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Autore: Bloody_Amy    09/08/2014    2 recensioni
Siamo sicuri che le risate portino sempre a qualcosa di buono? E' quello che succede ai protagonisti di questa avventura.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Mugiwara | Coppie: Franky/Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RUMORE DI UNA SANA ROUTINE
L’alba: l’inizio di un nuovo giorno che segna il veloce scorrere del tempo.
Robin si era svegliata con quel pensiero in testa, quella mattina. La primavera era inoltrata, fuori si respirava aria di felicità e spensieratezza. Era passato più di un mese dalla loro ultima avventura e tutti quanti si erano ben ripresi dalle ferite loro inferte. L’aria nella stanza era tiepida e il materasso cullava l’archeologa in maniera molto rilassante: non voleva alzarsi. Nami dormiva ancora. Tutto era silenzioso tranne per il leggero rumore delle onde che si schiantavano contro il veliero in movimento. I suoi pensieri furono interrotti da un grosso sbadiglio alla sue spalle: Nami si era svegliata.
“Buongiorno.”, disse dolcemente Robin all’amica, la quale le sorrise per ricambiare. Il risveglio era sempre un po’ duro per la rossa. Dopo una breve chiacchierata, le due giovani decisero di andare a farsi un bagno. Uscirono di soppiatto dalla loro stanza e si diressero nel bagno adiacente. Nel percorrere quel piccolo tratto di strada, la mora notò che Franky era al timone; dava loro le spalle, quindi non le aveva viste. Le ragazze si spogliarono e si lavarono, chiacchierando amabilmente. Nami si lamentava di tutti i disastri che combinava Rufy, e dell’insopportabile modo di dormire di Zoro. Robin adorava ascoltare i suoi sfoghi e, avendo tante cose in comune, non finivano mai gli argomenti di conversazione.
Quando le due amiche uscirono dalla sala docce erano quasi le 9. La pace presente al loro risveglio era stata sostituita dai soliti rumori del veliero: Chopper e Usopp che ammiravano gli splendidi dispositivi di Franky, Rufy che aveva fame e che implorava Sanji di dargli della carne, Sanji che ignorava Rufy per salutare con la solita aria imbambolata le ragazze, Zoro che russava amabilmente, e Brook che intonava una canzone. Faceva tutto parte della solita routine. Nami scese sul ponte, pronta ad impartire ordini a destra e a manca con il suo solito fare autoritario. Assegnò a tutti un compito. L’archeologa era stata incaricata di pulire la stanza delle ragazze e le docce che avevano utilizzato quella mattina; Zoro avrebbe pulito la sua palestra e la vedetta; Sanji si sarebbe occupato della cucina; Usopp e Brook avrebbero pulito il ponte; Rufy e Chopper avrebbero pulito la camerata maschile; infine, Nami e Franky avrebbero dovuto discutere sulle prossime rotte da seguire. Ogni tanto si sentiva qualche tonfo e la voce di Rufy che gridava di aver fame, ma tutto era nella norma.
All’ora di pranzo scesero tutti in cucina. Robin era piuttosto affamata. Dopo poco tempo iniziò il quotidiano trambusto dei pasti. Ogni tanto, nella confusione, Robin sentiva la voce di Sanji che, con toni molto galanti, le porgeva da bere, e quella di Brook che faceva una delle sue battute, o che chiedeva a Nami di mostrarle le mutandine. Dopo il pranzo, ognuno si dedicò alle proprie faccende. Zorò sparì, come al solito, nella sua palestra, gli altri ragazzi se ne andarono in camera a giocare, e le ragazze andarono nella sala dell’acquario per rilassarsi. Una volta arrivate, Nami si sdraiò su un divanetto e Robin le si sedette accanto.
“Sai, Robin. Questa notte ho fatto un sogno strano. Ho sognato di essere in un’enorme casa, una di quelle d’epoca. Insieme a me c’era anche una mandria di bambini combina guai, e io dovevo riparare ai loro disastri, ma, nonostante tutto, volevo un mondo di bene ai quei bambini. Strano, non trovi?”.
L’archeologa riflesse per un attimo in silenzio, poi disse “Bhe, era solo un sogno. Ma se devo essere sincera, credo che…”, ma Nami non la ascoltava più. Era caduta in un sonno profondo. Probabilmente era spossata per il cambio di stagione. Robin decise di lasciar dormire in pace l’amica, ed uscì dalla stanzetta. Una volta sul ponte vide che Franky era al timone. Era molto concentrato sulla navigazione, ma la mora decise comunque di fargli una sorpresa.







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Ciao a tutti. Questa è una storia che vede come protagonisti la mia coppia preferita. Buona lettura a tutti e se avete voglia recensite.
  
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