Independence day

"Michael, smettila di mangiare pizza" mi disse Nicole entrando in cucina. Io sospirai e misi via il mio piatto di pizza, girandomi verso di lei.
"Ciao, Nicole. Che facciamo oggi?" chiesi, dandole un bacio a stampo. Lei mi rivolse un sorriso, che subito svanì quando mi guardò bene in viso.
"Michael?! Perchè hai un piercing al sopraccigglio?" chiese sconcertata, facendo qualche passo indietro.
"L'ho, fatto stamattina, ti piace?" domandai facendo una faccia buffa, muovendo le sopracciglia velocemente.
"Assolutamente no! Domani andiamo insieme a togliertelo, okay?" ordinò, aprendo il frigo. Prese una bottiglietta d'aqua e la aprì, prendendone un sorso.
"E cambiati! Quella maglietta non mi piace, è troppo scura. E quei pantaloni hanno i buchi. Michael, quando cambierai quelle Vans? Sono sporche!" iniziò a gridare, appoggiando la sua bottiglia sul bancone. Roteai gli occhi: quella ragazza era diventata veramente insopportabile. Dov'era finita la ragazza dolce e simpatica di cui mi ero innamorato e con qui avevo deciso di condividere un appartamento?

"Nicole, non dovevi andare a fare shopping con Sarah e Jane?" chiesi, cercando di liberarmi di lei, almeno per un paio d'ore.
"Sì, verranno tra poco. Ma quando torno io e te dovremmo parlare, Michael" mi avvisò, lanciandomi un'occhiataccia. Io mi limitai ad annuire e le diedi un bacio a stampo. Probabilmente l'ultimo bacio che le avrei mai dato. Lei uscì di casa con le sue amiche e io rimasi da solo, in salotto. Ripensai a quello che volevo fare: lasciarla era una buona idea? Non lo potevo sapere. Sapevo solo che mi ero stancato di tutte le sue regole. Voleva solo cambiarmi. Non le piaceva il modo in cui mi vestivo, non le piaceva il fatto che mi tingevo i capelli. Diavolo, non le piaceva nemmeno il modo in cui parlavo. 
Senza pensarci due volte corsi in camera nostra, spalancai l'armadio e presi tutti i miei vestiti, buttandoli sul letto. Sotto quest'ultimo avevamo una valigia, che tirai fuori, appoggiandola sul letto. Ci buttai dentro tutti i miei indumenti, senza nemmeno preoccuparmi di sistemarli per bene. 
Dopo aver chiuso la mia valigia, andai in cucina. Mi guardai intorno, cercando un foglio e una biro, e quando li trovai, mi sedetti al tavolo, con la valigia accanto.
Cominciai a scrivere, senza nemmeno versare una lacrima. Lei non ne valeva la pena, non più.

Cara Nicole,
mi dispiace per quello che sto per fare. Mi dispiace perchè io ti ho sempre amata, e non voglio ferirti. Ti ho sempre amata, ma sono arrivato ad un punto in qui mi sono reso conto che non ho più bisogno di te. Non fai altro che darmi ordini, cercando di cambiarmi. Anche se non vivi la mia vita, sembra che tu lo stia facendo, sai? Non lascerò che tu sprechi la mia vita. Siamo fuori controllo, Nicole. Ed è per questo che ora ti dico che anche se sarà difficile all'inizio, riuscirò a dimenticare tutto questo. Riuscirò a dimenticarti. Devo andarmene, se no non cambierà nulla, e io così non riesco a vivere. Devo andarmene prima che sia troppo tardi, e non importa quello che farai o dirai, non ci sono scuse.
Cancellerò dal mio cellulare tutte le nostre foto e terrò solo quelle dove sono da solo, o con i ragazzi. E sai una cosa? Quelle sono le migliori, perchè tu non ci sei dentro.
Lo ammetto, sarebbe stato bello se avesse funzionato, ma non ci sono ripensamenti. Non da parte mia, almeno. In fondo, la colpa è stata tua. Io ci ho davvero provato ad andare avanti. Mi dispiace per come sono andate le cose, non avrei mai voluto ferirti. 
Questo sarà finalmente il mio giorno d'indipendenza, e ne sono fiero.
Addio Nicole, abbi cura del tuo appartamento.
                                                                                                                                                                                                         -Michael

Scrissi tutto nel giro di venti minuti, e lasciai la lettera sul tavolo. Prima di varcare la soglia della porta mi guardai dietro un'ultima volta, per avere in mente almeno ricordi piacevoli di quella esperienza. Con la mia valigia in mano uscii da quella casa, uscii da quell'edificio e salii nella mia macchina. 
Quando cominciai a guidare mi resm conto che avevo fatto la cosa giusta. Era il mio giorno d'indipendenza, e nessuno mi avrebbe fermato.


Spazio autrice: Salve :)
Allora, ho aggiunto una nuova One-Shot, che ne pensate? Mi farebbe piacere sapere i vostri pareri, perchè mi ci sono impegnata parecchio.
Come potrete notare, per scrivere questa fanficion mi sono ispirata alla canzone Independence Day dei 5sos. Se non l'avete ancora ascoltata basta cliccare sul nome. Ve la consiglio, è davvero bella :)
Ho anche deciso di non aggiornare A break to fall in love ancora, visto che ho aggiunto questa storia :)
Detto questo, non mi dilungherò troppo.
Spero vi sia piaciuta e chiedo scusa per eventuali errori.
A presto, un abbraccio.
-Mari xx