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Autore: Gabriel Fenix    07/08/2014    2 recensioni
Stefano, ragazzo timido ed introverso, viene trasportato ad Equestria per mano della sua stessa volontà.
Questo sua arrivo però, risveglia un antico male che ha albergato fuori dal tempo in attesa della venuta di un suo simile: Il prescelto.
Ora Stefano dovrà conquistare l'amicizia delle portarici degli elementi dell'armonia e convincere Celestia a difendere il proprio regno dal male incombente. Dando tutto se stesso per proteggere la sua vita, la vita di chi ama e l'intero regno di Equestria.
Battaglie, potenti magie, intrighi politici, storie romantiche e oscurità saranno i protagonisti di questo racconto, che vedrà il regno lottare per la sua sopravvivenza.
Il campo di battaglia è stato scelto, i guerrieri sono pronti. Riuscirà Stefano a fermare l'oscurità salvando Equestria da un destino fatale e scoprendo la verità sul suo passato? O sarà destinato a perire sotto i potenti colpi del demone, lasciando che Equestria venga inghiottita dall'oscurità?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo: Qualcosa di inaspettato

Mi chiamo Stefano, ho 17 anni e vivo in un paesino di montagna con mio fratello Federico di 22 anni e nostra madre.

Nostro padre se ne è andato anni fa, io ero un bambino di circa 6 anni.

Nessuno sa dove sia, un giorno c'è e l'altro giorno... puff, sparito nel nulla.

Mio fratello ed io andiamo molto d'accordo, ma in quanto ad interessi... beh siamo uno l'opposto dell'altro: d'inverno lui va ogni giorno a sciare, non ha la patente ma non importa, la stazione sciistica è a circa 15 minuti a piedi da casa nostra.

Io invece sono sempre chiuso in casa, sui libri, a leggere o a studiare.

Mi piace molto l'astronomia e ogni notte, mi sdraio sulla neve e guardo le stelle cercando di indovinare i nomi delle costellazioni che compongono.

I miei libri preferiti sono i fantasy: mondi diversi dal nostro, mondi magici e oscuri, in cui tutto può accadere.

Credo che ormai abbiate capito che mio fratello è quello aperto, che alle feste parla e ride insieme agli amici.

Io invece sono quello chiuso, sempre sui libri e segregato in casa; ho sempre avuto difficoltà a socializzare e farmi nuovi amici.

La mia vita era così: chiusa, senza un PADRE, senza amici... i miei unici amici erano i libri.

Poi scoprì lo show "My little pony", in quel momento la mia esistenza passò da buia e triste a colorata e felice: un mondo splendido con pony dai mille colori e caratteristiche. Pony terrestri, unicorni e pegasi... tutti che vivevano in pace e armonia. Ma anche un mondo di pericoli, magie arcane, strane creature e luoghi sconosciuti... in poche parole: un mondo di avventure.

Mi innamorai subito di quel cartone, mi innamorai di ogni singolo personaggio: dalle sei protagoniste, ai personaggi secondari.

In poco tempo entrai a far parte di forum, community e quant'altro... un mondo enorme e in continuo sviluppo.

Questa mia passione era però occultata a mia madre e mio fratello; loro non dovevano sapere o sarei morto dalla vergogna.

Continuai a vivere così finche un giorno, raggiunti finalmente i 17 anni, qualcosa cambiò.

Mi ricordo che era sera, ero in casa da solo, mia madre era fuori per lavoro per alcuni giorni e mio fratello come sempre era o ad una festa o a sciare.

Mi ricordo che ero nella camera da letto che condividevo con mio fratello. Avevamo un solo armadio che condividevamo, una scrivania sempre in disordine su cui era appoggiato il televisore e due letti posti sotto all'unica, larga finestra della stanza. Mi trovavo davanti al televisore, seduto a guardare un episodio dello show.

Ero così concentrato che non sentii  mio fratello entrare in camera... me ne accorsi quando ormai si era accasciato sul letto ridendo di gusto.

"Oh mio dio, Stefano, non dirmi che guardi quella roba per mocciose" stavo arrossendo visibilmente, mi sentivo morire dentro, non sapevo cosa dire "Beh... ecco s... sì" mio fratello riprese a ridere, lo lasciai fare finche non si calmò "Forza, spegni tutto, è ora di dormire, comunque non riesco a capire come fai a vedere una cosa così... infantile".

Sapevo che mio fratello non era cattivo, e non mi avrebbe giudicato TROPPO pesantemente. Lui andò in bagno a lavarsi. Quando finì, andai all'entrata, chiusi a chiave la porta, spensi le luci e andai a letto, dove mio fratello non perse tempo a farmi sentire un verme "Buonanotte, e pony d'oro", "Fottiti", gli dissi prima di spegnere la luce.

Quella notte non riuscì a chiudere occhio, non riuscivo a togliermi dalla testa l'imbarazzo che mi fece provare mio fratello poche ore prima.

Desiderai di scappare, di trovarmi in un altro posto... di trovarmi ad Equestria.

Quella notte successe qualcosa di inaspettato, qualcosa che farebbe impazzire chiunque, so che la volontà degli esseri umani è più potente di qualunque altra creatura sul pianeta... ma non pensavo fino a questo punto, quella notte semplicemente si aprì uno squarcio nella mia vita.

A un certo punto della notte cominciai a sentire freddo. Un venticello di aria fresca mi arrivò in piena faccia facendomi rabbrividire. Guardai verso la finestra sopra di me ma era chiusa, provai a mettere una mano davanti all'anta ma sentì che la brezza veniva dal fondo della camera.

Iniziai a preoccuparmi, quindi svegliai mio fratello "Fede, Fede sei sveglio?", dopo qualche stiracchiamento mi disse "Purtroppo sì", "Fede non senti un'aria fredda?", "Ma che stai dicendo, la finestra è chiusa torna a..." si alzò di scatto sentendo una ventata gelida arrivargli in pieno viso. "Ma che cazzo sta succedendo, Stefano è uno dei tuoi scherzi?" lo fulminai con lo sguardo, anche se non poteva vedermi "perché ora sono diventato il dio del tempo? Credo che provenga dall'armadio".

Accesi la luce, ci vestimmo ed avanzammo verso l'armadio, aprendolo. Sembrava un normalissimo armadio con giacche e cappotti.

Mio fratello mise dentro la mano per cercare di toccare il muro, ma era molto più profondo di quel che sembrava, così inciampò sul gradino e cadde tra il vestiario.

"Sei ancora vivo esploratore di armadi?", "Fai meno il sarcastico" mi urlò, mentre me la ridevo. Era sparito tra i vestiti "Qui non c'è nessuna parete, è una galleria, vieni dentro con la torcia".

Andai alla scrivania, aprii un cassetto, presi la torcia, la accesi ed entrai nell'armadio.

Camminammo per circa un minuto, quando uscimmo la prima cosa che vi... "Aaaahhh", perdemmo entrambi l'equilibrio e cademmo su un tappeto erboso, mi guardai intorno e vidi che eravamo in una foresta, non la riconobbi tra le tante che circondano la casa. Anzi, il clima non era alpino, sembrava più una lugubre foresta di pianura. La cosa più spaventosa era che era notte.

Al che mi rialzai subito in piedi, mi sentivo strano ma non ci feci caso, e cercai di prendere la torcia.

Appena allungai la mano cacciai subito un urlo e la posi di fronte agli occhi: la mia mano si era trasformata... in uno zoccolo?

Cercai conforto guardando verso mio fratello, questa volta riuscì a rimandare in gola l'urlo ma i miei occhi quasi mi cascarono giù dal capo.

Al posto di mio fratello vidi un possente stallone, "Fede sei tu?" quello spalancò gli occhi e mi chiese "Stefano? cosa sta succedendo perché sei un... un pony?". Guardandolo meglio vidi che mio fratello Federico aveva un manto completamente nero, una criniera blu elettrico ( il che è strano perché a casa lui è castano) e... no, quelle non potevano essere delle... questa volta non riuscì a trattenere un urlo e gli dissi "Fede tu hai un paio di... ALI", lui si guardo lungo i fianchi e dallo stupore si spalancarono, erano delle ali stupende, il piumaggio partiva nero e passava ad un azzurro sempre più chiaro.

Dopo qualche secondo chiesi a Fede che aspetto avessi io, mi scrutò a fondo ed iniziò a parlare "Il tuo manto è azzurrognolo, invece la tua criniera è azzurra con delle striature blu... e sei cornuto".

Lo guardai male "Vai a quel paese" gli dissi. "No dico sul serio, hai un corno sulla fronte".

Mi irrigidì e lo guardai stupito, dopo qualche secondo, senza che io lo volessi, il mio corno si accese e la torcia volò letteralmente... in orbita. "Ops" mi scusai.

Fede aveva già spalancato la bocca " Ma come hai fatto?".

Così gli spiegai tutto su Equestria (dato che ormai era ovvio che ci trovavamo ad Equestria) e lo show. supposi anche che io fossi unicorno perché stavo sempre sui libri e lui fosse pegaso perché era il più sportivo della famiglia.

Per quella notte avevamo avuto abbastanza sorprese, così rientrammo nell'armadio e decidemmo di tornare di mattina. Inutile dire che nessuno di noi due dormì quella notte.

   
 
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