Agrotto la fronte. Fisso perplesso e confuso quelle due figure vicine. Troppo vicine.
Inarco le sopracciglia, o almeno quelle che dovrei avere... Il sangue mi ribolle nelle vene, non so cosa mi stia succedendo, ma vedere Kankuro così vicino a Matsuri mi fa imbestialire.
E' la mia allieva. Cosa sta facendo?! Se scopro che ci prova con lei lo ammazzo.
Mi avvicino spazientito a loro due.
Kankuro ha un sorrisino compiaicuto, Matsuri è totalmente rossa.
Come biasimarla? Kankuro ha osato darle un bacio vicino alle labbra, troppo vicino per i miei gusti.
Ma che gli salta in mente? E per cosa? Per ringraziarla di aver portato dei  documenti.
Matsuri chiude più volte gli occhi, confusa e stupita da quel gesto, mentre Kankuro ha la sua solita espressione odiosa.
-I-io t-toglierei il disturbo...-Bascica a pena. Annuisco con fare autoritario. Kakuro fa per seguirla.
Un brivido gelido mi percorre la schiena. Di scatto e inconsciamente lo afferro per il braccio e lo guardo con uno sguardo omicida.
Mi schiarisco la voce.
-Non sono permesse effusioni amorose nel mio ufficio, prego.-Dico semplicemente, reggendo il suo sguardo.
Lui annuisce e dopo scompare dietro la porta. Sbuffo e mi butto sulla sedia, guardando il tavolo pieno di scartoffie.
-Esami...kage...Guerra? No, le solite odiose cose...-Mi ripeto incominciando a leggere con poca voglia i documenti portati da Matsuri.
Li stringo e ripendo a quella scena. Kankuro che si china su di lei e la bacia fin troppo vicino alle labbra.
Prendo fiato e cerco di continuare a firmare quei stupidi documenti.
Ma proprio non ci riesco. -Kankuro...c-h-e-b-a-c-i-a-M-a-t-s-u-r-i- Non mi rendo conto di aver urlato.
Fino a quando non fa irruzione nel mio ufficio Temari stranita. -E' successo qualcosa?-Chiede preoccupata. -Stai bene?-Chiede.
-Mai stato meglio.-Dico stringendo i fogli che tengo in mano.
Temari esce e ricomincio a firmare i documenti.
Di colpo la porta si spalanca. ''Ma che avete tutti oggi?''-Penso. Prima di scorgere la figura di Matsuri.
Mi alzo, mentre lei abbassa il capo a mò di inchino.
-Gaara-sama...-Mi chiama. Io rivolgo lo sguardo su di lei. Successivamente lei lo alza su di me.
-I-io le volevo solo dire che tra me e Kankuro non c'è nulla. Insomma, è sempre il suo ufficio, e lui mi ha baciata. Spero che la cosa non le abbia dato fastidio.-Dice portando lo sguardo altrove. Io cerco di sorridere, cercando di non far leggere la rabbia attraverso gli occhi.
Sorrido definitivamente, sorriso che viene ricambiato.
Quant'è bella quando sorride...Stop. Cosa mi prende?! Arrossisco inconsciamente fissandola.
Lei spalanca gli occhi guardando altrove imbarazzata.
Quanto sono brutti i giochi di sguardi, si capisce sempre tutto.
Però non capisco perchè di punto in bianco arrossisco quando mi sorride e mi ritrovo a pensare ''quant'è bella'' e cose così.
Proprio non capisco. Sono il kazekage, e mi riduco a bascicare dietro ad una ragazza?
-In realtà, Matsuri, ti devo dire una cosa.-Dico fissandola, non rendendomi conto che l'ho messa a disagio, almeno credo.
Lei mi guarda negli occhi curiosa, ancora un pò rossa in viso. -Io...Credo, e sottolineo credo...Di...Am...-I suoi occhi si illuminano.
Amarti. Ecco cosa volevo dire. E invece ho detto ''Volerti bene''
Non ne ho mai sparata una peggiore.
C'esta la vie, prima o poi lo saprà.
Perchè ora ne sono più che sicuro.
O almeno quasi sicuro...
Che ora come ora sono convinto di amarti, Matsuri.