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Autore: neverenough    09/08/2014    1 recensioni
Breve OS incentrata sui pensieri di Light dopo la sua vittoria a scacchi contro Elle.
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– Hey Ryuuk. Che significato hanno le campane di una chiesa, secondo te? – chiedo dopo un breve silenzio.
– Uhm... – Ryuk mugugna un po’, pensieroso. – Annunciano degli eventi. Il suono delle campane ha un significato diverso in ogni parte del mondo. Dipende dai punti di vista.
Annuisco. – Vero. Ma che senso ha parlare di campane che annunciano un matrimonio?
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Light/Raito, Ryuuk | Coppie: L/Light
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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La pioggia batte ancora incessante, e mi colpisce il viso.
Ieri, il mio peggior nemico è passato a qualsiasi cosa ci sia oltre la morte, e la cosa mi rende felice. Almeno è quello che credo.
Uno strano peso è addossato sulle mie spalle, e non saprei nemmeno definire quale sia il motivo. A essere sinceri, non so nemmeno il motivo per cui sono su questo tetto, dove diversi piani più sotto c’è la nostra base. Base che non resterà ancora per molto tale.
Chiudo gli occhi e, per un qualche motivo, il volto di Ryuzaki appare vivido davanti a me. Quando li riapro, guardo lì dove l’ho trovato l’ultima volta che abbiamo avuto l’occasione di restare da soli, credendo di trovarlo a parlare del suono di campane lontane. Campane che io non sono riuscito a udire, e che forse esistevano solo nella sua mente di genio.
Ma perché proprio delle campane di una chiesa? Che cosa significa?
Non avrò mai delle risposte a queste domande.
Sento Ryuuk ridere alla mia destra, e mi volto a guardarlo. I suoi occhi sono già su di me. – Perché ridi? – chiedo.
– Il tuo peggior nemico è morto. L’hai sempre voluto morto, fin da quando hai saputo che investigava su l’identità di Kira. Adesso però sei abbattuto. Ti sei forse affezionato a Elle?
Distolgo lo sguardo e mi volto di nuovo per fissare il punto di prima. Sarei un’idiota se mi fossi affezionato a Ryuzaki, eppure non riesco a pensare lucidamente.
– Cosa ne vuoi sapere tu? – chiedo senza guardarlo. – Non sai nemmeno cosa significa voler bene a qualcuno.
– Per me è normale. Sono uno Shinigami, dopotutto. Ma voi umani siete davvero interessanti – dice ridendo di nuovo.
– La tua risata inizia a diventare irritante.
– Questo solo perché sai che ho ragione e non vuoi ammetterlo.
Abbasso lo sguardo. No, Ryuuk non ha torto.
Ryuzaki mi ha incuriosito sin dalla prima volta che mi si è presentato come Elle. Il suo modo di fare, il suo modo di pensare, colpisce sicuramente nel profondo. E forse è a lui che devo attribuire la colpa di questo. Dopotutto è stato un avversario più che valido, ma forse anche un amico. Lui mi ha definito così, ma non ha mai smesso di sospettare di me.
Le parole che mi ha rivolto su questo tetto, i suoi ultimi gesti che si possono associare a delle piccole attenzioni, non riesco a togliermeli dalla testa.
“È così triste... tra poco dovremmo dirci addio.”
Alzo la testa al cielo, e lascio che mi bagni di più il viso. Lui lo sapeva, sapeva che sarebbe morto quel giorno. Il come, non lo saprò mai. Ciò mi lascia pensare che fosse un passo più avanti di me, nonostante abbia perso. Che tutto questo rientrasse nel suo piano?
Sorrido. E bravo Ryuzaki, mi hai lasciato con delle domande a cui non avrò risposta.
– Hey Ryuuk. Che significato hanno le campane di una chiesa, secondo te? – chiedo dopo un breve silenzio.
– Uhm... – Ryuuk mugugna un po’, pensieroso. – Annunciano degli eventi. Il suono delle campane ha un significato diverso in ogni parte del mondo. Dipende dai punti di vista.
Annuisco. – Vero. Ma che senso ha parlare di campane che annunciano un matrimonio? – Sì, ci sto ancora pensando.
– Ma di cosa parli?
– Era una domanda retorica, Ryuuk. Una domanda retorica...
Non so niente del passato di Ryuzaki, e mi chiedo se abbia mai avuto un qualche desiderio nascosto, come quello di sposarsi. In fondo, lui stesso ha affermato che era un essere umano.
– Sei davvero pentito di averlo condotto alla gogna? – chiede Ryuuk. La sua presenza m’irrita sempre di più.
– Sai Ryuuk, Elle era il mio più grande nemico. Ma probabilmente, nella nostra grande rivalità si è instaurata anche una sorta di vera amicizia – dico senza nemmeno rifletterci molto, quasi spontaneamente. E nel momento in cui lo dico, realizzo che è davvero la verità.
Io ci tenevo a Ryuzaki, e forse anche lui ricambiava questa sorta di sentimento. I suoi ultimi gesti, quando si è offerto di asciugarmi i piedi perché ci eravamo bagnati per colpa sua su questo tetto, potrebbero essere la conferma.
Ma la nostra era una partita a scacchi con le nostre stesse vite in gioco. Ed io ho vinto, abbattendo il re.
Solo che non ho ancora trovato la vera felicità. Senza di lui non sarà più la stessa cosa.
– Hai ragione Ryuuk. Sono un’idiota.





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Note autrice
Prima OS su Death Note, spero vi piaccia.

-Yogurt
   
 
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