Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Ricorda la storia  |      
Autore: Gabriel Fenix    08/08/2014    3 recensioni
Dopo la sconfitta di Tirek, Princess Twilight Sparkle, si risveglia a casa sua... a Canterlot.
Mille domande pervadono la sua mente ormai confusa.
Che cosa ci fa lì? Che cosa è successo alle sue amiche? Perché nessuno si ricorda di lei?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Princess Celestia, Spike
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Tutti i sogni prima o poi finiscono..."

Socchiusi gli occhi ancora assonnata.
Mi svegliai nel mio letto: le soffici coperte che mi scaldavano il corpo, il confortante cuscino su cui era adagiata la mia testa, gli uccelli che cantano al mattino e le bianche pareti di... marmo?

Spalancai gli occhi sorpresa e mi guardai intorno. Quella non era la biblioteca di Ponyville. Quella era... la casa dei miei genitori a Canterlot!

Cominciai ad agitarmi spaventata. Cosa ci facevo lì? che fine avevano fatto le mie amiche?

In seguito i ricordi cominciarono a riaffiorare: La venuta di Tirek, le principesse che riponevano tutta la loro magia nel mio corpo, la mia sconfitta ed in seguito la scoperta dell'ultima chiave. Ed infine... la sconfitta di Tirek e la fondazione del castello dell'amicizia. Tutti gli abitanti di Ponyville si erano riuniti davanti all'ingresso del castello per porgere i loro omaggi alle sei paladine dell'amicizia.

Quella era l'ultima cosa che ricordavo. Ma questo non spiegava che cosa ci facessi a Canterlot... che cosa ci facessi a casa mia!

Ero terrorizzata. Mi alzai dal letto e mi avviai verso la finestra cercando di calmarmi. Era ancora mattino presto, Canterlot scintillava, colpita dai primi raggi del sole.

Aprii la finestra e la calda luce del mattino invase la stanza.

Mentre ammiravo il paesaggio sempre più confusa, sentii un rumore provenire alle mie spalle. Mi voltai e vidi che Spike mi stava fissando dalla sua cuccetta "Cosa ci fai già sveglia? È ancora presto, torna a dormire. Domani ci sarà la festa del sole d'estate e la principessa ci darà sicuramente qualcosa da fare".

Fissai Spike sollevata. Finalmente potevo chiarire questa storia. "Spike, che cosa ci facciamo qui, perché non siamo a Ponyville? E come stanno le nostre amiche?" chiesi con voce tremante.

Lui mi fissò assonnato per qualche secondo. "Twilight di cosa stai parlando? La tua compagna di scuola, Moondelsen sta bene. Ti sei forse dimenticata che oggi è il suo compleanno? E poi cosa sono queste chiacchiere su Ponyville? Qualche tempo fa dicevi che era un paese popolato solo da pony bifolchi e ignoranti".

Ora ero veramente terrorizzata. Qualche lacrima cominciò a scendere per le mie guance "Ma come Spike, non ricordi le nostre amiche di Ponyville? Non ricordi le mille avventure che abbiamo passato insieme? Abbiamo sconfitto Nightmare Moon, Discord, Queen Chrysalis, Re sombra ed infine Tirek. Abbiamo imparato le une dalle altre l'importanza dell'amicizia! Spike ti prego, dimmi che cosa sta succedendo". Il piccolo draghetto assunse un'espressione preoccupata. "Twilight ti... ti senti bene? Non abbiamo fatto niente di tutto questo. E poi da quando hai delle amiche a Ponyville, e perché non me ne hai mai parlato?".

Le lacrime mi offuscavano la vista, cominciai a singhiozzare mentre tentavo di rispondergli. "Ma... Spike? Non ti ricordi di Applejack, Raimbow Dash, Fluttershy, Pinkie Pie e Rarity? Rarity, hai sempre avuto un debole per lei. Non ti ricordi proprio nulla?". Spike scosse la testa provocandomi una fitta di dolore al cuore. "Twilight, è meglio se andiamo da Princess Celestia. Forse lei può aiutarti".

Una nuova emozione prese posto nel mio cuore: la speranza. Il mio viso venne solcato da un sorriso luminoso. "Le principesse, sì! Forse Princess Celestia e Princess Luna rimetteranno tutto a posto". Egli corrugò la fronte. "Princess Luna, e chi è? Twilight, mi stai spaventando. Che cosa ti sta succedendo?".

Io scossi la testa irritata. "Non c'è tempo! Forza, salta in groppa e voliamo a palazzo. Ci vorrà meno tempo che farcela tutta a piedi". Cercai di spiegare le ali, ma qualcosa non andava. Mi voltai per vedere la schiena e lanciai un urlo, sorpresa e spaventata. Le mie ali.... erano sparite. "Spike, che cosa è successo alle mie ali?" chiesi respirando affannosamente.

Spike pose le zampe davanti al viso. "Twilight, ora mi stai spaventando sul serio. Tu non hai mai avuto un paio di ali. Tu sei un unicorno, non un pegaso". Lo guardai con gli occhi ormai gonfi. "Ma sono una principessa!". Lui indietreggiò. "Hai bisogno di un dottore. Potresti avere un virus o qualcosa di simile" bisbigliò mentre le lacrime cominciavano a scendergli giù per le guance". Io scossi la testa ancora più decisa "No! Ho bisogno di una principessa".

Usai la magia per porlo sulla mia schiena ed uscimmo dalla camera. Avanzai silenziosamente nel corridoio cercando di non svegliare i miei genitori e mi tuffai fuori di casa.

Quando fummo in strada, galoppai verso il castello attraversando i vicoli ancora deserti. In pochi minuti giungemmo nel cortile principale e ci avviammo verso il portone di ingresso. Lì, due guardie ci bloccarono "Signorina Sparkle, che ci fa già sveglia a quest'ora?". Cercai di sfoggiare il miglior sorriso che possedevo. "Siamo qui per vedere la principessa" dissi infine.

Le guardie annuirono ed aprirono le porte "Entrate pute signorina Sparkle. La principessa ha già pronti degli incarichi per lei. Essa si trova nella sala del trono!".

Attraversai le porte entrando nel salone principale. Mi avviai in seguito al piano superiore ed infine entrai nella sala del trono. Spike scese dalla mia groppa.

Quando entrammo nell'immenso salone vidi che la principessa stava discutendo con una guardia. Quando si accorse della nostra presenza, la congedò e ci fece cenno di avvicinarci. "Twilight Sparkle, è un piacere averti qui. Anche se devo dire che è un po' presto per una visita. C'è forse qualcosa che non va?".

Mi avvicinai ancora di qualche passo e mi inchinai davanti al trono "Principessa c'è qualcosa che volevo chiedervi". Lei sorrise dolcemente "Chiedi pure cara". Io deglutii nervosamente "Ecco vede, mi potrebbe spiegare che cosa è successo dopo l'apparizione del castello dell'amicizia?". La principessa sgranò gli occhi sorpresa, in quel momento mi sentivo vulnerabile. "Twilight Sparkle, mia allieva più fidata. Di quale castello dell'amicizia stai parlando, e dove si trova? Non ho mai sentito parlare di nulla che possegga questo nome".

Il mio cuore smise di battere. Non riuscii a controllarmi e così ripresi a piangere "Ma... principessa anche voi? Non vi ricordate quando alla festa del solstizio mi avete mandata a Ponyville e siete stata rapita da vostra sorella Luna?". Uno sguardo feroce comparve sul viso della regnante. "Mia sorella è morta molti anni fa, Twilight! Come puoi pensare ad una cosa così orribile?". Io la fissai incredula. "Ma principessa. Voi l'avete esiliata sulla luna grazie agli elementi dell'armonia perché era diventata avida e violenta. Si era trasformata in Nightmare Moon" il mio pelo divenne fradicio per via delle lacrime, mentre la mia criniera mi ricadeva sulla fronte, davanti agli occhi umidi.

La principessa scoppiò a ridere. "Twilight cara, non dirmi che credi a quelle favole su Nightmare Moon. Servono solamente per spaventare i piccoli puledrini: Attento che se ti trova sveglio, Nightmare Moon ti porterà via e ti divorerà in un sol boccone!". Abbassai lo sguardo incapace di parlare. Gli occhi mi bruciavano ed una stretta ferrea bloccava il mio cuore. Alla fine non ressi più la pressione e vomitai sul bianco pavimento di marmo.

La mia mentore si alzò dal trono. "Oh santo cielo. Twilight,  ti senti bene?" mi chiese allarmata. Io scossi la testa, e, piangendo come una puledrina dissi "No! Non sto bene. Il mondo è cambiato, la storia è cambiata! Le mie amiche, gli elementi e tutto ciò in cui credevo sono spariti nel nulla". Princess Celestia mi guardava con apprensione "Vuoi prenderti un giorno libero? Volevo inviarti a Ponyville per supervisionare i preparativi alla festa del solstizio ma potrò comunque trovare qualcun'altro".

Un pensiero mi attraversò la mente, mentre le lacrime smettevano di scendere ed un sorriso solare conquistava il mio muso. "Avete detto Ponyville? Sì, voglio andarci io! Le ho conquistate una volta, le conquisterò anche questa, e tutto tornerà come prima" dissi saltellando in cerchio.

Celestia sorrise. "Calmati ora Twilight. Userai una delle carrozze reali e dirò ai pegasi di prendere le tue cose da casa tua" così dicendo chiamò una guardia che partì subito verso il giardino del castello. La principessa continuò il discorso "Durante la tua permanenza a Ponyville soggiornerai nella biblioteca. Al piano superiore è presente una camera da letto molto spaziosa. Puoi sistemare lì le valige".

In seguito mi congedai dalla principessa e galoppai verso il giardino, pronta per tornare a Ponyville.

*

Arrivammo in vista del piccolo villaggio di pomeriggio. La lista da supervisore era pronta, il terreno si avvicinava sempre di più ed io non riuscivo a contenere la gioia nel rivedere quel posto.

Appena arrivati una puledra rosa ci si avvicinò, io cercai di dire qualcosa ma lei saltò in aria e corse via urlando. Spike si stampò un artiglio sul muso. "Certo che qui sono tutti pazzi". Io, infuriata, gli tirai una zoccolata sulla nuca. "Non parlare così di Pinkie Pie. Lei è una nostra amica". Il draghetto roteò gli occhi. "Ancora con questa storia? Persino Princess Celestia non ti ha creduto".

Cominciavo ad innervosirmi. Scossi la testa per scacciare i pensieri. "Andiamo avanti, che cosa dice la lista?". Spike sollevò il rotolo di carta. "Allora, dobbiamo controllare i preparativi del banchetto al giardino dolci mele". Io saltai di gioia "Applejack, andiamo da Applejack!".

Quando arrivammo alla fattoria, la puledra arancione stava calciando un albero per cogliere le mele. Mi presentai forse un po' troppo euforica e lei mi scosse energicamente la zampa. "Benvenuta Twilight, io sono Applejack. Sappi che io e la mia famiglia stiamo lavorando duramente per preparare un banchetto degno di una principessa! Ora, se vorresti scusarmi, dovrei riprendere a lavorare. Siamo rimasti indietro per via del mal tempo. Le mele non si raccolgono da sole!" disse sorridente.

Ero sorpresa. Avrebbe dovuto chiedermi di mangiare con la sua famiglia. La situazione era completamente diversa. Mi feci coraggio e provai a chiederglielo io stessa. "Senti Apllejack. Non è che io e Spike potremmo mangiare qui con la tua famiglia? Potremmo conoscerci un po meglio. Inoltre sarebbe un buon modo per assaggiare le pietanze del banchetto di domani".

Applejack mi si avvicinò con una espressione che mi fece gelare il sangue. "Stai forse insinuando che uso mele marce o che non utilizzo ingredienti di qualità? Se non ti piace il cibo qui a Ponyville perché non te ne torni a Canterlot? Sei pretenziosa e viziata proprio come tutti gli unicorni della capitale! Farai meglio a toglierti dalla mia vista!". Le sue parole mi colpirono direttamente al cuore, trapassandolo da parte a parte. Le lacrime cominciarono presto a scendere, i secondi passavano ed i singhiozzi si facevano sempre più frequenti. Alla fine non ressi più il suo guardo e scappai via sollevando Spike da terra e trascinandolo dietro di me.

Ero confusa, atterrita e delusa. Non potevo credere a quello che stava succedendo. Il giorno prima io e le mie amiche eravamo le protettrici dell'amicizia di Equestria. Ma ora... ora quell'amicizia era scomparsa.

Spike continuava a picchiettarmi il fianco cercando di confortarmi. Ma lui non poteva capire ciò che provavo io. Non poteva comprendere il mio dolore; E mai l'avrebbe compreso.

Più tardi mi calmai riprendendo fiato. Non era ancora finita. Potevo ancora diventare amica delle altre, e con il loro aiuto riappacificarmi con Applejack.

Mi asciugai le lacrime voltandomi verso Spike. "Forza, dobbiamo completare la lista. Cosa dobbiamo fare adesso?". Lui sospirò alzando lo sguardo al cielo. "Twilight, sei veramente sicura di stare bene?". Tirai su col naso. "Sicurissima" dissi con tono deciso.

Tutto ad un tratto mi ritrovai scaraventata a terra, finendo in una pozza di fango. Mi rialzai dolorante e mi scrollai il fango di dosso. Una voce dietro di me attirò la mia attenzione. "Ehm, scusami se mi sono scontrata con te, ma stavo provando una nuova evoluzione da mostrare ai Wonderbolts. Comunque sia, io sono Raimbow Dash: la più grande aviatrice che Equestria abbia mai visto".

Mi voltai appena riconobbi la voce di Raimbow Dash. Quando la vidi, il mio cuore esplose, ma cercai comunque di tenere nascosta la mia felicità. "Ciao Raimbow Dash, quindi sei tu che dovresti tenere il cielo di Ponyville sgombro dalle nuvole?".

Lei mi sorrise spavalda "Perché,  non si vede?". Ripensai al passato decisi di ripetere le stesse parole di allora. "Beh, non mi sembra che tu stia facendo il tuo lavoro. Il cielo è ancora pieno di nuvole".

Il suo sorriso si trasformò in una smorfia "Credi che io non sia così brava? Potrei liberare il cielo in dieci secondi esatti!". Io le lanciai un ghigno e la sfidai. "Mostramelo allora". La rabbia nel suo sguardo si intensificò. "Io non mostro niente a nessuno! Se non vuoi credermi, allora chiedi in giro. Voi di Canterlot siete tutti così impertinenti. Lasciami sola!".

Mi irrigidì. Cosa avevo sbagliato? Sarebbe dovuta volare in cielo e spazzare via tutte le nuvole. Non mi sarei mai aspettata che mi liquidasse così brutalmente. Mi sforzai di mantenere la calma e provai a spiegarle ciò che intendevo. Ma appena iniziai la frase, lei prese il volo e si allontanò velocemente.

Mi accasciai a terra offesa ed incapace di reagire. Ricominciai a piangere pensando al passato. Quando eravamo unite dall'amicizia, i bei momenti che abbiamo passato insieme... che cosa stava succedendo? Non sapevo cosa fare, avevo persino paura di presentarmi alle altre. E se avessero avuto la stessa reazione?

Sentii Spike che si sedeva poggiando la schiena sul mio fianco. "Va tutto bene Twilight. La gente di questo posto non capisce quanto tu sia speciale. Sono tutti degli idioti, lo so! Ma Princess Celestia ci ha dato dei compiti da svolgere e noi dobbiamo portarli a termine. Quando avremo finito potremo tornare a casa". Alzai la testa e mi voltai verso di lui. Il mio pelo era di nuovo bagnato dalle lacrime inzuppando il fango che incrostava il mio manto. "Spike, non è questo. Sta andando tutto a rotoli. Niente va come speravo".

Si alzò e si pose davanti a me prendendomi le guance tra le zampe. "Twilight, tu sei più intelligente di loro. Non ti abbattere per degli insulti insensati. Fatti forza e vai avanti". Gli sorrisi e lo abbracciai. "Hai ragione, grazie Spike. Forza andiamo" dissi asciugandomi le lacrime con uno zoccolo.

Ma ahimè, gli altri due incontri non andarono proprio bene: Rarity non volle nemmeno farci entrare in municipio dicendo che ero piena di fango e potevo sporcare le decorazioni vanificando il suo lavoro. Mi disse "Vattene via, scommetto che a Canterlot tutti ti evitano per il tuo sudiciume. Barbara!".

Fluttershy non fu meno brutale delle altre. Speravo che almeno lei mi accettasse come amica ma non fu così: forse ero troppo agitata e mi sono presentata con troppa foga. Comunque sia spaventai tutti gli uccelli e rovinai le prove di canto. La sua flebile vocina mi colpì dritta al cuore. "Mi dispiace Twilight, ma ecco...  credo che tu debba andartene. Preferisco rimanere sola!".

Dopo quell'ultimo incontro mi incamminai verso la biblioteca. Non mi curavo nemmeno di alzare la coda dal suolo. La terra la stava sporcando, ma non mi importava. Non mi importava nemmeno della mia stessa vita. Essa era cambiata: Da principessa che vive a Ponyville, a pony più odiato di Ponyville.

Quando arrivai davanti alla biblioteca, notai che Pinkie Pie era davanti alla porta. Quando si girò verso di noi, in lontananza, notai che mi fissava con uno sguardo fiammeggiante.

Giungemmo davanti all'ingresso e lei mi scaraventò a terra furente. "Ho sentito che oggi hai trattato male quattro delle mie amiche. Chi cavolo sei e come ti permetti a comportarti così?". Ero terrorizzata e non risposi.

Spike la scosse. "Twilight non voleva essere scortese. Sono loro che l'hanno offesa. Lei stava solo cercando di essere gentile!". Lo sguardo furioso di Pinkie si spostò verso di lui. "Non ti credo. Applejack non mi mentirebbe mai, Raimbow Dash è sempre stata carina con me, Rarity ha sempre scambiato i suoi vestiti con i miei dolci e Fluttershy non mi ha mai dato un motivo per non fidarmi di lei".
Mi rialzai scuotendo la testa in lacrime. Supplicai tutti e due di smettere di litigare. "Pinkie, mi dispiace ma non avevo intenzione di mancare di rispetto a qualcuno", le spiegai singhiozzando. Lei grugnì e mi colpì al petto con uno zoccolo. "Ti tengo d'occhio!".

Intanto le altre quattro puledre ci si avvicinarono. Applejack puntò uno zoccolo in mia direzione con sguardo affranto. "Forse ho avuto una reazione un po' troppo esagerata oggi. Ti chiedo scusa per come ho reagito".

Le mie orecchie mi si drizzarono nell'udire quelle parole. Una ad una le puledre si scusarono con me per il modo crudele in cui mi avevano trattata.

Quando ebbero finito, abbracciai Applejack invitando le altre in un abbraccio di gruppo. Ma con mio grande sgomento, la puledra mi spinse via. "Ehi, che cosa pensi di fare? Solo perché mi sono scusata, non significa che ti abbia perdonata. Tu hai insultato me e la mia famiglia!".

Il dolore mi colpì un'altra volta. Avevo paura di perderle per sempre. Dopo il modo sincero in cui si erano scusate credevo che volessero diventare mie amiche. Ma mi odiavano ancora.

Le parole di Raimbow Dash mi pugnalarono al cuore. "Dovresti tornartene a Canterlot, e non rimettere mai più zoccolo a Ponyville". Ormai in lacrime mi rivolsi a tutte quante. "La pensate tutte come lei? Volete veramente che io me ne vada? Io volevo solamente diventare vostra amica". Rarity mi si avvicinò. "Mi dispiace cara, ma devi capire che oggi ti sei comportata da vera villana. È giusto così, devi imparare a comportarti bene!".

Decisi di non rispondere ed entrai in biblioteca sbattendo la porta dietro di me. Mi tuffai subito nel letto, stringendo il cuscino mentre i singhiozzi non cessavano. Le mie amiche, tutte quante ora mi odiavano. Che cosa stava succedendo alla mia vita. Che cosa era successo a Princess Twilight ed alle sue migliori amiche? Che cosa era successo a Discord, il quale, a modo suo, ci ha sempre aiutate nei momenti difficili?

Più tardi, quella notte, mi presentai alla festa del solstizio. Sperai che Nightmare Moon facesse irruzione proclamando la notte eterna. Era un pensiero orribile, ma almeno gli elementi dell'armonia ci avrebbero unite e la nostra amicizia sarebbe stata definitiva.

Ma così non fu. Princess Celestia si presentò alla cerimonia e fece sorgere il sole. Di Nightmare Moon nemmeno l'ombra. La principessa aveva detto la verità, sua sorella era veramente morta e lei ora doveva controllare sia il sole che la luna. Una singola lacrima di delusione scese giù per la mia guancia e cadde a terra. Ormai ero svuotata da qualsiasi emozione. Non mi importava più di niente. Volevo solo che quell'incubo finisse.

La mia vita era cambiata una radicalmente. Niente più Nightmare Moon, niente più Discord, niente più Chrysalis, niente più Sombra, niente più Tirek. Io non ero Princess Twilight, e mai lo sarò. Gli elementi dell'armonia non esistono, il castello dell'armonia nemmeno.

Tutto ciò che mi univa a loro, tutto ciò che mi spingeva ad andare avanti, che mi spingeva a lottare ogni giorno non esiste. E non esisterà mai.

Dopo quella storia tornai a Canterlot per completare i miei studi. In seguito, decisi di porre fine a tutto...

"Twilight! Siamo noi... stai... stai bene...?"

Prima o poi devi smettere di sognare ed aprire gli occhi alla realtà...
Fine

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Gabriel Fenix