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Autore: Shurq Elalle    09/08/2014    0 recensioni
Essere soli può essere fonte di turbamento per molti di noi; ma se chi si sentisse solo e frustato non è chi immaginiamo?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono molti quelli che mi temono e non ho mai capito il perché.
Esisto da quando esiste la vita, eppure non sono mai riuscita a stringere amicizia con nessuna anima.
Sono stati in molti quelli che mi hanno guardato con occhi spalancati come se fossi uscita da uno dei loro peggiori incubi.
Non credo di essere una creatura orrenda, anzi, mi reputo abbastanza carina ma forse è solo un eccesso di narcisismo da parte mia.
Ho viaggiato molto durante la mia vita. Ho conosciuto molte popolazioni e molte specie di animali. Alcune di esse non le ho mai più incontrate, sicuramente per colpa del mio aspetto: forse ai loro occhi non era gradevole e non più voluto rincontrarmi e scambiare di nuovo qualche parola con me.
Alcune popolazioni, più gentili, mi chiamavano a gran voce per presentarmi quello o quell'altro conoscente anche se non credo che gradissero la mia visita occasionale: alcuni, infatti, urlavano parecchio appena mi vedevano!
E le madri, che incrociavo per strada, badavano a tenere nascosti i loro piccoli come se temessero che il solo mio sguardo potesse portarli via da loro. Ma io non ho mai voluto questo e non lo vorrò mai!
Io non voglio portare via nessuno dai propri cari o da questo mondo.
Eppure, in molti mi accusano di questo. Affermano che sono sempre la solita che rovina ogni momento felice, che separa le persone da ciò che hanno, che sono effimera e disonesta...
BASTA!
Io non ho mai fatto nulla di male!
È colpa mia se quando incrocio gli occhi di un essere vivente quello sbianca all'improvviso e si accascia al suolo o si paralizza? È colpa mia se appena passo gli alberi iniziano ad avvizzire e i fiori ad essiccarsi? È colpa mia se la mio passaggio le formiche si rovesciano e la luce sparisce improvvisamente dagli occhi degli esseri viventi?
NO!
Io non faccio nulla di male, accidenti.
Io cammino tranquillamente e... accade quel che accade, inevitabilmente. Non sono io che porto tanta sventura e la sventura che forse ha deciso di seguirmi instancabile ed inesorabile.
Sono ormai stanca di essere oggetto di così tanti pregiudizi e di così tante invocazioni nere. Io voglio vivere la mia vita in pace dialogando con le persone che incontro e vivendo in mezzo alle foreste di questa terra, senza che loro spariscano in un momento per paura del mio volto. Senza che si accascino svenute dopo la mia vista.
Ne ho veramente abbastanza.
Però devo ammettere che a questo mondo esistono anche alcune eccezioni, di questo ne sono grata, e mi sento anche un po' fortunata: alcune persone scrivono racconti, romanzi e poesie su di me, altre mi rappresentano, a volte in modo un po' fantasioso, nei loro quadri con un romanticismo e un ardore degno di nota e alcune ancora mi vedono buona e gentile, mi invocano per avere un po' di conforto nella malattia o nelle difficoltà della vita.
Loro sanno che sono un'ottima amica e che sono capace di alleviare le loro sofferenze.
Anche i loro parenti mi ringraziano affermando di essere una grande amica con un sorriso falso bagnato da fiumi di lacrime di commozione, come se io non sapessi che prima o poi mi criticheranno alle spalle e saranno pronti ad accusarmi come tutti gli altri.
Non è colpa mia, lo ripeto, non è colpa mia!
Io non volevo questa maledizione, io non volevo questa tortura. Io volevo soltanto che l' affetto e l' amore accompagnassero la mia immortalità.
E scommetto che anche voi, che avete letto queste mie parole, avete pensato la stessa cosa di me. Non fate finta di nulla e non sparate le solite scuse affermando che neppure mi conoscete.
Mi conoscete benissimo.
Esisto da quando esiste la vita e voi sapete chi sono io.
Io sono colei che voi chiamate la Morte, la Signora con la Falce.
Anche se, però, una falce io non l'ho mai posseduta.
 

   
 
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