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Autore: Cilyan    10/08/2014    1 recensioni
"A volte le storie migliori iniziano per gioco, un gioco che forse non avrà mai fine e diverrà realtà proprio come una fiaba. Non si tratta di scommesse, ma di reciproci scambi di affetto gratuito sincero e, col tempo, disinteressato".
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- Io non capisco- disse- ma quel che so è che voglio aiutarti perché tu puoi fare lo stesso con me. Insomma si può dire che non ti amo, ma che ti usi.- Disse incerto.
- Tu mi usi?- chiesi stranito.
- Si. Può sembrare brutto, ma penso che l'essere l'oggetto di qualcuno renda bene l'idea di possessione che ho e per avere il tuo vero affetto ho bisogno prima che tu sia mio.-
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- Linguaggio colloquiale
-Slash, Zayn/Liam
- Accenni di sesso descrittivo, se non amate il genere, evitate :)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 4- " Scoperte ingiustificabili"



Mi ero appena sentito dire che mi avrebbe aiutato, ma a che costo?
E perché mai mi stava abbracciando?
Oh che enorme casino!
Cosa avrei dovuto fare adesso io?
Come avrei potuto reagire?
Già.
 Non sapevo mentire e lui mi inibiva ancora prima di poter anche solo sperare di usare questa facoltà. Avevo provato poco prima a dirgli una bugia sul perché mi stessi rotolando nel suo letto, ma non ci ero riuscito. Lui mi spogliava come accade agli alberi in inverno e mi privava di ogni protezione che non venisse da lui, perché si, e non ne sapevo il perché, sentirmi stringere tra le sue braccia mi faceva percepire un calore che non era solo quello umano, ma anche di un rifugio sicuro e appartato.
- Allora visto che ti piace così tanto il mio profumo, resti a dormire con me piccolo?- Perché piccolo? Che necessità aveva di aggiungere quell'aggettivo? Certo mi faceva sentire bene e sicuramente non sarebbe stato negativo acquisire qualche altra ora di sonno, tuttavia cercai di oppormi:
- Ma...- provai, però nulla. Lui era Malik e non si smuoveva, cosa che avevo imparato abbondantemente in un solo pomeriggio.
- Ma nulla. Siamo fidanzati e i fidanzati dormono anche insieme no?- avvampai a quelle parole, ma non seppi come rispondere, se non staccarmi dalle sue braccia e guardarlo sbigottito.
- Ma...- riprovai, ma fui nuovamente interrotto.
- Ehi! Guarda che stavo scherzando!- disse lui facendomi l'occhiolino - anche se....-
- Anche se?- chiesi e lui scosse la testa.
- No, nulla- disse lui, allora, tirandomi giù con lui e mettendosi a ridere subito seguito a ruota da me.
- No adesso lo voglio sapere- sbuffai.
- Perché? Se no che mi fai?- ridacchiò piano, come se nessuno dovesse sentirlo a parte me.
- Come scusa?- feci quindi finta di non aver capito quando in realtà mi ero perso ad osservare il suono caldo e colorato della sua risata.
- Dicevo, se non te lo dico cosa mi fai- parlò più forte e chiaro stavolta, scandendo ogni minima sillaba-Ed io ci pensai un attimo, giungendo alla seguente decisione:
- Beh, ti faccio…Ehm...Questo?- asserii tentando di fargli il solletico sui fianchi, ottenendo, però ,un risultato al quanto strano.
- Questo cosa?
- Questo. Il solletico no?- Ovviamente.
Per un attimo mi sentii come un piccolo gnomo da giardino in confronto al gigante che avevo di fronte. Ecco, ma come cavolo me ne esco! Ehm...Dunque...
- E quello lo chiami solletico?- la scia dei miei pensieri fu prontamente interrotta, dal diretto interessato, ovviamente - io lo definirei più un brutto tentativo di sfilarmi la maglietta, ma se vuoi posso farlo benissimo da solo.-
Non sapevo da dove gli fosse uscita quella malizia, ma la mia risposta fu di certo stizzita e come se si trattasse del richiamo da parte di un insegnante, esclamai il suo nome a gran voce:
- Zayn!-
- Oh ma quanto siamo delicati Bocciolo- eccolo qua. Ancora uno dei suoi mille soprannomi.
- Scusa se sono così- dissi fissando il soffitto, sotto il suo sguardo divertito, che, dopo una breve occhiata, si girò verso di me, serio, tanto quanto il suo sorriso. Una mano corse ad accarezzarmi una guancia e questo mi fece arrossire vistosamente e, magari, salire anche la pressione, ma lui sembrò non farci caso e continuò imperterrito verso la sua strada.
- Scusami non volevo offenderti mister "Permalosino"- " Permalosino? L’atmosfera di dolcezza che si era appena creata e distrutta mi fece andare in escandescenza, come se mi aspettassi qualcos’altro, qualcosa che rasentava la più pura serenità e non “Permalosino”.
Lo guardai torvo e rigonfiai le guance che lui con un dito fece de-arieggiare.
- Oh ma quanto sei carino Amoruccio-
 Amoruccio? Ok dopo di questa eravamo davvero a posto.
- Amoruccio?- chiesi girandomi verso di lui arrabbiato, ma bloccandomi per non cadere nei pozzi che aveva al posto degli occhi.
- Si, amoruccio mio. Ora ti faccio vedere io cosa vuol dire fare il solletico-
La convinzione nel suo tono era agghiacciante. Quasi sobbalzai osservandolo e con le iridi perse e bavose, se fosse stato possibile, cercando di trattenere un sorriso da mezzo ebete, quando il mio dolce vagare fu improvvisamente distrutto e andò in frantumi, non appena mi accorsi di quel grosso peso che mi si era piazzato sul bacino: era Zayn.
- Ma cosa fai?-  sobbalzai nuovamente.
- Non è ovvio? Quello che ti ho detto. Mi metto in posizione per farti sentire il solletico-rispose facendo spallucce e, senza che io potessi ribattere con il mio ennesimo " ma perché", mi ritrovai senza quell'odiosa maglietta con quella odiosa scritta che, tutto ad un tratto, avevo cominciato ad amare.
Sentii le sue mani tenermi per i polsi mentre la sua lingua si muoveva su tutto il mio torace e , non riuscendo a trattenermi, scoppiai a ridere non appena arrivò all'ombelico, dove si aiutò con una mano che aveva preso punzecchiarmi per i fianchi.
- Allora?- il divertimento nei suoi occhi era palese già prima che si staccasse, ma ora era evidente e, devo dire alquanto eccitante.

Mi soffermai un attimo sulla sua figura ancora poggiata sul mio bacino e trattenni quegli strani i stinti che stavano ormai nascendo dentro di me per rispondere con un semplice ed ingenuo:

- Allora cosa?- chiesi asciugandomi una lacrima con una delle mani, ormai libere.
-Come cosa? Il mio solletico!- esclamò - allora ti piace?- Ma che domande ! Certo che mi piaceva, anzi mi faceva impazzire, ma non volevo si accorgesse di quello che mi aveva provocato quel piccolo ed ingenuo gesto così- ehm...non saprei- dissi vago e lui di contro si spalmò completamente su di me, facendo aderire il suo torace coperto con il mio nudo.
- Ma che delusione che sei Liam!- quasi urlò nel mio orecchio. - Certo che ti è piaciuto.- Fece una pausa, facendomi rabbrividire e poi, carezzandomi le braccia -non sono mica stupido!- continuò andando a sfiorarmi con una mano il cavallo dei pantaloni, cosa che provocò, ovviamente, un mio sussulto su quella parte in quel momento tanto sensibile.
- Fa caldo- aggiunse poi togliendosi la maglietta  e facendo aderire nuovamente i nostri corpi e- adesso va bene!- mi baciò all’eschimese - dormi piccolo e non fare il cucciolo cattivo. Contieni i tuoi istinti animali.- mi apostrofò alla fine.
Ehm…Istinti animali? Ma si rendeva conto di quello che stava dicendo? Anzi, si rendeva conto che era lui quello che stava facendo tutto?
Forse se ne rendeva conto, visto quello che disse poi, ma non mi capacitavo di quello che volesse davvero dire con quella frase, se mascherare imbarazzo, desiderio o altro o semplicemente se lui fosse un ragazzo senza senso, con qualche bullone fuori posto, un ingranaggio da aggiustare insomma, di cui io sarei dovuto essere meccanico e consigliere di oli di ricambio:
- Mmm...però ti prego- aggiunse infatti insinuando una gamba tra le mie cosce.
- Co- cosa- biascicai dolorante.
- Niente. Resta con me. Ti prego. – la sua espressione era diventa d’un tratto triste e sola quasi, ma questo non gli impedì di continuare, tenero, il suo lavoro, cominciando a succhiare piano la carne del mio collo, come un bambino fa con il seno della madre- e scusa per quello che ti ho provocato-  inserì un amano sul mio interno coscia, per poi muoverla lentamente verso il cavallo dei pantaloni ,finché non ci fece capolinea, provocandomi mille brividi che mi salirono fino alla schiena. Non seppi, tuttavia, dire nulla e al suo:
- Ti aiuto io- rimasi attonito e in attesa, mentre pensavo alla dolcezza estrema che si era  improvvisamente insinuata nella sua voce.
- Ma tu non te ne andare e resta con me. Ti prego- continuò supplichevole, sotto i miei gemiti strozzati tra i denti stretti. La sua mano aveva cominciato a fare su e giù da sopra i pantaloni, per poi spostarsi sui boxer e, infine, a diretto contatto con la mia pelle bollente ed ancora insoddisfatta.
Continuò così ancora per un tempo che mi sembrò interminabile, finché il suo tocco, prima leggero e sfuggevole, era divenuto forte, deciso e veloce.
- Puoi urlare se vuoi- mi aveva detto, poi, vedendomi ansimare in silenzio -  tanto mia madre a quest'ora è a lavoro- concluse dando una occhiata fugace all'orologio a pendolo appeso al muro di fronte al letto. Ma io, abbastanza giudizioso, provai ad autocontrollarmi, finché non raggiunsi il massimo di piacere tra i suoi baci dolci sulla mia spalla. E li non riuscii più a trattenermi, mentre lo osservavo estrarre la mano dai miei pantaloni e pulirsela con l'amuchina presente sul comodino accanto al letto. Poi, senza dire nulla, si ridistese su di me e, coprendoci entrambi disse:
- Ho freddo- mentre si stringeva forte a me ed io ridacchiavo per quanto potesse essere bambino.
- Sei proprio un moccioso- dissi infatti.
- Senti chi parla!- ribatté sbuffando lui , mentre, giocoso, si buttava nello spazio ridotto tra il mio collo ed il materasso e avrei dovuto, anzi voluto, rispondere a quella frase tanto spacciata e piena di controsensi, anche se l'unica cosa che riuscii a dire fu:
- Touché- ma lui non mi sentiva probabilmente, già più.
Il suo respiro era regolare e silenzioso e da quel che riuscii a capire si era già addormentato.
Così, stanco ed appagato da quella strana situazione, chiusi gli occhi e lasciai che i sogni mi catturassero nel loro mondo fatato.
Oh Payne, Payne, a volte anche le fiabe diventano realtà lo sai? E forse i sogni non si discostano poi molto da quel mondo fantastico dei libri.

 

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Buonaser---Buongiorno carissimi lettori ^^
Questo è il capitolo 4 come si può ben notare-
Spero non ci siano eccessivi errori tra correzzioni e aggiunte, dopo tuttto ho scritto questa storia molto, ma molto tempo fa xD
Si accettano sempre consigli.
Vi voglio bene
Cilyan :)

  
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