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Autore: Saecchan    10/09/2008    0 recensioni
Semplici vicende che accadono nel passaggio tra twilight e new moon ^^.
"Ma io non sono una frittella".
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi ancora con una fanfiction su twilight ^^. Questa volta sono solo due capitoletti che raccontano una semplice giornata di Bella ed Edward. Infondo la Meyer non ha scritto molto sulle loro quotidianità u.u

Buona lettura, e recensite! :D .SAE~*

Ero appena uscita dalla doccia, circondata di vapore e con l’asciugamano in testa, quando mi accorsi che una figura scura stava svaccata sul mio letto.
“Oh, Edward! Quando la smetterai di farmi prendere un colpo?!”.
“Quando tu ti abituerai a trovarmi ogni notte sul tuo letto”, esclamò divertito.
Teneva le braccia spavalde dietro la testa, e le gambe incrociate. Trasmetteva una profonda immagine di relax. La sua t-shirt cerulea lasciava trasparire la forma perfetta dei suoi addominali, del suo petto forte, mentre le maniche corte permettevano la visione delle sue braccia scultoree.
Sentii la testa vuota.
“Bella?”, chiese divertito. “Cos’è, hai visto un mostro?”.
Ritornai alla realtà bruscamente, quando notai che si era alzato e mi teneva le spalle con le mani.
“E-eh?”, dissi rintontita.
“Sembravi in trance”.
“No… è che… wow”.
“Wow, cosa?”, disse alzando un sopracciglio.
“No… è che… sei così… a-alto”, dissi schiarendo la voce. Non potevo dargliela sempre vinta facendogli complimenti.
Edward capì che non mi riferivo all’altezza, roteò gli occhi e si lanciò sul letto.
Ripresi l’asciugamano che intanto era cascato per terra e cominciai ad asciugarmi i capelli.
Edward, intanto, rimaneva a pancia in giù, con le braccia penzoloni e i piedi che sbucavano dalla fine del letto.
“Sei enorme”, dissi offesa dalla sua bellezza.
“Non è colpa mia se sei una nocciolina”, ripiegò pungente.
Schioccai la lingua e mi voltai tornando al bagno. Mi abbassai per afferrare il phon, e quando mi rialzai per poco non mi prese un infarto. Lo specchio rifletteva la sua immagine alle mie spalle, e sentivo il suo respiro angelico sui capelli.
“Una nocciolina bellissima”, sussurrò sensuale.
Ancora una volta mi sentii la testa vuota.
Il secondo prima che mi potessi schiantare contro il pavimento, sentii le sue braccia fredde afferrarmi dai fianchi.
“Oh, andiamo Bella! Non puoi svenire ogni volta che ti dico qualcosa! Di questo passo dovremmo portarci sempre una flebo dietro!”, esclamò esasperato.
Cercai di prendere fiato, mentre tutta la stanza continuava a girarmi intorno. Appena mi sentii più in forze mi voltai faccia contro il suo petto, afferrai il suo mento, stringendogli le guance fino a farlo sembrare un pesce e sbottai seccata: “LA TUA BELLEZZA, mi ucciderà. Non le tue parole”.
Edward sbuffò roteando gli occhi, e si fiondò di nuovo sul letto.
“Ancora con questa storia…”, mugugnò.
Una volta diventata bellissima e fortissima gliela farò pagare cara, quanto lui la fa pagare a me, pensai asciugandomi i capelli.
Quando tornai in camera, lo trovai ancora in quella strana posizione a pancia in giù, occupato a giocherellare con il laccio della mia scarpa sul pavimento.
Stupida com’ero, tentai di spaventarlo saltandogli addosso, e con mio ovvio sgomento mi ritrovai a pancia in su’, sul morbido materasso, mentre lui, su un fianco sorretto dalla mano, si distraeva con una mia ciocca di capelli.
“Sei un mostro”, sentenziai offesa.
“Finalmente l’hai capito”, rispose soddisfatto.
Punta, mi girai su un fianco, con le braccia incrociate e il broncio.
“Mia bella…?”, cantilenò ancora una volta sensuale al mio orecchio.
Sorrisi, e sentii la testa vuota.

 

 

 

 

 

 

 

  
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