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Autore: MajoWriter    06/08/2014    2 recensioni
In questa piccola storia, il vento viene utilizzato come una metafora sulla distanza, sulla mancanza e sui ricordi.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soffia il vento in primavera, portando con se i profumi del mondo. E tra quelli, c’è anche il tuo.

Soffia il vento in estate, portando un po’ di fresco nelle calde giornate estive. Una bella sensazione, ricorda lo stare in tua compagnia.

Soffia il vento in autunno, smuovendo le foglie a terra. Mi accarezza delicatamente il viso, quasi fosse la tua dolce mano.

Soffia il vento in inverno, un vento freddo e brusco, tanto che mi fa volare il cappello. È come se mi stessi chiamando, se volessi attirare la mia attenzione.

Soffia il vento, non smette di soffiare. Muove le nuvole, porta la pioggia, agita i mari ed erode le montagne. Malgrado la sua forza, non riesce a smuovermi. Prova a spingermi avanti, ma io non mi muovo. Prova a farmi guardare intorno, ma io non distolgo lo sguardo. Prova ad asciugare le mie lacrime, ma esse compariranno sempre.

Continuando a soffiare, non fa altro che rafforzare il tuo dolce ricordo. Un ricordo di profumi, di carezze, della tua presenza e delle tue attenzioni.

Un ricordo che fa male e che non sparisce, come il vento che soffia.

   
 
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