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Autore: bemylolo    06/08/2014    2 recensioni
Camila: una ragazza normale, che vive la sua vita cercando di sopravvivere dietro i banchi di scuola e di finire l'anno scolastico il più velocemente possibile con l'aiuto delle sue amiche
Lauren: una ragazza appena trasferita nella nuova scuola, alle prese con nuove amicizie e nuove emozioni.
Cosa accomuna queste due ragazze? Stesso sogno? Stesse amicizie? O c'è qualcosa di più? Qualcosa che nemmeno loro sanno spiegare
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Camila Cabello, Dinah Jane Hansen, Lauren Jauregui, Normani Kordei
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Camila, tesoro, svegliati che farai tardi" disse Sinuhe, mia mamma vicino al mio orecchio mentre ancora dormivo. "Che ti avevo detto? Se fossi andata a letto prima anzi che stare a leggere..." non le feci finire il discorso, aprendo gli occhi
"Oh andiamo mamma! Preferisco il suono della sveglia alle tue ramanzine di prima mattina, lo sai benissimo che dovevo finire di leggere il libro" e finito di parlare mi misi seduta nel letto, guardandola.
"Lo so tesoro" sorride dolcemente "la colazione è pronta e Sofi non vede l'ora di vederti" e usci dalla stanza, senza fare rumore, un po' come faceva sempre.
Mia mamma è una persona speciale, si preoccupa sempre per me, mia sorella e mio papà, e noi le vogliamo un bene infinito -primo giorno di scuola- ripeto nella mia mente, mentre mi vesto. La voglia di tornare a scuola è poca, ma ho tanta voglia di vedere le mie amiche e di sapere cosa hanno fatto d'urante le vacanze.
Dopo essermi vestita e preparata al meglio per affrontare questa giornata di scuola, andai al piano di sotto, dove c'erano mamma e Sofi ad aspettarmi.
"Kaki" disse lei, la piccola di casa, venendomi incontro e abbracciandomi "finalmente ti sei svegliata"
"Si Sof, è stata dura ma... eccomi qui" lei rise sonoramente e tornò a sedersi a tavola e io la raggiunsi, sedendomi vicino a mamma.
"Papà?" dissi guardando verso mamma, intenta a prepararmi la tazza con il latte
"è dovuto uscire presto, ti augura un buon primo giorno di scuola"
"a proposito di primo giorno, farò tardi" e deto questo, ingurgitai velocemente qualche biscotto e presi la borsa uscendo di casa e andando verso la fermata dell'autobus.




Di solito prendo l'autobus con Dinah, per poi incontrare Ally e Normani a scuola, ma quella volta incontrai Ally alla fermata
"Ehi Allycat" dissi correndole incontro e abbracciandola forte
"Ehi Mila! hai sentito Dinah stamattina?" mi guardò con i suoi occhi dolci, come sempre e io scossi la testa
"No, deve essersi dimenticata di me" ridemmo insieme mentre l'autobus arrivò
"Ma no! figurati, ha detto che ariverà direttamente a scuola, forse anche in ritardo" ci sedemmo nei due posti liberi, io vicino al finestrino.
io annuì e per il resto del tragitto abbiamo parlato delle nostre vacanze, lei era andata in Texas e si era divertita con la famiglia, io ero rimasta qui a Miami.
Arrivate a scuola, sentimmo subito la campanella suonare "Oh cavolo, volevo continuare a parlare con te" sorrise Ally guardanomi
"Dai Ally, magari abbiamo la prima lezione insieme, io devo ancora prendere l'orario" mi salutò e ci semparammo.
La scuola non era cambiata durante l'estate, stessi corridoi, stessi armadietti. Il mio è il numero 410, vicino all'aula di musica, un posto magico.
Mi gurdo intorno, non c'è nessuna delle mie amiche e mancano dieci minuti all'inizio delle lezioni. Mi appoggio con le spalle all'armadietto e osservo la gente passarmi vicino, come al solito, senza notarmi e dandomi qualche colpo. Il mio sguardo si ferma su una ragazza, ha l'armadietto di fronte al mio, mi sembra nuova, ma potei sbagliarmi dato che non conosco nemmeno un quarto degli studenti di questa scuola.
La guardo attentamente aprire l'armadietto, depositare la borsa e prendere i libri. Non so perchè ma continuai a fissarla per molto tempo, i capelli lunghi neri che le arrivavano fino alla schiena, una gonna e una maglietta viola chiaro e ancora non l'avevo vista in faccia.
Beh non ci volle molto perchè nel giro di due secondi qualche cretino le fece cadere i libri che aveva in mano e mi avvicinai per aiutarla
"Ehi aspetta...." mi inchinai verso di lei prendendo alcuni libri, quasi tutti uguali ai miei, da terra " questi, sono tuoi.." alzai lo sguardo verso di lei e le sorrisi, rimanendo imbambolata dai suoi bellissimi occhi smeraldo
"emm... grazie" disse lei un po' imbarazzata, forse dalla situazione, forse perchè la stavo fissando. "Sono nuova, cioè vivo qui..ma andavo in un'altra scuola" mi disse sistemandosi i capelli e mettendo i libri nella borsa mentre io mi alzavo, riprendendomi
"oh wow..beh ben arrivata in questa bellissima scuola" dissi sarcastica e ridemmo entrambe " il benvenuto non è dei migliori, ma questa scuola non è poi cos' orribile"
Non so che mi sytava succedendo, non ero brava con le amicizie, per nulla, ma quella ragazza aveva qualcosa di speciale, qualcosa che mi attirava.
La nostra breve conversazione fu interrotta dalla campanella "Io...devo andare.. beh ci vedremo spesso, visto che il mio armadietto è quello" le indicai il mio armadietto, cercando di non balbettare troppo dall'imbarazzo
"Certo, io ho biologia ora.. emm..tu?"
"i..inglese" dissi guardando l'orario, fissandolo attentemente.
" beh non vorrai fare ritardo la tua prima lezione" le sorrisi per poi salutarla e allontanarmi.
Camminando via, mi sono ricordata di non essermi presentata, ma dopo essermi gurata per dirglielo, quella ragazza era scomparsa nella folla degli studenti che andavano nelle loro classi. Così ripresi a camminare.
Quella giornata non era iniziata poi così male, chissà magari quest'anno sarebbe stato diverso, magari non sarò sempre la solita sfigata seduta sola a torturare le mie uniche amiche Ally, Dinah e Normani. Con tutti quei pensieri e con ancora quell'incontro nella mia testa, aprì la porta della classe, della mia prima lezione del mio primo giorno di scuola.




Inglese, la materia più lunga del mondo. Mi sedetti nel banco vicino alla finestra, mi piaceva perdermi nei miei pensieri guardando fuori, in caso non fossi riuscita a seguira la spiegazione.
"Ragazzi per favore sedetevi, così incominciamo" disse il professore mentre ci invitava a prendere posto, cosa che tanto io avevo già fatto
In classe non conoscevo nessuno, Ally, Dinah o Normani non c'erano.
Mentre l'ora passava, con il professore che ci chiedeva come avessimo passato le vacanze e ci illustrava il proramma da svolgere, non riuscivo a non pensare a quella ragazza nuova, i suoi occhi, i suoi modi, mi avevano colpito molto e non sapevo darmi una spiegazione visto che chissà quando l'avrei rivista o ci avrei parlato di nuovo.
-è troppo stupido Camila, concentrati, non la conosci, non sai nemmeno come si chiama- pensai nella mia testa, mentre mi sforzavo di seguire il discorso del professore.

Fu un ora molto interattiva, per quella parte che ho seguito e, come al solito, la campanella fece volatilizzare tutti, me compresa. Alla seconda ora avevo Matematica e, appena entrata in classe ho visto tutte le mie amiche, sedute ognuna dietro l'altra. Sorrisi guardandole emi sedetti nel banco libero davanti a Normani e dietro a Dinah.
"Ehi Mila" dissero in coro entrambe
"Dove sei finita?" dissi rivolta a Dinah "a quanto pare hai avvisato tutte tranne me eh DJ?" ridemmo in coro mentre lei si affrettava a spiegare
"Scusa Mila, non pensavo non ti arrivassero i messaggi"
"Oh questa è la scusa peggiore che io abbia mai sentito" ridemmo tutte, mentre entrava la professoressa.
Subito dopo che la professoressa si sedette e che iniziò con il solito discorso che ormai tutti gli alunni sanno a memoria, mi arrivò un bigliettino da Normani
-"pranzo insieme?"- riconobbi subito la scrittura di Ally e mi affrettai a scrivere il mio "Si" sotto quelo di Normani e a passare il biglietto dietro di me a Dinah, senza essere vista.
Sono sempre stata brava in matematica, come anche nelle altre materie, seguire a scuola non è difficile, l'unica cosa che mi veniva difficile era relazionarmi con gli altri, solo le mie ragazze potevano capirmi, erano più che amiche, ormai le consideravo come sorelle, per tutti gli altri ero e sono la secchiona sfigata che pensa solo allo studio.
Finita l'ora, rimanemmo tutte un po' di più a finire di parlare
"Ragazze io non posso trattenermi di più" disse Dinah mentre andava verso la porta "ho già una punizione per il ritardo di stamattina" tutte noi scoppiammo a ridere
"ma.. DJ come facciamo, dovevamo vederci dopo la scuola come sempre" disse Normani trattenendo a stento le risate
"ci vedremmo molto dopo dopo la scuola" e detto questo, sparì nel corridoio
" quella ragazza non è normale" disse Ally mentre tutte ci alzammo lasciando la classe vuota.
"Che avete voi" dissi io, guardando entrambe
"educazione fisica" esclamarono in coro "tu?" "muuusicaaa" dissi quasi cantando mentre le ragazze ridevano per il mio gesto
le salutai, sperando che anche Dinah avesse musica alla mia stessa ora, ma mi ricordai che lei era andata dalla parte opposta.
Arrivata, entrai in classe, dove ancora molti ragazzi stavano prendendo posto e tra la folla la vidi. Riconoscerei quei occhi ovunque, lo so lo so li ho visti per pochi secondi ma non importa, lei era lì, che si guardava intorno e rideva con qualche altra ragazza
-mh okay è la tipica ragazza popolare, dalla parlata facile- dissi tra me e me andando a sedermi nell'ultima fila, dato che il mio posto era già stato occupato
Penso che si accorse di me, perchè ho notato che mi ha guardato entrare, e mi ha continuato a fissare fino a che non mi sono seduta. Era due banchi avanti a me ma nella fila opposta, e cercai di non guardarla troppo, mentre osservavo il resto della classe ridere e fare casino.
Appena entrato il professore, tutti si zittirono e si sedettero, era noto come il più severo di tutti e faceva anche un po' paura. Qualcosa atterrò sul mio banco, un piccolo foglio di carta, piegato tante volte.
- oggi è la giornata dei bigliettini- pensai aprendolo mentre speravo non fosse il solito cretino che mi riempiva di insulti
- "se non hai da fare, o altri impegni pranziamo insieme, così ci conosciamo meglio?"- mi guardai intorno e vidi la ragazza nuova che mi fissava sorridendo e mi affrettai a rispondere
- "sono a pranzo con le mie amiche, puoi unirti a noi se ti va, te le presento"- lanciai il bigliettino verso di lei, tralasciando la mia mira che non è delle migliori, lei lo prese
Mentre lo leggeva il mio cuore batteva velocemente, non la conoscevo ma avevo voglia di vederla, mi sentivo strana. Lei si girò verso di me, sorrise e annuì per poi rigirarsi e seguire la lezione, cosa che avrei fatto anche io se non avessi passato tutto il tempo a fissarle i capelli e a pensare a lei
   
 
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