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Autore: Manu_Tinista    06/08/2014    4 recensioni
I miei genitori sono dei famosi scienziati, per il loro lavoro siamo in aereo sempre: anche oggi purtroppo. Siamo diretti a New York. Non sono triste,nel mio paese natale ossia Buenos Aires non avevo amici. Voglio ricominciare la mia vita.
Coppia: Jortini, Dievica
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Francesca, Leon, Violetta
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Bondage
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~~Il trillo della sveglia echeggia rumorosamente nella stanza, apro gli occhi di scatto e mi volto verso l'orologio: 7:45. << Oddio è tardissimo! >> grido disperata. Nel mio muovermi da imbranata rotolo giù dal letto provocando un tonfo, che dolore! Mi alzo, indosso la divisa della scuola e dopo aver pettinato i capelli e aver passato un filo di eyeliner sugli occhi vado in cucina per fare la colazione. << Pulce, eccoti >> sorride Francisco. Afferro dal tavolo un puncakes e lo farcisco con della marmellata alla fragola: la mia preferita. Francisco prende le chiavi della sua moto e mi trascina con sé, spero solo che guidi come una persona normale se no non arriveremo vivi a scuola.
<< Siamo arrivati, Tini >> esclama Fran, Sorrido, tolgo il casco e lo saluto con un bacio sulla guancia. Devo trovare la segreteria, meglio iniziare subito la ricerca! “Quale corridoio prendo? Sinistra o destra? Aspetta ho visto un cartello!” penso punzecchiandomi il labbro. Giro a sinistra e cammino velocemente, mancano cinque minuti al suono della campanella.
<< Signorina, desidera? >> chiede una signora dai capelli rossi fiammeggianti, due occhi vispi, e un sorriso con delle graziose fossette. Immagino che sia la segretaria.
<< Sono la nuova alunna, Martina Stoessel, mi potrebbe dare l'orario? >> domando titubante, la vedo accigliarsi,prendere un modulo e cercare il mio nome.
<< Si, si ho trovato,tenga >> mi porge un foglio. Quindi mi allontano,meglio consultare l'orario.
PRIMA ORA: matematica,aula 306
SECONDA ORA: italiano,aula 205
TERZA ORA: italiano,aula 109
QUARTA ORA: francese,aula 304
QUINTA ORA: pranzo,mensa
SESTA ORA: scienze,aula 201
Un po' stancante come orario, ma è solo il primo giorno quindi non faremo lezione...vero? Vediamo le aule...304.....305.....si eccola la 306. Entro e mi siedo in un banco in prima fila,devo essere attenta alla lezione: voglio fare buona impressione. L'aula si riempie e dopo qualche minuto entra la professoressa di matematica,è una donna sulla quarantina, dai capelli biondi quasi sul bianco, due occhi neri profondi, e delle labbra carnosa. Quand'era giovane doveva avere molti spasimanti. Sorrido come una deficiente a questi pensieri,senza rendermi conto che la prof mi chiama.
<< Stoessel,venga qui. Vogliamo fare la sua conoscenza >> chiede dolcemente. Mi alzo un po' stranita, la cosa che più detesto e presentarmi, quand'ero piccola decisi di seguire una scaletta che comprendeva: nome,età,città di provenienza,hobby,sport.  Noto al fianco del mio banco un ragazzo con degli occhiali enormi, “il tipico secchione”. Inizio velocemente sperando di tornare subito al mio banco affianco allo strambo.
<< Sono Martina, ho 17 anni.Vengo da Buenos Aires, amo cantare, ma non in pubblico. Inoltre... >> non riesco a finire la frase che un ragazzo dell'ultimo banco, accerchiato da numerose ragazze continua << Inoltra mi piacciono gli unicorni >> cerca di imitare la mia voce ma non alla perfezione. Tutti iniziare a ridere, questo qui non sa cosa gli combino ora.
<< Blanco.... >> dice la professoressa, la blocco con una mano, mi avvicino a lui. Rovescio il suo banco per terra e lo afferro per il colletto della camicia. Avvicinandomi pericolosamente.
<< Stavo per dire che faccio karaté, vuoi provare? >> grido, lo guardo negli occhi verdi. Cerco di trasmetterli la mia rabbia,ma ora vi starete chiedendo: karaté? Esatto, durante la mia vita scolastica ero vittima di numerosi insulti da parte di bulletti, quando raccontai questi episodi ai miei genitori, mi obbligarono ad iscrivermi a karaté per potermi difendere in qualunque momento, ma anche per saper attaccare. Dopo un paio di mesi che praticavo questo sport, iniziai ad amarlo ed è diventata la mia passione. Vedo la classe incredula, davanti alla mia parole, ma per dare un effetto ancora più da dura prendo gli occhiali da sole “Ray-Ban” poggiati sul suo capo, in posizione da divo e gli calpesto per terra. Ora, mi aspetterei una punizione e una chiamata dal preside,invece vedo la professoressa ridere rumorosamente e fissarci uno ad uno.
<< Blanco hai trovato pane per i tuoi denti >> continua a ridere.  Anche i compagni si aggiungono alla sua risata. Torno al mio banco, la professoressa dopo essersi asciugata le lacrime inizia a spiegare la lezione: “equazioni”. Cerco di stare attenta, ma con la coda dell'occhio vedo le frecciatine arrabbiate che mi lancia quel tipo. Dopo quattro ore, totalmente stancanti vado nella mensa. Trovo un tavolo libero e aspetto mio fratello Francisco. Ma due ragazze con un sorriso a trentadue denti si avvicinano,sto per alzarmi, ma loro mi fermano da un braccio.
<< Ciao...Martina giusto? >> chiede la ragazza dai capelli lunghi neri. Annuisco.
<< Sono Lodovica >> continua la mora. La ragazza dai capelli rossi mi porge la mano.
<< Sono Candelaria >> dice felicemente. Stringo la sua mano, si siedono di fronte a me e mangiano le patatine fritte, mi guardano,aspettano un mio saluto. Mi sembrano simpatiche.
<< Chiamatemi Tini, sto aspettando mio fratello ve lo faccio conoscere subito. >> sorrido.
La porta della mensa si spalanca, entra Blanco seguito da un gruppo, vestiti tutti da divi, camminano in maniera da “fighi” sorridendo e ammicando a tutti.
<< Tini, lasciali perdere sono dei deficienti! La scena in classe oggi, è stata E-P-I-C-A >> inizia a ridere Lodovica. Sorrido anch'io al solo ricordo, ma poi le loro facce diventano serie.
<< Te la farà pagare >> dice Candelaria, mi spavento un po'. Resto muta, ma qualche minuto dopo due mani mi circondano il viso,immagino chi sia.
<< Pulce, chi sono? >> chiede la voce misteriosa. So già chi è, meglio scherzare un po' però.
<< Un ragazzo brutto >> rispondo ridendo sguaiatamente. Lui mi fa il solletico ai fianchi.
<< Ciao Fran >> continuo sorridendo, gli schiocco un bacio sulla guancia. Le mie “nuove” amiche mi guardano incredule, non hanno capito nulla. Meglio spiegare.
<< Ragazze, lui è mio fratello Francisco,Francisco loro sono Candelaria e Lodovica >> sorrido. Mio fratello fa l'occhiolino a Candelaria, che subito arrossisce.
<< Tini, non sai chi ti aspetta..>> dice misterioso, ora voglio sapere chi mi aspetta.
<< Chi? Dimmi chi? >> sono curiosissima, se non me lo dice lo ammazzo.
<< Lo vedrai te, sta per arrivare. >> fa ancora il misterioso. La porta della mensa si spalanca, un ragazzo moro con degli occhi neri fantastici si avvicina a noi. Metto a fuoco la figura...non ci posso credere è lui? Lascio le patatine che finiscono in testa a Fran, mi alzo e corro. Lui mi afferra e mi solleva. Siamo al centro della mensa stiamo dando uno spettacolo molto gradito. Mi fa fare un giro completo mentre mi bacia tutte le guance, per finire un bacio sul nasino.
<< Pulce, quanto mi sei mancata! >> esclama, mi fa ritoccare terra.
<< Diego, anche tu mi sei mancato >> dico,trascinandolo al tavolo, sorrido a Francisco: ecco la sua sorpresa, il mio adorato Dieguccio. Faccio le presentazioni.
<< Diego, ti presento Candelaria e Lodovica, ragazze vi presento mio cugino Diego. >> vedo Lodovica sorridere come un ebete.
<< Che belle ragazze >> dice mio cugino, a quella frase vedo Lodovica sciogliersi e ridere come una stupida. Oddio, la mora è totalmente innamorata. Ci sediamo gustando il pranzo allegramente,tra battaglie di cibo e tra battutine sceme. Manca solo l'ultima ora, che trascorre tranquillamente. E' stata una bella giornata, torno a casa con Diego e Francisco dopo aver salutato le mie amiche ed esserci scambiati i numeri. Varchiamo la soglia di casa e subito una marea di domande ci investe.
<< Come è andata? Avete fatto amicizie? Diego perché sei qui? >> domanda a raffica la mamma.
<< Mariana, studio nella loro scuola >> sorride il mio cuginetto,ignorando le altre domande. Saliamo di sopra nella mia cameretta e ci sediamo sul letto.
<< Tini, inviti le tue amiche stasera? >> chiede mio fratello, so dove vuole arrivare.
<< Si, le invito. Potremmo fare un pigiama party da S-O-L-E >> sottolineo l'ultima parola.
<< Con noi è più divertente! >> ribatte prontamente Fran. Oh ti sto per smascherare.
<< Se vuoi il numero di Cande chiedilo >> dico io sorridendo, lo vedo diventare rossissimo. Io e Diego iniziamo a ridere fragorosamente. Troppo prevedibile.
<< Non mi interessa Candelaria >> esclama lui, so che è una bugia, ma faccio finta di crederli.
Chiamo le mie amiche, le invito a fare un pigiama party. Uno squillo,due,tre..
<< Pronto? >> chiede Lodovica, sembra che stava dormendo.
<< Sono Tini, stasera venite a casa mia: PIGIAMA PARTY! >> grido al telefono.
<< Ok, porto il necessario...anche i trucchi! >> esclama allegramente.
<< Si si,avvisi Candelaria? >> chiedo spero risponda di si.
<< Certo, ci vediamo alle....? >> domanda speranzosa.
<< Alle 20, a dopo >> rispondo dolcemente, attacco e vado di sotto: meglio avvisare mamma.
Ora penso di avere una grande fortuna: oggi i miei genitori vanno ad una cena di lavoro con dei colleghi scienziati, quindi la casa è tutta nostra. Aggiusto la camera, impaziente di vedere le mie amica, voglio conoscerle meglio.

ANGOLO AUTRICE: Recensite,un bacione a tutte.
   
 
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