Liam aprì gli occhi sull'immenso soffitto di camera sua. Stava facendo un sogno bellissimo, ma non gli dispiacque interromperlo, perchè la realtà nella quale si stava svegliando era molto meglio. Tanto per cominciare lui era Liam Payne, e già esserlo era una cosa per la quale ringraziava ogni giorno una qualche divinità a lui sconosciuta. Era bello, i suoi genitori lo amavano e stava con una ragazza che tutti invidiavano. E poi era il suo compleanno. Il compleanno di Liam Payne non era un evento che poteva passare sotto silenzio, e quello era il suo diciottesimo.
Si stiracchiò per bene per tutta la lunghezza del letto matrimoniale e sorrise al pensiero dei due giorni che lo aspettavano.
« Tanti auguri a me...tanti auguri a me!» cominciò a cantarsi, certo di essere solo. I suoi gli avevano fatto il regalo migliore che potessero fargli: un intero weekend libero, la villa tutta per sé. La villa e...la spiaggia. Quella era una cosa senza precedenti. Per quanto avessero sempre garantito al figlio delle feste di compleanno dignitose, i signori Payne non avevano mai lasciato entrare gente in casa, né avevano acconsentito a rinunciare ad un singolo giorno di introiti dello stabilimento balneare, dato che la data di nascita di Liam cadeva in pieno luglio. Invece il giorno prima gli avevano consegnato un'infinità di mazzi di chiavi, fatto altrettante raccomandazioni ed erano schizzati via per un weekend in montagna, tanto per cambiare un po'. Doveva essere così avere diciotto anni, si disse Liam. Adulti e responsabili. "Potenti" era l'altra parola che gli veniva in mente.
Scese dal letto, attraversò la stanza e spalancò le finestre. Fuori c'era uno spettacolo che avrebbe mozzato il fiato a chiunque: il mare. Liam non riusciva a smettere di sorridere. Era il suo compleanno e sarebbe stato tutto perfetto.