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Autore: Evannick    08/08/2014    4 recensioni
Gioca con i ricci, il braccio intorno al suo collo. « Tutto okay? »
Harry annuisce, fa un mezzo sorriso. « Un po' d'ansia. » La musica del gruppo che li precede è ancora alta. Zayn ripete gli assoli sottovoce. Liam e Niall stanno cercando di distrarsi.
« Louis? » gli stringe più forte la mano, gli tira un angolo della maglia.
« Harry, tranquillo. Andrà bene. » sorride, ma vorrebbe poterlo realmente aiutare a calmarsi.
« No, in realtà io...Mi chiedevo se- » si interrompe mordendosi il labbro, impacciato.
« Haz, puoi chiedermi tutto. » ascolta l'ultimo ritornello della canzone iniziare.
« Com'è? » sbatte le palpebre velocemente, ruota gli occhi due volte e torna fissare il vuoto. Louis fissa le iridi verde bottiglia, lucide come il vetro, ma vuoti. « M-mi descrivi...tutto? »
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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« Siamo quasi arrivati. » la voce di Anne è emozionata, continua a girarsi verso il figlio. Quello sorride, ha il cuore in gola.

****

Il posto è affollatissimo. Louis si guarda intorno, sua madre alle spalle cerca di tranquillizzarlo. « Andrà bene, tesoro. »  Lo spinge nella corrente di persone che si stanno avviando verso l'entrata, due ragazze sedute ad un banco hanno il compito di registrare i concorrenti. 
« Nome? » non alzano nemmeno gli occhi, scrivono i dati e consegnano i numeri adesivi. Sbagliano lo spelling dei cognomi, una ragazza si altera. 

Davanti a lui ci sono due persone a separarlo dall'ingresso. Sente il cuore in gola, gli tremano le gambe. « Lou, crediamo in te. Non importa come andrà, pensa a divertiti. » 

****

« Nome? » la donna non alza gli occhi, il ragazzo non li abbassa. 

«Uhm, Harry Styles. » sorride appena, l'adrenalina scatenata dall'ansia lo costringe a trattenersi. 

« Una firma, prego. » porge la penna, a mezz'aria.
 Gli angoli della bocca del ragazzo scattano appena, arriccia il naso. « Non posso, io- » 

« Firmo io per lui. »  Anne si sporge oltre il figlio, afferra con rabbia celata la penna. Lancia un'occhiataccia alla donna che ora, con aria colpevole, osserva il volto del ragazzino difronte a lei. 
****
Deve essere successo qualcosa, una signora si è fatta spazio fra la gente e ha detto qualcosa alla signora delle registrazioni.

« Nome? » è il suo turno.

« Louis Tomlinson. » balbetta appena. Dietro di lui altri ragazzi scalpitano per entrare. 

« Se può firmarmi questo... »  la voce della donna è meno sicura adesso, ha anche alzato gli occhi per guardarlo in faccia. 
****

Quando si è presentato alle audizioni, Louis tutto pensava eccetto che quello che gli stava capitando potesse accadere. Ci sta un ragazzo accompagnato dalla madre, la signora che ha firmato al posto suo. Molti dei partecipanti sono grandi, alcuni hanno già fatto amicizia e spiegano i propri progetti. Lui è fermo e continua a guardarsi intorno, si sente a disagio. 

Non è più sicuro di quello che vuole cantare. X-Factor è una grande occasione. Certo, sua madre gli ha detto di divertirsi e di non pensare a nulla. Ma per lui questa è una cosa molto seria. Fare una figura di merda con i famigliari è di poco conto, ma questa volta Louis deve cantare con un pubblico davanti e con dei giudici che decideranno cosa fare della sua voce. 

Una ragazza scende dal palco e torna nel backstage in lacrime, qualcuno corre subito ad abbracciarla, le telecamere sono appostate per cogliere quel momento tragico. 

Ma Louis nota altro, continua a guardare il ragazzo riccio che ora si sta avvicinando alle scale del palco con troppa esitazione, la madre continua a camminargli di fianco. Solo adesso si rende conto che qualcosa precede ogni passo, tastando il terreno e tracciando il perimetro delle scale, l'altezza. Il ragazzo ha un bastone in mano, una canna bianca e nera di metallo. 

Un ragazzo della sicurezza lo prende sotto braccio e tranquillizza la madre. « Lo portiamo su noi, non si preoccupi. » ed in tutto questo il ragazzino resta zitto, fissa il vuoto ai propri piedi con un sorriso imbarazzato. « Grazie. »
****
« Hello »  sorride vispo davanti al microfono. 

« Ciao, il tuo nome? »  

Respira lontano dal microfono e cerca la calma. «  Sono Harry Styles. »  
Un giudice gli sorride cercando di intercettare lo sguardo perso. « Okay, Harry. Quanti anni hai? » 

Qualcuno mormora fra gli spettatori, il ragazzo ha un bel sorriso. 

« Sedici. » risponde alle domande continuando a sorridere, ma non brilla di intraprendenza. 

Simon, lo stesso giudice della domanda precedente, guarda confuso i colleghi. Nessuno parla. « Bene, dicci qualcosa di te. » 

Harry fa oscillare il proprio peso da una gamba all'altra, tira le labbra. « Ho intenzione di studiare legge, sociologia, business e qualcos'altro, non ne sono ancora sicuro. » i tre giudici annuiscono e sorridono.

« Wow, è impressionante. » il tono di voce va calando a fine frase, qualcuno da dietro al palco fa dei cenni a Simon. Segue un momento di silenzio imbarazzante, fra il pubblico qualcuno incita all'inizio dell'audizione, qualcuno fa segno di star in silenzio. Harry è immobile al centro del palco, è completaente spaesato e per niente a suo agio. Non è perfettamente difronte ai giudici, volge il viso leggermente a sinistra.

 Un ragazzo dello staff si avvicina ai giudici e dice qualcosa sotto voce,Simon strabuzza gli occhi e sistema i fogli che ha fra le mani. Mormora un "Capito." 
« Allora, Harry. Cosa ci fai ascoltare? » 

Le fossette accompagnano il sorriso di Harry sul viso infantile. « Isn't she lovely, di Steve Wonder. » 
  
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