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Autore: Sarapia    08/08/2014    7 recensioni
La Dramione è la coppia più assurda mai creata ed è quella che mi affascina di più. E se venissero scoperti?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
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Avevo appena visto Malfoy e Pansy passare davanti a me. Lei strattonava lui per il braccio come se fosse un oggetto da collezione, ma Draco non sembrava entusiasta della situazione.
Sorrisi tra me pensando che forse se lo meritava, ma passando dedicai una fattura tutta speciale a Pansy Parkinson. 
Qualcuno si voltò per cercare chi fosse stato l' artefice di quel dispetto, ma nessuno avrebbe mai sospettato nella brava secchiona Hermione Granger. Sorrisi soddisfatta tra me e accellerai il passo per allontanarmi dalla scena del crimine.
Eppure una testa si voltò e Draco mi inchiodò con il suo sguardo di ghiaccio. 
Non sembrava irato, e non indossava nemmeno quella sua maschera di disprezzo.
Sembrava divertito.
Non gli concessi un istante di più e affrettai il passo verso la Sala Comune; non capivo il perchè ma mi sentivo pedinata e tirai un sospiro di sollievo quando finalmente il ritratto si chiuse alle mie spalle.
Ron e Harry stavano spaparanzati sulle comode poltrone vicino al camino e io mi aggregai a loro. Ginny arrivò poco dopo e Harry la tirò affettuosamente a sè, mentre Ron voltava lo sguardo dall' altra parte.
Ginny. Sì, avrei parlato con lei.
Ma di cosa?
Non stavo ascoltando la conversazione e mi rintanai dietro a un libro di antiche Rune. Lessi della seconda Runa, Uruz, senza vederla per davvero. 
Mi riscossi soltanto qualndo mi accorsi che stavo fissando con insistenza le parole "virilità maschile" e "forza sessuale"... pensando a Draco Malfoy.
Okay, avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno, anche se non era nella mia natura.
-Ginny, vorresti...?-
La ragazza voltò il suo sguardo verso di me, inarcò  brevemente le sopracciglia per studiarmi un istante, e poi mi seguì.
-Dimmi tutto.- fece incrociando le braccia snelle.
-Io... Ginny, cosa provi quando stai con Harry?- chiesi cercando le parole giuste.
-Sto bene con lui, mi sento davvero bene. Stai pensando a Ron?-
-Ecco... è proprio questo il punto. Non sto pensando a Ron.- ammisi imbarazzata.
-Chi è?- domandò lei evidentemente incuriosita.
-Non posso dirtelo, Ginny. E' un' assurdità, è impossibile e tutto ciò che c' è di irrazionale.- soffiai avvampando. Se avessi confessato sarei davvero passata per idiota, e poi non mi era mai successo prima, quindi confidavo nel fatto chre di lì a un' ora avrei dimenticato tutto.
-Va bene.- si limitò a dire Ginny e, stringendo leggermente la mia spalla, tornò dagli altri con uno dei suoi sorrisi convincenti.
Ero abbastanza sicura che non sarei mai riuscita a sopportare le occhiate indagatrici di Harry, una volta tornata, quindi decisi di uscire a prendere un po' d' aria.
Era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Presi un libro a caso per affrontare una delle mie letture leggere una volta fuori di lì, e uscii senza dare troppe spiegazioni.
I corridoi erano un po' troppo deserti per essere solo le otto di sera, ma a me andava bene così.
Con molte probabilità in quel momento Draco Malfoy stava insieme ai suoi amici deficenti a farsi beffe dei più deboli insieme a quell' oca di Pansy Parkinson, e a me andava bene così.
Come mente bene Hermione Granger, sì, proprio bene.
Voltai un corridoio a caso e incontrai l' ultima persona che avrei voluto incontrare.
Draco Malfoy stava appoggiato al muro con aria di indifferenza. Non si voltò nemmeno quando mi chiese: -Agitata, Granger?-
Sussultai per il modo in cui aveva pronunciato il mio nome.
Non era acido come al solito, al contrario sembrava pensieroso.
-Non ti interessa, Malfoy.- mormorai, e desiderai aver assunto un tono di voce più fermo.
A quel punto lui si voltò e i suoi occhi di ghiaccio si incastrarono nei miei.
Mi cadde il libro e non lo raccolsi.
Draco si staccò dal muro senza fretta e si avvicinò a me con un passo molto sicuro di sè.
Perchè Ron non era così?
Era ormai a trenta centimetri da me. Si sarebbe fermato, no?
No.
Dove aveva intenzione di arrivare?
Si arrestò solo quando i nostri nasi si sfiorarono. 
Le mie mani erano tentate di accarezzare la sua pelle diafana, ma non avrei mai potuto farlo.
-Non ti avrei mai fatto così, Granger.- mormorò con voce sensuale e una sua mano andò a spostare un boccolo dal mio viso.
-Così come?- dannazione! Stavo tremando?
-Ti ho vista oggi pomeriggio, sai? E anche la settimana scorsa.-
Deglutii.
-Vuoi forse denunciarmi?- domandai con voce più ferma. -Non ti crederebbe nessuno.-
-Oh, ma questo lo so anche io.- annuì sorridendo. E che denti perfetti! -Mi chiedevo invece quanto la presunta innocente Granger fosse diabolica.-
Avvertii la sua mano forte e e al tempo stesso delicata accarezzare la mia schiena. Stava alzando il mio maglione scuro e non avevo intenzione di fare la minima mossa.
-Tu non mi conosci.- dissi all' improvviso, quando sentii le sue dita fredde scendere ad alzare anche la camicia bianca.
-Lo so, perchè non mi concedi l' onore di conoscerti... più da vicino.- e nel pronunciare queste parole le sue labbra si avvicinarono alle mie.
Inizialmente fu un bacio delicato, quasi romantico; poi però le nostre bocche si incontrarono con più forza e passione, le nostre lingue lottarono prima di accarezzarsi e a quel punto lo strinsi a me con desiderio.
Lo senti mentre mi spingeva contro il muro e la sua bocca scese a coccolare la mia clavicola mentre le sue dita abili sfilavano rapide il maglione ingombrante. 
Mi lasciai sfuggire un gemito di desiderio quando mi accorsi che gli avevo appena sfilato la camicia, lasciandolo a petto nudo.
Non mi ero mai accorta dei suoi addominali asciutti e scolpiti.
-Pizzo, Granger?- sorrise lui sfilandomi anche il reggiseno, mentre con l' altra mano alzava la mia gamba.
Non ci misi molto a togliergli la cintura e quando lui aprì la patta quel tanto che bastava, lo sentii entrare in me con più forza di quanto credevo possibile.
soffocai un' imprecazione di piacere e cercai la sua bocca, mentre lui spingeva con ancor più forza.
Voci.
No.
Draco non sembrava avere intenzione di fermarsi, ma lui non aveva di certo riconosciuto a chi appartenessero quelle voci.
Mi staccai da lui e gli dedicai uno sguardo di panico.
Eravamo in un corridoio per metà nudi. 
Io e il mio presunto peggior nemico.
Harry, Ron e Ginny varcarono il corridoio e le risate si spensero all' istante.
Ero trafelata, con i capelli scompigliati e il capo di Draco nel mio seno, la mia gamba destra alzata nella sua mano, la sua cintura a terra.
-Malfoy.- fece Harry senza scomporsi.
-Potter.- rispose Draco coprendomi con il suo corpo asciutto e possente.
-Malfoy, io ti ammazzo.- ringhiò Ron.
-Provaci, Weasley.- 
   
 
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