Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |      
Autore: Esmeralda Limberger    08/08/2014    0 recensioni
Il primo vero contatto che ebbi con questa ragazza fu quando mi stavo apprestando a salire sulla corriera e lei soprragiunge saltellando, una caratteristica che non avrebbe mai perso, mi feci da parte e dissi: -prego-, dandole modo di salire per prima, lei mi grugnė, no, seria era un grugnito, solo molto tempo dopo scoprii che aveva interpretato il mio gesto come una presa per i fondelli, che tipo.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Fiore Giallo


La mia felicitā nacque con un fiore giallo. Mi chiamo Alex č questa č la mia storia.

1
Il grugnito


 
Sono una ragazza sola per destino, forse per natura, l'ottobre in cui comincia questa storia era spento, le foglie avevano cambiato appena il loro colore, molte erano ormai cadute.  
Mi ero appena trasferita in un paesino che, pensate, in sloveno vuol dire capretta, no sul serio.
Ero alla stazione, e ancora una volta non capivo quale fosse la corriera che dovevevo prendere per andare a casa, qualche tempo prima avevo cominciato ad adoperare un sistema all'apparenza scemo, che perō si č rivelato molto utile; seguivo una ragazza di colore, Araba o Indiana, ancora non lo sapevo, sapevo solo che quella che prendeva lei era anche la mia corriera.
Il primo vero contatto che ebbi con questa ragazza fu quando mi stavo apprestando a salire sulla corriera e lei sopragiunge saltellando, una caratteristica che non avrebbe mai perso, mi feci da parte e dissi: -prego-, dandole modo di salire per prima, lei mi grugnė, no, seria era un grugnito, solo molto tempo dopo scoprii che aveva interpretato il mio gesto come una presa per i fondelli, che tipo.
Quando salii anche io lei andō in fondo e dopo qualche minuto tornō indietro e si mise in uno dei primi sedili opposti a quelli dove sedevo io, pensai che la stessero prendendo in giro e allora ancora una volta disprezzai il genere umano, mi misi a studiarla. Sembrava in preda a un dolore sordo e freddo, il mio corpo ebbe un fremito, avrei voluto stringerla e dirle che andava tutto bene, ma neppure conoscevo il suo nome e poi sono cosė diffidente.
La musica degli auricolari strillava nelle mie orecchie, mentre la osservavo sperando di non essere sorpresa.
Non era bella per essere bella, somigliava al ragazzino de Il Libro della Giungla, eppure mi sorpresi a pensare che forse mi sarebbe piaciuto conoscere il suo odore, e sapere se quando parlava la sua voce assomigliasse a quel grugnito.
Ero talmente imbambolata che per poco non persi la mia fermata.
Prima di scendere ebbi l'impressione di sentire i suoi occhi sulla mia nuca..
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Esmeralda Limberger