Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Ale_Ruzzi    07/08/2014    5 recensioni
È arrivato il momento più temuto da tutti i bambini della scuola elementare di Toronto : la recita di fine anno.
Quest'anno metteranno in scena la favola di Peter Pan.
Proprio come pensava, Courtney farà Wendy ma chi sarà il suo Peter?
***********************************************************
Piccola One-Shot fluff che volevo scrivere grazie all'ispirazione.
Qui i concorrenti di TD sono bambini e frequentano la stessa classe della scuola elementare.
Pronti a venire immersi nella favola di Peter Pan?
Coppie: (oltre a quelle già citate) : Scott x Courtney.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tu sei il mio Peter Pan



Bambini, è arrivato il momento di riferirvi le parti per la recita di fine anno”.

Una giovane donna dai capelli lunghi biondi, raccolti in una coda di cavallo, e dagli occhi azzurro-cielo entrò nella stanza dove decine di bambini erano occupati a giocare durante la lezione, approfittando dell'assenza della maestra.

Tsk, ancora non capisco perché ogni anno dobbiamo ripetere questa assurda recita”.

Una voce si fece strada dalla massa di ragazzini.
“Duncan, solo perché tu non ami recitare non vuol dire che gli altri non possano parteciparvi”.

Il diretto interessato, un bambino dai capelli neri arruffati e gli occhi azzurri, scosse la testa alzando gli occhi al cielo, per tutta risposta all'affermazione della maestra.

Dunque, stavamo dicendo” riprese lei con un sorriso. “Quest'anno, come ben sapete, la recita riguarda la favola di Peter Pan che penso tutti voi conosciate bene”.

La giovane donna sorrise leggermente alla vista di tutti quei bambini annuire.

Allora, quest'anno, il ruolo di Wendy, la protagonista della favola, va a Courtney”.

Una bambina dalla pelle mulatta, gli occhi color pece e i capelli castano chiaro raccolti in due codini iniziò a saltellare su sé stessa.
“Evviva” squittii con felicità.

Dopotutto, erano settimane che Courtney si era impegnata nell'avere quella parte e per farlo aveva partecipato a tutte le prove, aveva studiato a memoria anche le battute degli altri ruoli per correggerli e aveva già provato il vestito di Wendy.

Molti in classe la applaudirono mentre Duncan sbuffava.
“La solita raccomandata” sussurra passandosi una mano fra i capelli corvini.
“Come scusa?!”.

L'espressione di felicità che fino a quel momento Courtney aveva tenuto viene sostituita da un'istante di rabbia e di ira, durante il quale le sue guance mulatte assunsero un leggero colore rosso acceso.

Bambini vi prego, fatemi finire” dice la maestra con un sorriso. “Dunque, la parte di Capitan Uncino va ad Harold che si è davvero distinto nelle prove”.

Il giovane nerd, un bambino dai capelli rossi ricadenti sulle spalle e con un paio di occhiali a fondo di bottiglia, sorrise vivacemente.

I bambini sperduti saranno Gwen, Trent, Dj, Geoff ed Heather”.

Le due bambine iniziarono a obiettare, sebbene per motivi diversi.
“Come sarebbe? Una bambina sperduta? Io non voglio quel ruolo irrilevante, io voglio fare Wendy” gridò con rabbia la bambina dall'etnia asiatica, dalla pelle chiara e i capelli e gli occhi completamente neri, tirandosi uno dei due codini.
“E io non voglio recitare!” gridò ancora più forte Gwen, una bambina dalla pelle pallida ed i capelli neri a caschetto, accompagnati da un cerchietto color viola.

La maestra scosse leggermente la testa e guardò con dolcezza le due bambine.

Heather, mi dispiace, hai recitato benissimo ma noi maestri abbiamo pensato che andasse meglio Courtney per questo ruolo. Potrai riprovarci il prossimo anno e poi avevi già fatto la protagonista lo scorso anno. Un po' a turno no?”.

L'asiatica strinse i pugni guardando a terra, piena di rabbia.

E Gwen, so che non ti piace recitare ma questa è un'opportunità per stare tutti insieme. Inoltre come bambina sperduta starai insieme ai tuoi compagni”.

Davanti al sorriso dolce della maestra Gwen non poté far altro che cedere.
“V-va bene” disse la bambina con lo sguardo basso.

Trilli, cioè la fatina, la farà Bridgette”.

La bambina dai capelli biondi e gli occhi verdi saltellò su sé stessa, felice.

Il ruolo di Spugna” continuò la maestra “cioè il buffo aiutante di Capitan Uncino va ad Owen.

Il bambinone grassottello annuì sorridendo, contento del divertente ruolo.
“E siamo arrivati alla fine. Il ruolo di Peter Pan, il protagonista della favola e dello spettacolo va a Duncan”.

C-cosa?”.

Il bambino alzò improvvisamente lo sguardo prima fisso sul giardino fuori dalla finestra.
“Io?” chiese Duncan iniziando ad arrossire sulle guanciotte rotonde.

Sì” disse la maestra annuendo “so che l'hai provato solo una volta”.

Controvoglia” aggiunse lui.
“Ma sei stato davvero bravissimo e saremmo tutti molto felici se lo facessi tu. So che è una parte importante ma sono sicuro che con impegno ce la farai”.

In quel momento, suonò la campanella che annunciava l'inizio dell'intervallo e tutti i bambini corsero nel cortile, urlando di gioia.

Dopo un ultimo cenno della maestra, Duncan si allontanò dalla classe.

Se ci rovini la recita perché non ti impegni della parte, giuro che ti uccido veramente” disse una bambina mulatta prendendo per il braccio il delinquentello, all'ingresso del giardino.
“Cosa c'è principessa, paura che possa oscurarti?” chiese di rimando il bambino ghignando e facendo arrossire di rabbia la rivale.
“Io sono Courtney Barlow e ho sempre avuto una delle parti principali nelle recite. Alle medie mi candiderò per essere rappresentante di classe e ora sono già capogruppo degli scout. Cosa puoi pensare di fare tu, delinquentello?”.

Il bambino dai capelli corvini tornò a ghignare, avvicinandosi alla bambina.
“Lo so che vuoi che faccia la parte” gli sussurrò all'orecchio. “Ma tranquilla, ho già deciso di cederla. Non ci penso nemmeno”.

Ah, bene!” disse di rimando la bambina.
“Anzi sai cosa faccio, lo vado a dire ora alla maestra” disse Duncan correndo via.
“Che stupido” sussurrò l'ispanica a sé stessa uscendo nel cortile.

La bambina raggiunse l'area ricreazione della scuola e si sedette su una panchina in uno spiazzo d'erba, sospirando.
“Perché sono così affranta?” si chiese “Forse perché quello stupido non vuole recitare con me?”.

Con un sospiro alzò lo sguardo e improvvisamente l'attenzione di Courtney venne catturata da un bambino che stava giocando in mezzo alla sabbia.

Era completamente ricoperto di sabbia e fango, che gli ricopriva anche i folti capelli rossi.

Il viso era ricoperto da una moltitudine di lentiggini concentrate soprattutto sulle grandi e rotonde guance rosse, sulle spalle e sul petto coperto da una piccola e sudicia canottiera.

Quello chi è?, si chiese.

Ah sì” sussurrò ricordandoselo “è Scott”.

Scott, un bambino che viveva in una fattoria.

Era arrivato in classe solo da quell'anno ma era quasi sempre rimasto emarginato.

Tutti gli intervalli usciva e andava a giocare nello stesso posto, in mezzo alla sabbia e alla terra, da solo.

In effetti Courtney si era sempre chiesta perché non avesse amici.

Forse a causa del suo carattere rude.
“No, anche Duncan è così ma lui ha amici” si disse poi ricordandosi a malavoglia del bambino citato. “Forse posso andare a parlargli” pensa poi la bambina.

Perché non poteva essere lei la prima amica di Scott?

La bambina si alzò dalla panca e iniziò a camminare lentamente verso Scott che non la vide.

Quando si trovò ormai a pochi passi dal bambino, questo si alzò e corse verso l'edificio della scuola.

Assottigliando gli occhi, Courtney notò che era corso verso la maestra.

A fine giornata, Courtney decise di andare subito a casa per riposarsi per la recita della sera successiva.

Intanto Duncan uscì dalla scuola rosso di rabbia.
“Non può aver dato il ruolo a quello stupido! Che cavolo!”.

Tutto bene tesoro?” chiede Karin, la madre di Courtney, vedendo che questa è ancora sveglia. “Stai pensando alla recita?”.

Eh? Ah...s-sì”.
“Amore, anche se non ci posso essere per lavoro sai che sarò con te con il pensiero, ok?”.

Courtney annuì e si fece rimboccare le coperte.
“Allora in bocca al lupo. Buonanotte” disse la donna dandole un bacio sulla fronte.

Quando sua madre fu uscita, Courtney si rigirò nel letto e chiuse gli occhi per addormentarsi più velocemente.

Chissà cosa avrebbe detto sua madre se avesse scoperto che lei era pensierosa per qualcosa che non c'entrava niente con lo spettacolo.

Qualcosa, anzi, qualcuno.

Scott.

La sera della recita, finalmente, arrivò.

La sala aveva già iniziato a riempirsi di persone e da dietro le quinte, i bambini potevano sentire tutto il brusio.
“I-io non credo di farcela” disse Bridgette quasi svenendo.
“Wow Bridgette, se davvero una sventola!”.

Un bambino vestito da volpe ma dagli inconfondibili occhi azzurri si avvicinò alla bambina, passandosi una mano fra i capelli biondi arruffati.
“Geoff? G-grazie”.
“Stenderai tutto il pubblico in sala bambolina!” disse il bambino con un sorriso a trentadue denti.
A quella frase, Bridgette non poté non arrossire.

Farai un figurone!”.

Geoff, aiutami” disse un disastrato Dj alle prese con il costume.
“Ora devo andare. A dopo”.

Geoff si allontanò ma prima diede un piccolo bacio sulla guancia dell'amica che sorrise beatamente.

Il bambino biondo raggiunse Dj e lo aiutò.

Lì vicino, Courtney si stava pettinando i capelli davanti allo specchio dei piccoli camerini.

Sei bellissima” disse la maestra, sorridendo alla bambina.
“Grazie” rispose l'ispanica.

La maestra si allontano e Courtney girò lo sguardo, attirata da un rumore.
“E andiamo!”.

A pochi metri da lei un bambino lentigginoso e con i capelli rossi arruffati stava cercando di infilarsi una scarpa.

Ce la fai?” chiese avvicinandosi.
“Eh? Ah, s-sì” rispose Scott.

Courtney ebbe un sussulto, era la prima volta che si parlavano.

Non seppe perché ma in quel momento Courtney arrossì.

Certo che quel costume da Peter Pan verde gli stava proprio bene...

La bambina scosse la testa e vide il compagno ancora alle prese con la scarpa.
“Ti aiuto io”.

Ma...”.
“Non puoi far tardi, ti aiuto io” disse la bambina, anche se suonava più come un ordine che come una proposta di aiuto.

Arrossendo, Scott porse la scarpa alla bambina.
“Perché sei tutto rosso?”.

Non sono abituato a farmi aiutare da una ragazza” disse lui abbassando lo sguardo.

Perché, qualcuno ti prenderebbe in giro?”.
“Bhé, quello lì non sembra molto d'accordo”.

Courtney alzò lo sguardo e poco lontano vide un Duncan sghignazzante appoggiato al muro.
“Lascialo perdere, è uno stupido”.

La bambina si avvicinò per infilare la scarpa nel piede.
“Cavolo quanto puzza!” disse l'ispanica infilando la scarpa. “Non ti lavi?”.

Mi piace lo sporco”.
“Si vede! Nella ricreazione giochi sempre in mezzo alla terra, da solo”.

Amo l'odore della terra, alla fattoria aiuto sempre il mio papi”.

Perché giochi sempre da solo?”.
“Mi trovo bene da solo. Non ho bisogno di amici”.

Courtney appoggiò la testa su una spalla, perplessa.
“Bhé, ti capisco. In questa classe non ne abbiamo uno di maschio decente”.

Il rosso fece un mezzo sorriso.
“Ah no! Non intendevo te, cioè...”.
“Tranquilla”.

Courtney mise la scarpa all'amico e si alzò.

Improvvisamente, Scott si avvicinò a Courtney e le annusò i capelli.
“Che fai?” chiese lei scostandosi, tutta rossa.

Tu...tu profumi di pulito”.

Courtney rimase allibita da quell'affermazione, indecisa se ringraziare o meno.

Dall'espressione del bambino però, lui sembrava proprio averlo preso come complimento.
“Grazie” disse lei sorridendo. “Sono Courtney”.

Io Scott”.

I due si fissarono negli occhi e per la prima volta lei li notò.

Quei bellissimi occhi grigio chiaro.

È l'ora dello spettacolo!”.

Tutti i bambini sentirono la voce della maestra che era appena salita sul palco.
“Quest'anno i bambini hanno messo in scena Peter Pan”.

Dopo l'applauso, il sipario si aprì e cominciò lo spettacolo.

Dietro le quinte, Gwen stava tremando come una foglia.
“Che succede?” le chiede un bambino dai folti capelli neri e gli occhi verde smeraldo.
“Trent! I-io ho un po' di paura...” disse la bambina, tremando.

Mh...non ti piace recitare perché...”.
“...non mi piace essere vista da molte persone” concluse lei abbassando lo sguardo.

Trent fece un mezzo sorriso.
“Ehi tranquilla, ti divertirai un mondo! Reciterai con tutti noi e soprattutto...”.

Il bambino prese la pallida mano della bambina nella propria.
“...lo farai con me” concluse con un occhiolino.

Gwen arrossì di colpo e l'amico, a sorpresa, l'abbraccio.
“È il vostro turno” sussurrò loro Owen dall'altra parte.
“Andiamo?” chiese Trent porgendo la mano a Gwen.

La bambina la guardò titubante, poi sorrise e la prese.
“Andiamo!”.

Lo spettacolo proseguì per il meglio e si arrivò alla scena finale, quella dell'addio fra Peter e Wendy.
“È stata una bellissima esperienza Peter, davvero, ma io devo tornare a casa” disse Courtney, toccandosi uno dei due codini tenuti da elastici turchesi come il vestito.
“No Wendy!” disse Scott “Perché? Resta qui con me e non crescerai mai”.

Come azione accompagnante della battuta, Scott prese la mano di Courtney che arrossì.
“E-ecco...”.

La bambina guardò il pubblico, dimenticandosi la battuta.

Court?” le sussurrò Scott. “Ce la puoi fare”.

La bambina sorrise e tornò a guardare fisso negli occhi grigi dell'amico.
“Non posso restare, io ho dei doveri e un giorno dovrò diventare adulta”.
“Ma...”.

Promettimi che un giorno mi verrai a trovare”.

Scott, come imponeva la scena, abbassò lo sguardo per poi guardare Courtney con un sorriso. “Promesso”.

I due si abbracciarono.
“Grazie Peter”.

La bambina si avvicinò all'orecchio del bambino e gli scostò una ciocca di capelli rossi.
“E grazie Scott” disse scoccandogli poi un bacio sulla guancia.

Le gote del rosso assunsero lo stesso colore dei suoi capelli mentre Courtney corse dietro le quinte.

Le luci si spensero e partirono gli applausi: lo spettacolo era finito.

Bravissima” disse Trent a Gwen porgendole una mano.

La bambina la respinse solamente per abbracciarlo, piuttosto che dargli la mano.

Grazie a te” disse lei facendo arrossire l'amico.

Scott raggiunse gli altri che iniziarono a fargli i complimenti.
“Grande amico” gli urlò Geoff con una pacca sulla spalla.

Courtney da lontano sorrise, si era finalmente fatto degli amici.

Il bambino raggiunse poi l'amica.
“Ah, Scott posso chiederti una cosa? Non ti ho mai visto nelle prove. Come facevi a sapere le battute così bene?”.
“Ecco...venivo alle prove ma non mi facevo vedere, stavo in ultima fila. In effetto guardavo te. Reciti benissimo, mi piaceva un sacco guardarti”.

La castana arrossì di colpo e sorrise.
“Grazie Scott”.

I due si abbracciarono e partirono gli applausi di tutti i bambini.

Da lontano Duncan fissava i due con rabbia.

Sei stato solo fortunato ad avere la parte, perché io l'ho rifiutata” disse il delinquentello tirando da parte Scott.

Lascialo stare” disse Courtney prendendolo per il braccio. “Hai rifiutato? Lui lo ha saputo fare mille volte meglio di come l'avresti fatto tu. Mi hai fatto un bel favore!”.

Perché lo tratti così gentilmente?” chiese il bambino, rosso di rabbia.
“Perché...”.

Courtney fisso prima Duncan, che gli aveva rivolto la domanda, e poi Scott.
“Perché lui è il mio Peter” disse dando poi un bacio sulla guancia al rosso.

Tutti i compagni urlarono di gioia e Duncan se ne andò, scocciato.

Venite sul palco bambini!” li chiamò la maestra. “Vi vogliono fare i complimenti”.

I bambini salirono sul palco tra gli applausi di tutti i genitori.

Trent e Gwen si abbracciarono, così come Geoff e Bridgette e anche Scott e Courtney mentre tutti gli altri bambini saltellavano felici.

Scott sorrise, trovando lo sguardo di suo padre tra il pubblico.

Finalmente, per una volta, aveva trovato dei veri amici.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Ale_Ruzzi