a Edom. Vieni- Sebastian si alzò e gli porse la mano facendolo alzare.
Il licantropo si alzò, sentendosi stranamente leggero, senza opporre la minima resistenza a Sebastian.
Al suo fianco il Nephilim si voltò e raccolse la spada che aveva lasciato cadere poco prima, ancora macchiata del suo sangue, la ripulì e la ripose nel fodero. Quando si voltò a guardarlo Jordan lo stava studiando interrogativo –Suppongo che tu debba sapere quello che ti ho fatto, bene. Ho bagnato Fosforos- disse picchiettando il dito sul fodero –con il contenuto della Coppa Infernale, in questo modo ti ha guarito prima che tu potessi morire, ma… Tu non sei come gli altri. Loro sono solo un guscio, il ricordo di quello che erano perché loro hanno bevuto dalla coppa, tu sei ancora umano, ed è questa che ti tiene legato a me- con la mano gli sfiorò il petto e finalmente Jordan constatò l’opera di Sebastian. Una runa nera, un intrico di spirali e linee solcava ora la sua pelle. L’attenzione di Jordan tornò agli occhi di Sebastian che ora lo stava fissando –Sai, papà non mi ha mai preso un cagnolino- con noncuranza scostò una ciocca di capelli dal viso di Jordan e si chinò su di lui, lasciando un lieve bacio sulle sue labbra –Sei pronto? Si va a casa lupetto- e girandosi l’anello sul dito, tenendo Jordan stretto al suo fianco, Sebastian svanì, proprio nel momento in cui Maia apriva gli occhi.
>> The End <<
§ L'angolo di Deb §
Scommetto che già state ridendo!
Beh, io ho cominciato a shippare questa coppia da ottobre, grazie a un GDR…
Ancora non avevo idea di quello che avrebbe potuto scrivere la Clare…
Cioè, Jordan è uno dei miei personaggi preferiti.
Non poteva uccidermelo, non lui.
Bene, la storia è momentaneamente conclusa, ancora non so se continuarla...
Lasciate una recensione se vi va
Baci Deb
E un ringraziamento speciale alla mia Ohana <3
Beh, io ho cominciato a shippare questa coppia da ottobre, grazie a un GDR…
Ancora non avevo idea di quello che avrebbe potuto scrivere la Clare…
Cioè, Jordan è uno dei miei personaggi preferiti.
Non poteva uccidermelo, non lui.
Bene, la storia è momentaneamente conclusa, ancora non so se continuarla...
Lasciate una recensione se vi va
Baci Deb
E un ringraziamento speciale alla mia Ohana <3