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Autore: DrFlvke    08/08/2014    5 recensioni
Luke non era pronto a lasciare che Emma se ne andasse.
Teneva troppo a lei.
Non le aveva ancora detto "ti amo".
Non le aveva ancora detto che gli sarebbe mancata.
Tutte le ore che aveva perso, tutti i momenti che non si era goduto con lei, ora avrebbe voluto riportarli indietro.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

Per Luke, quella era l'ultima sera che avrebbe passato con la sua ragazza, Emma Gardner, e se la voleva godere al massimo, insieme a lei e ai suoi strani amici, Ashton e Calum.
Emma sarebbe partita il giorno dopo, per Londra, dove avrebbe alloggiato dalla zia, per un viaggio di studio all'estero. Sarebbe stata lontana da lui per un anno. Un anno. Per il ragazzo era una situazione orribile, nonostante si ostinasse a ripeterle quanto fosse felice per lei, e di godersi Londra.
Il fatto era che gli sarebbe mancata, motissimo. 
Gli sarebe mancata come l'aria manca durante un'apnea.
Perchè per lui, lei era essenziale.
Era la sua aria.
E, davvero, non voleva lasciarla andare e non vederla più per un anno, ma doveva. Per la felicità di Emma, non doveva mostrarsi triste.
Carpe diem.
Doveva cogliere l'attimo, e godersi tutti i bei momenti passati con lei, perchè niente dura per sempre.
Si alzò svogliatamente dal divanetto in camera sua, mormorando qualcosa di incomprensibile, per poi afferrare un costume (non si sa mai), i suoi amati jeans neri strappati all'altezza delle ginocchia e una maglia a caso.
Dopo essersi preparato, prese dei soldi e decise di passare a prendere Emma, che tanto abitava nel suo stesso quartiere.
Forse era proprio con la scusa dell'abitare vicini che erano riusciti a cooscersi fino i fondo. Emma si era trasferita lì quando Luke aveva undici anni, e il ragazzo da quel momento in poi non era più riuscito a staccarle gli occhi di dosso, nonostante i suoi sforzi. Per qualche anno lei non lo aveva minimamete calcolato, ma poi si accorse di lui, del ragazzo che abitava nel suo stesso quartiere e con il quale aveva davvero molte cose in comune.
Luke suonò il campanello e la sorella più piccola di Emma andò ad aprirgli la porta.
Lo salutò per poi farlo entrare in casa Gardner.
"Buogiorno Signora Gardner" disse il biondo salutando la madre della ragazza, che ricambiò affettuosamente con un "Ciao Luke, accomodati. Tra poco mia figlia, quella ritardataria che non è altro - disse ridendo e facendo ridere anche il ragazzo - dovrebbe arrivare. È in giro con la sua amica, sai, è l'ultimo giorno qui." Per un attimo Luke tenne lo sguardo spento, puntato a terra, mentre i suoi occhi color mare in tempesta osservavano le sue vans nere. 
Carpe diem. Continuava a ripetersi nella mente.
Carpe diem. Carpe diem. Carpe diem. Carpe diem. Pensò a queste due parole in latino in modo talmente intenso che quasi non si accorse che il portone di casa si era aperto e che la sua ragazza lo stava abbracciando.
"Dobbiamo andare" disse "i ragazzi ci staranno aspettando", e uscirono dirigendosi verso la casa di Calum.




Michael era un ragazzo frizzante ed entusiasto, di solito, ma quel giorno si sentiva davvero irritato.
I suoi genitori, infatti, avevano deciso che avrebbe frequentato una scuola vicino a Sydney, e avrebbe alloggiato da degli amici di famiglia, che avevano detto che per loro non c'erano problemi e che avrebbero aggiuto un letto nella camera di uno dei figli, oppure che il ragazzo avrebbe dormito sul divano.
"Potete spiegarmi perchè devo frequentare una scuola lontana dalla mia città? Perchè io davvero non lo capisco. Cos'ha che non va quella di questo paese?" chiedeva continuamente a sua madre, la quale se ne usciva sempre con un "Michael, tesoro, tutta la famiglia Clifford ha frequentato quella scuola. Allontanandoti dalla tua famiglia, poi, imparerai ad essere anche più autonomo e indipendente."
Gli sembrava tanto che ai suoi genitori non importasse nulla di lui.
E questo gli dava abbastanza fastidio.
I suoi genitori non c'erano quasi mai, era già un ragazzo autonomo e indipendente, a parer suo.
E poi non capiva che senso avesse, dato che era al penultimo anno.
"Forse è meglio che tu vada a preparare un borsone con i tuoi vestiti, parti domani mattina. La scuola comincerà tra qualche giorno, così io e tua madre abbiamo pensato di farti partire un po' di tempo prima, in questo modo potrai farti qualche amico prima di avere la mente occupata dallo studio." gli spiegò suo padre.
Michael si passò una mano tra i capelli rigorosamente verdi e salì le scale dirigendosi verso camera sua. 
Afferrò il borsone che di solito portava in vacanza o durante le gite da più giorni con la scuola e lo buttò sul letto.
Prese i vestiti un po' a casaccio, li piegò e li ficcò nella grossa borsa, poi ci infilò un paio di scarpe di ricambio e tutte le cose necessarie. 
Dopo averla portata al piano terra e aver dato la buonanotte ai genitori, decise di passare la serata usando i viedogiochi, perchè non sapeva quando li avrebbe riusati, se il giorno dopo oppure un anno dopo, e c'era un po' di differenza.



Uscita di casa, Emma afferrò la mano del suo ragazzo e lo trascinò fino alla casa di Calum, dove lui e Ashton li stavano aspettando.
"Ciao ragazzi" disse Luke. Il tono della sua voce sembrava un po' triste e malinconico, ed Emma si rese poco dopo conto di esserne la causa, e non potè che esserne davvero dispaciuta.
"Ehi Luke, ciao Emma" dissero tutti e due, in coro.
Emma salutò affettuosamente i due ragazzi e chiese curiosa "Allora, dove mi portate oggi?" guardando il biondo.
I tre la trascinarono fuori, la portarono davanti alla macchina dei genitori di Calum e lei salì dalla parte del passeggero, Ashotn si mise al volante, dato che tra tutti era il più grande, Calum e Luke si sedettero nei sedili posteriori.
"che ne dici di un film?" esclamò Luke, e a quel punto la ragazza capì che sarebbero andati al cinema.
L'ora e mezza di film passò molto velocemente, ed Emma si divertì moltissimo insieme a quei tre idioti, che la facevano sempre ridere e che le sarebbero mancati più di chiunque altro.
"La serata non finisce quì!" disse Calum, e tutti e quattro si diressero verso la spiaggia. Fecero il bagno nell'oceano, di notte, vestiti, e fu una esperienza completamente nuova per Emma. Provo bellissime emozioni, che però la fecero diventare triste durante il tragitto in macchina verso casa. Stava davvero per abbandonare tutto questo? La sua vita? Stava davvero per abbandonare la sua scuola, i suoi genitori, il suo ragazzo, i suoi due migliori amici? Quelli che la avevano sempre sostenuta e che erano pronti a lasciarla andare pur di vederla felice?
Ormai era troppo tardi per i ripensamenti , era tutto già organizzato e lo spettacolo doveva continuare.
"Ehi sta' tranquilla, andrà tutto bene" le disse il suo ragazzo poggiandole una mano sulla spalla, dai sedili posteriori su cui era seduto. Emma si calmò, grazie a quel piccolo gesto.
Una volta arrivati davanti alla casa della ragazza, arrivò il momento dei saluti, il momento più brutto.
Prima salutò Ashton, che la abbracciò quasi fino a farla soffocare, poi Calum, che fece lo stesso. In quel momento si accorse di star piangendo come una fontana. Guardò Luke, che le disse che l'indomani la avrebbe accompagnata all'areoporto, e che quindi i saluti potevano essere rimandati. La ragazza salutò ancora una volta i suoi due amici, che le dissero buona fortuna. Si voltò e si diresse verso il portone senza voltarsi indietro.



SSALVEE
Prima di tutto, come state?
Sono nuova e questa è la mia prima fanfic sui Five Seconds of Summah.
Mi scuso per il capitolo cortissimo, gli altri saranno un po' più lunghi.
Comunque mi presento. Sono Elena, ho 14 anni. Sono membro della 5sos fam, lovatic, directioner, tribute e demigod (insomma, faccio parte di pochi fandom lol). Se volete saper altro su di me chiedete (anche su twitter, sono @sorridivaldez)
Per quanto riguarda la storia, non c'è molto da dire. Quello di un amore a distanza come argomento principale mi piaceva, quindi mi sono detta "Perchè non scriverne una fan fiction?" ed eccomi quì. 
Mi scuso per eventuali errori, se ne trovate ditemelo!
Spero vi piaccia come piace alla mia amica Alice che salutoo (ciao Brennuz *agita la mano davanti al pc*)
Okay ho finito di rompervi, ultima cosa, se volete potete lasciarmi una piccola recensione, mi farebbe piacere. 
Potete davvero scriverci di tutto (Cose belle, critiche, consigli, conigli (?), parlare del vostro amore per i 5sos, raccontarmi la storia della vostra vita ecc)
Bene me ne vado, al prossimo capitolo :)

Ellen







   
 
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