08/08/2014
6 recensioniCatastrofi in famiglia: Sting ed i suoi doveri di padre.
Sting, ormai, si riteneva un bravo uomo: era a capo di Sabertooth già da diversi anni, era un anche un bravo e fedele marito per Minerva, ed ormai si poteva anche definire un bravo padre.
A suo figlio dava il meglio di sé: non lo viziava eccessivamente, lo coccolava tanto, lo accompagnava ovunque e gli faceva passare tanto tempo in Gilda, per farlo crescere in compagnia.
Ma a Sting bastò un solo incontro di poco più di dieci minuti con Natsu Dragneel, per far si che tutto il suo duro lavoro di bravo padre venisse distrutto: si maledisse più volte dentro di sé per aver portato suo figlio in centro.
Vi chiederete perché tutta questa tragedia, no?
Ve lo spiego subito: il figlio di Sting aveva trovato fantastico Natsu. E fin qui niente di male, anche Sting pensava che lo fosse. Il problema arrivò quando suo figlio, dopo essersi documentato, disse con tutta la sua ingenuità che Natsu era il mago migliore al mondo, e quindi più forte di lui.
In quel momento Sting si sentì sprofondare.
No, doveva rimediare!
Fece di tutto: combattimenti, missioni, e quant’altro insieme al figlio, per fargli vedere quanto fosse forte.
E la cosa sembrò funzionare, almeno fino ad una sera.
Sì, perché proprio quando a Sabertooth c’era aria di gioia e di festa, ma soprattutto spensieratezza per il giovane Master, ecco che accadde una catastrofe, anzi, La catastrofe.
<< Papà, quando sarò grande voglio entrare a far parte di Fairy Tail, così combatterò a fianco di Natsu! >>
Silenzio.
Il boato del pianto isterico di Sting risuonò per tutta Magnolia.