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Autore: AJ_w    07/08/2014    3 recensioni
Se n’è accorta. Si è accorta che il modo con cui ho pronunciato la frase non è quello duro, spavaldo e altero con cui parlo sempre. Piega la testa di lato, incuriosita.
-Cosa ti succede?- chiede
-Nulla.-
-Sicuro?-
-Sì.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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мαяℓвσяσѕє
 
Il vento. Il vento soffia imperterrito sulle campagne. Il vento fa volar via i pensieri brutti. Il vento porta il suo odore mischiato a quello della Marlboro che sto fumando, rendendolo ancora più piacevole. Si arrabbia sempre, lei, quando fumo, non sopporta quell’odore pungente di tabacco che inebria ormai i miei sensi. Le ho dato tanti soprannomi, molti dei quali per farla arrabbiare, molti che lasciano intravedere i miei sentimenti e, questi, sono i più facili da concepire. Ci sono quei soprannomi, quelli che mi ripeto da solo, in modo da ricordarmi di respirare in sua presenza, quelli che, non riesco mai a togliermi dalla testa. Poi  c’è lui, il suo nome, che mi ricorda tutto di lei, il suo profumo, i suoi occhi, i suoi capelli. Quel nome che non pronuncio mai, per paura di sembrare uno stupido o per paura che lei non lo accetti, detto da me.
Inspiro una buona boccata di fumo e la lascio uscire dal naso. Il vento porta via anche quello ma un odore familiare si insedia nei miei pensieri. Mi alzo e guardo verso il lago. Non c’è nessuno. Penso di essere pazzo e me ne sono quasi convinto. Torno a distendermi sul prato, lasciando che l’erba mi solletichi la nuca, facendomi venire la pelle d’oca. Poi eccolo di nuovo, quell’odore. E’ vaniglia, mischiato all’agre profumo della campagna che sempre la caratterizza. Decido di non alzare la testa, lasciando che la mia mente si convinca che quel profumo me lo sto solo immaginando, perché ho tanta voglia di lei. Mi copro gli occhi con l’avambraccio, per ripararmi dalla luminosità del sole.
-Che fai?- . La sua voce.
-Cosa ti sembra che stia facendo?-
-A me sembra che tu stai infrangendo le regole!-
-E a me sembra che tu mi stia oscurando la luce!-
-Senti, non scherzare! Spegni quella sigaretta!-
-Non vuoi lasciare ad un pover’uomo uno dei suoi pochi piaceri?-
-Spegnila!-
Obbedisco, facendo sparire il mozzicone. Mi alzo in piedi, per poterla guardare per intero. La sua bellezza è mozzafiato e la mia voce interiore urla quel nome.
-Perché devi essere così?- chiede, con quell’aria arrabbiata che mi fa impazzire.
-Così come?-
-Cosi testardo?-
-Ho preso da mio padre, tu perché devi essere così so-tutto-io?-
-Ho preso da mia madre!-
-Buona risposta.-
-Grazie!-
Quell’aria da ragazza innocente mi fa venire i brividi. Il vento trasporta il suo odore fino al mio naso che lo inspira insaziabile, assaporandolo come alito di vita. Tiene i pugni serrati e si stringe nelle spalle, segno evidente che è davvero arrabbiata e i suoi occhi sprizzano lampi di sfida.
-Tra un po’ non inizia la tua lezione?!- chiede arrabbiata, nel tentativo di sbarazzarsi di me.
-E allora?-
-E allora devi andarci!-
-Chi lo dice?-
-Io!-
-Sai cosa me ne importa…-
Se n’è accorta. Si è accorta che il modo con cui ho pronunciato la frase no è quello duro, spavaldo e altero con cui parlo sempre. Piega la testa di lato, incuriosita.
-Cosa ti succede?- chiede
-Nulla.-
-Sicuro?-
-Sì.-
Mi giro, diretto verso l’aula ma lei mi ferma, tenendomi per la camicia.
-Non si saluta?-
-Ciao Rose.-
-Ciao Scorpius.-
 
 SPAZIO AUTRICE -> STANZA DELLE NECESSITA'

Salve. Questa è la mia prima pubbilcazione, quindi siate clementi. Spero vi emozioniate a leggerla come io mi sono emozionata a scriverla *puah* che sdolcinata. No, a parte gli scherzi, spero vi piaccia
  
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