05/08/2014 - Paradiso
«É la mia protetta!» urlò l'angelo William, alzandosi in piedi e spiegando le enormi e candide ali bianche.
«No, é la mia protetta!» gridò Edward imitandolo.
«Mia!»
«No, mia!»
«Mia!»
«No, Mia!»
Entrambi gli angeli custodi urlavano, alzandosi mano a mano verso il soffitto.
«Perché non andate a chiederlo a Gabriele?» suggerì loro Cassiel dalla sua postazione dietro il bancone, che ormai era a qualche metro più giù.
I due litiganti guardarono verso il basso e solo allora si accorsero di aver preso il volo e di essere ad almeno una quattro di metri dal pavimento.
«Hai ragione» sbuffò William, ritornando a terra, seguito subito dopo da Edward.
«Allora andiamo» asserì quest'ultimo.
Con passo svelto entrambi gli angeli uscirono dall'U.A.P. (Ufficio Affidamento Protetti) per dirigersi verso il grande edificio dove si trovava l'arcangelo che avrebbe posto fine ai loro dubbi.
S'incamminarono lungo una delle tante strade bianchissime del paradiso, continuando a battibeccare come loro solito.
Edward alzò lo sguardo, posandolo su una giovane angelo femmina che camminava in senso contrario rispetto a loro.
«Hey, bellezza - ammiccò, non appena lei fu abbastanza vicino da sentirlo - perché non lasci che ti prenda sotto la mia ala?» disse con voce suadente. Lei arrossì, ridacchiando.
William alzò gli occhi al cielo, disgustato. «Tu e i tuoi doppi sensi siete squallidi» bonfonchiò, tirando l'altro per un braccio.
«Stavo rimorchiando, William!»
«Tu rimorchi sempre»
***
«Allora, Gabriele, spieghi al qui presente che Skylar Ryders non é la sua protetta?» esordì William entrando nell'ufficio dell'arcangelo senza nemmeno bussare.
«Certo che é la sua protetta» rispose, senza nemmeno alzare lo sguardo dai fogli che stava guardando, sapeva già che l'anegelo dagli occhi azzurri si riferiva ad Edward. Quei non riuscivano a stare lontani, ma litigavano sempre.
«Visto?! - esultò Edward - Skylar é la mia protetta, non la tua!»
«Sbagliato» asserì Gabriele.
«Ma come? Tu hai detto che sono io il suo angelo custode» proferì il riccio confuso.
«Ma lo é anche William»
«COSA?!» urlarono i due angeli increduli.
«No, no, no... No! Io non posso lavorare assieme a lui. Mi sarebbe solo d'intralcio» disse William scuotendo ripetutamente la testa.
«Ma piantala, sei tu quello che rompe!» rispose il Edward sbuffando.
«Skylar é una ragazza davvero troppo difficile per uno solo di voi. E poi non riuscite a separarvi per più di due ore terrestri» spiegò l'arcangelo in tutta calma «Forza andate a salutare i vostri amici, tra poco sarete spediti sulla terra»
I due angeli sbuffarono, ma non ribatterono ed uscirono dall'ufficio sbattendo la porta.
«Quei due non cambieranno mai» sussurrò Gabriele, mentre sul volto si disegnava un sorriso paterno.
***
N.d.A.
Ciao
Bene... Non ho niente da dire.
Scusate gli errori e spero vi piaccia.
- Pydge, xx