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Autore: salvaminiall_    08/08/2014    0 recensioni
Perché poi, mi incuriosisco. Mi incuriosisco a pensare a tutte quelle occasioni mancate.
Quei baci, quelle carezze, quegli abbracci mancati per poi mille motivi inutili e scadenti. Si, insomma, mi incuriosisco a pensare a come sarebbe essere tua, anche solo un secondo, un’ora, un giorno o tutta la vita, Niall.
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solo una lettera di una fan. un mio primo lavoro, spero possiate apprezzarlo.
vostra, Eli.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché gli amori mancati sono i più sentiti, caro Shakespeare.
 
Ciao Niall,
Dovrei presentarmi vero? Ma non penso lo farò, non saprei cosa dirti per convincerti anche solo a considerare questa lettera che di vero ha solo l’amore che traspare da ogni singola riga. L’amore con cui convivo ogni giorno, che viene dal cuore.

Eh, il mio cuore. A proposito, non so neanche che fine tu gli abbia fatto fare. Insomma, ogni volta che incontro i tuoi occhi questo smette di esistere, si ferma, il respiro si blocca e il sangue nelle vene smette di scorrere. Un attimo come un eternità che il mio corpo mi concede per sentire di più tutto ciò che tu mi scateni dentro. Che dura poco, sai?

Quel momento di beatitudine, pace, serenità ha una durata relativamente breve se poi lo paragoni con il vuoto che mi invade dentro poco dopo.
Dopo che il sangue ricomincia a fluire e il respiro torna regolare, quando la mia mente lascia spazio alla depressione e al rammarico più assoluti.
Perché poi, mi incuriosisco. Mi incuriosisco a pensare a tutte quelle occasioni mancate.

Quei baci, quelle carezze, quegli abbracci mancati per poi mille motivi inutili e scadenti. Si, insomma, mi incuriosisco a pensare a come sarebbe essere tua, anche solo un secondo, un’ora, un giorno o tutta la vita, Niall.

Come sarebbe sentire la tua risata a poca distanza e il tuo respiro pesante che la accompagna sul mio collo. Come sarebbe scompigliarti i capelli per dispetto, così, sai come quando la situazione diventa troppo imbarazzante e allora tu, semplicemente, gli scompigli le ciocche per alleggerire la tensione. Oppure come sarebbe scappare, rincorsa da te, magari in pigiama, magari una domenica mattina in un nostro appartamento che odora fin troppo di caffè e dopobarba irlandese, magari finendo entrambi a terra a ridere come pazzi.

Come sarebbe tentare di non arrossire per strada sapendo di avere il tuo braccio a cingermi il fianco, come sarebbe litigare con te perché non amo ingozzarmi di cibo e perché saresti ancora più bella con qualche chilo in più, mi diresti tenendomi le mani.

Come sarebbe sentirti cantare oppure costringerti a farlo ogni volta che anche una stupida tazza di the freddo lasciata nel dimenticatoio del lavandino in cucina mi ricorda little things. Come sarebbe insegnarti a ballare un lento con me, perché si sa, la danza da folletto irlandese non va più di moda, Nialler.

Come sarebbe un nostro bacio, magari il primo, magari uno dei tanti, magari il più speciale, come quello che mi lasceresti sorridendo dolcemente perché parlo sempre troppo e a vanvera, per i tuoi gusti. Oppure come quello che si da per dispetto, per ripicca, quello leggero, quello appassionato e quello per bisogno.

Il mio preferito. Quello che se qualcosa va storto ti raddrizza la giornata, quello per cui torneresti a casa la sera dopo ore di lavoro, quello che ti darei dopo averti perdonato una litigata lunga e fin troppo odiata.

E poi chiudo gli occhi, mi siedo, e se riesco a destreggiare bene i miei sentimenti più nascosti allora riaffiorano proprio tutti i miei interrogativi.

Come sarebbe sentirti bisbigliare all’orecchio del tuo migliore amico mi sono innamorato di lei come un coglione, come sarebbe vederti sorridere ad un mio errore e rimediare aiutandomi con pazienza e fiducia, come sarebbe guardare i tuoi occhi da vicino e come sarebbe sentire le tue mani stringere anche i miei spigoli più appuntiti.

Stringere le mie spalle inarcate dalla fatica, il mio corpo piccolo e fragile che sotto il tuo tocco sarebbe solo affar tuo ricostruire.

E poi, come sarebbe stato vedere un film romantico accoccolata a te, mentre tentiamo di dividere una ciotola di pop corn che sappiamo benissimo chi ne avrebbe mangiata la maggior parte, come sarebbe stato specchiarmi tutta in tiro per uscire ad un nostro anniversario, con te che ti trascini con gli occhi a forma di cuore vicino a me per sussurrarmi un carico ti amo.

Come mi sarei sentita la prima volta che mi avresti presentata ai tuoi genitori e avrei conosciuto anche il piccolo Theo e tutti ci avrebbero fatto i complimenti perché dio, voi due insieme sareste dei genitori fantastici.

E poi vai dritta a pensare a come sarebbe andata dopo un ipotetico lo voglio e ti rifiuti di immaginarlo perché in cuor tuo sai che sarebbero andati bene anche gli anni di matrimonio, che Niall non è il tipo che tradisce, ma quello che ancora dopo anni viene a chiamarti cucciola.

Che ti ha chiesto di sposarlo il 14 febbraio perché è una tradizione di famiglia e che se nasce maschio lo porto al Wembley per il suo quinto compleanno e se nascerà una femmina voglio che sia bellissima come la madre, ma buona forchetta come il padre.

E poi boh, poi riapri gli occhi e ti ritrovi sorridente, con gli occhi lucidi dal troppo sognare e con la mente ingarbugliata, confusa fra realtà, sogno, amore e solitudine.
E alla fine –che vuoi farci?- fai spallucce e archivi il tutto in una parte remota del tuo cervello, ormai troppo carico di illusioni come quelle, troppo stanco di sognare di prendere la luna con una scala a pioli in legno di 2 m.

E riprendi quello che stavi facendo, nonostante l’interesse per tutto il resto che non sia tu, Niall, sia andato scemando per tutta quell’infinità di tempo.
Perché odio, odio con tutta me stessa, tornare a quella che abitualmente chiamo realtà ma che vorrei che tra qualche anno fosse solo un brutto ricordo. Vorrei che il mio futuro sia legato a qualcosa di simile a te e me, piuttosto che a qualcosa di simile a te e una modella e a me e un uomo che mi costringerò ad amare per dimenticarti.

Per dimenticare te, la mia cotta adolescenziale, che non ha nulla né di cotta né di adolescenziale. L’avrei piuttosto chiamata ossessione, o forse, meglio ancora, amore. Perché Niall, se quello che provo ora per te non è amore, allora è meglio che faccia causa a Shakespeare per aver spacciato Romeo e Giulietta per innamorati.
Perché se un noi fosse esistito, io penso che saremmo stati meglio di Romeo e Giulietta.
 
 


Ciao Niall,
Dovrei presentarmi vero? Ma non penso lo farò, non saprei cosa dirti per convincerti anche solo a considerare questa lettera che di vero ha solo l’amore che traspare da ogni singola riga. L’amore con cui convivo ogni giorno, che viene dal cuore.
 
Perché alla fine, sono solo una delle tante che ci pensa, che ti sogna. Ma qualcosa di diverso ce l’ho.
Non ti vedo come idolo. Non ci riesco, come non credo a quei sorrisetti finti che capita che tu rivolga alla telecamere quando sei nervoso e scosso, oppure a quelle voci che ti spacciano per chissà chi o chissà che cosa a cui tu non assomigli affatto.

Io ti vedo esattamente come una ragazza innamorata vedrebbe il ragazzo dei suoi sogni. Solo non a distanza di qualche banco come a scuola, ma di migliaia di chilometri, di ostacoli.
Ti vedo come la persona che posso dire che potrei amare, se solo potessi, o ne avessi la possibilità.

Perché sono il tipo da niente sesso prima del matrimonio , ma da se vuoi, andrei in capo al mondo per te come e quando vuoi.
Ma poi passa, sai. Questa situazione passa con meno facilità con cui torna, ma si va avanti, Niall.
 
 
Ciao Niall,
Dovrei presentarmi vero? Ma non penso lo farò, non saprei cosa dirti per convincerti anche solo a considerare questa lettera che di vero ha solo l’amore che traspare da ogni singola riga. L’amore con cui convivo ogni giorno, che viene dal cuore.
 
Solo, vorrei che tu sapessi che ti amo da morire anche se il nostro amore sarebbe stato bello solo da vivere.
 
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E ancora oggi se sento odore di libertà, di campagna, di estate, mi capita di pensare a te, di pensare di immergermi completamente nel tuo profumo,per immaginare tutti quegli abbracci mancati, quelli stretti, chiusi, che lasciano intendere solo l’amore che ti voglio che, ehi, non avrà mai fine.
 
 
 
EEEEEEEEEEEEEEEELLO PIIIIIIIIIIIIIPOL.
Sono Eli o Bonni, come preferite. 
Diciamo che sono nuova, ho gia’ altre storie in corso/finite. Ma dipende tutto da voi ahahaha Ditemi come trovate la mia lettera e rispondero’ a tutte le vostre recensioni, giurin giurello.
Non vedo l’ora di conoscere nuova pipol lol
A parte tutto, amo scrivere – anche leggere. E’ il sito per me, insomma. A presto e fatemi sapere.
Bacioooni,
vostra, Eli.
   
 
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