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Autore: Mudie    09/08/2014    3 recensioni
[Max Centric]
In cima al Monte Pira, l'ex capo del Team Magma riflette amaramente sul suo piano fallito, arrivando a compiere un gesto estremo.
Dal testo:
“Maledetto Groudon, maledetto Kyogre” sibilò a denti stretti, mentre le gambe gli cedevano “Maledetto Rayquaza, maledetta ragazzina, maledetto Team Aqua, maledetto Ivan” cercò di tenersi a un braccio della bilancia di pietra, ma invano. Cadde in ginocchio davanti ad essa, furente con il mondo, ma soprattutto con se stesso.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Max
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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La vittima della Terra



L'aria fresca andava contro il suo viso,
Stava provando un grande senso di libertà,
Voleva volare...

 

Da quell'altezza poteva godere di una bella vista, anche se la nebbia mattutina riduceva di molto la maestosità del paesaggio circostante. Calciò una pietra in avanti, che precipitò sugli scogli sottostanti per poi finire nel mare. Chiuse gli occhi ed ascoltò le onde infrangersi contro le rocce, mentre l'odore della salsedine penetrò nelle sue narici. Su quella cima riusciva a vedere chiaramente il sole sorgere, il cielo che cambiava tonalità di colore, le nuvole diradarsi e i Pokémon risvegliarsi. Un'alba perfetta in un mondo perfetto, ma tutto questo non grazie a lui.
Dalla tasca della propria giacca estrasse un globo dalle sfumature acquee; luccicava sul suo palmo, come i suoi occhi in quel momento. Ammirò il simbolo della sua sconfitta, disprezzandolo ogni secondo che passava. Lo fece cadere e lo calpestò con violenza, frantumandolo completamente. Rabbia e angoscia trasparivano dal suo sguardo, tutti mescolati a mugugni di delusione. A volto basso, versò alcune lacrime sul prato sotto i suoi piedi. Si era rotta facilmente quella dannata sfera, tanto facilmente quanto i suoi sogni di gloria.
Sorrise amaramente al pensiero della sua passata pazzia. Cosa gli rimaneva in questo mondo? La fama di essere un capo di un'organizzazione criminale che per poco non ha mandato all'aria l'intero pianeta? Si rese conto di quanto cieco fosse stato fino a quel momento: i rischi che aveva corso e il suo piano ideato con cura e diligenza si era rivelato una totale idiozia, mettendo a repentaglio la vita di centinaia di esseri umani e Pokémon.
Alcune sue reclute erano scappate, altre catturate, ma la cosa non lo tangeva più di tanto. Se solo non fosse stato per quella ragazzina, a quest'ora starebbe sulla cima del mondo, l'umanità sotto il suo controllo e il potere stretto tra le sue mani. Questi stupidi pensieri ancora invadevano la sua volubile mente, molto probabilmente, se tutto avesse funzionato, in questo momento sarebbe invece al fondo di un baratro pieno di rocce aguzze.
Il perché si fosse buttato a capofitto in quell'impresa, ripensandoci ora, proprio non lo sapeva. La sua smania di potere lo aveva accecato, l'idea di quella finta pace si era insinuata nel suo cervello e lo martellava giorno e notte. Stava inseguendo ideali sbagliati, senza capire che quell'estremo di falsa giustizia era solo un miraggio. Non poteva esistere un mondo dove vi fosse solo la terra, e questo l'aveva constatato a caro prezzo.
Si morse forte il labbro, calciando il monumento dedicato alle due Sfere.
“Maledetto Groudon, maledetto Kyogre” sibilò a denti stretti, mentre le gambe gli cedevano “Maledetto Rayquaza, maledetta ragazzina, maledetto Team Aqua, maledetto Ivan” cercò di tenersi a un braccio della bilancia di pietra, ma invano. Cadde in ginocchio davanti ad essa, furente con il mondo, ma soprattutto con se stesso.
“Maledetta Hoenn, maledetto me” concluse, asciugandosi le lacrime.
Aveva messo da parte la sua superbia, ma sapeva che questo non sarebbe bastato. Si alzò e si diresse di nuovo alla fine di quel promontorio, con passi lenti e stanchi. Non aveva più nulla, e a che scopo ricominciare di nuovo tutto? A che scopo ricostruire ciò che era stato distrutto con così tanta semplicità? Nessuno, era quella la risposta giusta. Nessuno lo avrebbe di nuovo seguito nella sua nuova ricerca e sapeva che chi stava innalzando ancora la bandiere nera con lo stemma Magma, era inevitabilmente destinato a fallire. Una verità innegabile, purtroppo.
Magari, qualcuno nel mondo avrebbe continuato il suo lavoro, perfezionandolo e trionfando; ma quel qualcuno non era lui.
Guardò alle sue spalle e sorrise, era un sorriso di commiato da quel mondo al quale non apparteneva più. Poi fece un passo in avanti.

 

L'aria fresca andava contro il suo viso,
Stava provando un grande senso di libertà,
Voleva volare... ma non possedeva le ali.


 


Note dell'Autrice:
Una fic non molto allegra, ma della quale posso considerarmi soddisfatta. Ho cercato di dare più caratterizzazione possibile per Max, basandomi sul videogioco Pokémon Rubino. Dopo la sua disfatta è inevitabile che sia depresso, qui ho amplificato le sue emozioni. Questa è la fine del Capo del Team Magma. Vi ringrazio per aver letto la mia fic, spero che vi sia piaciuta. Lasciate un commento, se volete.

   
 
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