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Autore: KuriyamaMiraik    10/08/2014    3 recensioni
"Reira cercava come lui una persona da cui potersi rifugiare, una persona a cui non avrebbe dovuto affezionarsi, a cui avrebbe solo dovuto lasciar portar via le sue preoccupazioni, la sua malinconia , i suoi pensieri.. "
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Reira Serizawa, Shinichi Okazaki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Camminava per strada come ogni giorno, in cerca di qualche lavoretto per un po' di spiccioli. Le sigarette erano finire, non aveva proprio voglia di domandarne qualcuna in giro.. Le persone adulte non gliene avrebbero mai date e si sarebbe beccato solo una bella ramanzina su quanto fosse sbagliato fumare alla sua età. 
Eppure sentiva il bisogno di fumare, era diventato un vizio, non poteva farci nulla.. Per cosa aveva iniziato? Già, aveva proprio voglia di ricordarlo. Si immerse completamente nella ricerca del ricordo perduto nella sua mente. La ricerca era difficile, nella sua testa apparivano ricordi offuscati, per proteggersi aveva voluto evitare di rimembrare cose che non gli facevano piacere. Era un ragazzo che non aveva per nulla voglia di star a riflettere sul male che gli era accaduto e di compiangersi, preferiva dimenticare.. 
Ancora preso dai suoi pensieri e della vana ricerca dei suoi ricordi  il suo sguardo fu attirato da un cartello scritto a mano. Si mise a ridere quando lo vide. 
Una band cercava un bassista e proprio in un negozio del genere dovevano appenderne il manifesto? ahahah- 
Quel giorno non aveva trovato nessun lavoretto, non aveva nulla da fare, perché non fare un salto? E così fece. Entrò nel negozio in questione e vide una giovane ragazza tutta indaffarata ed un po' maldestra che rovistava tra gli scatoloni per metterli in ordine. 
Tutto avvenne senza che neanche se ne accorgesse:lui si presentò e chiese dell'annuncio, lei con un sorriso così naturale e sincero si elettrizzò per quella sua richiesta. Nessuna manager avrebbe mai trattato con così tanto calore la faccenda, chi diavolo era quella ragazza? Non sapeva ancora perché ma lo rendeva felice guardarla.. 
Si accordarono per fare una prova con i Blast, la sera ,in una sala, prove lui diede dimostrazione delle sue capacità. Appena entrato si sentì circondato da gente completamente diversa da quella con cui aveva parlato prima. Guardò negli occhi della cantante : si celava malinconia al suo interno, ma solo chi la provava poteva osservarla. Il ragazzo calvo al suo fianco non poté scrutarlo per bene, degli occhiali scuri gli coprivano lo sguardo. Il biondino invece sembrava così felice, eppure era sicuro che neanche per lui la vita fosse stata facile.. Comunque sia non gli interessava sapere i fatti altrui,  non aveva neanche voglia di sapere i suoi, figuriamoci. Lui voleva solo suonare.
Il fato volle che alla band piacesse il ragazzo e così entrò nel gruppo..  
Non lo credeva possibile ma oltre ad aver trovato un modo per suonare aveva anche trovato una famiglia. Più passava il tempo e più sentiva di sentirsi a casa in quella sala prove, nella casa di Nana e Hachi, stava bene.. Quando si presentò con quei capelli blu contronatura ad Hachi venne un colpo, sembrava proprio la sua mamma ahhaa. Gliene vide passare tante.. Vide il tradimento che il ragazzo per la quale si era trasferita a Tokyo le fece, vide quanta tristezza può affluire nello sguardo di una donna da un momento all'altro e vide con quale forza Hachi superò la situazione.. Adorava quella ragazza, sentiva di avvicinarsi sempre più a lei.. Ma era giusto? Tutte le persone a cui prima si era avvicinato avevano finito col frantumarlo come fosse un pezzo di vetro. Doveva solo suonare, era questo che si ripeteva. 
Il tempo passò e Shin si avvicinò sempre più ad Hachi, non in senso amoroso , lui le voleva bene in un altro modo, in un modo molto più forte. Si sentiva a casa, amato, coccolato, si sentiva bene.. Non gli era mai successo prima, cos'altro poteva sprigionare ancora? 
In breve si susseguirono davvero molti eventi e le cose presero una piega che non si aspettava, Hachi stava scomparendo dalla loro vita.. Diceva di essersi innamorata di Takumi , ma poco tempo dopo le udì dire quelle parole riferite  a Nobu , e poi di nuovo al primo.  Nana veniva accusata d'incoraggiare Nobu perchè voleva tenersela per se, eppure lui provava la stessa cosa.. Non poteva dirlo, ma in cuor suo sperava che la sua adorata Nana scegliesse il biondino strampalato..  Voleva che avesse il meglio ,voleva che stesse bene, voleva il bene di Hachi, quindi non le diede la sua opinione, rimase passivo ad osservare. Doveva essere lei l'artefice della sua felicità , lui non poteva ostacolare la scelta in nessun modo ,non poteva imporre il suo volere.. Il tempo passò  ed Hachi diveniva sempre più distante, Takumi era stata la scelta. Hachi scomparve poco alla volta dalla vita di ognuno ,ma lui volle conservare quel minimo di rapporto che poteva, i sentimenti di lei non erano cambiati nei suoi confronti, era sempre preoccupata ed apprensiva come una volta.
Intanto una nuova figura stava apparendo nella sua vita, essa vantava di lunghi capelli ondeggiati , era così magra che aveva paura di spezzarla, così delicata che non sapeva se avrebbe dovuto toccarla.. Dei grandi occhi marroni lo scrutavano con finta ingenuità.

 Una delle clienti..

Reira cercava come lui una persona da cui potersi rifugiare, una persona a cui non avrebbe dovuto affezionarsi, a cui avrebbe solo dovuto lasciar portar via le sue preoccupazioni, la sua malinconia , i suoi pensieri.. 
Bussava alla porta, posava lo sguardo su quelle punte blu abbandonate all'aria, e dopo si dirigeva verso gli occhi dove restava soffermata un bel po'. A shin non importava che le sue amanti lo guardassero negli occhi, non credeva che avrebbe mai potuto cambiare qualcosa. Invece Reira si stava piano piano affezionando al quel blu così intenso .. 
Le sfiorava i capelli, le baciava il viso, giocherellava, la faceva sentire bene e lo stesso lei faceva con lui. Ancora una volta il ragazzo non seppe tener fede alle sue promesse, finì per innamorarsi dello sguardo di Reira, di quelle onde così morbide, di quelle mani così calde e sottili, di quello che lei era.. 
Quando suonava, quando camminava, qualunque cosa facesse, anche se lo teneva un po' impegnato il suo pensiero era sempre li: in quella stanza. Sarebbe potuta essere anche la camera di un poveraccio, Reira sarebbe stata li ad impreziosirla.. 
Gli piaceva sentire il suono dei suoi piedini sul pavimento freddo. Gli piacevano tante piccole cose, come quando si spostava i capelli mentre parlava, la delicatezza con la quale se li portava dietro l'orecchio.. Adorava il suo essere così bambina quando era se stesse, anche se la rimproverava sempre. 

Era come se l'avesse trafitto un pugnale.. "Non possiamo più vederci Shin". Queste parole erano state peggio di una lama ben riscaldata... E poi la domanda "Sei innamorato di Reira?".

Io.. Era amare?..  

Reira, ti amo ancora.. 
   
 
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