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Autore: Antonella84    10/08/2014    6 recensioni
Ciao! Questa raccolta di one shot mi è venuta fuori di colpo grazie all'insonnia..Può considerarsi come tanti pezzi di vita quotidiana dei nostri testoni,non necessariamente in ordine cronologico,tutti avvenuti però dopo il matrimonio celebrato in "Corsi Prematrimoniali"..
Se vi va leggete e fatemi sapere ;)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La puzza di bruciato le aveva invaso le narici.
Erano anni che sua madre davanti ai fornelli, trucidava pentole e padelle trasformandole in masse informi, fumose e puzzolenti. 
"Mamma un giorno di questi il paese degli utensili da cucina, dichiarerà guerra al Giappone per causa tua..Accusa: Genocidio e accanimento su pentolame vario..". Esclamò Kagome tappandosi il naso. 
"Sai tesoro...l' ironia pungente in questi casi non allenta proprio la tensione..Tuo padre non ti ha insegnato proprio nulla..A parte picchiare i ragazzi..". Rispose Akane mentre celebrava un funerale all' ennesima vittima della sua cucina creativa. Poi si girò guardando la figlia con aria maliziosa:
"Tutti i ragazzi..Tranne uno..". 
Kagome avvampò all' istante.
"Ma che dici mamma..Akira prende un sacco di botte dalla sottoscritta..". Affermò la ragazza sedendosi col broncio acccanto al tavolo. 
"Ma io mi riferivo a tuo fratello Yuri..". 
Disse Akane prendendo posto davanti sua figlia. 
"Innanzitutto Yuri è ancora un moccioso e non un ragazzo..E poi so benissimo che alludevi a quel baka del mio fidanzato!". 
La madre sorrise annuendo. Poi esclamò:
"A proposito del tuo baka..Come vanno le cose tra di voi? Botte a parte ovvio..". 
Kagome s'irrigidì. Giocherellando con le dita e rossa in volto disse:
"Ecco..vedi mamma..A tal proposito..v-vorrei farti una domanda..Prometti di non urlare però!". 
Akane guardò Kagome negli occhi, con un velo di malcelato timore. 
"Piccola mia..Lo sai che con me puoi parlare di tutto..Io sono una mamma moderna..". 
Affermò in tono poco convincente. 
"Bene..Ecco, ti ricordi quando ero piccola e ti ho chiesto come nascevano i bambini e alla fine tu e papà ve la siete data a gambe?". 
Il volto di Akane sembrava urlare Panico! Panico! Da ogni singolo poro.
Annuì meccanicamente. Poi Kagome continuò:
"E ti ricordi che alla fine fu zia Kasumi a doversi inventare di sana pianta la storia della Fatina del Pancione, sorella di quella dei Denti, che invece degli yen sotto il cuscino faceva comparire i bambini nella pancia delle mamme?".
Akane sudava freddo, la paura si stava impossessando di lei come tanti anni fa, ma voleva saperne di più e con calma apparente rispose di si sorridendo in modo inquietante.
"Bene..Per prima cosa sappi che ho avuto il terrore delle fate fino a tredici anni..Seconda cosa..Tranquilla non ti chiederò come nascono i bambini..". Affermò la giovane notando l' espressione della madre rilassarsi lentamente. 
Poi continuò:
"Anche perché so perfettamente come nascono i bambini!".
Akane crollò a terra. Ricomponendosi balbettò:
"M-ma..co-come..quando..Oh Kami se lo sapesse tuo padre!". Kagome scoppiò a ridere.
"Calmati mamma..Internet.". 
La donna riprese un colorito quasi normale e chiese:
" E allora cosa vuoi domandarmi cara?". 
Stavolta fu sua figlia ad andare nel panico.
Davvero se la sentiva di chiedere a sua madre una cosa del genere? Si, aveva promesso di non urlare e si era autoproclamata mamma moderna..Ma poteva crederle? 
Fece un respiro profondo e tenendo gli occhi chiusi dalla vergogna esclamò di colpo:
"Mamma come funziona il sesso? Cioè è bello come si dice oppure è un'utopia?". 
Il solo suono che giunse alle orecchie della giovane fu il cantare delle cicale, susseguito da un vento stranamente polare che congelò sua madre sul posto, trasformandola in una statua di cera dallo spaventoso sorriso. 
"Mamma? Ehi mamma ci sei?". Disse Kagome sventolando una mano davanti il viso di Akane. 
La donna si alzò di colpo e in modo compulsivo comiciò a sfogliare l' elenco del telefono.
Prese il cordless e compose frettolosamente un numero:
"Pronto? Parlo col convento delle Monache di clausura di Osaka? Senta vorrei proporle una candidatura..Ehi!".
Kagome strappò il telefono dalle mani di sua madre interrompendo quella folle telefonata.
"Ma mamma sei impazzita! Ma non eri tu la madre moderna bla bla bla!". 
Akane ricadde come in trance.
Poi l' animo guerriero che da sempre esisteva in lei, le fece fare la fatidica domanda:
"Kagome..mia bella e troppo giovane per il sesso, figlia...Come mai questa richiesta? Akira ti ha mancato di rispetto? Perché se fosse così io e tuo padre lo facciamo sparire dalla faccia della Terra e poi..".
La ragazza la interruppe. "Mamma! Calmati! Akira non mi ha mai mancato di rispetto anzi..È solo che..ecco..io..Lo lo amo e sento che sia lui..quello giusto..per..". 
La donna sbiancò nuovamente.
"Kagome..ascolta. Sono una donna matura e perciò, da donna matura, affronterò questa situazione dicendoti la verità..".
Affermò con aria seria Akane. 
"Oh grazie mamma! Sapevo di poter contare su di te..Avanti! Sono tutta orecchie!". Rispose la ragazza rincuorata dalla comprensione materna. 
La madre le prese le mani e disse:
"Bene Kagome..Il sesso è una cosa orribile.
Fa male ed è tutto uno strusciamento di affari sudaticci e umidi..In realtà è un'utopia.
I bambini oramai li ordiniamo on line già belli e pronti..Pensa che proprio l' altro giorno al telegiornale hanno detto che Il Sesso è ufficialmente stato dichiarato illegale in quasi tutto il mondo tranne che in Italia, luogo di promiscuità e masochismo assoluto, poiché giudicatp come una sofferenza inutile..Quindi tesoro..argomento chiuso.". 
Akane fissava sua figlia negli occhi nella vana speranza di aver persuaso i suoi peccaminosi intenti. Kagome scoppiò a ridere. 
"Oh Kami mamma! Questa è proprio la migliore! Batte perfino la scusa di zia Kasumi!". 
La donna si accasciò sconfitta sui gomiti. 
La figlia poi esclamò:
"Non pensavo che papà fosse così terribile!". 
Una voce maschile fece irruzione nella stanza:
"In che cosa sarei così terribile?". 
Ranma era tornato in anticipo dal lavoro. 
Madre e figlia si guardarono in preda allo spavento.
Fu Akane a parlare:
"Ahahaha niente amore..Raccontavo a nostra figlia quanto tu sia terribile nel fare gesti romantici!". 
Kagome annuì avvalorando la tesi della fantasiosa madre. 
"Come mai questo discorso? Non dirmi che il tuo fidanzato si è azzardato a fare il romantico con te! Quello è un concentrato di ormoni! Akira non ti permetterò di sfiorare la mia bambina!". Urlò il codinato accecato dalla gelosia. 
"Ma no papi calmati! Mamma mi stava raccontando di come andavano le cose quando eravate due adolescenti troppo orgogliosi per ammettere i vostri sentimenti...vero?". Esclamò Kagome cercando la complicità di sua madre.
"Si amore..Specialmente di quanto baka ed imbranato fossi tu..esattamente come Akira..anzi lui è peggio..figurati che a malappena la degna di uno sguardo per quanto la rispetta! Non vuole incombere nell' ira del grande Ranma Saotome!".
Il codinato fissava con occhio indagatore alternativamente le due donne della sua vita, cercando di carpirne qualche perplessità. 
Alla fine vinse il suo forte ego e contento dell' accaduto andò in palestra mormorando parole di autoelogio. 
Akane e Kagome tirarono un grosso respiro di sollievo. 
Se solo Ranma avesse avuto il minimo sospetto su ciò che riguardasse in realtà  la loro conversazione..per il giovane Akira Hibiki non ci sarebbe stato scampo. 
Kagome mortificata e delusa dai scarsi risultati ottenuti da quella confidenza, si alzò dal tavolo per andare a studiare per la maturità. 
Ad un tratto si sentì afferrare da un braccio. In pochi secondi si ritrovò stretta tra le braccia di sua madre. 
Scostandola per poter guardarla negli occhi, Akane le chiese:
"Lui ti ama davvero figliola?".
La ragazza annuì decisa.
Poi la donna continuò: "E tu? Tu lo ami?".
Kagome sorrise e convinta rispose: "Si mamma. Tantissimo.". 
Akane ricambiò il sorriso e carezzandole il viso le disse:
"Allora la risposta alla tua domanda è Si. Sarà bellissimo.". 
Lasciando la figlia senza parole, le diede un bacio sulla fronte e tornò in cucina a compiere nuovi omicidi. 
Kagome sorrise portandosi una mano sul cuore. 
Sua madre era una killer seriale di pentole e padelle,
non era la madre moderna dell' anno, ma sarebbe stata per sempre per lei, la migliore del mondo.

  
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