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Autore: crowning the skulls    08/08/2014    2 recensioni
Kryo non è mai nata davvero.
Kryo non è mai stata adolescente.
Kryo non “è”.
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Non può provare sentimenti, o almeno non in una maniera così forte.
Ha sorriso poche volte e ha pianto solo una volta, che non dimenticherà mai, perchè le sue lacrime erano di ghiaccio scintillante e le graffiavano il volto. Per un po' ha pensato che era per questo che gli umani quando piangevano erano così pieni di dolore, ma si sbagliava.
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Kryo è come la pioggia, il sole, la neve: ecco, lei è come se fosse la personificazione del ghiaccio.
Ma il ghiaccio può sempre essere sciolto.
Genere: Angst, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fiore di ghiaccio

 

Kryo non è mai nata davvero.

Kryo non è mai stata adolescente.

Kryo non “è”. Non sa cosa sia: non umana, né divina.

Lei ha visto qualunque cosa, ha vissuto con le prime forme di vita e ancora oggi gira per le strade del mondo. Sa ogni cosa che la sua memoria immortale può ricordare.

Ha visto tanta gente morire, ma per lei non è mai stato un problema, perchè non essendo umana non può provare sentimenti, o almeno non in una maniera così forte.

Ha sorriso poche volte e ha pianto solo una volta, che non dimenticherà mai, perchè le sue lacrime erano di ghiaccio scintillante e le graffiavano il volto. Per un po' ha pensato che era per questo che gli umani quando piangevano erano così pieni di dolore, ma si sbagliava.

Non ha avuto che pochi amici. Per lei un anno è un giorno, il tempo scorre così veloce. A lei va bene così. E' immortale, ha tutto il tempo per poter assaporare l'essenza del mondo.

Kryo è come la pioggia, il sole, la neve: ecco, lei è come se fosse la personificazione del ghiaccio.

Ma il ghiaccio può sempre essere sciolto.

 

 

Kryo non ha mai avuto molti amici. Non voleva vederli morire, non che provasse molto dolore. Era come se tutti i suoi sentimenti fossero intorpiditi.

Era come se stesse dormendo. Era un sonno eterno.

 

 

Solo con una persona si è sentita “umana”:

Era un soldato, Johnatan. Si trattava della Seconda Guerra Mondiale.

Kryo si mimetizzava, fingeva di essere umana, aveva una casa, una televisione, tutte rubate. O meglio, per gli umani non erano mai esistite. Modificava la loro memoria.

Non provava sensi di colpa.

 

C'erano i bombardamenti.

Per la giustizia, uno dei pochi sentimenti che capiva davvero, cercò di salvare più vite possibili.

Un soldato nazista la trovò, però non la deportò, poiché con la pelle pallidissima e i capelli biondi tendenti al bianco era una perfetta ariana. Eppure Kryo uccise il soldato.

Avrebbe ucciso tante persone e lei le aveva salvate. Andava bene così.

 

Fu allora che incontrò Johnatan.

Entrò nel suo rifugio, mezzo morto di fame.

Lei era sola. Quello era il suo regno.

Era la caverna dove aveva vissuto prima di iniziare a viaggiare per il mondo.

Capelli marroni e corti, occhi azzurri, più scuri dei suoi, animati dalla voglia di tornare a casa vivo.

Lo ospitò.

Non fece altro che accendere il fuoco e mettere delle salsicce a cuocere.

Non che lei ne avesse bisogno, realmente.

«Ti aspetta qualcuno a casa?» chiese il soldato.

«Oh, no. Sono sola. Sono sempre stata da sola».

«E non è triste?»
Lo guardò. «Non provo sentimenti da tanto tempo...»

 

«Sei speciale. Sei come la regina del ghiaccio, quella delle fiabe».

«Non era cattiva?» domandò. Si sentiva umana. Aveva riso, abbracciato, danzato.

Si sentiva bene.

«Tu mi stai salvando la vita. Non sei malvagia. Non combatti.

Io non voglio combattere. Non è giusto».

«Non sei stato il primo, a dirlo». E Kryo lo sapeva bene, avendo visto così tanto.

 

Fu con Johnatan che diede il suo primo bacio. Si stava innamorando, ed era più umana che mai.

Lo fecero per la prima volta davanti al fuoco, nella caverna.

Fu così bello...

 

 

Johnatan morì per una pallottola nel petto quando il rifugio fu scoperto.

Kryo pianse per la prima volta. Decise di morire. Gli immortali del suo tipo possono morire solo di suicidio. Ecco, dove l'avevano portata i sentimenti.

Il suo corpo è diventato un fiore di ghiaccio, che si scioglie ogni estate per ricrescere ogni inverno nel punto esatto dove c'era il fuoco, nella caverna.

Ora, nell'aldilà, Johnatan e Kryo si tengono per mano, lei non più la ragazza di ghiaccio, lui non più il soldato anonimo. A loro va bene così.

 

  
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