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Autore: bolt    09/08/2014    2 recensioni
Li voglio lavati, asciugati e messi nella credenza e sul mobile. Non voglio sentire a mentre siete in cucina. Io vado fuori a fare il bucato.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Villa Uchiha
Hinata dormiva tranquilla nel lettone della camera da letto. Sasuke era stato chiamato per una riunione urgente alle undici di notte e non era ancora tornato. Sicuramente stava discutendo con Naruto nell’ufficio di Tsunade. Spesso i due ninja non erano d’accordo su alcune questioni riguardanti la sicurezza del villaggio della Foglia.
Erano le due di notte quando qualcuno fece irruzione a villa Uchiha. Aveva fatto esplodere la porta principale con una carta bomba e era penetrato velocemente in casa.
Hinata si era alzata dal letto per vedere cosa era successo. In un attimo la ragazza si ritrovò attaccata al muro. Un ragazzo l’aveva afferrata per il collo e sbattuta al muro alzandola a qualche centimetro dal pavimento.
-Dimmi dove si trova Sasuke?
-No, non parlo con i nemici.
-Vuoi che stringa la presa. Parla o sarò costretto a farti male.
-Mai. Non ti dirò dove si trova Sasuke. Puoi anche tornare da dove sei venuto.
-Ragazza cocciuta vuoi proprio soffrire. Mi serve Sasuke e mi hanno detto che questa è casa sua. Quindi prima o poi dovrà tornare. Tu non mi servi più.
Il ragazzo strinse il collo di Hinata più forte. La ragazza cercava di liberarsi senza successo.
-Ragazzina è inutile che lotti, sei troppo debole per sperare di affrontarmi.
-Mettila giù. Non te lo ripeterò una seconda volta. Ti farò male direttamente.
-Uchiha allora è vero che questa è casa tua. Mi ha sorpreso trovare una ragazza nella tua camera da letto. È la tua nuova puttana.
Sasuke scagliò la sua katana contro il nemico che lasciò cadere a terra Hinata. Sasuke la raggiunse per vedere se aveva ferite gravi.
-Hinata riesci a parlare?
-Sasuke grazie. Quel ragazzo è molto forte.
-Shhh. Non sforzarti, devi riposare. Ti ha colpita in altri punti?
-No, Sasuke avvicinati, devo dirti una cosa importante.
Il moro avvicinò l’orecchio alla bocca di Hinata che gli disse che il nemico aveva un punto debole.
-Hinata hai attivato il byakugan e hai trovato il suo punto debole. Sei stata brava.
-Qualche volta anche io posso essere utile.
-Si può sapere perché resti lì vicino a quella ragazza invece di metterti in posizione di difesa.
-A te penso dopo non disturbarmi.
-Si può sapere perché ti interessi tanto a quella debole ninja?
-Sasuke poggiò Hinata su una poltrona e si posizionò davanti al nemico.
-Entri in casa mia, fai danni e minacci mia moglie. Devi essere uscito fuori di testa ragazzino.
-Uchiha con chi pensi di avere a che fare. Guarda che ho due anni in più rispetto a te.
-Quindi tu mi conosci. Io non ti ho mai visto in vita mia. Cosa vuoi?
-Devo eliminarti e portarti al mio padrone. O catturarti e portarti da lui. Mi ha dato due opzioni.
-Sei stato pagato per rapirmi. Sei un mercenario.
-No, io sono un discepolo del maestro. Seguo ogni sua direzione. Lui è il sommo e saggio maestro che mi ha accolto qualche anno fa. Gli devo la vita. Aspetta un secondo, hai detto che quella ninja è tua moglie.
-Allora non sapevi tutto di me.
-Il maestro non mi aveva detto che avevi una moglie. Lui ha detto che tu sei un ninja malvagio che si nasconde a Konoha facendo finta di essere buono. Mi ha detto che hai molti amici ma non mi ha parlato di una ragazza. Lui mi ha detto che non sei in grado di provare sentimenti per qualcuno.
Hinata si avvicinò a Sasuke e gli strinse la mano.
-Se non fosse in grado di provare sentimenti mi avrebbe salvata da te. Io non dormirei qui se lui fosse cattivo.
-Ha ingannato anche te. Meglio che ti allontani da lui prima che ti spezzi il cuore.
-Il tuo maestro ti ha ingannato. Quello che ti ha riferito su Sasuke è falso.
-Mia moglie ha ragione. In passato ho fatto tanti sbagli ma ora sono cambiato.
-Siete due bugiardi. Tu sei il ninja che ha sterminato le persone del mio villaggio. Se tu resti accanto a lui sei sua complice. Meriti anche tu la morte puttanella.
Sasuke avanzò verso il ragazzo e lo scaraventò contro la parete dietro di lui. Poi lo legò al letto.
-Accidenti sei più forte di quanto pensassi.
-Sei entrato in casa mia per me e questo posso capirlo visto che qualcuno ti ha ingannato. Ma non azzardarti mai più a chiamare Hinata in quel modo. Lei è un angelo. Parla male di me, insultami, prendimi a pugni ma lei non si tocca. Se riprovi a dire qualcosa uso lo sharingan e ti mando nel tuo peggior incubo.
-Non mi spaventi per niente. Sono pronto a morire per il mio maestro.
-Sasuke non vuole ucciderti. Vuole farti capire che lui non è implicato con il massacro del tuo villaggio. Per favore ascoltalo.
-Taci. Come puoi stare con un uomo che ha ucciso il suo stesso fratello.
Hinata si avvicinò al ragazzo e gli accarezzò il volto.
-Devi capire che le persone sbagliano nella vita perché si lasciano accecare da odio e vendetta. Però nella vita si impara dai propri sbagli e si migliora. Sasuke non è mai stato cattivo. Quello che ti ha raccontato il tuo maestro è falso.
-Non mi toccare. Le tue mani hanno toccato quel verme. Non puoi affermare che quello che dice il mio maestro sia falso. Questo uomo ti ha riempito la testa di bugie. Devi essere facilmente manipolabile se l’hai sposato. Scommetto che sei la ninja più debole del villaggio.
Sasuke si avvicinò al ragazzo e tirò un pugno alla parete.
-Ti ho detto di non parlare di lei. Non la conosci e non puoi giudicarla.
-Se sta con te è una stupida.
Sasuke stava per tirare un pugno al ragazzo ma Hinata gli bloccò il braccio.
-No, non importa quello che dice sul mio conto. Non sono arrabbiata. Tu basta parlare male di mio marito. Dormi un po’.
Hinata fece annusare al ragazzo un’erba soporifera.
-Dormirà per qualche ora. Sasuke colpirlo non risolve niente.
-Non mi piaceva come si riferiva a te.
Hinata si avvicinò al ragazzo e lo baciò sulle labbra.
-Grazie Uchiha. Ricordati di non perdere la calma o niente più baci. Vado a vestirmi nell’altra stanza.
-Questo qui ti ha vista in camicia da notte. Ora lo strozzo.
-Sasuke non perdere la calma.
-Torna presto o lo strozzo mentre dorme. Mi urta i nervi. Vorrei tanto sapere chi gli ha riempito il cervello di frottole sul mio conto?
-Lo scopriremo. Cambiati, quando si sveglia ci porterà dal suo maestro.
-Hai un piano.
Hinata corse a infilarsi la sua tuta da ninja. Poi preparò due zaini per il viaggio e li nascose al piano di sotto.
-Rotoli, armi, cibo, acqua, bende e medicinali per le emergenze.
Hinata salì in camera da letto e vide Sasuke seduto sulla poltrona di fronte al letto.
-A cosa pensi?
-Pensavo di tornare a casa da te. Quando ho visto la porta rotta mi è salito il sangue al cervello.
-Non hai riflettuto abbastanza e eri pronto a spaccare la faccia a tutti. Ora sorvegli il nemico come un lupo pronto ad azzannare la sua preda.
Sasuke afferrò Hinata per un braccio e la fece sedere sulle sue gambe.
-Eravamo finalmente in pace e ora mi vedo arrivare questo tizio in casa. Sei sicura che non ti ha fatto male?
-Sei arrivato in tempo. Mi ha preso alla sprovvista usando una tecnica molto strana. Poi mi sono ritrovata attaccata al muro con la sua mano alla gola.
-Parto da solo.
-Signor Sasuke Uchiha non pensare neanche un secondo di andare in missione da solo. Stai pensando che è troppo pericoloso per me. Senza di me non parti.
-Conoscendoti saresti capace di legarmi alla poltrona per non farmi andare solo.
-Fra un’ora il ragazzo si sveglia. Sasuke leva quella mano da dietro il mio collo. So che conosci ogni tecnica per addormentare le persone. Però non ti devo ricordare che con il byakugan ci vede bene.
-Hai capito subito che volevo addormentarti.
-Lo stavi programmando da quando quel ragazzo mi ha detto quelle brutte cose. Non provare a mettere qualche sonnifero nel tè o nell’acqua. Questa volta vengo con te in missione. Non resterò a casa ad aspettarti con ansia.
-Hinata ora che sanno che sei mia moglie tenteranno di ucciderti. Penseranno che sei un mostro come me. Al contrario, sei la persona più dolce e gentile su questa terra.
Il ninja nemico si era svegliato prima e aveva assistito alla scena. Come poteva un ragazzo che parlava in quel modo alla moglie, essere l’artefice di un massacro. C’era qualcosa che non andava.
-Slegatemi subito voi due.
Hinata si alzò e slegò il ragazzo.
-Le autorità del villaggio non sanno niente della tua irruzione qui. Torna a casa.
-Io non ho più una casa. Vivo con il mio maestro e i miei fratelli.
-Bene, hai una famiglia dove tornare. Vai e smetti di provare tutto questo rancore, non ti fa bene.
-Signorina vi distruggerà come ha fatto con il mio villaggio.
-Sentimi bene. Io sono la sua unica famiglia e non lascerò che le chiacchiere di un folle mi allontanino da lui. Torna dal tuo maestro e digli che si è sbagliato su Sasuke.
-Voi siete pazza.
-No, sono innamorata. Vai via prima che mio marito perda la pazienza.
-Perché mi lasciate andare?
-Ti sbagli ragazzo, è lei che ti lascia libero. Se fossi stato solo avresti già un braccio rotto e un labbro spaccato.
-Non dare retta a Sasuke, spesso è burbero. Sei ancora giovane, meriti di vivere. Nessuno si è fatto male quindi puoi andare.
-Non vi ringrazierò di certo. E poi perché mi trattate come se fossi un bambino. Vi ho già detto che sono più grande di voi. Il mio maestro mi ha detto che Sasuke ha diciannove anni.
-Sì, anche io ho diciannove anni. Tu ne hai circa 21 vero?
-Me ne vado. Mi hanno stancato le vostre chiacchiere. A presto Uchiha.
 
Il ragazzo andò via dalla villa e Hinata e Sasuke afferrarono i loro zaini per seguirlo. Sasuke aveva spedito un messaggio a Naruto per dirgli che sarebbe stato via qualche giorno e che doveva avvertire Tsunade.
-Sasuke dove pensi che sia diretto?
-Penso che quella che lui chiama casa sia vicino al villaggio della nebbia. Questo ragazzo ha ripetuto più volte che crede ciecamente nel maestro. Sembra come se sia stato convinto da un uomo misterioso a fare determinate cose. Se è stato cresciuto dal suo maestro lo deve aver educato in un determinato modo e deve avergli raccontato un mucchio di bugie.
 
Tre ore dopo
Il ragazzo si fermò a riposare in una locanda.
-Ora cosa facciamo? Se entriamo lì ci scopre.
-Lo aspettiamo qui fuori. Siamo abbastanza nascosti. Mangiamo qualcosa. Piccola a cosa pensi?
-Quel ragazzo ha detto che ha dei fratelli. Se il loro maestro gli ha raccontato delle bugie su di te ti attaccheranno.
-Una banda di ragazzi non mi fa paura.
-Non devi fargli male. Sono stati plagiati da qualcuno. Magari questo maestro conosce anche delle tecniche di manipolazione mentale. Forse è molto pericoloso. Dobbiamo salvare i ragazzi e dirgli che non è tutto vero quello che racconta il loro maestro.
-Non mi ascolteranno se sono io a parlare.
-Dovranno ascoltare me.
-Parlerai da una distanza di sicurezza. Non voglio che ti facciano del male.
-Non so neanche se mi crederanno. Quando gli dirò che sono tua moglie mi insulteranno come ha fatto quel ragazzo oggi.
-A quel punto io li picchio.
-Nooo. Usiamo le nostre tecniche solo se ci attaccano.
-Sei troppo buona Hinata. Forse è per questo che mi sono innamorato di te. Quanto vorrei fare l’amore con te, sei così sensuale con questa tuta nera da ninja.
-Sasuke non è il momento, il ragazzo ha ripreso la sua corsa.
 
Dieci ore dopo
Il ragazzo non si era più fermato dopo la sua ultima sosta. Sembrava avere fretta.
-Non trovi strano che abbia accelerato e che si guardi in giro continuamente.
-Se non sbaglio questa zona è piena di briganti. Avrà paura di essere attaccato.
-Non ero mai stata qui e non sapevo dei briganti ninja.
-Dammi la mano piccola. Questi briganti sono famosi per dividere la gente per attaccarla con maggiore facilità. Uniti siamo più forti.
Sasuke strinse la mano di Hinata. Da quando l’aveva sposata la sua vita era migliorata. Lei era la persona più importante, era il suo raggio di sole, il suo tesoro più prezioso.
-Ci attaccano. Scendiamo a terra.
-Dateci soldi e oggetti preziosi e avrete salva la vita.
-Non scherzate. Pensate di avere la minima chance contro di noi.
-Ahhhh. Ragazzi quello è il principe sanguinario delle terre ninja. Andiamo via o ci farà a pezzi con la sua katana.
-Hai ragione. È quello di cui ci hanno parlato alla locanda giù al villaggio della nebbia. È lo stesso del ritratto.
-Scappate amici o ci fa a pezzi.
I briganti sparirono in pochi secondi.
-Si sono arresi troppo facilmente.
-Perché ti hanno chiamato principe sanguinario delle terre ninja?
-Non lo so ma lo scopriremo quando avremo trovato il maestro del ragazzo che ti ha attaccato. Scommetto che è tutta opera sua.
 
Dopo due giorni di corsa e qualche sosta in qualche locanda il ragazzo entrò in un tempio vicino al villaggio dalla nebbia.
-Penso che questa sia la sua casa. Intorno al tempio ci sono degli alberi da frutta. Ci sono anche dei recinti laggiù. Lui, i suoi fratelli e il maestro devono vivere qui.
-Se entriamo ora che è giorno non dovrebbero scambiarci per nemici.
-Ho un piano.
-Nulla che implichi pestaggi vero?
-Fidati di me piccola.
 
Venti minuti dopo Hinata salì la scalinata del tempio e bussò alla porta dell’edificio principale.
-Cerca qualcuno signorina?
-Buongiorno. Cerco vostro fratello, ha perso questo bracciale a casa mia qualche giorno fa.
-A chi vi riferite? Io ho quattro fratelli.
-Non so come si chiama.
-Si accomodi nella sala del tempio, chiamo i miei fratelli così restituite il bracciale di persona. Mio fratello sarà lieto di ringraziarvi.
-Grazie per la cortesia. Questo è un posto bellissimo.
-Purtroppo siamo tutti maschi e si sente la mancanza di un tocco femminile.
-Voi non spolverate spesso vero? C’è della polvere sugli scaffali della sala.
-Scusi, non siamo bravissimi nelle faccende di casa. Aspetti qui signorina.
 
Il ragazzo corse nell’altra sala dove i fratelli si stavano allenando.
-Ragazzi dopo tanto tempo c’è una ragazza nel tempio.
-Dici davvero fratellino?
-Sì, sai che non scherzo mai. È molto giovane e bella.
-Corriamo nell’altra sala.
-Ragazzi, quella signorina è molto gentile e elegante. Dobbiamo andare nell’altra sale e presentarci educatamente.
-Però Sam si sta cambiando nella sua stanza.
-Sam ci raggiungerà fra poco. Lui non l’avrebbe fatta entrare dopo aver fallito la missione. È di cattivo umore perché è tornato senza la sua preda. Noi andiamo a presentarci, magari la signorina ci farà il piacere di cucinarci. Sono giorni che mangiamo solo mele, pesche, albicocche e pane duro.
 
I ragazzi raggiunsero Hinata e si schierarono davanti a lei.
-Buongiorno ragazzi.
-Salve signorina. Io sono Michael, sono il più grande. Ho 25 anni.
-Piacere di conoscerti.
-Io sono il secondo. Mi chiamo Akira e ho 24 anni.
-Io sono il terzo mi chiamo Yachi. Ho 22 anni. Nostro fratello Sam ha 21 anni.
-Io sono quello di prima. Mi chiamo Lee e ho 15 anni.
-Io sono Hinata Hyuga. Ho 19 anni e vengo da Konoha. Cerco vostro fratello. Ha perso questo bracciale in casa mia.
-Allora lei cerca Sam. Come ci è finito quel citrullo in casa vostra?
-Ha fatto esplodere la porta di casa mia.
-Cosa? Scusi la maleducazione di nostro fratello signorina. Come si fa a irrompere nella casa di una signorina così carina e educata. Le chiediamo scusa.
-Non fa niente.
-Ragazzi avete finito tutto il sapone per le mani. Ahhhhhhhhh. Chi l’ha fatta entrare?
-Io.
-Fratellino sei impazzito. Quella è il nostro nemico vestita con un kimono bianco a fiori di ciliegio. Si può sapere cosa siete venuta a fare qui? Perché siete così in ordine.
-Hai perso questo bracciale in casa mia. Ho pensato che fosse importante e te l’ho portato.
-Mi volete far credere che vi siete fatta tutti questi chilometri per restituirmi questo?
-Sì, ho pensato che fosse un ricordo prezioso.
-Fratellone io ho fame. Fai rimanere la ragazza per cucinare.
-Fratellino, questa ragazza è il nemico.
-A me non sembra cattiva.
-Questa fanciulla è una ninja esperta.
-Può essere ma saprà cucinare. Vuole farmi da mangiare per favore?
-Con piacere Lee. Hai bisogno di mangiare tanto per crescere forte.
-Questa è la donna dei miei sogni.
-Akira, Hinata è già sposata. Suo marito è Sasuke Uchiha.
-Mi avete chiamato.
-Ahhhhhhh. C’è anche lui. Sapevo che era una trappola.
-Marrano hai plagiato questa povera fanciulla con il tuo sharingan- disse Akira.
-Non so di cosa tu stia parlando. Hinata mi ha sposato di sua spontanea volontà.
-Basta litigare ragazzi. Prendete le pezze e pulite questo posto. Bleh. È pieno di polvere e ci sono calzini sporchi ovunque. Tutti in riga.
I ragazzi si misero in riga e Hinata gli mise le pezze in mano.
-Pulirete tutta la sala e poi la sala qui accanto o non mangerete. Avanti marche. Dopo il pranzo farete trenta minuti di riposo e poi vi insegnerò a fare il bucato.
-Sì, signora.
-Sasuke non tentare di andare in perlustrazione. Prendi un’ascia e spacca quella legna. Poi mettila in ordine.
-Sì, mio angelo.
I ragazzi si misero subito a fare le pulizie. Sasuke non era sorpreso, Hinata riusciva a farsi ascoltare quando voleva. Se non le obbedivano poteva diventare spietata e punirli. Forse li avrebbe messi a lavare i piatti per punizione.
-La cucina è un disastro. Avrò molto da fare nelle prossime ore.
 
Dopo quattro ore Hinata chiamò tutti nella sala da pranzo.
-Accomodatevi. Abbiamo ramen, polpette di riso e carne alla brace. Per finire una bella torta alle pesche sciroppate.
-Wow. Avevo ragione ci serviva un tocco femminile in casa.
-Ragazzi non dimenticate che lei è il nemico.
-Piantala di blaterale e mangia.
-Con te ho un conto in sospeso Uchiha.
-Non si litiga o vi metto tutti e due a lavare i piatti. Sasuke siediti e mangia. Dovete tutti rimettervi in forza.
Hinata si sedette accanto al marito e iniziò a mangiare.
-Il brodo ti sembra troppo insipido?
-Va benissimo amore mio.
-Ehi Sam sei sicuro che quello sia Sasuke Uchiha? A me non sembra un mostro- disse Michael.
-Non ti lasciare ingannare. Anche la ragazza nasconde una grande potenza.
-A me sembrano ok- disse Yachi.
-Quando il  maestro saprà che li avete lasciati entrare si infurierà. Non ricordate che ci ha detto che qualche anno fa è stato lui a distruggere il nostro villaggio. Se il maestro non ci avesse salvati saremmo morti anche noi.
-Sam stai calmo. Il maestro è partito da solo per cercare un rotolo misterioso. Ha detto che non voleva essere accompagnato perché il viaggio era troppo pericoloso. Tornerà solo fra una settimana. i due ninja di Konoha saranno andati via. Sei sicuro che lei sia una ninja?- disse Michael.
-Sì, conosce anche le erbe mediche a quanto ho capito.
-Cosa farfugliate?
-Niente Uchiha. Non sei il benvenuto qui.
-Finché Hinata resta qui dentro io non mi muovo.
-Sam calmati. La signorina ci ha preparato questo banchetto e noi ci stiamo comportando male- disse Akira.
-Tu parli così perché ci volevi provare con lei. Se ti azzardi a sfiorarla il nostro nemico ti strappa un braccio. Ricordi cosa ha detto il maestro. Questo tipo prevede le mosse dei suoi nemici con la sua abilità innata.
-Non mi serve usare la mia abilità innata per fermarlo. Hinata lo bloccherebbe da sola.
-Io non voglio fare niente alla signorina. Sam mi metti in cattiva luce se dici certe cose.
-Tu ci provi con ogni ragazza che vedi. Perché dovrebbe essere diverso con lei.
Akira abbassò la voce per non farsi sentire.
-Pensa prima di parlare. Sasuke Uchiha mi guarda in modo minaccioso  ogni volta che provo a parlare con la ragazza. Comunque non credo che sia stato lui a sterminare gli abitanti del nostro villaggio. Io ricordo qualcosa di quel giorno. Lui non l’ho visto nel villaggio.
-Ricordati che i ninja si possono mascherare.
-Chiariremo le cose mentre ci aiutano con il tempio. Cercheremo di fargli delle domande e vedremo se è innocente o colpevole- disse Michael.
-Giusto. Come Akira anche io penso che lui non sia il colpevole- disse Yachi.
-Voi siete folli. Il maestro ci ha dato un suo ritratto.
-Forse il maestro si è sbagliato- disse Akira.
-Mettete in dubbio le parole del maestro perché una sciocca femmina vi ha cucinato qualcosa.
Sasuke si alzò in piedi e tirò un pugno sulla guancia di Sam.
-Come ti sei permesso Uchiha? Ti faccio a pezzi.
-Non devi rivolgerti a mia moglie con certi termini.
-Mi dispiace dirtelo Sam ma questa volta lui ha ragione. Sei stato poco elegante con la nostra ospite.
 
Dopo pranzo Hinata costrinse Sasuke e Sam a lavare i piatti.
-Li voglio lavati, asciugati e messi nella credenza e sul mobile. Non voglio sentire a mentre siete in cucina. Io vado fuori a fare il bucato.
Hinata uscì in giardino e riempi dei catini d’acqua e sapone per panni.
-Bene ragazzi. Ora vi divido. Yachi laverai la biancheria in questo catino più piccolo. Akira laverai le lenzuola da questa parte. Michael stenderai i panni su queste corde. Lee mi aiuterà dentro. Dobbiamo sistemare le vostre stanze. Vado a mettermi un vestito più comodo. Aspettami qui Lee.
-Sì, signora.
Hinata si cambiò in una stanza vuota e indossò un vestito da giorno azzurro. Per fortuna, si era portata più cambi. Indossò il grembiule per pulire e si legò i capelli.
-Eccomi qua. Andiamo al piano di sopra Lee. Mostrami dove avete le lenzuola pulite.
-Sì, signora.
-Lee si sta divertendo- disse Yachi.
-Non lo vedevo così spensierato dal giorno prima che morissero i nostri genitori- disse Akira.
-Era destino che lei venisse in questo luogo.
 
Non appena Sasuke e Sam uscirono dalla cucina si ritrovarono davanti Hinata.
-Avete rotto due piatti e tre bicchieri. Danni limitati, pensavo peggio. Ora che la cucina è pulita, Sasuke viene con me al piano di sopra e tu ti metti a lavare i colorati laggiù.
-Io sono stanco.
-Non si discute. Vedi i tuoi fratelli lamentarsi per caso?
-No, vado subito a lavare quella roba sporca.
 
Verso sera Hinata si chiuse in cucina a preparare la cena mentre i ragazzi si divertivano con dei giochi da tavola che avevano trovato sistemando i loro alloggi.
-Perché non vai con loro?
-Quel ragazzo mi odia.
-Siamo qui per chiarire questa storia. Vedrai che tutto si aggiusterà.
-Hinata sei dolcissima. Riesci ad aiutare proprio tutti.
Sasuke strinse Hinata da dietro e le baciò il collo.
-Sasuke non fare così. Se entra uno dei ragazzi sai che imbarazzo.
-Sverresti fra le mie braccia.
-Invece di baciarmi, aiutami a mettere queste cose sul tavolo nel salone.
-Sembra tutto delizioso.
-Non si tocca finché non siamo a tavola tutti insieme.
Hinata e Sasuke cenarono con i ragazzi e poi si misero a dormire in una delle stanze vuote. Akira aveva insistito per farli restare al tempio. Da quelle parti di notte faceva freddo e dentro sarebbero stati più al caldo.
Sasuke scelse di dormire in una delle stanza più isolate. Voleva passare qualche ora con sua moglie senza scocciatori intorno.
 
 
 
Angolo autore:
Segnalo che in questa storia Sasuke e Hinata sono un po’ diversi per alcuni aspetti del loro carattere. 
Spero che qualcuno legga e recensisca questa storia.
A presto!
 
 
  
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